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Autore: MissBethCriss    13/07/2014    1 recensioni
Una serie di fanfics scritte senza pretese e senza un nesso logico che le lega fra loro, salvo che per due innamorati che, persi nelle mille sfumature che la vita potrà mai assumere, troveranno sempre un modo per trovarsi. Sebastian e Blaine, semplicemente loro.
▻ Day One: Alternative Meeting
▻ Day Two: Wet T-Shirt Conterst
▻ Day Three: Historical/Different Decades
▻ Day Four: Free Day
▻ Day Five: Paranormal/Fantasy
▻ Day Six: Soulmates
▻ Day Seven: Disney
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Sebastian
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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They found that love and yes, it was wonderful

 
Per la Seblaine Week
7th Day – Disney
  

Once upon a time. . .

 
Per Blaine lavorare a Disneyland era un sogno, lo faceva sentire quasi famoso, tutti lo fermavano perché volevano chiacchierare con lui e tutte le bimbe lo pregavano di fare una foto con loro perché era Eric, il principe più bello di tutti. Il loro amore lo riempiva così di gioia che non c’era un giorno in cui andava in quel magico posto a fatica, se non gli serviva qualcosa con cui vivere, non avrebbe voluto nemmeno lo stipendio, ma ciò faceva parte della grana dell'esser adulto e non poteva fare altrimenti.
Disneyland era il luogo in cui i sogni si avverano, poiché se lo puoi sognare lo puoi realizzare. Era quello che si diceva sempre lì. E lui non avrebbe né il materiale né la forza di dissentire. Lui lì ci aveva trovato l’amore quando lo considerava una cosa impossibile, vista la delusione che gli donò il suo primo fidanzamento. E poi solo il Disneyland californiano si poteva vantare di avere nella sua schiera la coppia costituita dal principe Eric e da Peter Pan. Tutti lo sapevano e a nessuno importava, dopotutto non tutti gli Eric dopotutto sognano una Ariel e nemmeno tutti i Peter Pan desiderano al loro fianco una Wendy. È la vita che strana, non loro. E questa coppia non usuale riusciva a creare le peggiori storie quando i bambini li trovavano vicini a parlare o a scherzare.
Ci fu un giorno in cui Blaine andò da Sebastian e quando lo vide per parlarci dovette aspettare un’infinità di tempo perché ci stavano tutti i bambini che lo volevano abbracciare o che volevano farsi svelare il segreto del volo. E lui aspettava e lo guardava interagire con i bambini con quel fare giocoso che tanto distava dalla sua vera indole, molto più calma, ma che riusciva a rappresentare alla perfezione quello spirito sempre giovane che incarnava giorno dopo giorno.
“E a me? Non mi abbracci?” gli chiese quando i bambini si allontanarono felici, Sebastian gli sorrise e senza dire niente si fiondò su di lui per abbracciarlo.
“Principe Eric che ti sei perso?” fece una vocina sotto di loro che li fece allontanare all’istante.
“Perso? Io? Affatto, principessa.”
“E che ci fai qui allora?”
“Eric è un mio caro amico,” intervenne Sebastian per dar man forza a Blaine.
“Ma sì! Non vi credo!”
“Chi credi che gliel’ha fatta incontrare la sirenetta, eh?”
“Sei stato tu?” chiese stupita la bambina strabuzzando gli occhioni.
“Certo! Ho visto che questo qui era in pericolo,” disse mettendogli un braccio intorno alle spalle e col sinistro gli diede due pacche sull’addome, per enfatizzare il fatto che stava parlando proprio di lui, del principe Eric, “e dopo ho volato veloce e sono andato a chiamare Ariel, sapevo che aveva una cotta per lui.”
La bambina disse “wow” e la sua piccola bocca rimase un po’ aperta mentre ripensava a quello che gli avevano appena detto quei due ragazzi e li guardava con quei occhioni azzurri che brillavano come delle stelle, visto che la resero partecipe di un loro piccolo segreto che nel grande schermo avevano omesso.
“E la scoperta dell’ ‘Isola che Non c’è’ è mia,” fece Blaine visto che si sentì messo da parte, “Seconda stella a destra questo è il cammino? Gliela suggerì io.”
“Sì, ma è stato grazie a Trilli se io sono riuscito ad andarci!”
“E Wendy?”
“Wendy?” le fece eco Sebastian che non capiva che c’entrava quella ragazza.
“Sì, Wendy,” disse la bambina in risposta al suo Eric visto che l’altro faceva finta di non conoscere alcuna ragazza che portasse quel nome, “Wendy, che ruolo ha in tutto ciò?”
“Oh è mia cugina, sai è la figlia del figlio del figlio del mio pro-pro-zio. . . di quel mio parente che si chiama. . . che si chiama. . .”
“Algeron!” urlò Sebastian giacché l’altro non sapeva dove andare a parare, “O Algy, sai lo chiamano tutti così!”
“Algy, quel vecchio lupo di mare. Finii a Londra e guarda quanta strada ha fatto!”
“Quindi se Peter e Wendy si sposano, voi diventate parenti?”
“Matrimonio?” le chiese schifato Sebastian, “io da lei nemmeno un bacio vorrei! Sai me ne ha promesso uno, per San Valentino. Non puoi capire quel giorni quantu addominali ho dovuto fare! Feci talmente tante volte avanti e indietro con la schiena pur di schivare i suoi baci che alla fine ero tutto addolorato!”
“M-ma lui lo abbracci!” disse offesa la piccolina che ancora non capiva perché Peter Pan non solo fece finta di non sapere chi fosse la ragazza, ma addirittura lui non voleva nemmeno i baci da lei dopo che Wendy lo amava così tanto. Che spreco, pensò la bambina, non se lo merita, aggiunse poco dopo.
“Oh ma noi siamo legati in un modo diverso, siamo molto più che amici. Siamo come dei 'fratelli', ma il nostro legame è più forte di quello del sangue.”
La bambina sembrò convinta dalla spiegazione, “Anch’io ho una migliore amica e anch’io le voglio bene, come voi,” i due ragazzi si guardavano e per poco ecco che si mettevano a ridere, perché no, lei non poteva voler bene alla sua amica quanto loro si amavano, “va bene, avete il mio consenso di abbracciarvi,” acconsentì la piccola anche se non era ancora soddisfatta.
“Grazie, principessina, ora che abbiamo il vostro consenso, ci abbracceremo più spesso.”
“Ma non troppo!” fece lei mettendo le manine paffute avanti, come per dirgli con calma, “E conservatene alcuni anche per le vostre Ariel e Wendy.”
“Sarà fatto,” dissero loro facendosi una croce sul cuore, per darle conferma che avrebbero mantenuto la parola data.
“Bene, adesso devo andare, sennò mamma si preoccupa.”
“Certo, corri da lei!” fece Sebastian.
“E mi raccomando: acqua in bocca con la nostra storia!” disse Blaine.
La piccola annuì e corse verso una signora col cappello di Minnie sul capo, loro li salutarono da lontano e quando fu abbastanza vicina, scoppiarono a ridere non appena si guardarono negli occhi.
“Al prossimo che gli diciamo, killer? Che Peter Pan non bacia Wendy perché è gay?”
“Si potrebbe fare, ma sai non vorrei giocarmi il posto e alle mamme non andrebbe bene questa nostra versione. Parlando di lavoro, è meglio se vado.”
Prima di lasciarlo andare Sebastian si avvicinò al suo orecchio e sussurrò: “Tieniti il costume quando torni a casa, fascia cose che non dovrebbero fasciare in quel modo in un luogo pubblico. E ciò rende il tutto ancora più eccitante perché è un luogo pubblico e non posso fare niente.”
Blaine arrossì di poco, finì con l’annuire e poi se ne andò.
“E tu, mio caro, tieniti la calzamaglia, il verde ti dona,” urlò Blaine di spalle e si lasciò cullare da quella risata che tanto amava.


Beth's Corner: Buonasera! No, non mi sono scordata! Oggi è l'ultimo giorno della week come potrei? Però ho avuto un sacco da fare e ho ripreso possesso del mio pc solo adesso. E sì, sono una pirla per un semplice motivo: ho confuso i giorni, oggi in teoria era il giorno a tema "soulmates" solo che io mi sono sbagliata e visto che ormai il danno era fatto mi son detta: "the show must go on all over the place or something", per citare una persona cara a tutti e che ci manca ancora come se fosse il primo giorno. Quindi eccomi qui a spuntare la voce "completa" anche a questa qui, passato luglio proverò anche ad avvicinarmi a questo punto anche con "F is for family", promesso! E niente, grazie a chi mi ha accompagnato in questo piccolo viaggio di una settimana, grazie a colei che mi ha sempre donato "cinque" minuti in più anche per un recenzione e grazie alla santa donna della beta che ancora oggi ascolta i miei scleri su questi due cretini.
Alla prossima <3

MAY THE FEELS BE WITH YOU.
 
 
 
   
 
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