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Autore: Blue Eich    16/07/2014    8 recensioni
Spesso quando siamo stanchi capita di fare sogni davvero strani. Ash e la sua indecisione in amore ne sanno qualcosa.
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Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ash, Lucinda, Misty, Vera
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
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 Choose me! 

Ash-scegli-me

 

Ash strizzò ripetutamente gli occhi. Le nuvole erano scie sottili che si muovevano piano seguendo stormi di Wingull. Aleggiava perenne un pungente odore di sale e alghe fresche. I Krabby, nascosti tra gli scogli, rilasciavano nell'aria delicate bolle che splendevano alla luce di quel tramonto. Non si chiedeva perché era lì, era lì e basta.

A un certo punto vide una figura di spalle, oltre la sabbia fine, dorata come il pandispagna. Era seduta su una roccia e stava accarezzando dolcemente la testa di un Horsea. La chioma arancione le ricadeva fluente sulle spalle nude. Indossava un reggiseno di conchiglie e la parte inferiore del suo corpo era una coda del colore brillante dei Goldeen.

«Ash…» gli mormorò, in modo suadente e cristallino. Poteva perdersi in quegli occhi verde smeraldo, incantevoli, lucenti. Sarebbe stato lì anche per ore, così ammaliato che non si era nemmeno accorto di avere la bocca semiaperta. «Non andartene più… Scegli me…»

«E-Eh?»

«Me… Me…» La sirena si gettò in mare e lo sciacquo delle onde mosse risvegliò Ash da quella sorta di trance.

«Aspetta, ehi!» Si tuffò a sua volta per seguirla, senza pensarci due volte. Era stato fermo come uno scemo senza dirle niente, cosa che invece avrebbe voluto fare. Non sapeva il perché, ma aveva la sensazione di averla già vista da qualche parte.

 

Ma quando riaprì gli occhi vide prima un po' sfocato e poi lo scenario cambiò radicalmente. L'azzurro dell'acqua era diventato quello terso del cielo, il fondale marino un sentiero di terra battuta. Le alghe e i coralli si erano invece trasformati in alberi e cespugli di Baccamore e Baccalampon selvatiche.

Sentì una voce dolce canticchiare con spensieratezza e, non appena voltò il capo, gli si parò davanti una ragazza. Le sue guance erano tonde come mele e teneva in mano un cesto di vimini, coperto da una tovaglietta a quadri; i capelli erano metà coperti dal cappuccio di una mantella rosso fragola e gli stivaletti troppo grandi per i suoi piccoli piedi.

«Scegli me, Ash, scegli me» disse, supplichevole, mentre girava su se stessa e la sua gonna si gonfiava d'aria, sembrando la corolla di un papavero. Fece una debole risata, pura e candida. «Dai, scegli me, scegli di proteggermi.» Si posò un dito sulle labbra, sbattendo le ciglia come un Deerling.

«Cosa…? Beh, io…» Di nuovo: c'era qualcosa che gli bloccava le corde vocali e non poteva far altro che stare lì impalato, un po' a disagio.

La ragazza sorrise serena, porgendogli il suo bel cesto. Ash scostò il canovaccio e guardò ingenuamente all'interno: grosso errore.

 

La terza volta il cielo era immenso, ma soprattutto fucsia. In lontananza vedeva funghi a pois, alti almeno il doppio di lui, così come gli arbusti, con rose e margherite tutt’attorno. Si sentì un Joltik al confronto, anche perché era già fin troppo basso per la sua età. Riguardò il cielo: adesso stava diventando verde. Deglutì. Quel posto, seppur bizzarro, gli metteva addosso un lieve senso di malinconia.

«Aaaash~» Quando si voltò comparve un'altra ragazzina, con un vestito azzurro pastello sovrastato da un grembiule bianco, calze bianche e mocassini. I suoi lunghi capelli color cobalto erano sostenuti da entrambe le parti da due mollettine e sulla sua testa spiccava un cerchietto, con un grazioso fiocco di lato e orecchie da Buneary soffici come una nuvola di zucchero filato.

Ash per poco perse un battito, quando da un fungo lì vicino spuntò un orologio a cucù da cui fece capolino la testa di un Hoothoot dagli occhi fuori dalle orbite.

«È l'ora del tè!» La ragazzina era china sulla teiera, con già le tazzine e i piattini per terra. C'era un buon profumo di tè al latte, caldo, dolce come una caramella mou. «Scegli me, Ash. Non te ne pentirai, te lo assicuro!» Gli fece l'occhiolino, mandandogli un bacio da lontano, che lui ricevette sussultando. «Scegli me… Scegli me…»

«N-Non… Non lo so…!»

 

Ash spalancò le palpebre e si tirò su, respirando affannosamente. Grondava di sudore e sentiva le guance bollenti, anche se non aveva la febbre. Quello era stato un sogno davvero strano. Sogni che sarebbero dovuti capitare a Brock, non di certo a lui! Non era così realistico, eppure lo ricordava per filo e per segno. Si chiese cosa avesse mangiato la sera prima di tanto indigesto.

«”Scegli me”… Ah, ma scegliere per cosa?!» Affondò il viso nel cuscino e scosse il capo, in segno che non ci stava capendo più niente.



 

Angolo Autrice
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Hola!
Dico solo che questo file, inizialmente, l'avevo chiamato “sclero male”, perché non credevo di produrre qualcosa con un senso.
Ringrazio tanto l'amica che mi ha mandato quelle tre immagini ispiratrici.
Buh, spero vi sia piaciuta e che mi lascerete un parere. :3
Alla prossima, gente!
-H.H.-

 
   
 
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