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Autore: cenere41    17/07/2014    1 recensioni
Granducato di Toscana, XVIII secolo. Un amore inatteso, forte, passionale tra due mondi contrapposti, seppur uniti dal potere economico. Una passione che sfida le regole e le convenzioni dell'epoca creando intrighi, gelosie prima dell'atteso finale tra il marchese Alessandro e Lucilla, figlia di un ricco commerciante di seta.
Genere: Avventura, Fluff, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Storico
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PROLOGO
 Granducato di Toscana XVIII secolo
La sala brulicava di ospiti, tutti intenti a chiacchierare animatamente, nell'attesa che i padroni di casa aprissero le danze. Molte erano le giovani debuttanti alla ricerca di un buon partito, molte già avevano un fidanzato al loro fianco, così come molte dame erano intente a scambiarsi gli ultimi pettegolezzi sulla moda e sugli scandali più recenti della buona società. Lucilla Sereni osservava tutto ciò stando in disparte, come se quello che accadeva intorno a lei non la riguardasse e in realtà era così. Si sentiva sempre fuori luogo in quelle occasioni, vi partecipava solo perchè suo padre, un commerciante divenuto ricco con gli altri introiti derivanti dalla seta, la obbligava, pretendendo che si agghindasse come esigeva la moda del tempo. A dire il vero era stanca di quei ricevimenti, dove lei era destinata al ruolo di dama di tappezzeria, in quanto snobbata dalle altre giovani dell'alta società. Per loro lei era e sarebbe sempre rimasta la figlia di un commerciante, una plebea, che solamente grazie al denaro derivante dal duro lavoro del genitore, aveva ottenuto un posto in società. Ma i nuovi ricchi non erano ben accetti dai nobili e quindi Lucilla era spesso oggetto di scherno malcelato e di occhiate e risolini divertiti, che nonostante ella fingesse di non notare, non mancavano di ferirla nell'amor proprio. Sì...perchè lei al contrario di suo padre era dotata di una massiccia dose d'orgoglio,che la spingeva a ribellarsi nel sottostare ad un simile trattamento, ragion per cui preferiva starsene in disparte, anzicchè prodigarsi in chiacchiere inutili, futili e false gentilezze, pregando che quella tortura terminasse quanto prima.Infatti a lei non interessava molto trovare al più presto un marito, forse perchè era convinta di non possedere assolutamente le doti estetiche e caratteriali imposte dalla società dell'epoca. In effetti i propri capelli erano di un colore castano chiaro, anzicchè biondi o scuri come quelli delle altre giovani e spesso rifiutavano di rimanere sistemati nelle elaborate acconciature che le domestiche si prodigavano nel farle. Inoltre la propria figura non era longilinea e snella, ma bensì alquanto prosperosa e con un seno piuttosto abbondante, che i vestiti richiesti dalla moda a stento riuscivano a contenere;gli occhi  di un banale colore scuro, anche se brillanti di un'acuta e a volte inopportuna intelligenza erano contornate da folte sopracciglia. In poche parole si giudicava scialba ed insignificante, ma non se ne lamentava: da molto tempo aveva capito ed accettato che mai sarebbe stata oggetto di grande attenzione da parte dei giovani bene, a meno che non fossero interessati al suo cospicuo patrimonio, anzicchè alla sua avvenenza. Il problema era che lei non era affatto certa che volesse per consorte uno di questi. Chissà forse un giorno costretta dalle circostanze e soprattutto dalle insistenze paterne si sarebbe sposata, ma per il momento non ne avvertiva l'imminente desiderio, nè tanto meno era interessata a qualcuno in particolare. Il suo carattere alquanto ribelle alle regole sociali la spingeva a cercare un tipo d'uomo che era convinta non esistesse: a lei non piacevano coloro che trascorrevano tutto il tempo nell'ozio, ubriacandosi di ballo in ballo e cercando ogni sorta di svago e trasgressione, seducendo ogni dama alla loro portata e quindi si riteneva fortunata nel non destare nessun interesse in loro. Lei voleva un uomo con cui condividere ideali, opinioni e possibilmente un reciproco e profondo rispetto. Ma tutto ciò sarebbe rimasto solo un sogno e questo lei lo sapeva.


  
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