Counting Stars

Ultimamente, io ho, ho perso sonno
Sognando le cose che avremmo potuto essere
Ma baby, io ho, ho pregato tanto
Ho detto non contiamo più i dollari
Noi conteremo le stelle, si noi conteremo le stelle

La notte passa lentamente, non riesco ad addormentarmi. Questa è già la terza volta che passo le ore al pianoforte, ma senza reale impegno nel comporre. Le dita scivolano armoniosamente dai tasti bianchi a quelli neri, ma la mia mente è confusa e annebbiata. Ho vomitato più volte quella cosa che tu fai passare per birra. Il mio stomaco non reggerà ancora a lungo. Ho pregato per quella che poteva essere una storia ben costruita, ma evidentemente a te non interessava. Forse i miei soldi erano meglio. Sì! Forse, forse quei pezzi di carta stropicciata avevano effettivamente più valore di te, più valore delle tue parole e perfino dei tuoi stessi occhi. Dicono "coi soldi non si compra la felicità" e certamente è vero; ma, fidati, la felicità non l'ho trovata ugualmente, anche mettendo il denaro in secondo piano.
Dire che sono stato sciocco è assolutamente riduttivo. Sono stato un cretino, un illuso fino all'ultimo secondo, ingenuo fino alla nausea. Adesso sono qui, a contare le stelle. Avremmo potuto farlo insieme, Tsurugi, ma tu non hai voluto.

Se vorrai tornare io sarò qui, incapace di dirti di no.

Vedo questa vita come una vite oscillante
Che ruota il mio cuore su tutta la linea
Nel mio viso lampeggiano segni
Cercate fuori e si lo troverete
Oh, ma io non sono così vecchio
Giovanotto, ma non sono così audace
Non credo che il mondo sia venduto
Sto solo facendo ciò che ci è stato detto
Sento qualcosa di così giusto
Facendo la cosa sbagliata
Sento qualcosa di così sbagliato
Facendo la cosa giusta
Non potrei mentire, non potrei mentire, non potrei mentire
Quello che mi uccide mi fa vivere

Sto oscillando, sì, sto oscillando tra quei tasti bianchi e quelli neri. Credo lo si possa vedere bene nel mio viso, ormai mi sento un libro aperto. Si vedranno i segni che mi hai lasciato. Segni che però non sono di vecchiaia, ma di esperienza. Segni, cicatrici invisibili, che, chissà, forse mi porterò dietro per tutta la vita. O forse è solo una mia impressione; è possibile che questi segni scompaiano presto, tra uno, due giorni, anche se ne dubito fortemente.

Mi sento dannatamente debole.

Non credo che il mondo sia venduto, non ci credo perché penso che forse qualcosa di vero tra noi due ci fosse. Perlomeno dalla mia parte. Qualcosa di giusto doveva esserci. Non sto mentendo, lo sai bene che non ne sono capace.

Vero... è una bella parola, o sbaglio? Ha un sapore particolare, è bello dire quelle quattro lettere lentamente; ripeterle una, due, tre vote e poi ancora e ancora, come fossero una cantilena. Non fa uno strano effetto, Kyousuke?
È come mangiare un cibo particolarmente piccante: è buono, ma brucia.
Neanche io so cosa significhi. So che è un modo di suonare sbagliato: la musica dovrebbe essere ordinata, composta; ma l'ultima cosa di cui necessito ora è la calma e l'ordine. Se non fosse notte fonda, mi affaccerei alla finestra e griderei. Racconterei al mondo intero tutta la mia sofferenza,
consapevole che sarebbe qualcosa di sbagliato.

Ultimamente, è buffo, trovo molto più giusto tutto ciò che è errato.

Sento il tuo amore e lo sento bruciare
Giù lungo questo fiume, ad ogni svolta
La speranza è una parola di quattro lettere
Fai quei soldi, guardali bruciare
Oh, ma io non sono così vecchio
Giovanotto, ma non sono così audace
Non credo che il mondo sia venduto
Sto solo facendo ciò che ci è stato detto
Sento qualcosa di così sbagliato
Facendo la cosa giusta
Non potrei mentire, non potrei mentire, non potrei mentire
Ogni cosa che mi soffoca mi invoglia a volare

Come posso credere che tutti quei “Ti amo” fossero falsi? Semplicemente, non posso. Io sentivo davvero il tuo amore bruciare, sempre, ogni volta che eravamo insieme. Sarà anche una contraddizione, lo so, eppure è così. La speranza che mi sbagli sulla tua superficialità esiste e brucia come vorrei che bruciassero i soldi in questo momento. Mi sento stupido nel dirlo.

Non sono vecchio, non sono già vissuto.

• ~ Angolo autrici ~ •
Questa piccola song-fic l'abbiamo co-scritta un po' di tempo fa, ma io --ovvero Alle-- non ne ero rimasta molto convinta. Alla fine però l'ho riletta e ho pensato "Hey, non è poi così male!" e dopo che Iris mi ha dato --giustamente-- della scema perché non avevo voluto pubblicarla, abbiamo preso la decisione di mostrarla al mondo di EFP :'D
Inizialmente, non mi convinceva molto perché la trovavo troppo "a pezzi", insomma-- mi sembravano dei pensieri messi lì random senza un filo conduttore troppo evidente. In realtà, poi ho capito che era il suo bello, perché questi sono i pensieri di Shindou... Insomma, quando mai i pensieri sono coerenti e seguono un filo logico?
Quindi eccola qui--
Lasciatemi dire che la scelta della canzone è merito di Iris, la quale l'ha anche inserita in mezzo al testo. Quindi un bell'applauso a lei ~ *applaude*
Uhm-- credo di aver detto tutto.
Speriamo nelle vostre recensioni.♥
Alla prossima (?)

Iris e Alle