Era notte fonda,una di quelle notti in
cui la foschia avvolge ogni dove e impedisce una nitida visuale,ma correva...I
suoi inseguitori non davano tregua,e continuava a correre,con i segni della
fatica che segnavano il suo volto...Continuava imperterrito nella sua corsa
contro la vita o la morte,cercando di escogitare a mente fredda un piano per
liberarsi di loro,ma la sua testa era sovraffollata da mille pensieri,con il
respiro affannato che non gli dava tregua e che si faceva sempre più
pesante...Ma all'improvviso ebbe il barlume d'arguzia che forse avrebbe potuto
rendere salva la sua preziosa pelle:un cimitero diroccato si ergeva imponente
in quella selva intricata in cui fuggiva,quasi fosse stato piazzato lì in suo
soccorso da quel dio di cui aveva persino perso la memoria...Aumentò il vantaggio
dagli inseguitori con uno scatto e scomparve tra i rovi che avvolgevano
l'ingresso del complesso funerario. Il gruppo di uomini imperterrito
nell'inseguirlo,alla vista del cimitero sussultarono:un'alta cinta di mura
decadenti cingeva l'intero complesso,avente come ingresso un'enorme cancellata
in ferro lavorato,ma ormai usurato dal tempo,la cui serratura sembrava essere
stata forzata. La loro reazione era più che scontata alla vista del luogo,in
quanto le voci che circolavano su di esso,sembravano narrare di strani
avvenimenti riguardanti l'apparizione di bestie oscure o addirittura delle
riunioni notturne di queste,durante le quali sembravano svolgersi riti alquanto
macabri,spesso aventi come punto nodale il sacrificio di esseri umani. Alla
fine il gruppo d’uomini si fece coraggio e decise di addentrarsi nell'infausto
luogo con torce alla mano e spade sguainate. La vista che si aprì davanti ai
loro occhi non fu delle più rassicuranti:teschi,ossa rotte ovunque e teste
umane infilzate su pali,facevano da elementi caratterizzanti del paesaggio già
decorato dagli antichi monumenti funerari caratterizzati soprattutto dalle
enormi statue con le fattezze di angeli armati da lance. Intanto lui aspettava
nascosto, nell’attesa del momento giusto per attaccare i poveri sventurati che
si erano dati al suo inseguimento...Il gruppo d’uomini si sciolse disperdendosi
tra le intricate viuzze snodate tra le tombe,alla ricerca della loro
fantomatica preda...E lui intanto ghignava ormai conscio della sua
vittoria...Le nubi d'improvviso oscurarono la pallida luna piena,oscurando
anche gli ultimi raggi di luce...E fu la tenebra...In quel momento si sentirono
strazianti,le urla quasi disumane di due del gruppo di inseguitori,terrorizzando
i compagni. In quello stesso istante una forte folata di vento si abbatté,spostando
le nubi e mostrando la luna,la quale ora sembrava intenta a rischiarare la
sagoma umana che si ergeva sulla sommità di un monumento funerario...Costui
aveva in una mano le teste dei due inseguitori morti e dall'altra una lunga
alabarda...Il fuggiasco era entrato in azione...Alla sua vista gli uomini
s'impaurirono ancora di più,perdendo quasi il lume della ragione:il fuggiasco
lanciò le teste in direzione degli uomini e iniziò a scrutarli con sguardo
beffardo...Alla vista delle teste a mezz’aria,gli uomini istintivamente si
scansarono e si guardarono tra loro terrorizzati iniziando a confabulare,quando
all'improvviso,quello che sembrava essere il loro capo,esclamò in tono
rassicurante a voce alta:
-Uomini di cosa vi preoccupate?Tutte le
leggende circolanti su questo luogo sono solo delle favolette per bambini e poi
il nostro avversario non è nemmeno alla nostra portata-ridacchiando a queste
sue ultime parole...
Nel sentire ciò,il gruppo si rincuorò e
iniziò a guardare l'individuo incappucciato con occhiate di scherno...In controbattuta,il
fuggiasco iniziò a ghignare soddisfatto delle parole appena udite e rispose:
-A volte le leggende non sono solo
favolette per bambini...-. Udito ciò, gl'inseguitori si guardarono perplessi e
nello stesso istante una nuova folata di vento scoprì il capo dell'individuo
incappucciato:una folta chioma di capelli lunghi ora si librava
nell'aria,illuminata dai pallidi raggi lunari...Gl'inseguitori ormai,erano
sempre meno consci di quello che stava accadendo loro e approfittando di questo
clima di irrequietezza provocato dalle sue parole,il fuggiasco esclamò con
ghigno malefico:
- Purtoppo per voi,io sono Dark Hood,e
ormai per voi è giunta la fine...-.In quell'istante balzò giù dal monumento
funerario,roteando l'alabarda e mozzando con quel gesto,le teste di altri due
inseguitori...Ormai il massacro era inevitabile:alla vista dei compagni
decapitati,gli uomini in prima linea passarono all'attacco puntando le proprie
mazze e daghe contro il fuggiasco e questo in tutta risposta,parava ogni
colpo,quando all'improvviso,con un scintillio degli occhi alquanto
sinistro,Dark Hood fece vorticare di nuovo la sua alabarda,squartando i ventri
dei suoi avversari...Alla cruenta visione dei corpi senza vita dei suoi
sottoposti a terra,il capo tirò fuori la sua mazza attaccando Dark Hood,il
quale in tutta risposta,respinse con forza l'attacco dell'uomo,scaraventandolo
al suolo.A questo punto costui,conscio ormai del suo inevitabile destino,con
un'espressione terrorizzata,cercò implorante la pietà dell'avversario,il quale
con sguardo gelido fulminò l'uomo,infilzandolo alla gola con la lama della sua
alabarda...Alla vista di tutto ciò,i sopravvissuti del gruppo d'inseguitori,iniziarono
a scappare terrorizzati,dileguandosi tra le selve da cui erano venuti...Dark
Hood entusiasta dell'impresa compiuta,guardò il macabro paesaggio composto ora
da grovigli di cadaveri e capi mozzati,sorridendo soddisfatto,ma ad interrompere
il cupo silenzio del cimitero,un rumore di passi provenire dalle sue
spalle...Dark Hood,conscio dell'individuo che aveva alle spalle si voltò
tranquillamente,esclamando con tono pacato:- Come mai tu qui?-.