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Autore: imjustmar_    09/07/2014    2 recensioni
“Cosa sai di me?” gli domandai mentre mangiavamo
“Un po’ di cose”
“E cosa?” ridacchiai
“Ha importanza?” mi domandò
“Beh si, sai cose di me e io nemmeno ne sono a conoscenza” spiegai
“Ti assicuro che non mi hai detto niente di compromettente” rise
“Perché non mi vuoi dire di che si tratta allora? Come ti ho raccontato tutte quelle cose su di me?” domandai curiosa
“Un po’ di mistero non fa male a nessuno” continuò con quella sua vena enigmatica
“Finirai per farti odiare” lo avvertii
“Correrò questo rischio"
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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BETTER THAN WORDS
 
CHAPTER ONE
 
Era una mattina come tutte le altre ed ero seduta da Starbucks a fare colazione prima di andare al lavoro. Eravamo al 24 di ottobre e le giornate incominciavano ad essere sempre più fredde, la mattina amavo svegliarmi un po’ prima e venire a fare colazione con una bella brioche e un cappuccino caldo. Quando controllai l’ora per la terza volta notai che erano le 7:55 e sarei dovuta andare, quella mattina sarebbe toccato a me aprire il negozio. Pagai la colazione e poi uscii dalla caffetteria. Il negozio di profumi in cui lavoravo non distava molto da lì perciò ci andai a piedi. Aprii e vi entrai, mi tolsi il cappotto e lo appesi nell’attaccapanni di ferro per poter sfoggiare la mia camicia bianca con il cartellino dello staff con su scritto il mio nome. Erano le 8 del mattino e non c’erano ancora molti clienti così mi accomodai al bancone mettendo a posto i nuovi arrivi e così via. Alle 9:30 arrivò Kate, la mia collega.
 
“Hey Mare, oggi è deserto il negozio” osservò
“Lo so, sono venuti solo un paio di clienti, inoltre questa mattina fa anche più freddo e quindi la gente si rinchiude in casa” dissi dando un’occhiata fuori dalla finestra
“Già” disse appendendo il cappotto
 
Continuammo a lavorare fino alle 13, quando potei andare in pausa pranzo.
 
“Vado a pranzo, ci vediamo alle 15” dissi uscendo
“Ok Mare, a dopo”
 
Uscii dal negozio e mi sistemai bene il cappotto intanto afferrai il cellulare dalla borsa e composi il numero della mia migliore amica, condividiamo un appartamento qua vicino e volevo sapere dove si trovasse e se ne fosse valsa la pena di tornare a casa per pranzo.
“Ali, dove sei?” le chiesi non appena rispose
“Mare, sono sulla Fifth Avenue…vuoi che ti raggiunga? Tu dove sei?”
 “Io sono davanti al negozio”
 “Tra cinque minuti sono lì, ci andiamo a mangiare qualcosa da McDonald’s?”
 “Ma di nuovo Ali?” chiesi scocciata, era la seconda volta che ci andavamo nel giro di una settimana
“Io ho poco tempo per mangiare oggi” mi spiegò
“Okay…” sbuffai
“Sono da te tra cinque minuti”
 
Attaccò. L’aspettai per un po’ e poi la vidi arrivare a passo svelto.
 
“Scusa il ritardo”
“Tranquilla, prendiamo un taxi?” le chiesi
“Okay”
 
Salimmo sul taxi che ci portò fino al McDonald’s e poi finalmente mangiammo.
 
“Ah Mare, sta sera Meg ci ha invitate ad andare ad una specie di festa in un pub qua vicino, che ne dici?” mi domandò mordendo una patatina fritta “Per me va bene” le sorrisi
“Passa lei a prenderci alle 8” disse euforica
“D’accordo”
“A che ora finisci il turno oggi?” le chiesi.
 
Lei lavora in un negozio di abbigliamento per ragazze da circa un anno ma ancora non riesco a memorizzare i suoi orari.
 
“Alle 17:30”
“Allora credo che arriverai prima tu a casa, io finisco alle 18” affermai
“Ci vediamo a casa, allora”
 
Annuii. Finimmo di mangiare e poi ognuna dovette tornare al proprio lavoro. Le 18 arrivarono in fretta e tornai a casa. Entrai, posai le chiavi sulla mensola e poi salii al piano di sopra, fino alla mia camera. Posai la borsa e tutto il resto e mi misi qualcosa di più comodo per stare in casa, dopo di che scesi in cucina per bere un po’ di thè freddo.
 
“Hey” salutai Alice che era seduta sul divano
“Mare, c’è posta” mi avvisò
“Oh grazie”
 
Presi tutte le lettere e le aprii, alcune erano sola pubblicità altre erano bollette da pagare.
 
“Dobbiamo pagare la bolletta della luce e del gas” la informai
“Si, lo so”
 
Dopo aver riposto le lettere importanti nella busta e buttato via la pubblicità mi ricordai il motivo per cui ero scesa in cucina, volevo bere un po’ di thè. Aprii il frigo e mi versai un po’ del thè alla pesca nel bicchiere, lo bevvi tutto e poi lo lasciai sulla penisola della cucina per andare a sedermi sul divano accanto a Ali, erano le 18:40 e avrei avuto ancora qualche minuto prima di dover andarmi a preparare per la festa che si sarebbe tenuta quella sera.
 
SPAZIO AUTRICE: Questo è il primo capitolo della mia FF, spero vi piaccia, recensite per favore. Baci baci, Mar.  
   
 
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