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Autore: FreddiePie    11/07/2014    3 recensioni
[ Nel terrore che mi abbia già cancellata ti scrivo per raccontarti tutto, tutta la mia vita. Le cose dette e non dette, le cose che i fan fremono per sapere ma che giudicherebbero appena sentite. Le stesse cose che forse tu già sapevi, ma che hai preferito rimanessero nel silenzio o nel dubbio. ]
L'off camera è la fotografia ridotta allo stato puro, è la fotografia senza la fotocamera, è l'immagine creata con le nostre mani in camera oscura.
Chi è veramente questa persona anonima102? Perché continua a far male ai protagonisti solo per gioco?
In una Fanfiction dove predominerà la delusione, il rimpianto, il perdono, l'amore; tuffatevi nella vita del cast di A Tutto Reality a telecamere spente per scoprire finalmente cos'hanno ripreso e cosa si sono lasciati scappare Chris e i cameraman.
Genere: Fluff, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Courtney, Duncan, Gwen, Trent, Un po' tutti | Coppie: Alejandro/Heather, Duncan/Courtney, Duncan/Gwen, Trent/Gwen
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo | Contesto: Contesto generale
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PARTE 1

 

Prendevo il cuscino e soffocavo un urlo. Era così che riuscivo a tenere a bada il mio pessimo carattere.

Improvvisamente mi ritrovai soffocare… il campo sembrava diminuisse giorno per giorno e più io cercavo di allontanarmi dagli imbecilli più loro sembrava mi tormentassero.

Tra chi riusciva a ruttare tutto l'alfabeto e chi ballava coi serpenti pochi erano quelli che si salvavano. Bridgette era una di questi.

«Come siete messi voi?»

La ragazza con i capelli biondi, avvolti in una coda alzò lo sguardo dalla rivista e posò il pacchetto di patatine che aveva in mano. «Confidiamo nel fatto che voi facciate schifo.»

«Abbiamo Justin che si spoglia.» Risposi ironicamente.

«Non vedo l'ora!» 

Scoppiammo a ridere entrambe contemporaneamente e le nostre risate richiamarono l'attenzione di altri due ragazzi che si trovavano nei paraggi.

«Bridgette, non si fraternizza col nemico!» 

Una ragazza si era alzata e veniva verso di noi. Aveva i capelli e gli occhi molto scuri e teneva stretto in mano un costosissimo violino. 

«Non le starai dicendo i nostri punti vincenti vero? Deve essere a sorpresa, è una tattica! Se sa cosa facciamo ci può battere!»

«Prendi troppo sul serio questa cosa Courtney.» Le rispose Bridgette prendendo un pugno di patatine dal sacchetto unto e riempiendosi la bocca.

«Se lo faccio è perché voglio vincere!» Protestò Courtney.

«Non ha tutti i torti, stiamo parlando di un mucchio di soldi.»

Accanto a noi si era aggiunto Dj che intanto cullava uno scoiattolo addormentato. «E poi se vinciamo nessuno di noi andrà a casa da mamma!»

«Stavamo solo socializzando. Io a differenza vostra sono venuta anche per divertirmi!» Rispose Bridgette infastidita e sputando da tutte le parti pezzi di patatine.

«Bridgette l'unico numero che bene o male si salva è il mio. Ci serve tutta la strategia e la fortuna necessaria per impedire che nessun altro di noi vada a casa!» Disse Courtney ripulendosi schifata la faccia dallo sputo dell'amica.

«La principessa qua a ragione.» 

Ad allargare il gruppo si aggiunse un altro ragazzo che fino a quel momento si era limitato ad intagliare il tronco di un albero con un coltellino pensando ai fatti suoi. 

«Non mi fido mai del nemico e se qualcosa va storto vi garantisco che non sarò io ad andarmene.» E nel dire questo portò la lama sporca di schegge a pochi centimetri dal torace di Dj che per lo spavento lanciò in aria lo scoiattolo che scappò via terrorizzato. Qualche secondo dopo era già partito all'inseguimento dell'animale. «Scusa, scusa Scrotty! Scusa!»

«Mi sa che è più principessa lui di quanto lo sia tu confettino.» Disse ammiccando a Courtney.

«E' arrivato il punk.» Rispose Courtney agitando la mano come se stesse allontanando una mosca fastidiosa. «Comunque, ci vuoi dire che intenzioni hai?» Riprese subito dopo girandosi nel punto dove fino a pochi secondi prima mi trovavo io. 

«Dov'è finita?!»

«Se n'è andata appena avete iniziato a discutere.» Rispose Duncan divertito.

Io me ne ero andata fin da subito, portandomi dietro una parola impressa nella mente: "idioti".

 

Ero tranquilla, seduta su un ceppo quando sentii la sua voce irritante.

«Che cos'hai lì, un diario?»

«Vattene.»

«Oh capisco… è privato eh?»

"No, un diario è qualcosa che vuoi far leggere a tutti" gli avrei voluto rispondere ironicamente ma mi limitai a restare in silenzio irritata.

«Sono d'accordo sì, è d'avvero forte!»

 

Parlava a vanvera. Notai che era agitato e non sapeva cosa dire. La voce era un po' titubante, ingenua, ma sembrava non ci facesse molto caso.

«Quale parte di vattene non capisci?»

Tornai a concentrarmi unicamente sul diario, cercando di dimenticare la presenza fastidiosa alla mia destra.

Ad un tratto lo sentii molto vicino, mi girai e lo vidi nell'atto di annusarmi i capelli.

Mi alzai di scatto cercando di allontanarmi in più possibile da lui. «Ma chi sei?! Una specie di maniaco?!» 

«E'.. che hai.. un.. buon.. profumo.»

«E' solo… sapone.»

«Oh sì, giusto… eheh.»

Con quel silenzio che si era creato la situazione diventò incredibilmente imbarazzante, degenerando sempre di più.

Anche quando me ne andai lui mi seguì come un'ombra che non ti abbandona mai. Mi fu dietro per tutto il sentiero e quando arrivai alla casetta per cambiarmi sembrò mi volesse seguire anche dentro. Non lo sopportavo già più. 

 

Il sole sulla pelle, i piedi nell'acqua, la compagnia di Trent ed il vento che ti scompiglia i capelli non possono certo bastare quando devi convivere con tali idioti.

In quel momento così magico, eravamo solo io e lui, fianco a fianco, a parlare di tutto quello che ci passava per la mente.

Trent era così dolce e bravo a consolarmi ma in contrasto Cody ed Owen furono altrettanto bravi a distruggere tutta la serenità di quel momento.

 

Scappai da quei due imbecilli per poi ritrovarmi Lindsay ed Heather davanti alla casetta. "Di male in peggio" pensai.

Sapevo fin troppo bene che l'accoppiata di Heather più Lindsay creava una bomba ad orologeria che presto sarebbe scoppiata su di me.

«Cosa sta succedendo qua dentro?»

Mi guardai intorno e non notai nulla di strano, ogni cosa era al proprio posto.

Heather nel vedermi si stiracchiò stanca e con uno sbadiglio mi disse «Niente, mi riposavo un po' prima della gara. Sei sempre così paranoica?»

Più che non rendermene conto decisi che la cosa più giusta da fare fosse lasciar perdere. Qualsiasi cosa stessero tramando in quel momento io non volevo entrarci in alcun modo.

 

Solo dopo me ne pentii, la storia penso la sappiano in tanti: Heather lesse il mio diario davanti a tutti. 

Ricordo soltanto il peso della vergogna che si aggiungeva a tutti i miei problemi che già mi tormentavano, soffocandomi ancora di più.

Sentivo che ogni persona nel teatro mi stava guardando e di conseguenza guardasse anche i miei sentimenti, i miei pensieri messi a nudo da Heather. 

 

Scappai.

Nel correre mi ritrovai nel bosco. La mia mentre, troppo occupata dalla vergogna, aveva ceduto carta bianca alle mie gambe che mi avevano portato dove volevano loro.

Dai miei occhi non scendevano lacrime ma il mio umore era devastato. Provavo un senso di rabbia incontrollabile che mi bruciava le viscere.

«Heather, sei morta.» Dissi in un sussurro cercando di controllare la rabbia.

«Se ti serve aiuto, ci sono bellezza mia.»

Da dietro un albero spuntò Duncan, le mani sporche ti terra e fango.

«Si può sapere che stai facendo?»

«Non fare domande a cui sai che non avrai una risposta» 

Si ripulì le mani sudicie sui pantaloni e si guardò intorno.

«Tu stai sempre per i fatti tuoi eh?» Chiesi incuriosita al ragazzo che si allontanava dalle persona tanto quanto me.

«Diciamo che non voglio esser contagiato.»

«Dagli imbecilli?»

«Io preferisco chiamarli cretini.»

Si mise una mano in tasca, prese il suo coltellino ed iniziò ad intagliare nuovamente teschi sul tronco di un albero.

«Siamo in due. Pensa che Lindsay si cosparge la faccia di fango perché altrimenti dice che le escono le rughe. Beth invece preferisce usare la sbobba di Chef…»

«Harold canta la ninna nanna alla sua teca di formiche rosse.»

«Izzy dorme in piedi.»

«Dj è innamorato segretamente della propria madre.»

«Aspetta… Cosa?» Chiesi scoppiando a ridere.

«Ti giuro!» Disse distogliendo la sua attenzione del tronco e riponendo il coltellino. «Ho letto il suo diario e secondo me ha pure pensieri erotici su di lei!»

Improvvisamente il mio sguardo congelò le risate. «Hai letto il suo diario?!»

«Ah già, tu sei quella del diario… Ma io non l'ho letto davanti a tutti.»

«Lo stai dicendo ora a me»

Mi girai e me ne andai irritata.

«Che ansia le donne.» Disse annoiato; lo scricchiolio del metallo sul legno aveva ripreso a farsi sentire.

 

"Se non altro, mi ha dato un'idea per la mia vendetta" pensai. 

 

 

 

 

 

 

PARTE 2

 

«Ti rendi conto?! Mi ha lasciata sotto terra! Sepolta viva!»

«E' un idiota… ma non credo l'abbia fatto apposta»

«Leshawna è stato terribile! Mi sentivo soffocata, oppressa, nel completo panico...»

 

Gwen aveva il respiro affannato e tremava come una foglia. Non mi guardava negli occhi ma teneva lo sguardo fisso in un unico punto, come se non vedesse veramente ciò che la circondasse. 

 

«Ok, ok calma! Ci sono io, ci sono io!»

Ad un tratto si prese la testa nelle mani ed iniziò ad urlare. «Non sono stata io, lasciami! Mi fai male! Non ho fatto niente…» 

Stendendosi ed usando le mie gambe come un cuscino iniziò a piangere. 

Eravamo solo io e lei nella casetta, sedute sul letto. Gli altri stavano tutti nella mensa a cenare e non potevano sentire le sue urla.

Mi avvicinai e la strinsi forte accarezzandole i capelli. Continuava a singhiozzare sulle mia ginocchia, le mani che mi stritolavano la maglietta.  

«…scusa» Disse come un soffio quasi impercettibile. Capii che non era rivolto a me ma a qualcun altro… preferii non fare domande. 

 

Ad un tratto la porta si spalancò ed entro Beth mentre masticava ancora un boccone della cena. Si fermò sulla soglia non appena vide la pietosa scena di Gwen.

«Ma che cavolo…»

«Presto, chiudi la porta ed entra. Subito!» Dissi frettolosamente.

 

Beth molto impacciata e spaesata fece come le era stato detto. Chiuse la porta e mi si avvicinò guardando incuriosita Gwen.

«Beth voglio che tu esca ed impedisca alle telecamere di riprendere qua dentro. Ah e sopratutto non farlo sapere a Chris.»

«Ma cos'ha?»

«Non importa tu fallo e basta! Ci manca solo che quello stronzo di Chris riprenda questa scena»

«Ok, ok vado»

Si girò ed andò verso la porta.

«Beth aspetta!» Urlai un secondo prima che uscisse dalla casetta. «Non dirlo ad Heather.»

Lei mi guardò per qualche secondo poi annuì. Chiuse la porta, se ne andò ed io rimasi sola con Gwen che ancora piangeva e si scusava con qualcuno.

 

 

«Scusa… mi sono un po' lasciata andare, ora sto meglio.» Mi disse qualche minuto dopo.

«Non ti preoccupare tesoro, Leshawna c'è sempre per gli amici. Hai voglia di parlarne?»

«Emm, preferirei di no… scusa.»

«Tesoro smettila di scusarti, questa mitica ragazzona ti ha organizzato una cosa che ti distrarrà un po'»

Lei si asciugò le lacrime dalle guance e mi guardò incuriosita. «E sarebbe?»

«Diciamo che ho sorpreso Mr piercing mentre preparava una bomba di fango per Chef. Ho mantenuto il silenzio a condizione che portasse anche me e te. Ci stai?»

«Solo se la mettiamo nelle sue mutande!»

«Strano, è la stessa cosa che aveva pensato di fare Duncan. Voi due mi fate paura.» 

 

Trovammo il punk che ci aspettava all'inizio del bosco con un sacco nero in mano.

«Eccoci!» Gli urlai da lontano facendo un cenno con la mano per farci notare. Gwen mi diede una gomitata sul braccio mentre lui corse da me arrabbiato. 

«Voi chiudere quella boccaccia!» Mi bisbigliò irritato. «Vuoi farci scoprire?!?»

«Oh scusa! Non ho mai fatto questo genere di cose!» Gli risposi questa volta mantenendo un tono di voce più basso.

«Si può sapere dov'è finito Trent?! E' in ritardo!» Mi chiesi guardandomi intorno nella notte.

Duncan strabuzzò gli occhi e mi guardò sorpreso ed irritato. «Trent?! Mi spieghi cosa pensi che stiamo facendo? Una gita in montagna?! Un picnic sotto il sole con gli uccellini che cinguettano?!?»

«Calmati punk dei miei stivali! Devi sottostare alle mie regole se non vuoi che racconti tutto a Chris! Gli farà sicuramente piacere scoprire chi gli taglia i vestiti mentre dorme!» 

Duncan mi fulminò con lo sguardo. «Gli do 2 minuti, poi vado da solo.»

Gwen mi prese per un braccio e mi disse preoccupata «Leshawna… ha ragione! Più siamo e peggio è! Poi Trent non mi sembra proprio il tipo che fa queste cose…»

«Sì che sono il tipo!»

Trent arrivò da noi facendo il mio stesso errore: urlando troppo.

Duncan afferrò per un braccio Trent mentre Gwen afferrò il mio; tutti e quattro ci buttammo dietro una siepe. 

Dal bosco emergeva una debole luce che si avvicinava sempre di più. Trent non capiva cosa stesse succedendo mentre Gwen e Duncan si lanciavano sguardi preoccupati. 

«Dio perché mi sono portato dietro tutta l'allegra brigata?!» Borbottava tra sé Duncan.

«Taci deficiente o ci sentiranno!» Disse Gwen tirandogli un pugno nello stomaco.

 

Stavamo tutti rannicchiati nel buio, i rametti che mi tagliavano la faccia e le foglie che mi facevano il solletico sul collo. Ad un tratto la testa di una ragazza apparve da sopra il cespuglio. «Ma che state facendo?»

«Courtney! Porca miseria, ci hai fatto prendere un colpo!» Dissi tirando un sospiro di sollievo. «Cosa ci fai in giro a quest'ora con il telefono?»

«Chiamavo i miei amici a casa… E voi?»

«Facciamo una gita tutti insieme» Rispose ironicamente Duncan scocciato.

«Vogliamo fare uno scherzo a Chef!» Disse Trent tirandosi su. «Vieni con noi?»

«Cristo santo!» Si lamentò Duncan. «Che ne dite di svegliare anche gli altri? Così possono venire anche loro!» 

«Che cosa volete fargli?»

«Gli facciamo saltare in aria le mutande mentre dorme.» Le rispose Gwen.  

«Ma siete stupidi? Vi metterete nei casini! Proprio una cosa da cattivo ragazzo, eh Duncan? No, io passo grazie.»

Ci lanciò un'occhiataccia e rientrò nella casetta a dormire.

 

«Allora Duncan, il piano?» Chiesi massaggiandomi il collo indolenzito.

«Allora, più in là sono riuscito a scovare gli appartamenti di Chris e di Chef. Qua ho una bomba piena di fango pronta ad esplodergli nelle mutande. Ci mette dieci secondi per scoppiare quindi abbiamo il tempo per scappare.»

«Non se ne parla, voglio vedere tutta la scena!» Protestò Gwen.

«Ma se restiamo ci scopriranno!» 

«Sono d'accordo con Trent, ci scopriranno!» Dissi preoccupata.

«Ok, ok» Intervenne Duncan. «Appena è innescata voi due scappate, io e Gwen ci nascondiamo da qualche parte.»

«Non lascio Gwen sola!» Disse Trent lanciandole uno strano sguardo che lei ricambiò.

«Va bene, resteremo tutti.» Mi arresi io.

«Aspetta… e se gli mettessimo anche un po' della sua sbobba che cucina nelle mutande?» Propose Gwen. «Aspettate, vado a prenderla in cucina.»

 

Tornò qualche secondo dopo con una pentola di sbobba.

«Mi piace come regioni!» Disse Duncan battendole il cinque.

 

Pochi minuti dopo fummo davanti ad una villetta lussuosissima, con piscina, campi da tennis e molto altro.

«Ma che diavolo di posto è questo?!» Chiesi a bocca aperta. 

«Presto con me!» Ci bisbigliò Duncan facendoci cenno di seguirlo.

 

Entrammo da una finestra aperta: Duncan, Gwen, Trent ed infine io. 

Dentro non si vedeva nulla, se non qualche minimo dettaglio illuminato dalla luce della luna che entrava dalle finestre. 

File e file di porte facevano perdere l'orientamento e qua e là erano appesi inquietanti quadri e statue raffiguranti Chris.

«Io amo gli horror ma devo ammettere che questo posto mette i brividi!» Disse Gwen soffermandosi su un quadro raffigurante Chris su un cavallo bianco.

 

Trovammo con difficoltà la stanza di Chef, era molto buia e non aveva finestre. 

Tastavamo ancora il buio per orientarci quando Duncan ci spinse fuori dalla stanza e disse «Fatto! Presto, nascondetevi!» 

Fu un completo spettacolo: Chef saltò letteralmente in aria, sbatté sul soffitto e ricadde nel letto. Le mutande ed i pantaloni erano lacerati, vi erano brandelli da tutte le parti. Sulle pareti (come su tutta la stanza) chiazze di sbobba e terra coloravano la carta da parati.

Chef cacciò un urlo ma prima che si potesse render conto di ciò che era appena successo noi eravamo già fuggiti lontano.

 

«E' stato FAN-TA-STI-CO!» Urlò Gwen divertita. 

Duncan intanto rideva a crepapelle «Hai visto Chef senza mutande?! Rimpiango la censura della tv!» 

«Oddio si! Non ci posso credere! Cioè, lui è così grande e grosso… pensavo fosse ben dotato!»

«Perchè, ti sei fermata a pensare a quanto sia dotato Chef?»

«Che schifo no, ma ti pare! Solo che lo davo per scontato…»

«Em, ragazzi… mi spiace rovinare questo vostro bel momento da cattivi ragazzi ma dobbiamo proprio andare.» 

«Giusto, non si resta mai sulla scena di un crimine.» Mi diede ragione Duncan.

 

Ci incamminammo sulla strada del ritorno quando Trent afferrò Gwen per un braccio. «Em Gwen, ti va di fare questo sentiero? E' una scorciatoia da cui si vede un bel panorama»

Lei annuì ed entrambi arrossirono. Feci il resto della strada con Duncan e non ci scambiammo nemmeno una parola. Di Gwen e Trent non seppi più nulla se non che sparirono nella notte tenendosi per mano.







Commento Icananas:
E' un po' diverso dagli ultimi capitoli... non so perchè. So colo che ho molto sonno e se non lo finivo stasera non avrei potuto finirlo chissà per quanto.... 
Chiedo scusa in anticipo se è scritto un po' maluccio o con qualche errore di ortografia (mannaggia alla mia dislessia). Non ho proprio tempo e testa di rileggerlo un'altra volta (di solito lo rileggo 20 volte prima di considerarlo accetabile) ma ora proprio mi sento morire Z_Z

Per la continuazione boh.. non mi sta piacendo molto. Avevo pensato di interroperlo e cominciarne un altro incentrato su una serie inventata dopo all stars... 
Non so... non so che fare... non so proprio nulla... "
you know nothing Jon Snow" ma lasciamo perdere frasi di game of thrones per adesso.

Saluto tutti i pochi lettori (spero per ora) che seguono la mia storia e vi chiedo di passare anche per il mio profilo deviantART (yeeee mi auto-pubblicizzo) perchè sono appena iscritta pure li e vivo nell'anonimato.

Per ora ho fatto solo tre fan art ma confido nel fatto di farne molte altre in fututo! :D 
Ah... se siete contro la coppia DxG vi sconsiglio di entrarci... a vostro rischio e pericolo.

http://icananas.deviantart.com  



Non conosco bene il regolamento di EFP... si può fare auto-pubblicità? Ops..

 

 

 

 

 

 

   
 
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