Sayaka lo sapeva. Era diventata una strega. Era quasi buffo... Lei che doveva combatterle, era diventata una di loro. Le venne da ridere, peró ormai non poteva piú farlo. Era chiusa dentro a quel mostro... Infatti, ne era l'anima, ma non poteva comandarne il corpo. Era in prigione. Sapeva che la strega era lei, era il suo lato peggiore, un concentrato dei suoi difetti alimentati dalla disperazione. Eppure non si sentiva se stessa. "Io non sono un mostro" si disse "Mi sono comportata male tante volte, sono caduta nella disperazione... Ma conosco anche sentimenti buoni... Io ho provato anche l'amore, l'allegria, e la voglia di proteggere gli altri... Quindi non posso essere solo questa strega. Lei è solo un concentrato dei miei difetti e del mio dolore." Ne era fermamente convinta. Chissà chi l'avrebbe distrutta prima o poi... Era sicura che non sarebbe vissuta per sempre, non era forte abbastanza. Lei non era Madoka. Peró non era triste pensando al suo futuro. Se qualcuno l'avesse distrutta, lei sarebbe finalemente stata libera. Sarebbe uscita da quella prigione di disperazione... E non avrebbe piú fatto del male a nessuno. Non voleva distruggere le speranze degli altri come era successo con le sue... Chissá cosa avrebbe pensato Mami di lei se l'avesse vista in questo stato. Mami, l'unica Puella Magi a dare tutta se stessa per aiutare gli altri... Tutte le altre ragazze magiche che aveva conosciuto erano egoiste e combattevano soltanto per se stesse. Persino Kyouko. Eppure, sapeva che in quella ragazza qualcosa era cambiato... Era diventata una sua amica, ma troppo tardi. Sentendo qualcuno che urlava il suo nome e strani rumori al di fuori di quel "contenitore", guardó cosa succedeva. Riconobbe la voce anche prima di vedere chi c'era. Madoka. E anche Kyouko. Erano venute a salvarla... Peró in quel modo avrebbe fatto loro solo del male. Urló che dovevano andarsene, ma dalla sua voce non uscì alcun suono. In quel posto, dentro al suo nuovo corpo, non poteva fare nulla. Non un suono, non una lacrima, non un sorriso. Niente. Solo vuoto. E silenzio. Era un posto inquietante. Si chiese se doveva quindi definire le sue emozioni inquietanti. Smise di pensarci, perchè queste riflessioni le mandavano un senso di pesantezza e oppressione insopportabili. Siccome era diventata un'anima, tutte le emozioni che provava erano piú forti e difficili da sopportare. Le sentiva molto piú vive. Guardó di nuovo fuori, verso il mondo reale, appena in tempo per vedere Kyouko che si trasformava in una strega. Madoka era salva, ma non se lo sarebbe mai perdonato... Aveva fatto male ad un'altra persona a cui teneva. Eppure Kyouko non sembrava triste... Disse alcune parole, che Sayaka sentì chiaramente. Per un attimo, quella gelida prigione di disperazione aquistó un po'di calore. "Da adesso non sarai piú sola." aveva detto. E Sayaka era sicura di questo.