Amore tossico
 
[Brittany ama Santana, Santana ama Brittany; e Quinn? Chi ama Quinn?]

 
Mani che scorrono, lingue che si cercano. Se ne accorge, Quinn, di essere di troppo, di troppo in quella stanza, in quel letto, di troppo in quella ‘Dannata trinità’ che l’aveva tenuta in vita per così tanto tempo. Ci hanno provato, non da buone amiche, non da amiche e basta, ad andare insieme, tutte e tre insieme. In fondo, era l’unica cosa che ancora non avevano fatto.
Sospiri, gemiti, è tutto così forte. Prova, Quinn, a sentire quello che sentono Brittany e Santana, ma non ci riesce.
Sente Santana entrare piano in lei e Brittany baciarle il collo, le labbra. Ma le vede, poco dopo, unite come non le ha mai viste, insieme come non le ha mai viste, e capisce che quello non è il posto per lei, che deve fermarsi.
 
Si guardano a vicenda, così, nude, con i capelli spettinati, ma Quinn se ne accorge, Quinn lo vede il modo in cui si guardano le altre due, e lei, in quel momento, nuda, con i capelli spettinati, non c’entra proprio niente con loro. Non perché non conosca quello sguardo in quei due paio di occhi brillanti, ma perché non conosce l’amore che Brittany e Santana provano l’una per l’altra.
In fondo, in questa dannata ‘Dannata trinità’, Brittany ama Santana, Santana ama Brittany; e Quinn? Chi ama Quinn?
Le manca l’aria al solo pensiero di dover respirare tutto quel profumo d’amore, sa che non può reggerlo; ma in fondo non se lo merita anche lei, un po’ di amore?
Si alza coprendosi con il lenzuolo, va verso la finestra, si affaccia; guarda le stelle nella speranza di un aiuto, un segno … un amore vero.
Si accende una sigaretta, fuma come nessuno ha mai fumato, come lei non aveva mai fumato; fuma per provare a calmarsi, invece la sua testa vaga tra mille pensieri. È tutto, Quinn, in questo momento, tranne che calma.
Pensa alla sua vita, al suo passato, alla forza che ha dovuto avere quando, per la forza, era ancora troppo giovane e bella. Pensa a tutte le sue relazioni, andate tutte all’aria, dal ragazzo del liceo, il suo primo amore, a quello con cui l’ha tradito, da cui ha avuto il regalo più grande del mondo; da quello che la ignorava a quello che, in lei, non ci credeva neanche un po’. ‘Forse l’amore, le relazioni non fanno per me’ pensa. Ma non lo sa, Quinn, che l’amore è per tutti; l’ha visto morire troppe volte, l’amore, per crederci ancora.
Magari domani il suo primo amore le mancherà di meno, magari, guardando il cielo stellato, penserà che lui, in un certo senso è ancora al suo fianco, la tiene ancora per mano per darle coraggio; magari domani dimenticherà il dolore, l’odio che ha provato quando, innamorata persa, non veniva presa sul serio, sottovalutata, calpestata; magari domani il padre di sua figlia tornerà ad amarla come l’amava un tempo, magari tutto si risolverà, avranno un’altra bambina e Quinn avrà finalmente una famiglia.
Ma questo Quinn ancora non lo sa, ancora non riesce a pensarlo. Pensa di essere di troppo qui, oggi, ora e non vede un futuro. Però sa che se ne andrà da questa stanza, tornerà a casa e ripartirà per quell’università che l’ha salvata. Se ne andrà, come gli altri, meglio degli altri, perché il dolore, alla fine, ti ripaga tutto, e forse Quinn sta iniziando a capirlo.
‘Stai piangendo, Quinn?’ chiede Santana, guardando l’amica fissare il cielo con gli occhi lucidi ed il mozzicone fumante in mano.
‘È solo un po’ di fumo negli occhi’ sorride di risposta.
Sorride.