Anime & Manga > Fairy Tail
Segui la storia  |       
Autore: _HappyCloud_    17/07/2014    21 recensioni
< allora? com'è che ti chiami? > chiese il ragazzo, continuando a curarle la caviglia.
< è buona educazione presentarsi prima di domandare >
< sono un pirata. i pirati non sono le persone più educate del mondo, adesso forza dimmi il tuo nome senza fare storie >
< è Lucy H-...solo Lucy > iniziò, dimenticandosi del cognome che ormai non faceva più parte di lei.
< Lucy...che nome noioso! >
< sta zitto! >
< ahahah, io sono Natsu, Natsu Dragneel. questa è la mia nave, "Fairy Tail", io sono il capitano dei Pirati del Drago > si vantò, donandole un enorme sorriso orgoglioso. Fu abbastanza da far perdere un battito al suo cuore.
Se non si è capito è una NALU! traduzione della fanfiction inglese "The Princess and the Pirate" di LeeSUP. RAGAZZI SI TORNA IN PISTA!
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucy Heartphilia, Natsu, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

L’angolo di “ chi l’ha visto”

tadà! La resurrezione che non v’aspettavate

Oddio, eccolo finalmenteeeee! Il nuovo capitolo! E bello lungo pure!

Aluuura, forse è il caso ch si faccia un po’ il punto della situazione…

 

Ricapitolandolo!

Entrambi i genitori di Lucy sono morti, il suo patrigno le ha ucciso la madre per soldi e ha provato a fare lo stesso con Lucy che però viene salvata da Natsu e tutta la ciurma di fairy tail! Natsu la scambia per una prostituta XD ( mi sembrava importante u.u) e salpano insieme verso l’infinito e oltre dopo aver sconfitto il papino cattivo. Si ritrova in un mondo pieno di magia di cui non sapeva nemmeno l’esistenza pieno di strani pirati e gatti volanti. Osamu ha cambiato le leggi sulla magia quando è salito al potere, rendendola illegale , fino a spazzarla quasi completamente dalla faccia della terra. I suoi successori continuarono a mantenere attiva questa legge, alcuni tipi di magia sono punibili con la morte o l’ergastolo, perciò chi la possiede cerca di utilizzarla il meno possibile. Se viene confermato da un membro fidato del governo che si è in possesso di poteri magici, ci si ritrova in un sacco di guai. I dragon slayer sono i maghi più temuti dal governo. Ci sono armi akirein, forgiate dalle scaglie dei draghi, create non solo per uccidere i draghi, ma anche i dragon slayer. Vecchie leggende dicono questi maghi possano parlare ai draghi e che in futuro li risveglieranno. Con questo potere avrebbero la forza di distruggere il governo.

Natsu è costretto a prendere giornalmente delle medicine per il suo mal di mare, ma spesso se ne dimentica. Nel frattempo sta insegnando a Lucy ad usare una spada, visto che la ragazza ha già molto talento con la pistola.

Lucy ha toccato un kiseichuu, una specie di pesce parassita ricoperto di un muco col quale è molto pericoloso entrare in contatto visto che è pieno delle uova del parassita, che entrano nell’organismo ospite per ucciderlo allo schiudersi. Nella zona di contatto si forma una brutta ferita, simile ad un’ustione.

Lucy una sera si risveglia con la febbre ed esce a prendere un po’  d’aria sul ponte dove Natsu la prende al volo quando sta per svenire, finendo per infettare anche lui.

Navigano fino all’isola più vicina  per cercare una cura che normalmente è molto costosa. Su quell’isola incontrano il piccolo Conner, che li dirige verso un centro medico dove anche lui si sta recando, non dopo avergli detto che lui era convinto fossero pirati e nulla gli avrebbe fatto pensare diversamente.

I dottori in questione sono una coppia, gli Hadgins, che promettono di curare i ragazzi, ma le cose si complicano quando visitano Natsu dicendo che, siccome le uova erano penetrate nei polmoni, aveva bisogno di un’operazione. Lucy ha uno strano presentimento ma lascia comunque che i dottori lo portino via. Incontrano la figlia adottiva degli Hadgins, Wendy, che si lascia scappare il fatto che se non intervengono subito Natsu morirà. Si scopre che la coppia di dottori vendono organi al mercato nero e Natsu, seppur sedato, vedendo il corpicino lacerato di Conner perde la testa, usando la magia per far esplodere l’edificio. Lucy accompagna Natsu sulla nave con l’aiuto di Happy e Freed mentre Gray e Erza rimangono indietro per cercare di coprire l’accaduto. Finalmente lasciano l’isola ma Natsu è devastato all’idea di non essere riuscito a salvare il bambino. Trovano Wendy, che si era nascosta sulla nave per paura di essere rispedita in orfanotrofio, insieme al suo gatto Charle. Vengono invitate a far parte della ciurma dove Wendy diventa il nuovo dottore. Charle ha una premonizione  dove vede Lucy scivolare in mare e….finiva così!

 

Mamma mia! Che faticaccia! Non lo rileggo, prendetevelo così (male) come è venuto. Era tanto per rifare il punto ;)

Si ricominciaaaaaa!

 

Giù con la nave 

 

“ tieni la punta della spada verso l’alto”

Lucy era contenta che la mano e la caviglia fossero tornate in perfetta forma, ed era grata a Wendy per questo, certo. Ma adesso non aveva più scuse per rimandare gli allenamenti con Natsu. Era veramente faticoso, senza contare che non aveva un solo paio di pantaloni da indossare per l’occasione. Solo minigonne.  Ad essere sincere, non è che avesse visto indossare ad Erza qualcosa di diverso. Minigonna e armatura: una combinazione che non dovrebbe aver senso, tanto meno essere gradevole, ma ad Erza, non si sa come, donava.

Lucy era sicura ci fosse una folla alle sue spalle che aspettava solo l’occasione d’oro, la giusta folata di vento. Pervertiti. Sospirando mentalmente, soppesò la spada guardando il suo avversario, Natsu.

Le labbra del ragazzo erano tirate in un perenne sorrisetto e i suoi occhi celavano uno scintillio pericoloso. Se si fosse trattato di chiunque altro, Lucy si sarebbe sentita leggermente spaventata. Natsu era in un certo senso intimidatorio; specialmente quando indossava la bandana. I capelli rosa smorzavano l’effetto. Diciamoci la verità…era un colore talmente femminile che risultava difficile prenderlo sul serio. Forse faceva parte della sua strategia.

Si lanciò su di lei quando meno se l’aspettava. Lucy portò in alto la spada con un gesto istintivo riuscendo, non si sa come, a deviare la spada di Natsu.

“ bene! Questo tipo di riflessi sono una buona cosa. A volte i nemici ti attaccheranno senza il minimo accenno” rise di lei. Nonostante avesse bloccato il suo attacco, si era lasciata sfuggire uno squittio che avrebbe fatto ridacchiare chiunque.

“ ancora non capisco perché mi stai insegnando tutto questo! Dovrei avere sempre qualcuno intorno per proteggermi, altrimenti perché non potrei usare la mia pistola?” gridò di rimando  al ragazzo che già si stava rimettendo in posizione. L’unica arma che possedeva si trovava nella sua stanza, chiusa in un cassetto. “ dovrei esercitarmi con quella!”

“ perché succedono cose inaspettate e probabilmente verrà il momento in cui non hai niente a disposizione se non la spada. Devi acquisire le abilità che ancora non possiedi” rispose, attaccando di nuovo.

Con rabbia buttò in avanti la spada, le vibrazioni provocate dall’urto del metallo le fecero sbattere i denti dolorosamente.

“ tieni la bocca chiusa, inotre. Non vorrai mica morderti la lingua nel bel mezzo della battaglia” disse Natsu, avendo notato la sua espressione sofferente.

Arrabbiata che il ragazzo avesse notato anche quel piccolo dettaglio, Lucy usò tutta la sua forza per respingerlo, tuttavia servì solo a fargli fare un piccolo passo indietro. Non due, solo uno. Questo fece sentire Lucy decisamente debole.

“ se niente sembra funzionare e ti ritrovi ad affrontare uno spadaccino migliore di te, attaccalo prima, mentre colpisce” disse, ignorando lo shock dipinto sul volto della ragazza “ il tempismo è una caratteristica importante durante un duello, se riesci a bloccare la spada prima che l’attacco ti raggiunga il suo colpo sarà decisamente più debole”

Lucy lo fissò.

“ questo ha senso e tutto quello che ti pare, ma chi, nella sua piena capacità mentale, andrebbe incontro ad un nemico che ti sta attaccando? Non credo che avrei abbastanza forza di volontà da riuscirci” confessò.

“ ti sorprenderesti nello scoprire le cose che riesci a fare, specialmente nella foga della battaglia”

“quante battaglie hai avuto? Sembra che tu non abbia fatto altro nella vita” avanzò all’attacco, sperando di coglierlo di sorpresa. Natsu si mosse prontamente, bloccandole la punta della sua spada con il piatto della propria. Il ragazzo si sporse oltre le lame stridenti in modo che riuscisse a sentirlo.

“ una principessa come te non riuscirebbe nemmeno ad iniziare ad immaginare la vita che si ritrovano costretti ad affrontare certi bambini”

Era solo una sua impressione o le parole gli erano uscite in un tono abbastanza sgradevole?

“ Una principessa come me capisce più di quanto pensi e se continui a trattarla come tale te le darà di santa ragione”sbuffò lei, spingendo in avanti la spada, udendo un soddisfacente stridio quando la sua spada lasciò un profondo graffio su quella del ragazzo.

“ non lasciare che la rabbia guidi troppo le tue battaglie o potresti diventare impacciata. Hai ancora molto lavoro da fare prima di poter anche solo pensare di conciarmi per le feste” con questo rimise in posizione la sua spada, invitandola a fare altrettanto.  Spostandosi di lato evitò un affondo della ragazza per poi avanzare spingendole la spada verso il basso. L’arma di Natsu adesso aveva intrappolato quella di Lucy al pavimento, impedendole di rialzarla.

Un altro luccichio la distrasse, giusto in tempo per notare il ragazzo lasciare la spada ed estrarre una piccola lama, molto simile a quella che aveva utilizzato suo padre, puntandogliela alla gola. Lucy non si mosse, non osò nemmeno respirare al contatto della lama sul suo collo. Natsu avvicinò il viso al suo “non fare la presuntuosa adesso. Hai ancora molto da imparare, ma con me come mentore ci arriverai. Eccoti un altro consiglio, preparati sempre un piano di riserva. Tieniti sempre un coltellino o una pistola nascosti addosso. Per oggi è tutto” con ciò allontanò la lama dal suo collo.

Era lei quella presuntuosa? Natsu era una delle persone più presuntuose che conoscesse! Il modo in cui la rilasciò allontanandosi come fosse stato un gioco da ragazzi la fece arrabbiare tanto che avrebbe voluto urlare. Invece si limitò a gettare la spada a terra e ad andarsene indispettita, ignorando i lamenti delusi della folla che aveva sperato di poter intravedere qualcosa sotto la sua gonna. Era orgogliosa di poter dire che se l’era cavata abbastanza bene nel combattere in minigonna. Forse avrebbe continuato. Avrebbe addirittura potuto usarlo a suo vantaggio.

Quello che voleva era la sua pistola; in quel modo avrebbe potuto sparare a Natsu e diventare lei suo mentore. Sarebbe stata lei, a quel punto, a comportarsi da presuntuosa dandosi delle arie e lui non avrebbe potuto fare niente per evitarlo! Non avevano molte armi da fuoco a bordo, erano stati talmente gentili da lasciarle avere una delle megliori in loro possesso. Le pistole erano molto costose.

Guardando torva l’oceano, ignorò tutte le persone intorno a lei. Sua padre aveva sempre fatto cose che le recavano molto fastidio e questo in confronto era niente. Perché era così arrabbiata con Natsu quando si comportava in quel modo? Odiava con tutta sé stessa quando il ragazzo la chiamava principessa in quel modo così degradante. Con quello stupido tono condiscendente. Non aveva assolutamente idea di come era stata la sua vita! Anche se era solo per farla arrabbiare e vedere come avrebbe reagito in battaglia le dava comunque molto fastidio.

Era da un po’ che non la chiamava più così e aveva pensato avesse smesso, ma apparentemente no. Forse ci trovava gusto ad infastidirla in quel modo, doveva trovare un nomignolo anche per lui, uno che avrebbe odiato. Lui e Gray sembravano non andare molto d’accordo, forse avrebbe dovuto chiedere a lui.

Oppure doveva solo mostrargli che non era una principessa. In qualche modo. Era sicura che in un modo o nell’altro ci sarebbe riuscita.

Cielo, non riusciva ad aspettare quel momento. Lasciandosi sfuggire un lungo sospiro, si incamminò verso il suo quartiere. Wendy e Charle stavano sedute sul loro letto a parlare. Lucy era sicura che la ragazzina si sentisse più a suo agio qui, era molto più tranquillo e meno affollato rispetto a fuori, questo era certo.

“ hey Wendy” Lucy sorrise, chiudendosi la porta alle spalle. Lei le sorrise di rimando, impegnata nella lettura di un libro.

“cosa stai leggendo?” la curiosità stava già avendo la meglio.

“un libro di medicina. Questo parla soprattutto di rimedi contro creature marine velenose, e alcune dell’entroterra. A dire la verità è abbastanza spaventoso pensare a cosa c’è là fuori. Spero di trovare altri libri a riguardo” Wendy girò pagina, mentre con l’altra mano accarezzava il gatto al suo fianco.

“spaventoso? Tipo?”

Lucy non ci teneva particolarmente a saperlo in effetti, ma le parole le erano uscite di bocca prima che potesse bloccarle.

“beh, ci sono le volpi tigre, pesci-sega, licantropi, gargoyle, troll, sirene e questi sono solo alcuni. Alcune specie sono velenose…spesso è difficile distinguere quali lo sono  e quali no. Queste isole non sono segnate sulle mappe in modo da metterti in guardia. La carta si limita a darti le informazioni geografiche, non c’è nessuna nota su cosa popola l’isola. Mi preoccupa. Dobbiamo fermarci spesso sulle isole per rifornirci di cibo e supplementi. Non abbiamo mai idea di cosa dovremo affrontare” Wendy sospirò chiudendo il libro ed alzando lo sguardo verso Lucy.

“aspetta…tutte queste creature che hai appena detto…sono vere? Stai scherzando? Devi per forza scherzare. Tutte quelle cose sono inventate per i libri per bambini giusto per spaventarli un po’” balbettò, rifiutando di crederci.

“beh, la magia esiste. Perché i mostri non potrebbero. Anche i draghi esistono” disse Wendy in tono triste “ anche se sono scomparsi da un bel po’”

“hm. Erza mi stava raccontando dei dragon slayers e dei draghi, a proposito della Grande Guerra. Ma i draghi sono estinti giusto?” chiese Lucy, sedendosi a fianco della ragazzina.

“ no. Sono sicura che sono nascosti da qualche parte. Se fossi una drago, anch’io vorrei nascondermi adesso. Questo mondo non è un posto per la magia, specialmente per i draghi”

“sembri sapere molto su di loro, Wendy” le sorrise Lucy, accarezzandole la testa.

“mm. Hey Lucy, posso dirti un segreto?” i suoi grandi occhi nocciola si fissarono su quelli di Lucy.

Come poteva lei resistere a qualsiasi cosa le avesse chiesto.

“certo, qualsiasi cosa”

“beh… è un segreto molto grande che non molte persone conoscono. I dragon slayer in realtà sono allevati proprio dai draghi e durante quel periodo questi insegnano loro come usare i poteri del drago. Prima che i dottori mi prendessero con loro ho vagato a lungo da sola…ma prima ancora sono stata allevata…da un drago. Questo è successo…prima che lei sparisse”

Lucy sbatté le palpebre. Una volta. Due. Non sembrava riuscisse a comprendere quanto detto.

“huh?”

“il suo nome era Grandeeney e mi ha insegnato la magia del dragon slayer, io sono il dragon slayer del cielo”

Lucy tossì, strozzandosi con l’aria.

“cosa? Davvero?” riuscì a dire. Se ricordava bene, Erza le aveva raccontato che i dragon slayer erano temuti per il loro enorme potere. Sembrava fossero i più potenti maghi che il mondo avesse mai conosciuto.

Questa timida ragazzina di fronte a lei era uno di quei maghi? Era così silenziosa e gentile, non riusciva ad immaginarsela sprigionare il feroce potere di un drago.

“um…si. Grandeeney aveva iniziato ad insegnarmi anche la magia curativa, ma poi è scomparsa. So che i draghi sono ancora là fuori. Penso che se riusciamo a trovarli possiamo convincerli ad aiutarci! Natsu continuava a parlare di spodestare il governo. Voglio aiutare! Penso che se riusciamo a trovare i draghi possiamo davvero farcela!” annuì entusiasticamente Wendy.

“questo scatenerebbe una guerra, Wendy. E gli Akeirein? Non potrebbero far fuori sia te che i draghi? Sarebbe esattamente come nella Grande Guerra!” Lucy non riusciva a crederci, ma qualcosa si era acceso dentro di lei,  che sopraffare il governo fosse veramente possibile se fossero riusciti a trovare i draghi.

“adesso siamo più preparati!  Possiamo preparare meglio le nostre difese, gli Akeirein ci avevano colto di sorpresa la volta scorsa. Adesso che lo sappiamo siamo in vantaggio” Wendy sembrava veramente eccitata del piano.

“si Wendy, ma tu sei solo un dragon slayer, avremo bisogno di averne più di uno”

“sono sicura che a bordo ce n’è almeno un altro, Lucy. Ma sembra che nessuno voglia parlarne. Sembra sia di tacito accordo non dire niente in proposito. Probabilmente per paura che qualcuno possa sentire. Il governo è inflessibile quando si tratta di noi” finì.

“non lo se, Wendy. Ho a malapena visto qualcuno usare la magia. Sembra un’idea fantastica ma avremmo bisogno di sapere dove si trovano i draghi, e non ne abbiamo la più vaga idea”

L’eccitazione della ragazzina sembrò smorzarsi e rimase in silenzio.

“credo significhi che dobbiamo tenere le orecchie ben aperte, giusto?” con un sorriso incoraggiate, Lucy si alzò per andarsene “ penso sia veramente fantastico che tu sia un dragon slayer, Wndy. Vorrei tanto avere anch’io qualche tipo di magia”

“come fai ad essere sicura che non ce l’hai?” era una domanda innocente che però aveva lasciato Lucy molto confusa.

“sono abbastanza sicura che a questo punto me ne sarei dovuta accorgere” le sorrise

“non conosco molto della magia ma penso che tu sia speciale, Lucy. Credo che potresti benissimo essere una maga”

Lucy rise alle adorabili parole della ragazzina. Le corse in contro e la strinse in un abbraccio.

“grazie Wendy. Significa molto per me”

A Lucy piaceva davvero molto averla a bordo, era come avere una sorellina. Lasciò la stanza, col pensiero ancora fisso sull’argomento della conversazione. Si ritrovò a vagare senza meta sul ponte, si fermò un po’ a giocare a carte con Gajeel. Era abbastanza complicato, ma sembrava che alla fine avesse capito almeno le regole base, e poi Gajeel le aveva insegnato anche tutti i modi per barare.

Forse, almeno a poker, poteva battere Natsu.

Si fermò a parlare con Erza, ringraziandola per la settantesima volta per i vestiti e chiedendole della loro prossima destinazione. Apparentemente non erano troppo lontani ormai e l’avrebbero raggiunta il giorno successivo all’alba se tutto andava bene. Lucy iniziava ad annoiarsi. Dov’era Natsu? Prima che se ne accorgesse si ritrovò a bussare alla porta della cabina del capitano, più forte di quanto ce ne fosse effettivamente bisogno. Sentiva il bisogno di infastidirlo oggi. Il pomello girò e Happy le volò dritto tra le braccia.

“hey Lucy! Natsu sta dormendo e dice che non vuole essere disturbato per un po’. Ma posso stare io con te se ti annoi!”

Lucy aveva l’impressione che il gattino fosse veramente impaziente all’idea di passare un po’ di tempo insieme, perciò annuì accarezzandogli la testa. Si sedette in un’area leggermente appartata e tirò fuori una stringa. L’aveva trovata per puro caso a terra e l’aveva conservata proprio in previsione di un’occasione come questa. Era davvero il sogno di ogni gatto. La fece strisciare sul pavimento, ridendo nel vedere una palla di pelo azzurro affannarsi al suo seguito.

Era felice di aver trovato qualcosa di divertente da fare. Alzò in aria la cordicella,  costringendo il gatto a saltare per raggiungerla. Ovviamente alla fine Happy barò e usò le ali. Erano veramente bellissime e Lucy si ritrovò a toccarle mentre il micio mordicchiava la stringa.

“Happy, da dove vengono queste ali?”

“hm? Non lo so, ce l’ho da quando mi sono schiuso”

“schiuso? Intendi dire come da un uovo?” questo gatto continuava a diventare sempre più strano.

“si, Natsu ha fatto schiudere il mio uovo insieme a Lisanna”

Ed eccola di nuovo, Lisanna. La ragazza misteriosa. Ignorando l’evidente stranezza di un gatto che si schiudeva da un uovo, prese coraggio per porgli la domanda che tanto le premeva.

“happy, puoi raccontarmi qualcosa di Lisanna?”

Il gatto smise di giocare con la stringa, alzando lo sguardo per guardarla, i suoi occhietti avevano un’aria molto triste ma le si avvicinò comunque, appollaiandosele in grembo.

“ a Natsu di solito non piace che si parli di lei, ma se lui dorme penso che vada bene. Però non dirgli che te l’ho detto io, ok?” cerco di rendere il suo faccino peloso il più intimidatorio possibile, ovviamente senza risultati, ma Lucy annuì comunque seriamente.

“ Lisanna era il nostro medico di bordo. Penso che a Natsu piacesse veramente tanto, nel senso che gli piaaaceeeeva. Era veramente gentile e manca molto a tutti”

Lucy annuì mentre ascoltava, passando distrattamente la mano tra la pelliccia del piccolo animale mentre questo continuava.

“ un giorno scoppiò un grosso combattimento, e Natsu e Lisanna erano stati separati dal resto del gruppo poco prima. Qualcuno aveva chiamato il governo avvisandoli che dei pirati si sarebbero fermati su quell’isola. Natsu e Lisanna stavano svolgendo un lavoro dalla parte opposta dell’isola perciò non abbiamo potuto avvisarli in tempo dell’arrivo dei soldati. Quando l’abbiamo raggiunti Lisanna era già morta ed era stata portata via, e Natsu…Natsu era diverso. C’è voluto un po’ per calmarlo. Era veramente devastato e Erza ha dovuto affrontarlo per riportarlo sulla nave. Da allora non ne ha più parlato e diventa triste quando qualcuno la nomina, o anche solo se si parla di dottori. Non ne ha voluto parlare nemmeno con me. Nessuno sa che cosa è successo quel giorno tra di loro, ma qualsiasi cosa sia ha cambiato Natsu. Era diventato così silenzioso e…non più sé stesso. Ha ancora problemi ad addormentarsi”

Lucy si morse il labbro. Questo spiegherebbe perchè aveva reagito in quel modo quando aveva proprosto Wendy come nuovo medico. Era ancora una ferita aperta per lui. Questo spiegava anche il motivo per cui nessuno voleva parlarle di Lisanna, probabilmente avevano paura che Natsu tornasse ad essere chiuso come in quel periodo.

“ ma da quando sei a bordo è tornato normale”

Aggrottò le sopracciglia. Che significava? Era solo un rimpiazzo emotivo di Lisanna? Forse Natsu non lo faceva volontariamente, ma probabilmente era per questo che era tornato ad essere sé stesso ultimamente. Non c’era da stupirsi che Erza si fosse arrabbiata tanto quando era stata accolta a bordo. Doveva esserle sembrato che Natsu stesse solo cercando di rimpiazzare Lisanna, di riempire il vuoto lasciato da lei con altro. Cos’aveva lei di speciale da renderlo così felice? Lei non era niente di speciale, non nel mondo dove viveva lui, almeno. Lei era speciale nel suo, quello fatto di nobili ed etichetta. Non si stava sminuendo, stava solo cercando di essere realista. Nel mondo di lui, quello fatto di lotte, e alcool, e omicidi, lei era in svantaggio. Lui era molto bravo a cavarsela mentre lei era solo una principiante. Niente di speciale. Non era per forza una brutta cosa, sarebbe sicuramente migliorata, lo sapeva,ma questo non spiegava perché mai il ragazzo la ammirasse tanto. Come se lei fosse Lisanna, come se sapesse già combattere, o imprecare, o guarire la gente.

Lei non aveva nemmeno la magia.

“Lisanna era una maga?”

Happy in risposta annuì.

Ovvio che lo fosse. Lisanna era la miss perfezione che Lucy doveva emulare. Scosse la testa, non poteva prendersela per questo, la gelosia non portava mai da nessuna parte. Lucy non la conosceva nemmeno.

“era una guaritrice come Wendy?”

“no, si era solo presa l’impegno di prendersi cura di noi. Aveva la magia del takeover come Elfman. Dopotutto era sua sorella” disse facendo le fusa.

Lucy si ritrovò a guardare in direzione della persona in questione. Stava ridendo rumorosamente, dicendo qualcosa sull’essere uomo o robe simili. Gli sorrise involontariamente. Una persona così grande, che aveva perso una sorella ma continuava ad essere forte. Lucy poteva vedere che fosse un uomo molto potente, insensibile a volte, ma era anche questo che lo rendeva chi era. Non avrebbe mai immaginato che avesse perso una sorella abbastanza recentemente.

Lucy non aveva ancora visto la sua magia takeover, ma aveva avuto una brave delucidazione su cosa fosse. Apparentemente poteva trasformare delle parti del suo corpo in quelle di qualunque mostro lui avesse già sconfitto. Sembrava qualcosa di molto utile da avere a disposizione in battaglia.

Ma nessuno poteva usare il dono che possedeva. Sembrava così ingiusto che loro possedessero queste bellissime magie ma fossero costretti a nasconderla come fosse peste. Lucy voleva vedere un mondo dove potessero usare la magia liberamente. Potevano aiutare persone normali come lei.

Si sentiva così noiosa ad essere senza magia. Era solo una principessa che giocava a fare il pirata.

Sospirando si alzò, dando ad happy un’ultima carezza a mò di saluto, continuando a camminare per la nave. Era una giornata calma, perfino il mare era piatto.  Finalmente aveva avuto  del tempo per conoscere meglio il resto della ciurma. Gray era finito con lo spogliarsi completamente  nudo e la faccia di Lucy era esplosa di rosso. Non aveva bisogno di conoscerlo fino a quel punto, non importa quanto fosse attraente. Era anche abbastanza sicura che le avesse chiesto in prestito le mutandine, ma non poteva esserne sicura, c’erano una marea di grida e la maggior parte erano le sue.

Laxus era un’altra storia. Non riusciva a capirlo, sembrava molto solitario rispetto ai suoi amici. Freed era molto gentile anche se il suo aspetto era piuttosto rigido. Era perfino riuscita a farsi dire che tipo di magia usasse. Un tipo di magia con le rune. Lucy non aveva capito poi molto bene ma questo era tutto ciò che Freed sembrava voler condividere al momento. Bixlow era, in mancanza di un aggettivo più adatto, unico. Non si era lasciato sfuggire niente sul suo tipo di magia ma Lucy aveva notato che si portava sempre in giro tre strane bamboline, sembravano piccoli tamburi con la faccia. Non riusciva ad immaginare nessun tipo di magia che potesse avere a che fare con un oggetto del genere. Era frustrante non sapere niente. La sua naturale curiosità la stava divorando e nessuno sembrava volerla soddisfare.

Finalmente Natsu uscì dalla sua stanza, iniziando subito a cercarla.

Decidendo di fargli uno scherzo, Lucy si nascose dietro dei barili, nascosta alla vista di tutti. Così impara a chiamarla principessa, non l’avrebbe mai trovata! Sedendosi comodamente, rilassò la schiena addosso ai barili, avrebbe aspettato per ore se ce ne fosse stato il bisogno.

Sorrise compiaciuta di sé stessa, ma il suo sorriso si tramutò ben presto in una ‘O’  ritrovandosi a guardare gli occhi della persona dalla quale si stava nascondendo.

“ah! C-come mi hai trovato?” squittì.

Lui non disse niente, toccandosi il naso mentre si sedeva decisamente molto vicino a lei. Certo, il suo naso poteva fiutarla, certo. Non pensava si sarebbe mai abituata all’idea. Poi il pensiero di quale fosse il suo odore le balenò alla mente. Non aveva profumi come quando abitava ancora al palazzo. Lucy pensò di chiederglielo ma venne distratta dal vederlo stropicciarsi gli occhi con la mano. Stava veramente dormendo fino a poco prima, o almeno sicuramente sembrava che ci avesse provato.

“sei ancora stanco?” pensò ad alta voce, cercando di ignorare quanto lui somigliasse ad un bambino tenerissimo quando sbadigliava.

“mm”

Non era molto loquace al momento, eh?

“non riesci a dormire?”

“mm”

Questa conversazione non aveva né capo né coda. Perché aveva lasciato la stanza se aveva ancora sonno?

“perché no?”

Alla fine si voltò a guardarla, ancora assonnato, chiaramente indeciso se risponderle o no.

“brutti sogni?” insistette.

Ci fu una lunga pausa dove lui spostò lo sguardo sul pavimento, segno universale che ci aveva azzeccato.

“ i pirati non hanno gli incubi. Quella è roba da bambini”

Lucy lo guardò con aria scettica, stava chiaramente negando l’evidenza. Ma con lei non funzionava.

“ non sono d’accordo. Penso che gli incubi capitino quando capitano, non importa se hai cinque anni o novanta. Non è una cosa che puoi controllare…non è una debolezza”

Si arrischiò a guardare verso di lui, per trovarlo con lo sguardo fisso davanti a lui, le palpebre ancora evidentemente pesanti di sonno, quasi chiuse.

“è…per colpa della mia debolezza…”

Lucy era confusa di questa affermazione bisbigliata e stava per fargli delle domande a proposito quando sentì un peso sulla sua spalla. Spalancò gli occhi quando vide la testa del pirata addormentato, appoggiata a lei.

Si immobilizzò. Natsu si era addormentato ed era scivolato sulla sua spalla. Che cosa avrebbe dovuto fare adesso? Doveva svegliarlo? Il ragazzo era chiaramente stanco e non pensava coerentemente come di solito. ‘è per colpa della sua debolezza? Cosa? Il fatto di avere gli incubi?’ la sua mente tornò a vagare sulla conversazione avvenuta con Happy quella stessa mattina. Dopo la morte di Lisanna, lui non era più riuscito a dormire, le aveva detto. Probabilmente era quello l’oggetto dei suoi incubi. Si stava ancora dando la colpa di quanto era successo? Nessuno sapeva esattamente come erano andate le cose oltre lui. Era stata colpa sua?

La prima notte che aveva passato a bordo le era sembrato che Natsu avesse dormito bene. O forse non ci aveva fatto caso tanto era distratta.

Lui sobbalzò nel sonno, mormorando frasi incomprensibili. Non sembrava essere sofferente al momento. Forse doveva solo lasciarlo dormire, questa potrebbe essere una delle poche volte ibn cui sarebbe riuscito a riposare bene. Se lei poteva essere la spalla su cui poteva contare le andava più che bene, le sembrava che lui ne avesse davvero bisogno. Gli accarezzò leggermente la testa, domandandosi come fosse possibile che i suoi ciuffi rosa fossero così morbidi quando avevano un aspetto tanto tagliente. Il sole era ancora alto, avvolgendoli in un tepore talmente rilassante che perfino lei cominciò a sentire le palpebre appesantirsi.

Probabilmente non era la migliore delle idee ma poggiò ugualmente la testa su quella del ragazzo, chiudendo gli occhi. Potevano contare l’uno sull’altra. Nemmeno Lucy aveva mai avuto un rapporto del genere. Era una bella sensazione.

Per di più, non è che qualcuno della ciurma potesse vederli là dietro.

Happy si trattenne dal lasciarsi scappare una risata compiaciuta.

Lucy fu la prima a svegliarsi, lamentandosi del forte dolore al collo per aver dormito in quella posizione. Natsu era ancora profondamente addormentato, sentì un rivolo di bava scivolarle lungo il braccio e fece di tutto per ignorarlo.

Nessuno le aveva mai sbavato addosso.

Per qualche strana ragione lo trovava perfino divertente, era comunque schifata ma non potè fare a meno di sorridere. Avevano chiaramente dormito per ore, adesso il cielo era scuro e le stelle cominciavano ad emergere. Guardò la luna per qualche istante, sembrava molto più grande vista dall’oceano rispetto al suo balcone.

Decidendo di aver avuto abbastanza bava addosso per oggi, iniziò a scuotere leggermente il ragazzo che, in un primo momento, si limitò a grugnire e scacciare la sua mano. Dovette resistere all’impulso di spostarsi e lasciargli sbattere la testa per terra.

“ Natsu, è ora di svegliarsi. Andiamo” lo scosse leggermente più forte, guadagnandosi come risposta uno scatto improvviso mentre si svegliava.

Si sedette ritto come una freccia, con l’aspetto confuso di chi non riesce a capire dove si trova. Lucy si pulì il braccio su quello del compagno, attirando così la sua attenzione.

Adesso la stava fissando;  Lucy potrebbe giurare di aver iniziato a sudare sotto il suo sguardo tanto intenso.

“m-mi sono addormentato?” interruppe il contatto visivo per guardarsi intorno, pulendosi inconsciamente il braccio dalla sua stessa bava.

“mm. Poco ma sicuro” sorrise furbescamente Lucy, aveva un’aria così persa.

“mi sono addormentato…su di te?”

La ragazza si morse il labbro, era tornato a guardarla e sembrava quasi spaventato che fosse arrabbiata con lui. Cercare di trattenere le risate le fece tremare le spalle. Lucy non riusciva nemmeno guardarlo negli occhi tanto la sua espressione era comica. Chi avrebbe mai potuto essere arrabbiato con un ragazzo del genere?

“si, l’hai fatto” tenne un tono di voce basso, ancora non voleva che riuscisse a capire come si sentiva veramente, era interessante vedere se si sarebbe scusato per una cosa del genere.

Questo è per averla chiamata principessa.

“sei rimasta seduta lì tutto il tempo? Devono essere passate delle ore”

“si, infatti. Sveglia tutto il tempo” che bugiarda che era.

“perché non mi hai svegliato?”

Stava diventando difficile, si stava comportando come un bambino che aveva fatto qualcosa di sbagliato.

“perché non hai dormito ultimamente,  ho pensato che ne avessi bisogno”

“ oh…grazie”

Lei sentì una dolorosa stretta al cuore, era sincero. Davvero sentito. Ecco che se ne vanno i suoi piani di vendetta.

“ n-nessun problema. Hai riposato bene, almeno?”

Si massaggiò il collo, probabilmente era indolenzito quanto il suo ma vide comunque spuntare un sorriso sulle sue labbra.

“ sinceramente si, il migliore che abbia avuto da molto tempo”

Le se scaldò il viso, era contenta si fosse riposato un po’.

“sembra che adesso sia davvero ora di andare a letto” rise Lucy, cercando di cambiare argomento. Non le piaceva essere imbarazzata.

“nah! Sei mai andata a pesca?”

Le passò una canna dopo averle dato una breve lezione di pesca. Lucy si mise sul bordo della ringhiera, la canna stesa sull’oceano. In nome di Dio, come aveva acconsentito a questo? Natsu non le aveva nemmeno dato il tempo di declinare quando gli aveva detto di non aver mai pescato prima.

Si sentiva nervosa perfino nel trovarsi vicino alla ringhiera dopo il suo incidente con quel pesce. Adesso stava cercando di catturarne uno di sua spontanea volontà?

Che faceva se abboccava qualche strano mostro?

“ e se abbocca qualcosa di velenoso?” chiese a Natsu che si trovava seduto sul bordo, i piedi a penzoloni sull’acqua. Come riuscisse a starsene lì era oltre ogni sua comprensione. Doveva essere molto coraggioso o molto stupido.

“allora non lo mangi”

Lucy le avrebbe dato volentieri una botta in testa.

“ certo, intendevo dire, tagliamo il filo?”

“vuoi di nuovo toccare qualcosa di velenoso? Ti piace avvelenarti?”

Adesso l’aveva colpito davvero, un colpo secco e deciso dietro la testa.

Non si aspettava che cadesse davvero in mare.

Sembra che abbia avuto la sua vendetta prima di quanto si aspettava. Lanciò a terra la canna per sporgersi oltre la ringhiera, scrutando l’acqua scura.

In un primo momento si era spaventata per lui, specie quando lo aveva visto sparire in mare. Ma lui era risalito subito, aggrappandosi alle maniglie sul bordo della nave, tirandosi fuori dall’acqua. Non le aveva nemmeno notate prima, forse perché non potevano nemmeno essere definite maniglie, sembravano più delle scaglie che uscivano dal legno della nave. Per quando Natsu raggiunse di nuovo il bordo, Lucy non aveva ancora deciso come comportarsi. L’espressione sul suo volto non era per niente divertita ma i suoi occhi non trasmettevano rabbia. In effetti sembrava quasi ridessero.

Si stringeva le braccia intorno al corpo grondante d’acqua, battendo i denti.

“hai freddo…principessa?”

Le si formò sul volto un enorme sorriso nel vedere la sua vendetta finalmente compiuta; davvero, si sarebbe battuta il cinque da sola se fosse stato possibile. Mai mettersi contro Lucy, potrebbe accidentalmente vendicarsi.

“ non so…vuoi sentire?” fece un sorriso maligno, allungando il braccio per afferrarla. Strillando, Lucy corso il più possibile lontana da lui, verso il suo paradiso sicuro, gli alloggi femminili. Li raggiunse alla velocità della luce, terrorizzata dai passi veloci alle sue spalle. Lucy fu più veloce, aprendo la porta e girandosi per fargli la linguaccia.

Si ritrovò invece con in faccia un pesante tessuto bagnato e le orecchie piene della risata sguaiata del capitano. A quanto pare aveva lanciato la sua maglia, dritta sulla sua faccia. Aveva ragione a tremare, era congelata.

Si tolse l’indumento di dosso per rivolgergli un’ultima occhiataccia, ma si pentì immediatamente non appena lo vide. Il suo petto era pieno di cicatrici tanto quanto la sua schiena, se non peggio,era difficile dirlo al buio e a quella distanza. Ma non era stato quello ad immobilizzarla. Era semplicemente aver visto lui, a torso nudo e bagnato dalla testa ai piedi, sotto la luce della luna, ad averle fatto mancare il fiato in intenzionalmente. Si sarebbe mai abituata a vedere un ragazzo come lui? Aveva sempre pensato che la gente potesse avere un fisico del genere solo se si allenava quotidianamente. Le sue guance erano già completamente rosse, così si affrettò a sbattere la porta, con la maglietta del ragazzo ancora in mano.

Riprese respiro appoggiata alla porta, coprendosi il viso con la mano libera. Onestamente, aveva tutte le ragioni di reagire in quel modo, era come aveva sempre detto, non era abituata a vedere ragazzi come Natsu. Lanciando la maglietta bagnata a terra, si mise velocemente gli abiti per la notte e si infilò nel letto, lasciandosi cullare dal respiro di Wendy, si addormentò.

Natsu continuò a guardare la porta per qualche istante, domandandosi perché lei avesse chiuso la porta così all’improvviso. Aveva fatto qualcosa di sbagliato? Decidendo che probabilmente non era quello il caso, sogghignò ripensando alle parole della ragazza. Chiamare un capitano pirata come lui principessa? Era decisamente la prima volta che sentiva una cosa del genere, stava diventando sempre più un vero pirata, ogni giorno che passava. Lei non accettava nessun tipo di presa in giro da lui, questo gli ronzava in testa mentre lasciava vagare lo sguardo sull’oceano. Si strofinò gli occhi, frustrato.

L’aveva lasciato dormire per ore sulla sua spalla oggi e, per la prima volta dopo tanto tempo, aveva dormito decentemente. Perché? Che cosa aveva lei che gli permetteva di dormire bene? Gli dava fastidio averlo fatto, non era proprio un atteggiamento da capitano, ma ultimamente era decisamente esausto. Anche se non lo avrebbe mai ammesso, i suoi incubi non avevano intenzione di dargli tregua.

Era stata tutta colpa sua e non riusciva ad accettarlo. Non poteva smettere di pensarci, la sua mente continuava a ricordarglielo ogni volta che ci provava. Tramutando i suoi sogni in incubi. Natsu non aveva nemmeno voglia di dormire la maggior parte delle volte, anche quando si sentiva molto stanco. Era debole per comportarsi in questo modo, come un bambino che correva dalla mamma piangendo dopo un brutto sogno. Quella era roba da poppanti.

Questa sarebbe stata un’altra notte in cui non sarebbe riuscito a chiudere occhio. Sarebbe rimasto sveglio a pensarci, a come avrebbe potuto agire diversamente. A come avrebbe potuto salvarla. Voleva solo andare avanti, ma non poteva. Aveva lasciato morire Lisanna.

Era semplicemente ed inevitabilmente così.

_______________________________________________________________________

Quella mattina le cose erano iniziate decisamente male. Lucy l’aveva capito non appena venne strappata via dai suoi sogni. C’era sempre un gran trambusto a bordo, ma quelle grida erano diverse. Cercò di ignorarlo finchè non sentì un gran tonfo sulla porta e la voce di Natsu in lontananza che urlava a tutti di abbandonare la nave.

Abbandonare la nave?

Cercò di svegliarsi, pensando che fosse tutto un brutto sogno, ma quando sentì la mano di Wendy scuoterla, incitandola a svegliarsi, sentì lo stomaco contorcersi. Le coperte furono catapultate immediatamente a terra, la mano di Wendy nella sua mentre si affrettavano ad uscire dalla camera. Tuttavia, prima che potessero effettivamente raggiungerla, questa venne spalancata da un Gray dall’aria molto stanca.

“andate! Scendete dalla nave!” ordinò,sorpassandole velocemente.  Lucy, ancora mezza intontita, sentì Wendy tirarla per la mano, trascinandola fuori dalla stanza, seguite a ruota da Charle. I suoi occhi non abbandonarono mai Gray, chiedendosi perché si trovasse ancora nell’alloggio quando si supponeva dovessero saltare in acqua. I suoi pensieri trovarono risposta quando il ragazzo portò le braccia in avanti, iniziando a mormorare delle frasi che non riuscì a captare. A Lucy sembrava di iniziare ad intravedere qualcosa, un cerchio abbastanza grande ed intricato si era formato intorno alle sue mani. Era bellissimo, un misto di blu e bianco, c’erano delle specie di lettere incastonate nel cerchio, ma lei non riusciva a leggerle. Avevano l’aria di essere delle rune antiche. Prima che lei potesse perdersi nell’ammirarle ulteriormente, quelle erano già sparite e, con sua grande meraviglia, il suo armadio fu completamente avvolto dal ghiaccio. Tutti i suoi averi erano stati rinchiusi in un blocco di ghiaccio.

Lucy sbatté gli occhi, quella era magia. Aveva finalmente visto la magia! Gray era un mago di ghiaccio! Presa dall’euforia si era completamente dimenticata di cosa stesse succedendo. Perche aveva congelato la sua roba?

La mano di Wendy venne strappata dalla sua, riportando la sua attenzione sulla ragazzina che era stata sollevata in aria.

“Lucy!” gridò, allungando la mano verso di lei. Il suo gatto borbottò qualcosa a proposito del portarla in salvo mentre volava via trasportando Wendy. Quando furono entrambe fuori di vista, Lucy si guardò finalmente intorno.

C’erano persone che correvano da tutte le parti, lo sguardo spaventato.  Natsu rimaneva sotto controllo, facendo domande abbastanza pacatamente ma con un tono di urgenza. Dava ordini ai suoi membri su come muoversi, ad altri ordinava di abbandonare la nave.

“che diavolo sta succedendo!”

Sentì qualcuno gridare in direzione  del capitano.

“ divora-navi (non mi piace u.u che dite lascio shipeaters?).ce ne sono mogli aia, non riusciremo a sbarazzarci di loro. Questa nave sta affondando, assicurati che ogni avere che desideri portare con te o ce l’hai addosso o hai chiesto a Gray di metterlo al sicuro. Sennò salta in mare e nuota fino alla costa, non è troppo lontana. I divora-navi non mangiano niente oltre il legno, perciò non ti attaccheranno. Adesso va!” gridò Natsu tra la commossa.

Lucy lo fissava. Divora-navi? Correndo verso il bordo della nave, dove già si trovava la maggior parte della ciurma, guardò in basso. L’acqua si muoveva selvaggiamente mentre dei piccoli pesci stavano divorando la barca. Erano porti ma abbastanza larghi, di un azzurro chiaro che li mimetizzava bene tra le onde, e la maggior parte del loro corpo era costituito dalle loro ampie bocche. Il legno si spezzava e schizzava da tutte le parti sotto i loro denti aguzzi. Stavano letteralmente divorando la nave, e in fretta. I suoi occhi scrutarono l’orizzonte, trovando l’isola;  Non era affatto lontana, tutto quello che doveva fare era saltare e nuotare, e tutto sarebbe andato bene.

Se non fosse per il fatto che non sapeva nuotare.

Iniziò a farsi prendere dal panico, che cosa avrebbe fatto? La maggior parte della ciurma era già saltata in acqua, o lo stava facendo in quel momento.

A Lucy sembrò quasi che il tempo si fosse fermato, doveva dirlo a qualcuno. Natsu? Lui l’avrebbe aiutata. Si voltò, trovandolo impegnato a parlare con Gray, dalla parte opposta del ponte. Stava quasi per aprire bocca e chiamarlo quando sentì delle braccia prenderla per i fianchi e sollevarla. Si ritrovò, con suo grande orrore, in piedi sulla ringhiera, un membro della ciurma che le reggeva la mano per stabilizzarla, anche lui in equilibrio sul bordo.

“adesso dobbiamo andare! Pronta? Via!” gridò, saltando giù.

Lucy deglutì, ritirando la mano. Non le aveva nemmeno dato il tempo di dirgli che non sapeva nuotare! Era riuscita a liberarsi della sua presa, lasciandolo cadere nell’acqua da solo. Si sentì sbilanciata in avanti, aveva già perso l’equilibrio.

Stava cadendo. Immediatamente girò il busto, fortunatamente riuscì subito a vedere Natsu e Gray, anche se solo per una frazione di secondo. Spalancò la bocca, gridando a pieni polmeni.

“ NON SO NUOTARE!”

Gray sbatté le palpebre.

Un secondo prima Natsu gli stava chiedendo se tutti i bagagli erano stati messi al sicuro, poi aveva sentito Lucy gridare; non qualcosa di poco conto, ma che non sapeva nuotare. Per un momento rimase immobile, incredulo.

“ha appena detto quello che penso?” si ritrovò a mormorare ma, prima ancora di finire la frase, Natsu stava già correndo; Gray giurava di averlo sentito ringhiare. Lo prese come il suo segnale per buttarsi in mare; con un movimento veloce, si lanciò oltre la ringhiera: Natsu poteva cavarsela benissimo da solo.

Quando Lucy colpì l’acqua le venne a mancare il respiro. Non era gelata quanto la sera prima, ma era comunque molto fredda. Guardò una fila di bolle uscirle dalla bocca, portandosi una mano a premere su di esse per paura di lasciarsi scappare altro ossigeno prezioso. Iniziò ad affondare, ogni millisecondo che passava aveva sempre più paura, forse Natsu non l’aveva sentita? Il cuore le si strinse in una morsa dolorosa, aveva appena iniziato a vivere e già stava per morire?

Sprofondò ancora di più, guardando in su, verso la nave, o quello che ne era rimasto, ancora braccato dai divora-navi. Divoravano tutto il legno rimasto, liberando i blocchi di ghiaccio rinchiusi al suo interno, che iniziarono a galleggiare, proteggendo ciò che era racchiuso al loro interno. Adesso capiva il motivo per cui Gray l’aveva fatto. Spostò lo sguardo verso tutte le persone sopra di lei che stavano nuotando per raggiungere la riva. Si sentì invadere dalla gelosia. Se solo sapesse nuotare, tutto sarebbe andato bene. Lei sarebbe stata bene.

Sentì qualcosa cadere in acqua direttamente sopra di lei. Tra tutte quelle bolle non riusciva a vedere cosa fosse, ma già sentiva la speranza riaccendersi. Le sarebbero uscite le lacrime se non si fosse trovata sott’acqua: era Natsu. Nuotava velocemente verso di lei, sospinto dalle sue potenti braccia.

Iniziarono a bruciarle i polmoni, era ancora molto lontano da lei. Aveva gli occhi puntati su di lei mentre si avvicinava sempre di più.

Lucy allungò la mano verso di lui, sperando e pregando che l’afferrasse presto, prima di chiudere gli occhi. Sembrò passare un’eternità, ma alla fine si sentì le mani del ragazzo aggrappare le sue per poi passarsele intorno al collo. Aprì gli occhi, confusa; con un piccolo cenno del capo da parte del ragazzo, capì, stringendo la presa su di lui. Aveva bisogno di entrambe le braccia per nuotare veloce, in questo modo poteva riuscirci. Il suo corpo era completamente premuto sul torace di lui; si fossero trovati in qualsiasi altra situazione sarebbe morta dall’imbarazzo. Ma, in quel momento, l’unica cosa a cui pensava era cercare di restare cosciente. Anche se, a dirla tutta, aveva notato che Natsu era ancora a petto nudo, la sua maglia era rimasta nella stanza dalla sera prima.

Quando Natsu iniziò a muoversi, lei rafforzò la presa, spaventata. Affondò il viso nel suo petto, cercando di trattenere la poca aria che le era rimasta. Sentiva l’acqua scivolarle addosso, ma non aveva la più pallida idea di quanto veloci andassero. Da quanto tempo era in acqua? Il petto iniziò a reclamare urgentemente ossigeno e senti la sua presa allentarsi. Stava per raggiungere il suo limite, sentì la testa diventarle leggera e i suoi pensieri confondersi.

In teoria non avrebbe dovuto vedere dei flashback della sua vita, o qualcosa del genere? Non voleva, non solo perché avrebbe significato che stava morendo, ma anche perché non si era davvero goduta la vita. Aveva a malapena dei bei ricordi, perché avrebbe dovuto volerli rivedere adesso? Non avrebbe reso la cosa ancora più deprimente?

Prima di poter approfondire le sue elucubrazioni, sentì la sua guancia sbattere su un muro freddo, o qualcosa di simile. Le ci volle un po’ prima di realizzare che si trattava di aria e i suoi polmoni iniziassero ad inalarla avidamente.  Le bruciavano i polmoni e il nuovo ossigeno sembrava troppo freddo per lei. Tossì fuori anche delle piccole quantità d’acqua, chiedendosi quando l’aveva inghiottita.  Le lacrimavano gli occhi dal dolore che provava al petto e si accorse che Natsu la stava tenendo a galla, guardandola preoccupato. Era un’espressione che non gli donava.

Non era solo paura, sembrava davvero terrorizzato. Lo guardò di rimando per qualche secondo, notando che lei le stesse parlando, ma lei ancora non riusciva a capire bene le sue parole; le sembrava le avesse chiesto se stava bene. La presa del ragazzo su di lei era più salda di quanto ce ne fosse bisogno, ma la faceva sentire sicura. Quando iniziò a regolare il respiro vide il viso di lui rilassarsi ma le sue labbra arricciarsi.

Senza proferire parola la spostò facendola finire a contatto con la sua schiena, le braccia ancora strette al suo collo. Iniziò a nuotare, nonostante il peso della ragazza riusciva a tenere entrambi fuori dall’acqua senza particolari problemi. Fu in quel momento che si sentì una stupida: perche non gli aveva detto prima che non sapeva nuotare?

Era contenta che non fosse finita male, beh non troppo almeno. Sentiva la gola bruciarle come se avesse mangiato della carta vetrata.

Ovviamente aveva parlato troppo presto.

Quando vide che erano praticamente arrivati a riva, pensò che a quel punto sarebbero stati al sicuro. Le fu subito provato che si sbagliava quando sentì Natsu irrigidirsi sotto di lei. Capì immediatamente che qualcosa non andava, sentì i muscoli del ragazzo prenderle le mani e rompere la presa intorno al suo collo.

Riuscì a malapena a chiamare Gray prima di essere trascinato sott’acqua.

Sentì le mani del ragazzo lasciarla e darle una spinta verso l’alto a velocità record. Lucy riuscì a tenersi a galla solo per pochi secondi prima di iniziare ad affondare, la sensazione di panico provata poco prima tornò ad impadronirsi di lei per essere velocemente sostituita da qualcos’altro. Appena il turbinio di bolle intorno a lei cessò riuscì a vedere Natsu, e tutta l’aria che aveva nei polmoni si disperse in un istante.

Intorno alla caviglia del ragazzo era avvinghiato un tentacolo enorme, che lo trascinava verso il punto dove poco prima si trovava la nave, ad una velocità allarmante. In un primo momento non riuscì a vedere cosa fosse, l’oceano era completamente nero; dopodiché si accorse che era proprio la parte scura che lo stava trascinando. Si era mossa quasi impercettibilmente, ma abbastanza da permetterle di intravederne la forma. Assomigliava ad una piovra gigante, ma aveva molti più tentacoli che uscivano minacciosi dal suo corpo. Aveva l’impressione che la testa di quella cosa fosse più grande di quanto fosse possibile, doveva essere all’incirca tre volte più grande della loro nave.

Prima che potesse inghiottire altra acqua o osservare meglio quella creatura marina, venne riportata a galla. Un Gray mezzo nudo la guardava leggermente allarmato, la sua espressione doveva chiaramente riflettere cosa aveva visto là sotto.

“ Natsu! Un mostro l’ha preso!” suonava infantile ma sul momento erano le uniche parole che era riuscita a pronunciare.

“ ah diavolo! Si caccia sempre nei guai. Giuro, quello lì è mezzo uomo mezzo esca” disse, nuotando verso la riva.

Lei lo guardò, incredula. Come riusciva a restare così calmo? Natsu era appena stato catturato da un enorme mostro marino e tutto quello che aveva da dire era una battutaccia sulle esche? Apparentemente il ragazzo le lesse i pensieri in faccia.

“se la dovrebbe cavare. Sennò, ci meriteremmo davvero di chiamarlo Capitano?” mormorò, strizzandole l’occhio.; questo le fece tingere le guance di rosa. Avevano davvero tanta fiducia nel loro capitano?

Non dovrebbero cercare di aiutarlo?

Prima che potesse mettere insieme una frase di senso compiuto, l’acqua alle loro spalle eruppe  verso il cielo, come se ci fosse stata un’esplosione sottomarina. Lucy guardò meravigliata l’altezza del geyser.

Era stato davvero Natsu?sforzò gli occhi per riuscire a vedere meglio il punto da cui proveniva il getto, l’acqua in quel punto ribolliva come una pentola sul fuoco.

“esibizionista” sentì qualcuno dire mentre Gray, finalmente, le faceva poggiare i piedi a riva.

“ è un idiota, speriamo nessuno abbia visto” ruggì Gray, aiutandola a tenersi in equilibrio sulla sabbia. Lei mormorò un debole ringraziamento, gli occhi ancora puntati sull’acqua bollente. La ciurma cominciò a comportarsi normalmente, trascinando i blocchi di ghiaccio sulla riva. Erano riusciti tutti a spingerli verso l’isola mentre nuotavano, quelli che ancora erano a largo vennero recuperati da Gray. Se non fosse stata tanto distratta e preoccupata per Natsu, avrebbe ammirato ammaliata mentre il mago lanciava delle scie di ghiaccio sulla superficie dell’acqua, con le quali agganciava i blocchi e li trascinava a riva, per poi lasciarle sciogliere quando non gli servivano più. Con la coda dell’occhio, lo vide togliersi i pantaloni continuando la sua missione di recupero come niente fosse. Stava cercando di attirare l’attenzione?

Sentì un paio di braccia circondarle i fianchi, abbassando lo sguardo vide Wendy, chiaramente turbata per aver abbandonato Lucy a sé stessa, specialmente dopo aver scoperto che la ragazza in questione non sapeva nuotare. Le accarezzò la testa, facendole sapere che andava tutto bene.

Che cosa aveva fatto Natsu per ferire quel polipo? Oppure era un kraken?

Quella cosa che aveva visto era davvero un kraken?

Ignorando questo pensiero, che non faceva altro che spaventarla ulteriormente,  mantenne l’attenzione su Natsu mentre questo trascinava i piedi sul fondale, l’acqua ormai alle caviglie.

Appena i loro occhi entrarono in contatto, Lucy non riuscì a distogliere lo sguardo. Sembrava arrabbiato, veramente arrabbiato.

Era arrabbiato con lei? Il modo in cui veniva dritto verso di lei non fece che confermare le sue paure.

Infatti, non appena fu uscito dall’acqua, le afferrò il braccio abbastanza rudemente, trascinandola via dal resto del gruppo, costringendo Wendy a sciogliere l’abbraccio. La ciurma non sembrò dare troppo peso alla cosa, continuando a raggruppare la fornitura.

Lei, d’altro canto, era completamente terrorizzata. Quel kraken era niente a confronto di un Natsu infuriato.  Arrivati abbastanza lontano da essere fuori portata d’orecchio, le lasciò il braccio, voltandosi a guardarla.

Con le sopracciglia aggrottate, si limitò a guardarla male per interminabili minuti, non l’aveva mai guardata in quel modo prima. Aveva il respiro ancora abbastanza accelerato, come avesse appena finito di correre in una maratona. Dopo aver aspettato ancora qualche minuto, in cui il ragazzo aveva continuato a fissarla, Lucy decise di provare a scusarsi; aveva l’impressione che fosse arrabbiato per l’incidente in mare, dopotutto prima non le era sembrato arrabbiato.

“io-“ iniziò, per essere interrotta subito dopo da Natsu.

“ che diavolo avevi in testa? Perché non mi hai detto che non sapevi nuotare? Sai quanto è stupido per un pirata non saperlo fare? È un suicidio! E non me lo avevi nemmeno detto! Che cosa sarebbe successo se nessuno ti avesse sentito o e visto cadere in mare? Stupida…non ci posso credere…” le sue parole erano partite furiose e taglienti, rimproverandola per la sua evidente stupidità, ma man mano si erano ammorbidite  fin quasi a faticare ad uscire. Abbassò addirittura la testa,  scuotendola incredulo.

Lucy fissò il pavimento; era stata un’idiota senza nemmeno accorgersene ed aveva finito addirittura col mettere in pericolo Natsu. Si sentì improvvisamente una stupida, l’unica cosa che avrebbe voluto fare in quel momento era nascondersi per la vergogna. Il rimorso cominciò a soffocarla, tanto che i suoi occhi iniziarono a lacrimare. Si odiò ancora di più per questo.

Udì un sospiro e, con suo grande imbarazzo, notò che Natsu aveva alzato lo sguardo, finendo inevitabilmente col vedere le sue lacrime. Cercò furiosamente di strizzare gli occhi per farle sparire ma, così facendo, finì soltanto per farle scorrere lungo le guance. Imbarazzata, aveva tutta l’intenzione di voltarsi e correre il più lontano possibile a nascondersi, quando sentì una mano sul suo mento e un pezzo di stoffa strofinarle le guance.

Natsu le stava asciugando le lacrime.

“andiamo, non piangere. Va tutto bene, solo la prossima volta dimmela una cosa del genere, ok? C’è qualcos’altro che dovrei sapere adesso?” mormorò, finendo di asciugarle gli occhi e lasciandole il mento.

La sua mente si impegnò per cercare qualcosa che fosse importante, qualsiasi cosa che potesse risultare un problema in seguito.

“non so cantare” si sorprese quando queste parole le uscirono di bocca, non aveva nemmeno pensato di dirle in verità.

Natsu, a quella risposta, la guardò incredulo. La sua bocca si allungò in un enorme sorriso che ben presto si tramutò in una forte risata. Si portò una mano allo stomaco, letteralmente piegato in due dalle risate che ormai risuonavano per tutta la foresta.

Aveva una risata così contagiosa che Lucy non riuscì a resistere dall’unirsi a lui.

 

 

 

 

Notine!!!

 

Finalmente alle 22:30 il capitolo è tradotto!!! Sono tornata mezz’ora fa dagli allenamenti ma mi mancavano veramente 5 righe, come potevo non finireee?!? dopo il capitolo del manga uscito oggi mi sentivo ispirata (??)  sarò sadica?

Aahhh, ma quante cose sono successe??? Ma chi non adora Happy?? Chi si vuole allenare con Natsu??? ( in fila prego…CE STO PRIMA IO!!)

Vabbè

Io non lo rileggo stasera, sono 20 pagine di word e ‘nun ja posso fa’, parlo col cuore (ve faccio pena??...beeene). Se vedete errori ditemelo nelle recensioni che poi rimedio, giuroooo!!

Più che altro, voglio sapere che cosa pensate di questo capitolo e di quello che hanno passato questa banda di sciagurati. Dite diteeeee! Mi manca leggere le recensioni ç.ç ne voglio tanteeeee!

Ma soprattutto, facciamo sentire il nostro supporto alla LEE!! Con tutto quello che ha passato e ancora sta passando poteva benissimo abbandonare e nessuno le ne avrebbe fatto una colpa; ma non l’ha fatto. Non lo fa per noi!! È una ragazza davvero simpaticissima e quasi non riesco a credere che una della mia età ne abbia già passate tante! Non vedo l’ora di mandarle un messaggino privato con tutte le vostre impressioni e previsioni sulla fic ( voi che avete già spulciato l’originale, guai agli spoiler!!!)

Vi adoro, vi amo, vi stramo!  

Non vedo l’ora di ciarlare con voi di questo cappy!!

a prestooooo!

  
Leggi le 21 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Fairy Tail / Vai alla pagina dell'autore: _HappyCloud_