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Autore: Sariel    29/08/2008    6 recensioni
[Desire Climax]
Il grande giardino di casa Jinnai era inondato dalla luce del sole che tramontava dietro i tetti delle case.
Il leggero e monotono canto delle cicale accompagnava, sin dalla mattina, i due bambini che giocavano nel parco.
- Fermati, Shouei!- gridò la bambina dai capelli chiari, raccolti in due codini, mentre rincorreva il piccolo Jinnai.
Genere: Generale, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Note autrice: diamoci ai manga! Dopo la fiction su Parfait Tic, eccone una su Desire Climax, nuovo manga uscito in Italia con il nome di Desiderio.  
Per chi lo conosce e lo ha letto, ecco qua una shot che racconta il giorno dell’incidente. Direte, c’è già scritto tutto, a che serve?. Nah. C’è il momento cruciale, non quello che viene prima =)
Leggermente Mio/Shouei, ma proprio leggermente. Ho modificato leggermente i dialoghi rispetto al manga.
Per chi ancora non lo conosce…compratelo, ne vale la pena.
E’ pre-volume 1, quindi niente spoiler.
Penso che sarò la prima a scrivere fiction su questo manga x°D sia su EFP che sui forum xDDD
Buona lettura,
Sara.
Commenti e critiche come sempre graditi.
 
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stolen memories
stolen memories
-DAVVERO NON RICORDI, MIO?-
 
- Cerca di ricordare.
Fosse anche solo un barlume.
Su, Mio.
[Shouei Jinnai, Desire Climax, volume 1]
 
 
Il grande giardino di casa Jinnai era inondato dalla luce del sole che tramontava dietro i tetti delle case.
Il leggero e monotono canto delle cicale accompagnava, sin dalla mattina, i due bambini che giocavano nel parco.
- Fermati, Shouei!- gridò la bambina dai capelli chiari, raccolti in due codini, mentre rincorreva il piccolo Jinnai.
- Seguimi, Mio!- urlò in risposta Shouei.
Shouei non si fermò e continuò a correre e si inoltrò nel piccolo bosco nell’angolo basso del giardino, che arrivava fino alla piccola casa di Mio.
Non appena la stretta pista degli animali fu visibile, il ragazzino si fermò e aspettò Mio.
Sorrise non appena arrivò anche lei nel bosco, con il fiatone, e si appoggiò all’albero più vicino, riprendendo fiato.
- Cosa ci facciamo qui?- chiese, guardandosi attorno. -Si sta facendo tardi.- piagnucolò.
- Perché non ci scambiamo i vestiti?- propose Shouei.
- Cosa?
- Io andrò a casa tua e tu a casa mia.- continuò il piccolo Jinnai, facendo spallucce.
- Perché, Shouei?- chiese Mio, avvicinandosi a lui.
Shouei abbassò lo sguardo.
- Non voglio tornare a casa mia.
- Ormai è tardi. Se ci scambiamo i vestiti mia mamma mi sgriderà.- gli disse Mio.
Shouei rialzò lo sguardo e frugò nella sua tasca. Tirò fuori un piccolo anello, sul quale era incastonata una pietruzza dai colori dell’arcobaleno.
Lo allungò verso Mio.
- Se accetti lo scambio di vestiti, ti darò questo?
La bambina osservò per un momento l’anello.
- E stai attenta a non perderlo.- aggiunse Shouei.
Mio lo prese in mano, studiandolo. Un sorriso le illuminò il volto.
Annuì. - Certo. Te lo prometto.
Si sfilò il vestitino bianco che indossava, passandolo a Shouei, e prese i vestiti dell’amico.
Si lamentò dei pantaloncini, che erano stretti e corti, e non si accorse delle forbici che Shouei tirò fuori.
Con un gesto rapido il piccolo Jinnai le tagliò i codini.
Mio rimase impietrita. - Perché mi hai tagliato i capelli?- disse, singhiozzando.
- Devi sembrare un maschio.- rispose Shouei, buttando a terra le ciocche che le aveva tagliato. - Ricordati, se ti chiameranno Mio, non dovrai rispondere. Dovrai rispondere solo al nome di Shouei.-
Mio fece cenno di sì, mentre si asciugava le lacrime.
- E ricordati della promessa. Non perdere l’anello.
- Non lo perderò.- assicurò Mio, scoccando un bacio sulla guancia a Shouei. Il bambino arrossì impercettibilmente.
Si voltò ma un rumore lo bloccò.
Un fruscio tra gli alberi e un’ombra scura apparve davanti a loro.
- Tu sei Shouei Jinnai?- chiese l’ombra nera di fronte ai due bambini.
Per un attimo Shouei guardò spaventato Mio, che però non si scompose.
Dovrai rispondere solo al nome di Shouei, le aveva ordinato Shouei.
- Sì- sussurrò lei, decisa.
L’ombra nera si lanciò verso di loro. Afferrò Mio e la trascinò via con sé, mentre il piccolo Jinnai provava a trattenerla per la maglia.
L’uomo lo buttò a terra, mentre Mio strillava e si dimenava. Per colpa di un gesto improvviso, il piccolo anello si sfilò dal dito di Mio e cadde a terra.
- No!- urlò la bambina.
Shouei si alzò barcollando, tenendosi una mano alla testa.
- Mio…- sussurrò, prima di crollare di nuovo a terra.
Vide i due allontanarsi, sentì le urla di Mio.
E poi, il buio.
 
×××
 
-          Davvero non ricordi, Mio?
-          Cosa dovrei ricordare?
-          Il motivo per cui dovresti odiarmi dal più profondo dell’anima.
  
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