Leo. La sua voce, in un grido, spacca l'aria. Sta lì, davanti a me e agli altri. Urla, come un folle, disperato. E io fisso quel corpo su cui giace... Fisso Elliot. Fisso la pozza di sangue, con uno sguardo di gelido dolore. Il vuoto mi colma. Pian piano, le urla continue di Leo scompaiono dalla mia mente, e vado alla ricerca di ricordi che non vogliono tornare nella mia mente. La testa, nel tentativo di riprendere i momenti vissuti con Elliot, ha iniziato a pulsarmi terribilmente. Elliot non c'è piú. É morto. Eppure, non riesco ad accettarlo. Fa male. Troppo male. "La morte era la tua salvezza, vero Elliot?"