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Autore: KuriyamaMiraik    18/07/2014    0 recensioni
Una delle tante storie che purtroppo si sentono in giro. Una tematica da affrontare.
Purtroppo non sono riuscita a rendere la storia come la volevo, spero vi piaccia ugualmente.
Scrivetemi delle recensioni, anche negative purché costruttive. Mi raccomando, le aspetto con ansia.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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[l'ho scritta ascoltando questa http://www.youtube.com/watch?v=zcrkNhn5V2g quindi come al solito mi farebbe piacere se lo faceste anche voi. E a mio parere fa godere meglio la storia]
 
Due codini che scendevano lungo le spalle, una gonnella, la giacca un po' larga , un fiocchetto che chiudeva il colletto della camicia. 
Era proprio una bella bambina. Doveva essere pura,innocente, con voglia di vedere il mondo. Si, tutti pensavano proprio questo.
Chissà se c'era mai stato qualcuno che aveva guardato veramente il riflesso dei suoi occhi. Se provi a guardarli puoi vedere tutto l'opposto di  quello che si dovrebbe vedere in una bambina. Non parlava, non sembrava allegra, non sembrava neanche triste. Se solo avesse detto a tutti quello che la turbava. 
 
La pena che aveva dovuto sopportare scorreva rapida nei suoi occhi ripetutamente. Con che visione una bambina deve convivere.. Esistono mostri che non temono il peccato. Esistono mostri che non temono la sofferenza altrui. Esistono mostri. 
 
Lei un tempo aveva avuto una luce brillare nel suo sguardo. Era stata anche lei come  tutti gli altri bambini. No.. in realtà lei era come tutti gli altri bambini. Tranne per quello che sognava la notte, per quello che vedeva durante il giorno.. Per quello che provava quando guardava in volto una persona. 
Non aveva più visto un viso amico da quel giorno.
Non aveva più provato ad aprirsi. 
 
Del resto la porta quella notte non si era aperta, la stessa porta che usava aprire ripetutamente per rifugiarsi quando un sogno diventava terrificante. Ma se entrando in quella porta la realtà fosse dinvetata più terrificante di un sogno? 
 
Con fiducia aveva poggiato i suoi piedini sul pavimento, l'avevano svegliata nel cuore della notte. Era un volto amico quello, lo avrebbe seguito in capo al mondo. 
 
Entra nella stanza e fai silenzio.
 
Però quel tono di voce non era così amico.. Non lo riconosceva. Forse era un po' troppo assonnata. Forse anche lui aveva fatto un brutto sogno? Ma si, era per forza così. Non preoccuparti, starò io al tuo fianco questa notte. Tu non devi avere paura. 
 
Ironica la vita, quegli incoraggiamenti dovevano essere rivolti a se stessa, ma ancora non lo sapeva.Non poteva saperlo in alcun modo.  Quella persona ,che fino a pochi minuti prima, era stata per lei la fonte di sicurezza per eccellenza ora stava mettendo le sue mani in posti dove le è  stato insegnato che a nessuno è dato l'accesso. Forse lui poteva? Si, magari se era lui non era sbagliato! 
 
La bambina si contorceva , non sapeva che fare, non sapeva se gridare, se opporsi. Sapeva solo che quella sensazione era sgradevole, era angosciante, la opprimeva. 
"Papà fermati"
Il padre udì le sue parole? 
 
Tentò di aprire la porta, era chiusa a chiave. Era sempre stata aperta per le quella porta.. Perché ora no?
 
Pantaloni a terra, tanto sangue in giro. Una bambina che piangeva. 
 
Pochi istanti dopo, un'altra bambina con uno sguardo vuoto,uno sguardo  che nessuno avrebbe mai dovuto avere. 
 
Di chi potrà fidarsi adesso? 
Dovrà andare avanti, col vuoto negli occhi. Dovrà resistere alla gente . Dovrà resistere al puzzo che sentirà ogni volta che un adulto le si avvicinerà. Dovrà resistere in quella casa. Dovrà resistere. 
 
O forse ha già smesso di resistere da tempo. 
 
Il suo cuore ha già smesso di provare emozioni. Ha già smesso di amare, di odiare.. 
 
Adesso ditemi, qualcuno l'ha mai guardata veramente negli occhi?
   
 
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