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Autore: Sheella    16/07/2014    2 recensioni
Lunga e triste, con un finale che, per chi mi conosce è abbastanza inaspettato.
Lilith adesso gira per le strade della città, lo sguardo fiero di una bestia, la bocca serrata e la mandibola tesa. Ha 21 anni compiuti da poco e un’impnsità di dolore nel suo passato. Nulla.
E’ morta dentro e nessuno in questo mondo riuscirà più a farla rinascere perchè lei vuole morire e non si può salvare qualcuno che ha già iniziato a morire perche a lei manca poco ne è certa. Morirà.
Questo però Calum Hood non lo capisce. E non lo capirà mai.
Se Lilith è così, se Lilith è il nulla, il nero, il mare scuro, la notte, l’inverno prendete il suo contrario, l’esatto opposto.
Ecco quello è Calum Hood.
Calum ha il sorriso di un bambino, gli occhi spensierati e neri, i capelli scuri, ha voglia di vivere e di sorridere al mondo; Calum è il tutto, il bianco, il cielo, il giorno, l’estate.
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il nulla.
Zoe Lilith Sparks era il sorriso, era vita proprio come il suo primo nome diceva “ViTA” e di certo insime ad Ashton erano la coppia più invidiata da tutti. Sprigionavano amore. Mai una lite, mai un insulto, lui la trattava esattamente come una principessa e lei lo sapeva, ne era certa, lui era il suo principe. Quando era con lui non c’era nulla, solo amore, vita, dolcezza, perchè lei lasciava il mondo fuori.
Si era innamorata di Ashton a 14 anni e aveva lottato con tutte le forze per far si che lui la scegliesse, che scegliesse la sua gioia, la sua felicità, il suo amore, e poi, finalmente a 15 anni ci si era messa con lui, e Dio solo sa quanto Zoe abbia amato quel ragazzo, perchè sembrava che con lui tutto fosse a posto. Era un giorno si e l’altro anche a casa di Zoe o lei a casa di Ash, ormai erano di famiglia, Luke li prendeva un po’ in giro ma solo perchè era invidioso, Ash aveva 16 anni e la ragazza migliore del pianeta (ai suoi occhi) affianco, probabilmente era invidioso anche Calum perchè non stava più con loro da tempo ormai.
Si sdraiavano sul prato di casa Sparks a guardare il cielo, Zoe indossava solo vestiti, quelli a fiori, di tutti i colori possibili e immaginabili, aveva i capelli rigorosamente lisci e spesso raccolti in una treccia ordinata, e tra quei capelli di un color biondo scuro Ashton amava passarci le dita.
Ashton era la persona che lei avrebbe voluto al suo fianco per tutta la vita perchè la rendeva migliore di quello che era. La rendeva speciale. E lei ringraziava Dio ogni notte per averle permesso di averlo nella sua vita.
Perchè lei, odiava gli uomini, li odiava tutti tutti tranne lui, perchè era divero, l’aveva capito la prima volta che lo aveva visto, perchè in quegl’occhi lei ci aveva visto talmente tanta vita e tanta gioia che aveva capito di non poterne fare a meno, perchè Ashton non sembrava come suo padre. Ashton non l’avrebbe ai abbandonata, ne era certa.
Eppure adesso a distanza di sei anni non è più sicura di nulla, perchè Ashton l’ha abbandonata si, le ha portato via tutto. Le ha tolto il cuore del petto quel 11 maggio di due anni prima, quando insisteva in tutti i modi per portarla al parco giochi con sua sorella e lei no, non voleva perche Giselle aveva solo 10 anni e lei non avrebbe voluto portarla fuori alle 10 di sera e poi sua madre era a lavoro.  Ma Ash insisteva e le faceva gli occhi da cucciolo e allora lei aveva accettato, perchè era Ashton.  “Elle preparati amore andiamo con Ash al parco giochi” e allora lui e la piccola urlavano soddisfatti perchè lo sapevano che Zoe non avrebbe mai detto di no ah Ashton. Il punto è che era successo tutto così in fretta e lei se lo sentiva che non sarebbe dovuta uscire. Ashton guidava a tranquillamente perchè era sabato sera e sapeva perfettamente chi c’era in giro c’erano ragazzi ubriachi, ma cantava e urlava sulle note di Kiss you degli One Direction che amavano entrambi e Elle urlava ad Ash di smettere e appena quest’ultimo si era girato aveva invaso la loro corsia un pullman e allora lei ricorda Ashton che esce fuori strada e il pulman che è dalla parte opposta, ma la loro macchina e capovolta e lei respira a fatica.
La corsa in ospedale non sa come sia avvenuta ricorda solo di essersi svegliata nella stanza da sola, suo padre sulla porta, Calum che painge e sorride vicino a Luke che ha un espressione infecifrabile e Michael il suo miglior amico che le sorride perchè anche lei era in coma eppure aveva aperto gli occhi, lui entra con un sorrido grandissimo seguito dal padre di Zoe e painge appena si accorge di ciò che deve dire alla ragazza perchè lei è sveglia ma loro no.
Ricorda benissimo il modo in cui le lacrime di Michael le hanno fatto male, lei già sapeva, non aveva ancora mosso un muscolo ma sapeva che qualcosa non andava, ma lei non aveva ancora capito del tutto. NO. Lei non immaginava neppure.
Le lacrime che le solcavano le guance erano diventate le sue migliori amiche da quell’11 maggio, Ashton era in coma farmacologico e Giselle era morta.
Sua madre era ormai persa, aveva toccato il fondo e non riusciva più a darsi la spinta, suo padre invece era distrutto e lei non capiva il perchè, le aveva abbandonate parecchi anni prima. Cosa si aspettava da loro?
Zoe invece girava per l’ospedale, non parlava, girava con gli occhi vuoti, di chi non capisce nulla, perchè lei aspettava di tornare a casa e di chiamare Elle per dirle “Vieni amore vestiti e fai colazione che dobbiamo andare a scuola ” e si renderà conto di non poterlo più fare quando entrerà in casa e il vuoto dominerà. Non c’era più. E le mancava il respiro, le ginocchia cedevano, e le lacrime correvano sulle sue guancie, una più velove dell’altra. Pregava notte e giorno sul capezzale di Ashton pregava che si risvegliasse ma Ash non apriva gli occhi, e peggiorava a vista do’occhio. Ashton come Elle le mancava da togliere il fiato e Michael cercava in tutti i modi di colmare quel vuoto, eppure quello non si poteva riempire perchè lei non era più la stessa perchè aveva perso parte della sua vita, aveva perso sua sorella. Aveva perso, le restavano però le sue emozioni, perchè se c’era una cosa che Zoe  non aveva perso erano le emozioni, piangeva lei, le lacrime erano la cosa che le ricordava di essere viva, pangeva per sua sorella e si logorava l’anima perchè era convinta fosse colpa sua. Non doveva uscire.. e piangeva anche per Ash perchè voleva tornasse, e piangeva mentre urlava a Dio “Perchè me l’hai portata via?! Perchè?!” e non riceveva risposta. Ma Zoe ancora sperava, sperava che Ash si svegliasse, sperava di trovare gli occhi che non ha mai dimenticato. Sperava che la sua piccola sorellina fosse in un posto migliore anche se sapeva che il posto migliore era vicino a lei. Sperava che sua madre si riprendesse. Eppure ha perso di nuovo, anche quel poco che pensava le fosse rimasto, quelle poche forze.
 Il giorno del funerale di sua sorella le era stato chiesto di fare un discorso e lei aveva sorriso davanti a tutti e “Vorrei girarmi poter ridere e dirvi “Ehi è uno scherzo!” urlare il nome di Giselle e dirle “entra tesoro ci sono cascati tutti, ma è proprio uno scherzo stupido, non farlo mai più” ma non posso farlo, non potrò mai più farlo. Perchè li vedete questi vestiti? Sono neri, neri come il colore che mi caratterizza adesso. Io ho perso parte della mia vita, e ho perso mia sorella, avrei dato la mia vita per lei, come la darei per Ashton, che non ha colpe.. E so di essere viva perchè qui dentro un cuore batte ancora e batte per mia sorella, perchè vivrò solo per lei d’ora in poi, vivrò per ricordarla, perchè non deve essere dimenticata. E mamma, mamma ti prego, devi vivere anche tu, per favore, e lo sai, lo sai  che la colpa non è di Ashton, e per favore prega con me, perchè Elle sta in un postomigliore e tu lo sai. Si lo sai. E io voglio solo che le cose vadano meglio perchè ti stai perdendo e elle non lo vorrebbe, perchè eravamo il suo punto fermo, e tu eri la sua ancora, e sei la mia ancora. Ho bisogno di te non lasciarci sole, lei ci sta vicino e sta vicino a tutti, perchè è un angelo la mia piccola Elle.” Aveva parlato scossa dai singhiozzi e non aveva avuto nemmeno la forza di guardare le persone davanti a lei, perchè piangevano tutti e lei non voleva far piangere nessuno anche se lei era la prima a piangere. Si era sentita a suo agio nel colore che più odiava e quel colore era diventato il suo. Nero.
Era in ospedale e si ricorda in modo talmente nitido le parole e le azioni delle infermire che se ci pensa tutt’ora sente le stesse sensazioni “si svegli per favore, signorina Sparks” e lei aveva aperto gli occhi e sapeva che alle 5:53 di mattina o Ashton si era svegliato o era morto. E quella era in quel momento la sua paura più grande perchè non poteva perdere lui, perchè si sarebbe frantumato quello che restava di lei ma negli occhi dell’infermira c’era solo compassione e pietà e allora aveva capito. Zoe aveva davvero perso tutto. Al funerale di Ashton nemmeno voleva andarci, due funerali in meno di una settimana, aveva perso le uniche persone che aveva vicino. Le avevano chiesto di parlare anche da Ashton ma non s’erano resi conto che lei orami di parlare non aveva più la forza, e allora aveva parlato Luke, che era l’unica persona che conosceva Ash come lo conosceva Zoe. Aveva ricordato il suo sorriso e i suoi occhi, le fossette dolci e i capelli sbarazzini, aveva ricordato tutto e lei, lei voleva morire con Ashton in quel momento perchè era tutto cioò che le era rimasto dopo che Giselle l’aveva abbandonata. Singhiozzava tra le braccia di  Calum che era proprio vicino a lei che le accarezzava la gamba, lei però non poteva far nulla, si sentiva immobile, e davvero voleva morire perchè lei era viva e due persone erano morte, ma non due qualsiasi, LORO due. E lei era morta con loro.
Appena si erano allontanati dalla tomba di Ashton le si era girata a cercare la madre di quello che era il suo ragazzo, e appena l’aveva individuata l’aveva gurdata mentre si  avvicinava con l’odio incastrato tra gli occhi e aveva urlato con tutte le forze che aveva in corpo di odiarla di non volerla mai più vedere perchè era colpa sua se il suo bambino era morto, era colpa sua perchè lei era ancora viva e lui no allora Zoe l’aveva guardata e le aveva sorriso, e “Le giuro, sarei morta io al loro posto, perchè quello che provo adesso fa di sicuro più male della morte. Perchè io sono qui, lei mi vede, ma io sono morta quell’11 maggio con mia sorella e oggi con Ashton” aveva girato le spalle ed era tornata a casa.
Sua madre dopo meno di una settimana era stata portata in una struttura specializzata e lei era stata costretta a passare due mesi da suo padre perchè avevano tutti paura che lei s’ammazzasse.. E non avevano torto. A giugno di quello stesso anno aveva ingerito due tappi di detersivo ed era stata salvata per miracolo, era arrivata a taglairsi le vene a settembre e anche quella volta, come se qualcuno cercasse di tenerla in vita, non era morta.
A scuola nessuno di avvicinava nemmeno Michael perchè lei non aveva più bisogno di nessuno. E aveva terminato gli studi come aveva promesso ad Ashton e no, non piangeva più Zoe. Non paingeva, non urlava, lei non amava più non prova più nulla. Lei era il vuoto.
Il nulla.
Zoe non si fa più nemmeno chiamare così perchè lei non è più vita, lei ormai è Lilith è morte è il nulla. Adesso gira per le strade della città, lo sguardo fiero di una bestia, la bocca serrata e la mandibola tesa. Ha 21 anni compiuti da poco e un’impnsità di dolore nel suo passato. Nulla.
Vive nella periferia di Boone Creek nel North Carolina da sola in una villetta di un piano che però per una persona sola è fin troppo. Ha sofferto, tanto, troppo, 21 anni vissuti nell’odio e nel dolore, 21 anni che non sono stati vissuti, ma sono stati sopravvisuti. Nulla.
Sono due anni anni ormai che il sorriso lei non lo ha più, e ha gli occhi velati di una strana indifferenza, anzi, più che strana è una totale indifferenza. Ha lo sguardo perso nel vuoto, uno sguardo che terrorizza, che non lascia via di scampo, ha uno sguardo vuoto che fa ancora più paura di uno sguardo cattivo.. perchè in uno sguardo cattivo ci sono delle sensazioni, cattive appunto, ma ci sono. In uno sguardo vuoto c’è il Nulla.
Ha i capelli lunghi, neri che le scendono mossi fino a metà schiena, gli occhi scuri che ha ereditato dal padre e le gambe lunghe, indossa vestiti rigorosamente scuri, cosa che fino a pochi anni fa non faceva mai quando loro c’erano ancora, quando lei viveva.
Lilith ha toccato il fondo un centinaio di volte  eppure è ancora qui, e non lo sa il perchè, però sopravvive ancora perche c’è qualcosa, che le impedisce di sprofondare. Lei lo sa. Lei merita di soffrire. Merita di stare male. Morire in modo doloroso e lento.
La cosa che però lei non sa è che lei morta lo è già. E’ morta dentro e nessuno in questo mondo riuscirà più a farla rinascere perchè lei vuole morire e non si può salvare qualcuno che ha già iniziato a morire perche a lei manca poco ne è certa. Morirà.
Questo però Calum Hood non lo capisce. E non lo capirà mai.
Perchè diamine! Calum la conosce da così tanti anni che ormai ha perso il conto e di vederla morire così non ne ha proprio la minima intenzione.
Se Lilith  è così, se Lilith è il nulla, il nero, il mare scuro, la notte, l’inverno prendete il suo contrario, l’esatto opposto.
Ecco quello è Calum Hood.
Calum ha il sorriso di un bambino, gli occhi spensierati e neri, i capelli scuri, ha voglia di vivere e di sorridere al mondo; Calum è il tutto, il bianco, il cielo, il giorno, l’estate.
Calum ama in modo incondizionato e vorrebbe amare Lily tanto, troppo, fino a farle battere di nuovo il cuore. Anche se ha paura lei lo abbia perso il cuore, l’abbia perso due anni prima, ma a lui non importa! Lui ci crede, ci crede per davvero il lui, in lei. IN LORO.
Perchè Calum sa che non è più Zoe, non è più vita, lei ora è Lilith, e morte, proprio come dicono i suoi due nomi ma lui vuole farla tornare Zoe, e vuole amarla davvero, con tutte le forze che ha in corpo.
Perchè Calum Hood è stato distutto eppure è in piedi e sorride lui vive ancora, Calum Hood amava Zoe e ora Lilith e quando c’è stato l’incidente lui sperava solo che lei si svegliasse, lui pregava perchè lei si svegliasse. Non pensava ad Ashton che era uno dei suoi migliori amici, lui pensava a lei, ed è proprio un quel momento che ha capito di dipendere totalmente, completamente, in ogni singolo modo da lei.
Calum ha vissuto aspettandola, sperando di averla, sperando che per una volta scgliessero i suoi occhi marroni, la sua pelle, la sua bocca, lui semplicemente.
E Lily non l’aveva mai visto, troppo occupata ad amare Ashton, ad amare la sua vita, ad amare e basta, e ora vuole essere Calum che sta con Lily non Calum che vuole Lily.
L’amava prima con i vestiti a fiori, la media finale più alta della sua classe, i capelli corti e lisci color biondo cenere, il sorriso dolce, gli occhi felici, amava quella ragazza che si faceva chiamare Zoe. E adesso ama i vestiti neri, il modo in cui cammina per strada, i capelli lunghi e neri, le labbra che sono sempre curvate all’ingiù, gli occhi vuoti.. ama Lilith.
Lui non lo sa però che lei non sa più amare, non sa nemmeno odiare, non sa più provare nulla, e se lui s’avvicina si scotta, si macchia, si brucia, si spegne, perchè il suo vuoto è talmente grande che travolgerebe il tutto di Calum, ma lui non capisce. LUI vuole salvarla. E lei non glielo vuole lasciar fare anche se ancora non sa che lui lo vuole fare. Lei non si vuole lasciar salvare da nessuno.
Perchè lei è gia morta, e i morti non si salvano, i morti sono morti.
Lilith però deve fare i conti con il destino e con la testardaggine di Calum e di certo non è una cosa da poco.

E’ un mattino piovoso quelli in cui Lily sente che il cielo piange con lei e le pace pensa che più che il cielo sia sua sorella Giselle che fa i capricci per far si che Ashton la porti al parco giochi in paradiso e lui le avrà detto di no così lei è scoppiata a piangere ed ecco lì, la pioggia.
Si da della stupida da sola spesso ma cosa cambia? Ormai lei è sola.
Il campanello suona insistentemente e Lilith va ad aprire la porta, non le fa mai visita nessuno, eppure davanti a lei si piazza un Calum completamente bagnato che la guarda con gli occhi che urlano e cercano di smuovere qualcosa in lei, ma lei sembra impassibile, vuota, il punto è che calum non sente che a Lily si è bloccato il respiro e il perchè non lo sa, ma non vede Calum da un anno e mezzo e non sa il perchè di quella sensazione, e suppone che sia perchè le ricorda Ash.
“Che vuoi qui?” Lily parla, dopo tanto, troppo tempo passato a guardarsi perchè stava iniziando ad avere paura, perchè Calum è pieno di vita. E lei è morta.
“Volevo vederti”
“Perchè?”
“Mi mancavi” Sta davvero tirando fuori tutto l’amore che ha, Calum.
“Mi prendi in giro?” Lily non sa più cosa fare perchè l’ha colta in contropiede e lei ha la battutta tagliente per tutti, eppure lo sa, Calum non mente.
Lui gocciola, le mani tremano per il freddo, le labbra viola, leva piano la giacca, e Lily resta ferma sull’uscio della porta, è sbalordita, sconcertata, e non si sente più così sola adesso e non ha la più pallida idea del perchè ma vedere qualcuno che si leva la giacca e la guarda con quegli occhi dopo essere entrato in casa, le dice che le è mancata e sorride la fa sentire normale, la fa sentire una persona, la fa sentire meno sola, meno vuota, meno buia.
E sarà perchè si è abituata a stare sola, sarà perchè non vedeva più entrare nessuno, sarà perchè forse il cielo non piage perchè Elle vuole essere portata al parco, ma piange perchè magari sono felici loro due lassù perchè sapevano che sarebbe successo. E il punto è che lei non lo sa! Diamine! Non lo sa perchè di ragazzi con lei ci hanno provato, e lei non è mai, assolutamente mai, passata per la testa una cosa simile e adesso si odia perchè sta ferma a guradare Calum che va verso la cucina e prepara un tè caldo e lei davvero non osa muoversi perchè lui l’ha bloccata e probabilmente le mancava soltanto, niente di più, niente di meno. Eppure, a lei non le è mai passato per la testa di provare ancora qualcosa per qualcuno perchè lei a Michael non ci pensa più, lei pensa a sua sorella, ad Ashton e a sua madre. Lei Calum Hood nemmeno se lo ricordava e adesso si ritrova lui nella sua cucina che le da le spalle, mentre fa bollire l’acqua e non sa nemmeno lei cosa prova perchè lui non è Ashton ma le ha fatto provare qualcosa e quel qualcosa le piace ma ha paura di ammtterlo perchè così ha paura di tradire Ashton. Ma Ashton non c’è più e allora chi tradirebbe?
Calum le da le spalle i jeans probabilmente chiari hanno ora un colorito più scuro per colpa della pioggia, la aglietta nera che gli fascia il corpo e lui farnetica qualche imprecazione contro il forno e lei ride leggermente, lui pero la sente e si gira perchè ha fatto ridere Lily per la prima volta dopo due anni e lei forse non è più così vuota.
Lei serra la bocca e gli chiede di nuovo perchè fosse lì e lui allora si gira di nuovo verso il forno e “Perchè ho perso troppo tempo aspettando. Volevo solo dirti che mi mancavi e che..” Calum lascia la frase a metà, e Lily giura di non avere più il controllo del suo corpo e che ha paura perchè lei queste cose non le ha mai più provate e ora che Calum si è presentato davanti alla sua porta ed è così diverso lei non sa più cosa fare. Lui s’avvicina e le punta gli occhi addosso, lei è ferma perchè non deve far vedere a nessuno che è debole, lui le punta que cioccolato fuso addosso e s’avvicina sempre di più e lei ha davvero perso la cognizione e non a più cosa sta facendo quando lui la bacia, un bacio diverso da quelli che dava Ashton, perchè il bacio di Calum è il bacio di qualcuno che aspetta, aspetta di poterti salvare e non capisce che da salvare è rimasto poco o niente. Eppure non gli importa. Lui la salverebbe anche se fosse rimasto lo 0,0001% di lei, perchè “volevo solo dirti che mi mancavi e che ti amo”. Ashton. Ashton. Ashton.
Si sente in colpa perchè lei ha baciato Calum e forse s’è sentita viva dopo due lunghi anni e Ashton non c’è. E lei non merita di vivere perchè loro sono morti. Allora perchè resta ferma con gli occhi chiusi anche quando dolcemente Calum sposta le sue labbra dalle sue? Lei non lo sa, ma adesso sente freddo e vorrebbe che l’abbaracciasse e le dicesse che va tutto bene perchè lei non prova nulla da anni e poi lui è entrato e in meno di 10 minuti ha stravolto tutto ed è davvero tutto così surreale! Calum le sta ridando vita e lei non sa se lo vuole davvero.
Quando ha la forza di riaprire gli occhi lui la guarda e sorride come se fosse tutto così chiaro e di sicuro non si aspettava che lei piangesse e “Perchè mi hai fatto questo Calum? Perchè? Andava bene a me, ero sola, e non c’era nulla. Nemmeno dentro di me. Perchè sei qui? Come fai ad amare il nulla? Eh Calum, dimmelo!” e Lilith non sussura più ma urla e adesso prova anche rabbia perchè lei non vorrebbe provare nulla. “Zoe ma scherzi!? Ma ti sei vista? Sono qui perchè ti amo, e Dio solo sa quanto. Sono qui perchè potessi ti darei tutto l’amore che ho e se tu non mi ami non importa, ho abbastanza amore per enrambi! Lo giuro. Pensi che ad Ashton piacerebbe vederti così? Non ti si vede più. Dove sei finita? Ti sei persa il matrimonio di Luke e Michael è diventato papà. Zoe dove sei? Cosa sei? Sei sola. E io non voglio perchè sei tutto ciò di cui ho bisogno e non permetterò a nessuno di farti del male! Sei tutto ciò di cui ho sempre avuto bisogno ma tu, tu non hai mai aperto gli occhi Zoe, perchè io ti amavo e ti amo più di tutto e voglio solo vederti sorridere” alza la mano e cerca di sfiorarle la guancia “Perchè Dio Zoe o Lily prima stavi sorridendo ed è la csa più bella che io abbia mai visto perchè hai sorriso per me. E sono stato l’uomo più felice del mondo” e Calum le accarezza la guancia e lei, Zoe Lilith Sparks dopo due anni non sa cosa dire e come allontanare qualcuno perchè adesso che ha qualcuno vicino ha paura del buio e del vuoto, ha paura di se stessa e non vuole più essere il nulla. No. Dopo due lunghi anni, Lilith non vuole essere il nulla. “Perchè perdi tempo con me Hood?! Di troie che ti girano appresso ne avrai  a centinaia scommetto” parla lei con voce cattiva, perchè non ammetterà mai di avere paura e lui non dovrà capire e non importa se l’ha appena vista piangere lei è di ferro.
“Tu sei tutto ciò di cui ho bisogno, e io avro cura di te perchè sei un essere speciale” le ha messo un braccio attorno alla vita e l’ha avvicinata, il viso è schiacciato sul suo cuore e “Batte solo per te, lo giuro” e allora piange di nuovo perchè glielo aveva detto anche Ashton, tante volte. Ma Ashton adesso non c’è e lei sente come se qualcuno o qualcosa le desse finalemnte il via libera come se qualcuno da lassù le avesse detto “Sei stata una morta che vive per due anni, adesso vivi perchè te lo meriti, e lui è quello che riuscirà a riempire il vuoto che hai” E lei non lo sa se è pazza ma sente la voce di Ashton che le sussurrà che la amerà per sempre ma deve essere felice. Allora scoppia a piangere e rumorosi singhiozzi riempiono la casa perchè ne ha davvero bisogno e le sue braccia che prima cadevano immobili lungo i suoi fianchi adesso cingono la vita di Calum e lei non lo amerà mai come ha amato e ama Ashton ma vuole essere salvata e lui, lui è quello che forse riuscira a dare un po’ di luce al suo buio e a rimpire il suo vuoto.  Non vuole passare dall’inverno all’estate immediatamente ma l’autunno per ora può essere un compromesso e mentre singhiozza sente le dita di Calum che le sfiorano i capelli e a quel contatto ha i brividi, quelle sembrano le dita di Ash e allora sa che lui non l’ha mia abbandonata.
Adesso lei ha solo voglia di essere salvata e forse stava a spettando proprio lui in questi due anni, stava soltanto aspettando che lui, quello giusto dopo Ashton la tirasse via dal burrone in cui si trovava anche se con due anni di ritardo adesso lui è li e non se ne va, ma non c’è bisogno di dirlo perchè lo sanno entrambi che non si perderanno. E lei non ha smesso di amare Ash e mai lo farà, è solo che vuole vivere per lui e per sua sorella vuole farlo per loro e vuole salvare sua madre perchè sa che con un po’ di fatica e Calum accanto le cose prenderanno una piega diversa e spera di riavere al suo fianco Luke e Michael soprattutto. Lei vuole solo rimpire il vuoto che ha dentro e lo sa, Calum è lì per lei.




 
Chiedo scusa per gli eventuali errori, questa OS mi frullava in testa da un po’,
ma avete presente quando ti manca qualcosa?
Ecco, ieri mi è arrivato un dono divino e PATAPOOOOF eccola.
Volevo soltanto dire che bom, mi dispiace aver fatto morire Ash,
ma volevo rendere tutto molto drammatico e beh, Ash mi sembrava quello giusto.
L’OS è triste e lunga però, se siete arrivate fino a qui,
GRAZIE e recensite mi raccomando. Per chi mi conosce è un po, diciamo, strano il finale, di solito
lei mie os, finiscono in modo drammatico.
Quasi tutte. ma boh, i due personaggi vivono nella mia testa da un po', e mi sono affezionata lol
Se avete bisogno di consigli o volete qualche scambio di recensioni su efp io sono qui :)
Vi AMO e

AUGURI LUKEEEEEE!
AUGURI AL MIO BIMBO CHE BIMBO NON E’ PIU’ ORMAI
. TI AMO IDIOTA <3 
  
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