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Autore: Heavencanwait_    12/07/2014    1 recensioni
Il suo arrivo nella sua vita ha stravolto la tranquillità.
Mente acuta, cuore apparentemente gelido, pietra difficilmente scalfibile che si lascia trapassare solo da chi dimostra davvero affetto.
Era lui.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Nonsense | Avvertimenti: Incompiuta
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Riflessione.



C’era stata.
C’era stata quando aveva una cotta per Maria.
C’era stata quando doveva dare un esame.
C’era stata quando prendeva 30 a quell’esame.
C’era stata quando non aveva niente da fare e trascorreva ore e ore a parlare.
C’era stata quando arrivava da Pescara e quando doveva ritornarvi.
C’era stata quando sentiva il bisogno di ridere e dimenticare.
C’era stata quando nessuno sembrava ricordarsi di lui.
C’era stata quando, durante l’estate, aveva litigato con il suo migliore amico.
C’era stata quando si usciva la sera e la riaccompagnava a casa.
C’era stata quella notte passata a parlare fino alle 3.
C’era stata quando tentava di insegnarle il russo passeggiando per le vie del paese.
C’era stata quando incontrarono la madre.
C’era stata quando si giocava a pallone le lunghe sere d’estate.
C’era stata quando ci si bagnava con i secchi pieni d’acqua.
C’era stata quando litigava con la fidanzata.
C’era stata quando prendeva in giro qualcuno.
C’era stata quando la fidanzata doveva partire per la Turchia e ne era spaventato.
C’era stata il giorno del suo ventiduesimo compleanno.
C’era stata quando, tornata dalla Turchia, l’aveva abbandonato a se stesso.
C’era stata quando aveva litigato con Alessandro.
C’era stata era ritornato con la sua ragazza.
C’era stata quando avevano definitivamente chiuso la loro storia.
C’era stata quando le aveva confessato che Maria Chiara lo attraeva.
C’era stata quando aveva bisogno di sfogarsi ancora.
C’era stata il giorno del suo ultimo esame.
C’era stata al momento di iniziare a preparare la tesi di laurea.
C’era stata quando dovette tornare di corsa a Pescara.
C’era stata quando gli verbalizzarono l’esame.
C’era stata, sempre.
O, forse, quasi sempre.
Ad una sola data è mancata.
L’8 luglio 2014.
Il giorno della sua laurea.
Nel giorno forse più importante della sua vita aveva manifestato la sua assenza.
Un’assenza che sicuramente non era voluta.
Un’assenza alla quale poteva sicuramente rimediare.
Quell’assenza, però, ha cambiato le carte in tavola.


Il suo arrivo nella sua vita ha stravolto la tranquillità.
Mente acuta, cuore apparentemente gelido, pietra difficilmente scalfibile che si lascia trapassare solo da chi dimostra davvero affetto.
Era lui.
Uno dei miei migliori amici.
Il nostro, un rapporto senza precedenti.
Nato in modo strano e destinato, forse, a durare per sempre.
Purtroppo è il forse a metterlo in crisi.
O, molto probabilmente, sono io.
E se, per una volta, lasciassi essere agli altri il problema?
Se, per una volta, attribuissi a qualcun altro la causa delle mie paranoie?
Se lo facessi, sicuramente direi che è lei.
Maria Chiara.
Classica ragazzina di sedici anni, il mondo nelle sue mani, alcool e ingordigia.
Ecco come la indentificherei.
Bambina travestita da nonna, trasuda finta maturità da tutti i pori impugnando una sigaretta tra quelle mani rovinate. Espressione da adescatrice nascosta perfettamente dalla maschera dell’amica sincera.
Lascia scorrere dalla sua lingua tagliente commenti diffamatori su tutti, ma riesce a farsi volere bene.
Egoista, egocentrica e malsana.
Un veleno distruttivo.
Una malattia contagiosa che infetta tutti e tutto.
Basta un suo morso o un suo ingresso trionfale per riuscire a spazzare via quello che ho costruito con fatica.
E lo sta facendo.
Progressivamente.
Porterà via il mio migliore amico.
Porterà via il mio secondo fratello.



 
Angolo Autrice:
E' nata da una mia riflessioni su dei sentimenti che provo ormai da un po' di tempo.
Si tratta di uno sfogo che ho voluto rendere pubblico.
Spero vi sia piaciuto, a presto!
Giovs 
  
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