Giochi di Ruolo > Vampiri: la masquerade
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Autore: Rufus23    17/07/2014    0 recensioni
Quello che state per accingervi a leggere è l'arduo lavoro compiuto da me medesimo per tentar di ricostruire la cronaca della guerra al principato di Milano, rinominata la Santissima Iniziativa.
Ringrazio i Fedeli che hanno reso disponibili le loro memorie e i loro scritti affinché ogni singola notte, parola e azione venisse ricordata e resa disponibile ai Fedeli per tener viva la Dedizione e la Volontà a debellar la Torre dal mondo per la gloria di Caino, del Reggente e di me medesimo.
-Ghasilij Prokevich detto "Il Porco".
Genere: Avventura, Guerra, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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Atto II – La voce della Fede.
Ho deciso che per via dei vari reperti a me pervenutimi inserirò taluni nello stesso atto per facilitare la lettura allo sbadato Fedele che s’è avvicinato a codesto scritto per conoscere la gloriosa cronaca.
Il Porco.

Memorie del Fedele Vlad detto “lo Storpio” caduto eroicamente nella guerra di Busto Arsizio.
Frank da un po’ di notti era felice, cazzo, non l’ho mai visto così spensierato e cordiale da secoli, anzi non l’ho mai visto in questo stato.
Eravamo partiti da tre giorni dalla chiesa di Kiev e la buona novella era sulla bocca di tutti, qualsiasi comitiva incontrassimo (anche di quegli stronzi degli uomini di Peterosh) veniva informata sulla Crociata e nessuno si tirava indietro nel celebrare qualche rito in comune o qualche gioco d’Istinto per migliore il legame tra di noi, nonostante molti branchi si odiassero.
Non avevamo mai visto così tanta unione nel Sabbat, quasi stentavo a crederci, deturpare il corpo di una vergine è qualcosa di bellissimo ma se si è in cinque, dieci, venti! Venti! Oh, se si è in venti è tutta un’altra cosa, di sicuro di quella povera troia non rimarrà nulla ma non è di certo un nostro problema vero?
Ci stavamo muovendo lungo le steppe orientali come nostro solito ma non era come tutte le altre volte: fino a poche notti fa non ci preoccupavamo del futuro, prendevamo quello che ci interessava e se ci piaceva lo tenevamo altrimenti veniva venduto o lasciato lì; ora Gamba si comportava in maniera più ponderata, prima di tutto ci fece rubare grossi carretti che riempimmo di armi e di utensili utili per l’allestimento di campi.
Dopo sette notti incontrammo altri due branchi nomadi che saputa la notizia si aggregarono a noi per l’organizzazione dei preparativi, con loro assaltammo alcuni rifugi di ladri e ne facemmo casa nostra, non potete immaginare le loro facce quando videro venti mostri saltarli addosso in piena notte. Questi rifugi vennero adibiti ad Oasi e lasciati i segni di riconoscimento ripartimmo lungo la tratta a noi sconosciuta; in poco tempo, ci accorgemmo di aver delineato una vera e propria “autostrada” di Oasi che partiva da San Pietroburgo fino ad arrivare ad Asiago.
In poco tempo la nostra compagnia divenne grande e più branchi si unirono a noi e Frank si autoproclamò comandante di tutti noi (non che ci dispiacesse certo) e adottammo il nome
“I Vagantes”; una notte a Tallin contai quasi trenta componenti, va detto però che qualche stronzo perse la testa durante le traversate, Pinn, Lesto, Karima, Smush, Torello, Turas e Codediacciaio morirono come mosche durante le attraversate (scrivo però di Pinn, un malkavian nomade di Mosca che in un momento di pazzia non si ricordò della maledizione del sole e tentando di abbracciarlo all’alba rimase incenerito… Che coglione!).


Resoconto di Belzebù Anatas sulla Moltitudine Generale degli Spauracchi d’Europa tenutasi a Vaduz.
Qui, nella libera Città Sommersa di Vaduz il 20 maggio 1996 si sono riuniti in seduta comune i Capi: Tam Tam, Otto d’Asburgo – Lorena, Solitario, Vladivostok, Francesco, Taurim, Ezechiele e Gramos II da Hannover; davanti alla presenza dei cugini: Scapigliato, Enrica Bolier, Auroris, Vermilius, Denzemone di Patagonia, Il Crostaceo, Vattelapesca, Jack l’Acido, Il Puzzone, Solitario delle Briscole, Gambalunga, Lilliput, Gianfranco del Partenopeo, Oliviera, Edmon e me medesimo, Belzebù Anatas; per decidere la linea politica che i Nosferatu antitribù adotteranno sulla possibile Crociata indetta nei pressi di Kiev dal libero Fedele Jerome dei Brujah antitribù.
Con un voto di 6 su 8 i Capi nidiata hanno deciso che gli Spauracchi parteciperanno alla possibile Crociata denominata “La Santissima iniziativa”.

Per tale motivo tutti gli Spauracchi sono tenuti a tener fede alle nuove direttive che verranno comunicate.
I cugini che fanno parte delle Nidiate dei Capi: Solitario e Taurim non sono tenuti a partecipare alla Crociata ma ogni azione a favore di essa sarà lodata dalla comunità.



Diario di Ludovico de Castri, Lasombra Accettato, primo collaboratore di Cass nonché sua Spada e Inquisitore iniziato delle diocesi europee.
Non presi parte all'imponente Esbat di Kiev poiché ero altrove, precisamente a Bonn per supportare una mia figlia in alcuni compiti assai complicati, ma la Duchessa mi avvisò subito dopo che c'era bisogno di me e che dovevo incontrarla in quel di Kiev tra due notti.
Senza troppi indugi tornai a Kiev e incontrai ella davanti al Palazzo Mariinskij, per fortuna era Maggio e il tempo non era così pessimo com'è sempre qua a Kiev; dopo pochi convenevoli venni condotto in un palazzo adiacente terribilmente bello e sfarzoso, sembrava proprio una residenza per dei Lasombra come noi, ma colui che incontrai dentro tale palazzo era assolutamente fuori da qualsiasi mia concezione.
Fummo condotti all'ultimo piano del palazzo di fronte a una porta ove sostavano cinque arabi armati fino ai denti e con la faccia coperta da una kefiah... Vorrei dire, io di vampiri ne ho visti, combattuti, odiati e condannati ma per Caino! Questi sei musulmani mi avevano gettato in uno stato di angoscia e paura che non provavo da secoli, non avrei mai mosso un dito contro di loro nemmeno se fossi stato armato con proiettili d'argento traccianti.
Cass guardò colui che era più vicino alla porta e disse qualcosa in arabo, quest'ultimo si scostò velocemente e annuì con il capo aprendoci la porta dello studio.
Entrai velocemente e chiusi la porta dietro di me senza poco stile e raffinatezza; davanti a me si dispiegava una camera lussuosa e abbellita con fronzoli e foglie d'acanto, attorno alle pareti v'erano quadri di varie dimensioni tranne per una parete ove al posto del solito quadretto v'era una donna bellissima, legata ai polsi e ormai agonizzante... Le avevano reciso il collo.
Vicino alla donna, seduto su un piccolo trono in pieno stile russo - zarista, stava un vecchio uomo, con la barba bianca e senza capelli, addosso aveva una lunga e grossa pelliccia che strisciava atterra.
Cass camminava lentamente verso l'uomo seduto che pareva non avvedersi di noi, appena provò a muovere verbo venne interrota da una roca e profonda voce che giungeva proprio dal trono.
< Era ora che qualcuno venisse qua, al nostro cospetto, per informarci di quello che salta in mente a novellini e riservisti... >
La risposta della duchessa fu lapidaria.
< Chiedo venia vostra Eminenza Kerenzy... >
Un brivido risalì lungo tutta la schiena, dopo lo shock dei sei arabi giungeva un nuovo trauma, ero davanti all'Arcivescovo di Kiev Stanislao Kerenzy, uno dei gerarchi più antichi e forti del Concistoro europeo e forse addirittura di tutto il Sabbat... Non ero pronto, feci un passo indietro e rimasi inchinato per tutto il tempo del colloquio dal quale però io non mi sottrarrò a fornirvi degli estratti.
< Parlate allora Cassandra Hannover, avete preso l'insolenza e la superbia del vostro Sire a quanto vedo... Ma vi ascolto >
< Il mio Sire ha scelto accuratamente i suoi figli, vostra Eminenza >
< Questo lo so... Ditemi qualcosa che non so Cassandra >
< Poche notti fa nella chiesa di Andrensky ai confini di Kiev si è tenuto un'Esbat e un compagno, un fedele Brujah ha rivendicato la caduta di Milano... A furor di popolo noi: Cassandra Hannover, Teleius, Frank Gamba... >
< Frank Gamba... Quel ragazzino viziato... >
< Sì Eminenza, lui... >
< Continuate... >
< Teleius, Frank Gamba, Said di Damasco e Onor Manicorum richiediamo l'approvazione della "Santissima Iniziativa" >
< Fermatevi... Avete detto Onor? Onor Manicorum? L'anziano dei Malkavian? >
< Sì lui Eminenza... >
< Permesso accordato... Da oggi tutta l'Arcidiocesi di Kiev è in guerra con il Principato di Milano... >
< Sono commossa e onorata Eminenza... Sapevamo di contare sulla vostra grande... >
< Ora sparite... Ho dei comunicati da dover inviare... Farete meglio ad andare dal vostro Sire Cassandra, se non volete essere inquisita... >
Io risi, ma mi trattenni, quanto bastò per poter uscire sano e salvo dall'ufficio e dal palazzo.
Il colloquio, stranamente, era andato a gonfie vele, Cass partì per l'Italia il giorno stesso, io mi diressi verso la chiesa di Andrensky dove sostava "l'Esercito" per comunicare la buona novella.


Frammenti della tavoletta d'argilla di Gregorius Boom detto "Il Granatiere", Malkavian Anti-tribù, fattosi saltare d'innanzi alla porta d'ingresso del palazzo della Camarilla di Milano.
Ringrazio Jumi Hi Hi detto "Il Cannoniere" per avermi fornito tali reperti.
Credo che i cinesi avessero ragione quando usavano le pietre di idrogeno per appicciare le loro fenici volanti ed esplosive.
Soprattutto credo che con quella polvere nera che tutti definiscono "da sparo" ci si possa fare ben poco... E' più buona da pippare invece che utile per fabbricare esplosivi.

Sono in viaggio da diversi giorni, Teleius mi è venuto a raccattare al confine con gli U.S.A. mentre stavo provando degli esplosivi ai sassi dentro un condotto che porta direttamente all'acquedotto regionale, mi disse poche parole, solamente che dovevo andare con lui a Tijuana... Perfetto! Io adoro Tijuana c'è sempre della buona tequila perfetta per fare delle molotov o meglio ancora per dare fuoco ai venditori ambulati... Hanno un buon odore.
Teleius era molto nervoso, lo vedevo, non era normale, non lo è mai stato ovviamente... Non è mica come me, ma di sicuro era diverso... Secondo me è stato per via di quella festa che è andato a fare a Kiev.
Siamo finalmente arrivati a Tijuana e Teleios mi ha piantato in asso davanti all'ufficio del Concistoro... Oddio ufficio... E' uno scantinato coperto di un bar nel peggiore dei quartieri della città.
Mi ha parlato di quello che sta andando a fare... Vuole convincere e informare il Concistoro della Crociata contro Milano... Folle! Scellerato! Il Concistoro non da retta a nessuno a meno che non sia il Cardinale o il Reggente in persona a parlare.
Sono passate quattro ore... Ho fame e credo che quello scarafaggio davanti a me voglia farsi saltare in aria da un momento all'altro... Odio il mio lavoro.
VITTORIA! GAUDIO! LETITIA! Teleius ci è riuscito! Il Concistoro è convinto, braccato, spossato, INCREDULO! A quanto pare un messaggio arrivato da Kiev ha convinto Garçia Masquez (il Vescovo per le azioni militari e sante) a votare all'unanimità per l'adesione alla Crociata! Ora finalmente anche il Reggente sarà avvisato, è fatta! Dobbiamo avvisare tutti! Ma... Speriamo soprattutto di mangiare qualcosa.
BOOM!

 
   
 
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