Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: fenrir93    15/07/2014    2 recensioni
Celine è scappata dalla Germania per sfuggire al suo compagno licantropo, Seth.
E' debole e umana ma la forza del suo amore verso il suo figlio le farà stringere i denti e sopportare ogni avversità.
Ma il passato è in agguato, un passato con i denti e zanne implacabili che cercherà in ogni modo di trascinarla nuovamente nell'oscurità della Foresta Nera.
Un passato dagli occhi d'ambra che aspetta nell'ombra letale e silenzioso.
Genere: Erotico, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon | Avvertimenti: Violenza | Contesto: Sovrannaturale
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Animalesca voluttà

 
 
Distende col fiato suo un filo sottile
e con arte raffinata tesse la sua tela.
Al sole la tela risplende dorata -
per attirare uno sciocco moscerino.

E il mio sogno dell'anima come un ragno
di ora in ora tesse e intreccia un laccio,
d'oro e così attraente, lo so:
sono io quel moscerino.
Blaga Dimitrova
 
 
 
Mani che si artigliano sulla carne tenera,  respiri spezzati,  labbra vicine e desiderose di incontrarsi per l’incastro perfetto, baci violenti privi di dolcezza  e lacrime amare  di una giovane piegata nuovamente alla brama animalesca del compagno.
Occhi inespressivi che  si volgono un’ultima volta  sul corpo nudo della ragazza tremante e singhiozzante distesa sul letto sfatto testimone dell’amplesso crudo e selvaggio.
Parole crudeli che  come veleno, letale e doloroso, vengono scandite appositamente per infliggere un ulteriore ferita all’animo martoriato della fanciulla.

-
Riuscirai mai a soddisfarmi piccola Celine?-  

Era doloroso rivivere quei ricordi ogni volta che Celine chiudeva gli occhi, nonostante cercasse in ogni modo di non pensarci occupandosi di mille faccende il dolore era sempre in agguato, bestia silenziosa  e letale.
Si deterse dal viso quelle lacrime che spontanee le nascevano sul volto ogni volta che ripensava alla crudeltà del suo compagno.

Ex per la precisione.

Era fuggita dalla tenuta nella foresta Nera da ormai  quattro anni, non riusciva più a sopportare un amore a senso unico per quell’uomo.
Aveva tentato di scusarlo all’inizio:  per le sue violenze, la freddezza dei modi e dei gesti,  il sarcasmo che la vessava continuamente, il senso d’inadeguatezza che sentiva inevitabilmente al suo fianco e che lui non faceva nulla per far placare.

Cosa aveva fatto per meritarsi tutto questo?

Lei era la sua compagna.
In termini moderni questo non assumeva nessun significato particolare ma per un licantropo possedeva  tutta un’altra connotazione.
Seth Trevolsky infatti era un licantropo, figlio dell’Alfa, fiero e indomito.
Prima di conoscerla Seth si sarebbe dovuto sposare con Anja Schneider, sua amata amica d’infanzia oltre che ricca ereditiera, ma l’incontro con Celine aveva mandato il matrimonio a monte.
 
Ma come era potuto accadere?
 
Celine aveva deciso di concedersi un viaggio in Germania dopo la sua maturità e non vedeva l’ora di esplorare la Foresta Nera.
La natura selvaggia e incontaminata  l’aveva sempre affascinata e quindi quella era l’occasione perfetta.
Il suo gruppo non aveva voluto  inoltrarsi nella vegetazione più fitta ma lei si era voluta addentrare ugualmente quasi una forza irresistibile l’attraesse e dopo qualche ora aveva smarrito la strada.
L’ansia l’aveva assalita, la paura le faceva tremare le gambe così stanca  e sfinita si era appoggiata ad una conifera inoltre erano ormai calate le tenebre.
All’improvviso un uomo completamente nudo era uscito dalla vegetazione, era notte e il freddo della Germania non lasciava scampo tuttavia lo sconosciuto sembrava non patire il freddo.
Nessun brivido percuoteva quel corpo perfetto mentre lei  al contrario era terrorizzata.
L’uomo si avvicinò con una falcata sicura  e decisa sovrastandola con la sua altezza e posò i suoi palmi callosi sul tronco, Celine per non sentirsi ancora più in soggezione si alzò con non poca difficoltà ma poco servì a causa del suo metro e sessanta scarso.
Non aveva mai visto un paio di occhi ambrati ma quelli erano ancora più eccezionali, esprimevano una luce letale e ferina, come quella di un animale selvaggio.
Si osservarono per un lungo tempo senza dire nulla, fu l’uomo a distogliere per primo lo sguardo e rivolgerle un sorriso compiaciuto per poi avvicinarsi e aspirare  a grande boccate il suo odore, come qualcuno in cerca del suo ossigeno.
Celine cercò di allontanarlo ma una volta che la sua mano si posò sul petto bollente dell’uomo ne scaturì come una corrente elettrica, fecendo emettere un verso di sorpresa alla ragazza e di godimento all’uomo.
-Sei tu-
La voce dell’uomo colpì Celine che lo credeva incapace di parlare, era dura e priva di inflessioni, un tono usato da chi di solito è abituato al comando.
Si avvicinò ancor di più e fece guizzare la lingua sul collo della ragazza che incapace di pensare si avvicinò a lui e gli circondò il collo muscoloso con le sue braccia.
Chi era quell’uomo?
Perché sentiva un’energia tale scaturire dai loro corpi?
Nonostante la mente le urlasse  a gran voce di scappare  il suo corpo invece era incapace di allontanarsi da quel calore tanto sconosciuto ma anche bramato.
Lo osservò meglio, ora i suoi occhi avevano assunto delle tonalità di un blu cupo e solo qualche pagliuzza dorata s’intravedeva mentre i suoi capelli corvini corti e scarmigliati erano sferzati dal vento.
Lo sconosciuto prese una ciocca dei suoi lunghi capelli ramati e l’attirò verso di se con un gesto secco e deciso.
Le prese il viso minuto tra le sue forti dita  e unì le rosee labbra della ragazza con quelle piene ma virili dell’uomo.
La lingua dell’uomo si insinuò con forza tra le sue labbra dominava e imponeva il movimento senza possibilità di scampo mentre le forti braccia le impedivano ogni via di fuga.
Fuga?
Se avesse potuto la ragazza avrebbe fatto aderire ancor di più il suo corpo contro quell’individuo, le mani saggiavano quelle nere ciocche d’ebano mentre timidamente tentava di rispondere a quel bacio rude.
Poi  fu allontanata all’improvviso e l’uomo la osservò ancora per poi emettere un sibilo frustrato e  dire – Dannazione-
 
-Mamma!-
Quel richiamo la fece ripiombare nella realtà  riportando l’attenzione su quel bambino seduto sul suo grembo.

-Dimmi Markus- disse dolcemente accarezzando  alcune  ciocche corvine ereditate dal padre.
-Ho fame!-

Celine sorrise e prendendo il figlioletto di tre anni si diresse nella cucina del suo appartamento per preparargli la cena.
Markus era il figlio di Seth.
Aveva scoperto di essere incinta dopo la sua fuga ma ormai era troppo tardi per tornare indietro, non avrebbe mai più rivisto il suo aguzzino e Markus avrebbe fatto a meno di una figura paterna.
Guardò nuovamente quel piccolo miracolo e sorrise di fronte alla tenerezza del bambino, i suoi occhi quando la guardavano esprimevano amore e tenerezza non la freddezza tipica del padre.
Le sue mani accarezzavano la carne, non si imponevano per sottometterla.
Il tono di voce era basso e privo del tono denigratorio che caratterizzava Seth.
Seth l’aveva incolpata del matrimonio fallito con Anja, del rapporto incrinato con i suoi genitori dato che ritenevano avesse sposato una donnetta  scialba e arrivista.
Un bel visetto ma nulla di più, un giocattolo o sollazzo da trastullarsi per poi essere gettato via.
Questo non sarebbe accaduto se Seth fosse riuscito a tenere a bada il richiamo e non l’avesse deflorata.
Le leggi dei licantropi parlavano chiaro, se e quando un licantropo avesse trovato la sua compagna  e le avesse rubato la purezza il matrimonio era d’obbligo.
Quindi tutti avevano dovuto chinare il capo dinnanzi a quelle leggi secolari.
Le liti che ne erano seguite, i pianti e le gelosie, Celine le custodiva nei meandri del proprio cuore, se riusciva durante il giorno a illudersi di essersene liberata la notte nel suo letto vuoto e freddo tornavano a perseguitarla non dandole tregua.
Un deciso bussare alla porta la distolse dalla preparazione della cena, si avvicinò alla porta e guardo nello spioncino per capire chi fosse e la visione la lasciò spiazzata e di nuovo i suoi incubi la assalirono nuovamente.

 
 
N.d.A= E’ la mia prima storia soprannaturale, l’inizio è un po’ nebuloso ma nel corso della storia svelerò tutti i dettagli.
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: fenrir93