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Autore: Hikari_91    02/09/2008    1 recensioni
Per destino 2 adolescenti: una ragazza allegra e un ragazzo riservato si ritrovano a convivere col fratello adottivo di lui e col nonno di lei....che altri non sarebbe che il maestro di scuola del "fratello" del ragazzo. Tra antichi nemici e catastrofiche rivelazioni....dal passato torneranno le memorie che distruggeranno l'origine del dolore.
Genere: Romantico, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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L'inizio di tutto Salve sono Zakurio.....questa storia l'ho scritta qualche mese fa....e ora la pubblico......siate buoni con i commenti.....sempre che ce ne saranno..^^





In un pomeriggio, dopo il suono della campanella che segna la fine delle lezioni

- Ei!! Mintaka aspetta!!

Una delle tante ragazze con la divisa si voltò.

- Ti sei riaddormentata un’altra volta in classe!

Disse la ragazza, dopo averla raggiunta, con un tono di rimprovero

- Ma se sei dall’altra parte della classe si può sapere come fai a saperlo?

- La tua faccia è uguale a quella di una sonnambula

Sapendo che quel rimprovero sarebbe durato troppo per i suoi gusti, Mintaka decise di svignarsela. Quando la compagna iniziò la parte centrale del rimprovero, quella parte in cui perdeva il contatto con il mondo, prese una via laterale. Quando pensava di averla seminata vide un “missile” passarle d’innanzi. Si fermò: la sua amica, quella che pensava di aver seminato, le stava davanti con aria di sfida:

-Ti conosco troppo bene per lasciarmi imbrogliare in questo modo. Ho imparato a memoria tutte le vie 
secondarie di questo villaggio che portano verso casa tua.

- Se è così perché ci hai messo così tanto?

-Perché questa volta hai preso una via che conduce anche nella zona dei negozi.

- Perché sei così sorpresa?

- Mi sembra ovvio: perché non la prendi mai!

Mintaka riprese a camminare seguita da Aruna.

- Sai Aruna che tra due giorni, quando sarà finita la scuola, mamma vuole mandarmi in vacanza dal nonno?

- Quel nonno che non ti ha fatto mai conoscere perché abita in un altro villaggio?

- Si, e siccome è la prima volta che lo vedo vorrei farli una buona impressione.

- E come?

- Non so, ma credo che prima di tutto bisogna partire da un buon abito.

La piccola via secondaria finì e sbucarono in una via principale piena di gente con dei sacchetti in mano. Aruna riconobbe dal brulicare di gente che quella era la via dei negozi, ossia la zona dove ne erano presenti il 90% di quelli del villaggio.

Si fermarono davanti a una vetrina:

- Peccato non è ancora in sconto

- Ma quel vestito è…… 

- Che cosa?

- Ma la gonna….è di colore…e poi………oh no!! Dimmi che non stai veramente pensando di comprarlo..

- Invece si.

- Mi domando quando farai colpo su un ragazzo continuando così.

- Tu sei fissata! Intanto devo andare dal nonno e non mi sembra che lui sia tanto giovane.

- Hai ragione

E scoppiarono a ridere.

- A proposito Mintaka, hai scelto la scuola?

- Come?

- Ma ci sei o stai ancora dormendo?

- La seconda.....

Aruna sospirò.

- Ti ricordi che dobbiamo scegliere la scuola per il nostro lavoro?

- Si.

- Allora hai in mente qualcosa?

- Ci sto pensando da un sacco di tempo ma…ancora no.

- Siamo sulla stessa barca. Penso che sia un compito troppo difficile per delle 16enni.

Percorsero ancora un tratto di strada insieme poi si salutarono. 2 giorni dopo tornarono, lo trovarono in sconto e Mintaka lo comprò. Quando uscirono dal negozio:

- Riguardo a quello che ho detto l’altro ieri….scusami.

- Riguardo a cosa?

- Il mio commento sul vestito. Sono dell’idea che le persone che hanno un bel fisico possano portare vestiti un po’ più…..come posso dire…..scollati….si, penso sia la parola giusta.

- Sono d’accordo. Peccato che a me non interessi portarli. Che intendi per “bel fisico”?

- Quelle che non hanno troppa ciccia. Sai, da quando mio fratello si è trasferito in quel villaggio pieno di ragazze un po’ più grassottelle (intese come alcune americane) del normale che si mettono abiti molto scollati mi è venuta questa idea.

Per il giorno della partenza Aruna aspettò Mintaka all’ingesso del villaggio. Quando arrivò vide che, come aveva detto, portava il vestito che aveva comprato e uno zaino stracolmo di tutto il necessario per stare via molto tempo.

- Ma Mintaka...come farai a portare tutta questa roba?

- Da quello che so mio nonno ha mandato un carro a prendermi.

- Sai una cosa?

- Cosa?

- Penso di sapere che scuola non sceglierò mai.

- Quale?

- Quella della spada.

Si salutarono. Pochi metri più in là incontrò il carro. Salì e per tutto il tempo fu assorta nei suoi pensieri. Alla fine si ricordò le ultime parole di Aruna che aveva sentito prima di partire. “Ci avrei scommesso” - pensò - “Lei non è il tipo da combattimenti”. Neanche io ho intenzione di prendere quella scuola...mi da’ 1 brutta sensazione”.

  
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