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Autore: Alice_g1    15/07/2014    12 recensioni
Lentamente la cercai.
Consapevole che quel gesto, mi sarebbe costato molto caro.
Ed eccola li, più bella di come la ricordavo, più donna di quanto avrei voluto.
Sana, la mia Sana, stretta in un vestitino che, in un passato non poi così tanto remoto, mi avrebbe fatto salire il sangue alla testa.
Tutto di lei mi sembrava diverso, eppure, non sembrava fosse passato nemmeno un secondo, dall’ultima volta che l’avevo stretta tra le mie braccia.
ESTRATTO DAL CAPITOLO 16
Ho deciso di cambiare il rating in arancione su richiesta di alcune di voi =)
Genere: Erotico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Fuka Matsui/Funny, Naozumi Kamura/Charles Lones, Sana Kurata/Rossana Smith | Coppie: Sana/Akito
Note: Lemon | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Ciao ragazze e ciao ragazzi =) sono tornata con un nuovo capitolo, il secondo…( me lo avete chiesto in tantissime e ho deciso di anticipare di due giorni la pubblicazione, spero di rendervi felici, hi hi ).
Che dire?sono felicissima che la mia storia vi sia piaciuta e che come sempre vi siete sprecate in commenti troppo lusinghieri e dolci…Vi adorooooooo siete le migliori e non potrei essere più felice =) Non vi merito!
Come sempre passo a ringraziare le stupende bimbe che hanno recensito, seguito, e ricordato la mia storia <3
 
  • Love_Sana_Akito
  • LaSayuri10
  • Grifondoro_Black
  • MARIAfrancesca
  • Bitch_00
  • Brillante
  • Valyna_
  • Lolimik & Reginadeisogni ( Grazieeeeeeee bimbe siete dolcissime e io vi adoro )
  • Lady11
  • Love Kodocha
  • Akura
  • Angel92
  • Cicatrice92
  • Terry001
Siete la mia forza, grazieeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee =)
Vi aspetto settimana prossima con il terzo capitolo,, è già pronto non temete,sarò puntuale ( hi hi )….Baci Baci
LallyQueen


 

I ricordi veramente belli continuano a vivere e a splendere per sempre
 pulsando dolorosamente insieme al tempo che passa.
 
( B. Yoshimoto )




 
Pasticciona, ritardataria, sbadata!, se le persone chiedessero ai miei amici e alla mia famiglia tre aggettivi per descrivermi, questi sarebbero senza dubbio i miei principali segni distintivi, e allo stesso tempo i miei peggior diffetti.
Non ricordo il giorno in cui mi sia presentata in orario alle lezioni, ne tanto il giorno in cui mi sono ricordata di dire o fare qualcosa senza che nessuno me lo ricordasse almeno una ventina di volte, ma ricordo, senza ombra di dubbio il giorno in cui io, Rossana Kurata sono diventata una tradittrice…
 
 
 ( CINQUE MESI PRIMA )
 
 
Splendeva un bellissimo sole, e Tokio si era svegliata sotto un cielo limpido e tipicamente privamerile nonostante fosse ottobre inoltrato, la scuola era cominciata da poco più di un mese, e il solito tram tram di verifiche e interrogazioni era ripreso.
Il professore di sociologia ci aveva assegnato un compito sulla comunicazione di massa e il fenomeno dei social network nella società moderna.
Amavo tantissimo questa materia, l’amavo talmente tanto, che nel corso degli anni ero sempre stata la prima della classe, non si poteva dire la stessa cosa di Akito, lui odiava sociologia e riusciva a malapena ad arrivare alla sufficienza, d’altro canto, la capacità di socializzare di Akito era pari a zero e questo lo sapevano tutti, compreso il professore, che decise di affidarlo a me per il compito a coppie.
“ Lo aiuterai a migliorare i suoi voti”, cosi si era giustificato, vedendo la mia faccia tutt’altro che felice.
“ Va bene professore Yioto..lo farò”mugugnai rassegnata lanciando uno sguardo al biondino seduto davanti a me.
“ Bene ragazzi, avete una settimana per consegnare il compito e…”, la campana segnò la fine dell’ora “ ci vediamo giovedi, buona giornata a tutti”, mentre riodinavo le mie cose per dirigermi in palestra, Akito si avvicinò a me, e con un sorrisino furbetto mi sussurrò all’orecchio un ci vediamo dopo a casa mia, che mi fece tremare il cuore…
La mattina proseguì tranquilla e più velocemente del solito, le lancette d’orologio sembravano impazzite, non facevo in tempo ad aprire un libro che la lezione era già finita e più si avvicinava l’ora x, più sentivo montare dentro di me un ansia sconosciuta…che mi stava succedendo?infondo era solo Akito, il mio migliore amico dai tempi delle elementari, era solo…Akito.
LEZIONE
LEZIONE
LEZIONE
PAUSA PRANZO
LEZIONE ( ansia )
LEZIONE ( ansiaa )
LEZIONE ( ansiaaa )
CAMPANELLA….GIORNATA FINITA! AIUTOOOOOOOOOOOOOOO
Mi avviai piuttosto furtiva verso l’uscita, sentivo un senso di preoccupazione che mi divorava lo stomaco, e non capivo il perchè.
“ Alla buon ora Kurata hai chiuso tu la scuola oggi?”
“ Ah! Akito mi hai spaventato a morte, sei un idiota”
“ Sono cosa?..va beh Kurata non ho tempo da perdere andiamo!, abbiamo quel maledetto compito da cominciare”
“ Ok”
“ Su infila questo” disse passandomi un enorme casco nero
“ Coooooooooooooooosa?”
“ Che ti strilli! È solo un casco, mettilo!, non ho intenzione di prendere una multa per colpa tua”
“ Non ho nessuna intenzione di salire su quel coso, tu sei matto”
“ Primo!,la mia Harley non è un coso, e secondo non dirmi che hai paura di una semplicissima moto”
“ Semplicissima?è enorme”
“ Dai Kurata non fare la bambina..prometto che andrò piano”
“ E va beeene…ma l’hai promesso?andrai piano”
“ Giuro”
Feci a malapena in tempo a registrare le immagini sfocate di Tsu e Aya che uscivano dal cortile che mi sentii sobbalzare contro la schiena di Akito
“ Tieni forte Sana”
“ Vaffaaaaaaa”
Non riuscii nemmeno a finire di insultarlo che iniziò a sfrecciare come un maledetto folle tra le vie della città, cazzo ero terrorizzata, correva come un matto e sembrava farlo apposta, in meno di dieci minuti fummo davanti al cancello di casa sua.
“ Tu! Lurido bastardo, bugiardo”
“ Aahhahahah dai Kurata ammettilo che ti è piaciuto”
“ Fottiti”
“ Ahhahahah quante storie…sei prorio un attrice”, disse divertito superandomi per entrare dentro casa, nonostante fosse passato più di un anno,niente era cambiato…la solita poltrona, i soliti fiori freschi, il solito profumo di casa…
“ ti posso offrire qualcosa?acqua, thè, caffè, una coca?”
“ Un thè grazie”
“Te lo faccio subito…accomodati pure”
“ I tuoi dove sono?”
“ Mia sorella si è trasferita da due settimane al campus dell’università per seguire le lezioni e mio padre è fuori per lavoro”
Sgranai visibilmente gli occhi, eravamo soli, io e lui, lui e io…soli!l’ansia ricominciò a mille.
“ Che ti succede?”era in piedi davanti a me con una tazza in mano e lo sguardo interrogativo
“ Ahhhahah niente, niente..figurati!”
“ Tu sei tutta matta”
“ Cominciamo questa relazione?, prima iniziamo, prima finiamo”
“ Giusto”
Persi tra appunti e libri passarono tranquille le ore e anche il mio senso di disagio pian piano sparì…
“ Cavolo, hai visto che ore sono?”
“ Come?”
“ Abbiamo studiato tantissimo…sono quasi le undici, ordiniamo qualcosa per cena?”
“ Posso anche andare a casa ”
“ Non dire sciocchezze ormai sei qui, e poi vorrei finire questo capitolo”
“ Ok…avviso mia madre”
Dopo aver inviato un veloce sms a Rei, decidemmo di ordinare del sushi da mangiare davanti al pc.
“ Questo mi è mancato in America”, dissi addentando il mio salmone
“ Il sushi è la cosa più buona di questo mondo…non potrei vivere in un posto dove non lo cucinano”
“ Ahhhahah aki ma che dici? il sushi esiste in America, ma non è cosi buono come qui”
“ Il Giappone è la patria del sushi, in nessun’altro posto sarà mai come qui”
“ Hai ragione, anche se devo ammettere che in America esistono dei cibi deliziosi..il burro d’arrachidi per esempio, io e Nao lo mangiavamo continuamente, lo mettevo sopra ogni cosa! Era diventata una specie di droga, ricordo una volta che…”
Lo sguardo di Hayama mi fece morire le parole in bocca, sembrava…soffrire.
“ Che c’è?”
“……………………”
“ Aki…che succede?”
“ Niente, è solo che”
“ E’ solo che?”
“ E’ solo che avvolte dimentico che hai scelto lui”, bam! una coltellata in mezzo al petto, le sue parole mi fecero sussultare..avevo scelto?,quando mai avevo avuto una scelta!
“ Non mi pare di avere avuto scelte, c’era Nao e lui è rimasto”
“ Già”
L’aria si fece improvvisamente pesante e non riuscivo a non pensare a quelle parole…io avevo scelto nao?che diavolo voleva dire?
“ Si sta faccendo tardi…ti porto a casa?”
“ Si, forse è meglio”, mentre riodinavo i miei appunti akito andò a prendere le chiavi della moto.
“ Pronta…andiamo pure”, presi in mano in mio cellulare e in quel momento realizzai che era mezzanotte passata e che il display segnava una data, 12 ottobre…
“ Aspetta”
“ Cosa?”
“ E’ il tuo compleanno….AUGURI AKIIIIIIIIIII”
“ Che ti strilli?”
“ Strillo perchè è il tuo compleanno”, iniziai a saltellare per la stanza, adoravo i compleanni.
“ Ho capito…possiamo andare?”
“ Aspetta...fatti tirare le orecchie”
“ Ma tu sei tutta matta, non ci penso proprio a farmi tirare le orecchie”
Iniziai a ridere e a rincorrerlo per tutta la stanza.... “Dai Akiiii vieni qui…non scappare”
“ Sana dai smettila”
“ Aahhahahh Aki vieni quiiiiiiiiiiiiiiii”
Nel maldestro tentativo di afferrarlo incampai in qualcosa e capitolai per terra trascinandomelo dietro…
“ aahahhahaha che caduta, ti sei fatto mal”, la risata, come le parole mi morirono in gola, lui era a meno di dieci centrimenti dal mio viso e mi fissava…
Non sapevo cosa fare, ne cosa dire…ero sotto di lui e non accenava minimamente a muoversi.
Occhi negli occhi…
Sentivo il suo respiro sul mio viso…
I muscoli del suo corpo, tesi…
Il mio cuore che batteva all’impazzata…
Lo volevo, dio solo sa quanto lo volevo…
Combattuta tra il desiderio e la colpa…
Divisa a metà tra ciò che volevo e quello che dovevo, sentii una sua mano percorrere la mia pelle e istintivamente chiusi gli occhi per godermi quella bellissima sensazione di calore e desiderio.
“ Sana”, il mio nome sulle sue labbra suonava cosi erotico che agii d’istinto, al diavolo tutto e tutti, io lo volevo..
“ Se vuoi fermarmi ora, perchè tra un secondo sarà tardi”, volevo davvero che si fermasse?sperai con tutto il cuore di no
“ Fanculo, un secondo è passato”
Non aspetto altro e in un attimo mi tuffo sulle sue labbra, la sua lingua trova la mia e basta questo semplice gesto a mandarmi completamente in tilt, afferro la sua camicia e gliela strappo letteralmente di dosso, affondo le mie unghie nella sua schiena e un gemito profondo, grutale, riempie la stanza…lo voglio da morire…capovolgo le posizioni, voglio farlo mio, voglio comandare io il gioco, e dal suo sorriso intuisco che ha capito le mie intenzioni...scendo sul suo petto che bacio, lecco, graffio, annuso…quanto è sexy.
Lentamente, molto lentamente scendo in basso, sempre più basso e gli sfilo i pantaloni che volano in un angolo della stanza insieme ai suoi boxer, ed eccolo li, in tutta la sua bellezza, ansimante, nudo ed eccitato…per me, solo per me…
Afferro la sua erezione e inizio a muovere prima lentamente, poi sempre più veloce guidata dalla mia voglia e dalla sua…
“ Cazzo Sana…non ti fermare”
“ Ti piace?”, gli sussurro maliziosa mordendogli un lobo
“ Da morire”
“ E mi vuoi?”, ormai è vicino all’orgasmo, lo sento
“ Ti voglio da impazzire”
“ Anche io”, e lo volevo davvero, in un modo che non credevo nemmeno possibile, “ vieni per me”
In un attimo, come guidato dalle mie parole, lo sento gemere e gridare forte…sorrido soddisfatta mordendomi il labbro.
Rimango a cavalcioni sopra di lui guardandolo tornare pian piano alla realtà, dio quanto è bello…un angelo, anzi un diavolo, un maledetto diavolo tentatore.
“ Buon compleanno”
“ Il migliore della mia vita”
“ Ne sono felice”
“ E potrebbe diventare ancora meglio, anzi” e afferrandomi per le spalle, in un attimo quella a schiena contro il pavimento sono io, “ lo sarà”
Le sue mani sul mio corpo, le sue labbra sulle mie, i miei gemiti con i suoi…
Sto impazzendo, lo voglio dentro di me, ora…
Guidata da una forza dettata dal desiderio, spingo il suo petto e subito capisce, mentre mi gira per posizionarmi sopra di lui, mi sfila gli slip….
Lo afferro per le spalle per avvicinarlo alle mie labbra e la sua lingua inizia a leccarmi, mordermi, e io sento delle pulsazioni espandersi dal mio ventre, non posso più aspettare…
Guido il suo membro di nuovo eretto dentro di me e una scarica mi attraversa la schiena e mi innarco all’indietro per cercare di sopportare il piacere, sento Akito spingere con prepotenza sotto di me, affonda le sue dita nella carne, I suoi denti stringono con forza il mio capezzolo e gemo, ansimo, urlo…è il paradiso.
“ Guardami…voglio guardarti”sento la voce di Akito che arriva lontana e ovvatta alle mie orecchie.
Con non poca fatica mi piego verso di lui e la sua lingua trova subito la mia bocca.
Afferra i miei capelli con forza, con possesso, e ci guardiamo…combatto contro l’istinto di chiudere gli occhi.
“ Voglio che mi guardi mentre godo per te…come io guardo te che godi per me”, dio sto per svenire dal piacere…
Sta aumentando il ritmo, e io lo aumento con lui, sono vicina all’orgasmo, lui con me…vorrei che questo momento non finisse mai, e continua…vuole sentirmi godere insieme a lui,ma è talmente prepotente il desiderio che sento la mia voce venir meno, e lo guardo…bello, bellissimo…non stacca gli occhi dai miei, si morde sensuale le labbra e mentre lo guardo perdersi in me, raggiungiamo insieme l’orgasmo, e ci accasciamo completamenti sfiniti e sudati….
Non ricordo il giorno in cui mi sia presentata in orario alle lezioni, ne tanto meno il giorno in cui mi sia ricordata di dire o fare qualcosa senza che nessuno me lo ricordasse almeno una ventina di volte, ma ricordo, senza ombra di dubbio il giorno in cui io, Rossana Kurata sono diventata una tradittrice…il 12 ottobre!
 
 
 
 
  
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