Fanfic su artisti musicali > Bullet for My Valentine
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Autore: m4ryb4m    30/08/2008    0 recensioni
Lui, con i suoi capelli scuri e lunghi. Lui, con quella sua espressione da arrogantello che gli dà ancora più fascino e lo fa sembrare irraggiungibile. Lui, con quel suo fisico così apparentemente perfetto ed eccitante al solo guardarlo. Lui, con quelle mani grandi, che vorresti a tutti i costi ti stringessero. Lui, con quegli occhi azzurri e penetranti, quello sguardo magnetico che quando si rivolge su di te ti fa mancare il respiro. Lui, Matt, chitarrista e frontman di una delle giovani band più promettenti del momento. Tenebroso angelo e poeta del metal, capace di scrivere testi di un romanticismo tutto particolare. Con le sue canzoni è riuscito a farmi piangere o a farmi sentire meglio. Il solo ascoltare la sua voce ha un effetto devastante sul mio stato d'animo. Ecco, come anticipato, la continuazione di "Un Natale un pò particolare". Tra i protagonisti c'è sempre Matt Tuck dei Bullet. Concludo come al solito dicendo che i Bullet for My Valentine "non mi appartengono" e che scrivo al solo scopo di divertirmi. Buona lettura!! ^^
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mentre scendo sono così sovrappensiero che a malapena mi rendo conto che nell'hotel c'è un via vai di tecnici, agenti e manager della band.

Guido fino a casa in uno stato di trans e la felicità non mi abbandona nemmeno per un momento, non avrei potuto ricevere un regalo migliore di questo. Devo ringraziare ancora Sum, se non fosse stato per il suo biglietto non avrei rivisto Matt.

Entro nel mio appartamento e invece di camminare mi sembra di fluttuare, sollevata qualche centimetro da terra.

Guardo l'orologio, fra un'oretta devo essere in ufficio, faccio ancora in tempo a fare una telefonata veloce alla mia amica.

"Tuu...tuuu...Pronto?"

"Pronto, Sum!"

"Beth! Ma che diavolo fai? E' il tuo compleanno, sono io che dovrei telefonarti! Auguri, tesoro! Come ci si sente ad avere ventisette anni?"

Sospiro "E' una sensazione mai provata prima!"

"Wow, sei la prima che non mi dice che si sente vecchia. Devo dedurre che con quel tipo misterioso ieri sera è finita bene. Ma si può sapere chi è?"

"Non mi crederai se te lo dico, ma ...è Matt dei Bullet!"

"Coooooosa????" urla nel ricevitore

"Hey! Mi vuoi far diventare sorda, per caso?"

"No, solo...ti ascolti quando parli? Vuoi farmi credere di essere andata a letto con Matt Tuck!"

"Ed è così, è vero. E' successo." Cerco di rimanere seria, malgrado immagino la sua ridicola espressione stupita.

"Oddio Beth! Ed ora? Cioè...uscirete insieme? E' come con i ragazzi normali?"

"Ragazzi normali? Ma per chi l'hai preso, per un alieno?"

"No...ma ci va vicino...insomma, è una celebrità!"

"Sum, è pur sempre una persona come tutte le altre."

"Quindi non ha niente fuori dalla norma?"

"Su questo non sarei molto sicura..." rispondo in modo malizioso

"Beth! Non ti riconosco!"

"Nemmeno io mi riconosco se è per questo!" rido e con me anche la mia interlocutrice "Ora ti devo salutare però, il lavoro mi chiama"

"Ok, però oggi pomeriggio quando hai finito ci dobbiamo vedere per forza che voglio sapere i dettagli piccanti!"

"Poi sarei io quella che non riconosci eh? Vabbè, comunque anche io ho bisogno di te, per un consiglio stilistico, stasera mi vedo con Matt."

"Oh mamma! Qui le cose si fanno interessanti! Allora a più tardi."

"Ciao!"

"Ciao, buon lavoro!"

La giornata al lavoro passa in fretta, i miei colleghi mi hanno organizzato una sorpresa, proprio come avevo previsto.

Mangiamo qualche pasticcino e beviamo dello spumante, subito dopo la fine del turno.

Tutti sono gentili e se possibile il mio umore migliora ancora di più, sorrido ampiamente a chiunque, anche a quelli con cui di solito non vado per niente d'accordo.

Quando salgo nella mia auto metto in moto e mi avvio verso casa canticchiando, conoscendo Sum si farà trovare fuori dall'appartamento, con la sua aria da curiosona e le sue mille domande.

E infatti va tutto come avevo immaginato, io che parlo e lei che mi fa un sacco di domande e di commentini maliziosi, per quasi due ore.

Sono contenta nel constatare che non se la prende per il fatto che le ho tenuto nascosto l'accaduto per tutto quel tempo.

"Buona fortuna per stasera" mi saluta tutta contenta "Sono felicissima per te, ancora faccio fatica a crederci! Lo voglio conoscere presto eh?" mi abbraccia e poi se ne va.

Io intanto finisco di prepararmi, indosso una corta gonnellina bianca con sopra un top rosso, delle scarpe nere col tacco, non troppo alte, mi trucco leggermente, spazzolo i capelli e sono pronta per uscire.

Afferro la mia borsa e mi dirigo quasi saltellante verso la mia auto.

Durante il tragitto verso l'hotel non posso fare a meno che canticchiare qualsiasi cosa mi passi per la testa, arrivo perfino ad intonare una canzone dei Backstreet Boys!

Parcheggio nel primo posto libero che trovo davanti all'edificio e quasi corro fin dentro la hall.

La voglia di rivederlo è insopportabile, questo ragazzo ha proprio fatto un incantesimo potentissimo al mio povero cuoricino.

Varco la soglia e non lo scorgo da nessuna parte lì. Forse è ancora in camera sua, posso fargli una sorpresina raggiungendolo.

Durante il mio brevissimo viaggio in ascensore sento delle urla che provengono dall'esterno, la cosa mi inquieta alquanto, spero che non ci sia nessuno che si è fatto male.

Scendo e quello che mi trovo davanti è del tutto inaspettato. Jay e Padge si rincorrono, evidentemente ubriachi. Si urlano qualcosa, ma non riesco a capire bene.

Il bassista e il chitarrista hanno praticamente invaso il corridoio dell'albergo e il più basso dei due stringe anche tra le mani una bottiglia di spumante, con la quale cerca di bagnare l'altro.

Non ho parole e prima che possa muovermi di un centimetro sento qualcuno urlare "Caricaaaaaaaaaaaaaa" una figura sfreccia in direzione di Padge e gli salta sulle spalle, facendogli perdere l'equilibrio e buttandolo a terra. Che diavolo salta in mente anche a Moose? Avrà sicuramente bevuto pure lui.

Un momento, ma se questi sono in condizioni del genere, anche Matt...?

Due secondi dopo ottengo la conferma, il moro arriva correndo, una faccia da pazzo scatenato, due lattine di birra in mano "E' qui la festa?" urla in direzione degli altri che sono ancora a terra intenti ad azzuffarsi.

Io rido davanti a quella scena, Matt deve essere ancora abbastanza lucido da accorgersi di me, infatti cammina nella mia direzione un pò barcollante, poi però mi sorride "Lizzie, ti presento i miei tre fratelli, benvenuta tra noi!"

Questo è davvero il compleanno più memorabile della mia vita, penso mentre saluto Padge, Jay e Moose con una mano e con l'altra aiuto Matt a stare in piedi.

Sono finita in una gabbia di matti, il bello è che questo mi piace da morire.

the end

  
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