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Autore: BragoLove4Ever    15/07/2014    8 recensioni
Cosa succederebbe se un Guerriero Spartano, rude, potente e coraggioso venisse un giorno salvato in battaglia da una ragazza ateniese? Come cambieranno le loro vite e soprattutto... come cambieranno le sorti di Sparta e Atene?
Nuova FF sulla coppia GajeelxLevy in un ambientazione totalmente diversa dalla gilda di Fairy Tail: l'antica Grecia e le guerre che l'attanagliano.
Spero vi piaccia ^^
Genere: Azione, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gajil, Redfox, Levy, McGarden
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti!
Sono finalmente tornata con una nuova FF sulla mia coppia preferita, GajeelxLevy! Ma questa volta non parleremo di Magnolia, Fairy Tail e la Gilda. No. Questa volta ho voluto scrivere una storia su questi due personaggi in un ambientazione un "tantino" differente : L'antica Grecia.
Prima d'iniziare a leggere un
avvertimento: ho provato in tuutti i modi a ricercare le vere informazioni sulle culture di Sparta e Atene, per poterle mettere nella storia. Alcune nozioni che leggerete sono le info che ho trovato, altre invece sono frutto della mia immaginazione u.u quindi non prendete tutto per vero quello che leggerete ;D
Spero che la storia vi piaccia!! 
Buona Lettura!


Era l’anno 430 a.C.
La Grecia. Terra rocciosa e ostile alla vita, con le sue coste poco amichevoli teneva lontani gli invasori e il Mare , spesso in tempesta, disintegrava qualsiasi nave che provasse ad avvicinarsi.
Permetteva solo agli esseri viventi più forti di sopravvivere sul suo manto di rocce e montagne.
Forti come uno dei popoli che ci abitava in quel periodo.
Forti come gli Spartani.
 
Il vento soffiava impetuoso quella mattina, ma a lui non interessava.
Amava starsene lì, immobile e in piedi sul quel piccolo promontorio roccioso, a guardare l’orizzonte con il cielo azzurro e interrogandosi sul suo futuro.
Non fraintendete, non era un uomo che sognava ad occhi aperti, ma l’intrigava l’idea di non sapere cosa il futuro stesse serbando per lui.
Passati dieci minuti a rilassare la mente, pensò che fosse tornato il momento di riprendere l’allenamento.
Riprese in mano la spada che aveva con se, e iniziò ad attaccare il nulla, a fondere l’aria e a colpire la parete di roccia.
 
Sentì in lontananza dei passi dirigersi verso di lui.
Si mise in allerta e pronto ad attaccare.
-“Chi è che si nasconde là dietro?!”- urlò senza esitazione.
Un ragazzo dalla corporatura fragile uscì lentamente da dietro la parete.
-“ Mi scusi Signor Gajeel! Non volevo assolutamente allarmarla! Ero venuto qui per avvisarla che sta per iniziare l’Assemblea… ma non sapevo se potevo disturbarla durante il suo allenamento…”-
-“L’assemblea viene prima di tutto… comunque non avere quell’atteggiamento debole! Schiena dritta e petto in fuori! Sei uno spartano e non ti puoi nascondere così!”- 
-“ Si! Ha ragione mi scusi!”- rispose il giovane impaurito.
 
Arrivato in città si apprestò a dirigersi verso il luogo della riunione.
Aprì le porte e, sfortunatamente, gli altri erano già tutti lì ad aspettare il suo arrivo e a lanciargli occhiatacce di rimprovero per il ritardo.
Un uomo alto e muscoloso gli si avvicinò amichevolmente, posando la mano sulla sua spalla.
-“Gajeel! amico mio che fine avevi fatto? Ahahah! Sempre ad allenarti tu eh! Mai a passare un po’ di tempo con una donna….comunque ben arrivato. Qui con noi oggi sono presenti gli anziani del Senato, i Sacerdoti e i tuoi compagni di guerre.”- disse sorridendo.
-“Perdoni il mio ritardo Generale Astinos…”qualcuno” non mi aveva informato in tempo di questo incontro…”-
Gia, quell’uomo tanto sorridente era proprio il suo generale Astinos, nonche Re di Sparta . Uno Spartano per eccellenza, sia per forza fisica che per strategia. Muscoli e cuore d’acciaio, nessuna pietà per gli sconfitti in battaglia. Era come un padre per tutti i guerrieri perché era stato lui, con la sua freddezza e severità, ad inculcare in ogni bimbo spartano i principi fondamentali di questa società così dura.
Per Gajeel, oltre che padre era anche un amico fidato.
 
Astinos si schiarì la voce e prese la parola:” Bene…Ora che siamo tutti qui, possiamo discutere dell’argomento principale…L’attacco alla città di Atene!”-
Solo nominando quel nome, dai guerrieri si levò un boato di disprezzo e risentimento verso quella città.
-“Calmatevi tutti! Dobbiamo prendere delle decisioni per quanto riguarda la data di attacco, la strategia da utilizzare e l’esercito che combatterà.
Sacerdoti! Quale sarà la data più favorevole alla vittoria?”-
 
Uno di loro si alzò -“ Secondo gli Dei, il giorno migliore sarà tra tre giorni! “-
Tra i senatori si levò del vociare -“ Ma tra cinque giorni ci sarà l’elezione del Senato! Non possiamo andare in guerra !”-
-“Lo scontro con gli ateniesi è più importante! Vogliamo lasciarli conquistare i nostri territori?! Vogliamo veramente sottostare a quei ‘damerini’ che vestono solo con la toga?! Vogliamo che  i nostri figli diventino dei filosofi invece di guerrieri valorosi?!”- urlò il generale, animando  i bollenti spiriti dei suoi guerrieri, i quali ad ogni domanda rispondevano in coro ‘NO!’. 
Gajeel, invece, se ne stava appoggiato al muro ad osservare, senza proferire parola.
 
-“Bene! Su questo quindi siamo tutti d’accordo! Ora vorrei fare un annuncio importante! Colui che mi aiuterà con la strategia e con la formazione delle esercito sarà colui che considero come un Figlio, Fratello e Braccio destro… Gajeel!”- disse, girandosi poi verso l’amico.
Il giovane era rimasto molto sorpreso da quella decisione, ma allo stesso tempo si sentiva realizzato dato che finalmente avrebbe potuto dire la sua su argomenti importantissimi.
 
Astinos continuò-“ Sicuramente i soldati lo conosceranno, ma può darsi che tra i senatori e i sacerdoti ci sia qualcuno che non riconosca il suo nome: già quando era un bambino aveva lo spirito e la forza interiore di un vero soldato spartano. Ha portato a termine con successo tutte le lezioni di lotta, riuscendo a sconfiggere alla sua età anche uomini adulti. Ha superato con il massimo dei voti l’esame finale diventando un uomo a tutti gli effetti.
Mi ha sempre affiancato in ogni guerra, battaglia e anche “scazzottata” “- disse ridendo e ricordando quei momenti-“ quindi mi fido ciecamente di lui e delle sue abilità! Sono convinto che dopo la guerra contro Atene in questa stanza, ma anche in tutta Grecia, non ci sarà una persona che non conoscerà il suo nome!”-
 
Tutti iniziarono ad applaudire e i suoi compagni ad urlare in coro il suo nome.
-“Vi ringrazio Generale per l’opportunità e la fiducia che mi date… Non vedo l’ora di schiacciare quelle femminucce ateniesi e conquistare la loro terra!”- urlò infine anche lui.
-“Bene! Mi piace questa grinta! Ci vediamo domani mattina nella stanza della Guerra, sù, nella mia reggia… mi raccomando non tardare come oggi! Ahaha! A meno che non ci sia di mezzo una signora, allora tarda pure quanto vuoi!”- disse burlandosi dell’amico.
Dopo aver discusso anche ti questioni minori, la sera l’assemblea fu sciolta.
 
Il giovane soldato s’ incamminò verso la fonte d’acqua, per bere un sorso e rinfrescarsi le idee.
Una mano gli sfiorò il braccio: aveva un tocco delicato e conosciuto.
-“Buona sera amico mio…ho saputo appena ora della tua nomina come consigliere del Re.”-
Era Iris, la sacerdotessa e dottoressa più famosa della città, non che sua vecchia amica-
-“Gia, pazzesco… non me lo sarei mai aspettato…”-
-“Mmh..sento che qualcosa ti turba…giusto?”-
-“ Niente di serio, ma…ho il timore di non essere all’altezza o di fare un errore imperdonabile che ci porterà alla sconfitta… Non lo so, mi sento confuso!”- disse lui, sciacquandosi il viso con l’acqua fredda.
-“Aha…sei sempre il solito…anche in passato, quando ti affidavano dei compiti importanti, venivi sempre qui a rimurginare sulle tue preoccupazioni… ormai sei prevedibile! Aha”-
-“Dacci un taglio Iris! Se sei venuta qui per rompere allora va via!”-
-“ Ahah! Ma sentitelo…senti, se vuoi potrei vedere un po’ nel futuro e dirti se la tua spedizione sarà un successo o un fallimento…che ne dici? Forse così ti sentirai più sicuro…”- rispose lei, guardando la Luna dietro di loro.
-“Davvero puoi fare una cosa simile? Sarebbe fantastico!”-
-“Va bene allora.. domani sera vedrò quel che potrò fare, poi ti farò sapere… ora però calmati e vai a dormire, okay?”- disse, porgendogli un pezzo di stoffa per asciugarsi il viso, e poi se ne andò.
 
La notte Gajeel non riuscì a chiudere occhio: ogni volta che provava ad addormentarsi vedeva in sogno … una battaglia, ma non riusciva a capire se, tra le due fazioni che si scontravano, ci fossero gli spartani.
Vedeva solo ombre informi scontrarsi l’un l’altro, sangue ovunque e urla strazianti, e in fine… una lancia che trafiggeva qualcuno.
Prima di quanto pensasse si era già fatto giorno, quindi decise di rinunciare a dormire e andare in città dal Re.
 
Arrivato, naturalmente, molto in anticipo, si mise a passeggiare tra i corridoi della reggia. Lì, in un cortile interno, vide due bambini che si stavano scontrando a mani nude e un uomo che li osservava.
Guardando la loro lotta, si ricordò di quando venne prelevato con forza dalla sua famiglia e portato qui a formare e temprare il suo corpo e il suo spirito. Fu un periodo davvero duro.
-“Gajeel!? Wow, va bene che ti avevo detto di non ritardare, ma arrivare così in anticipo è da malati! Cosa ti succede? eeeh…io lo so…qui urge assolutamente una donna!”-
Era Re Astinos, che passeggiava lì intorno tenendo in mano sua moglie, nonché la Regina, Daphne.
-“Buongiorno signore!…signora… sta mattina ho voluto svegliarmi presto, dato che non riuscivo a chiudere occhio… se lei ha altre questioni da fare, io rimarrò volentieri qui ad attendere l’ora prevista…”-
-“No, no va bene…Mia signora-“ disse rivolgendosi alla moglie-“ è meglio che ora tu torni a stenderti sul letto…non voglio che ti affatichi e che il bimbo ne risenti…”- toccandole la pancia.
A Gajeel ci vollero qualche minuto prima di capire la situazione, poi divenne rosso come un peperone e si apprestò a farle i suoi più sentiti auguri.
 
Alla fine il Re e il soldato camminavano soli, incamminandosi verso la stanza.
-“Iris mi ha detto delle tue preoccupazioni,amico mio…non ti devi preoccupare. Ti ho scelto perché conosco le tue abilità in battaglia e mi fido di te…  “-
-“Questa Iris me la paga… spero di poterle essere utile davvero…”-
-“Certo che lo sarai! Su,  ora entriamo e pensiamo a qualche strategia.!”-
 
Passarono lì dentro un giorno intero, in compagnia di altri generali e strateghi della città. Si arrivò alla decisione che avrebbero attaccato Atene a sorpresa, circondando la città da destra e da sinistra e con truppe scelte per ferocia e forza.
Ormai sfinito, il giovane spartano si apprestò a tornare a casa.
Sfortunatamente, però, anche questa notte la passò in bianco.
Sperava di essere al top domani per la battaglia anche se temeva che, per colpa dell’insonnia, non avrebbe potuto dare il massimo.

Il 1° capitolo finisce qui !
Come potete vedere i capitoli saranno belli lunghi perchè, non so come, invece di scrivere una normale FF ho scritto un romanzo >_>
Spero davvero tanto che un po' la storia vi abbia incuriosito ç__ç 
Per coloro che leggono per la prima volta le mie storie,
sappiate che Pubblicherò un capitolo ogni 2 giorni ^^ quindi il Prox capitolo sarà 16/ 7 ;D
Please, lasciate una piccola recensione se potete ç__ç bella o brutta che sia!
SPOILER
Inizia la battaglia con Atene! Il nostro guerriero Gajeel combatterà fianco a fianco con il suo generale e le sue truppe, ma il Fato non sarà gentile con lui.
fortunatamente c'è qualcuno pronto ad intervenire...

Al prossimo capitolo!

BL4E
 
   
 
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