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Autore: Death Lady    18/07/2014    2 recensioni
Dal testo:
"La sua vita era sempre stata come un castello di carte, uno di quelli non tanto grandi ma nemmeno troppo piccoli, dopotutto era in un certo modo importante anche lei in quel mondo. In tutti quegli anni c’era sempre stata una costante capace di tenerlo in piedi senza farlo crollare, senza mescolare le cose, capace di sistemare tutto in maniera equilibrata in modo che non si disintegrasse, dandogli un senso. Era sempre stata troppo impegnata durante quegli ultimi mesi, che non si era accorta, che non si era voluta accorgere, di come, da quando quella costante non c’era più, che se ne fosse andata per davvero o solo per finta, tutto stesse lentamente crollando su sé stesso, diventando niente di meno e niente di più che semplice polvere."
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Molly Hooper, Sherlock Holmes
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Costante
 
In quel periodo era sola. Non ascoltava nessuno, non parlava con nessuno, non usciva con nessuno, respingeva gli inviti a cena di amici e colleghi, si era perfino rifiutata, con tutta la gentilezza possibile, di andare a prendere il tea da Miss Houdson il venerdì pomeriggio. Faceva il suo lavoro e tornava a casa, usciva di casa e andava a lavoro, l’unica deviazione era il supermercato vicino casa. In quel periodo solo in obitorio riusciva a sentirsi quasi in pace, i cadaveri le facevano compagnia e spesso si ritrovava a parlare con loro. Non che stesse diventando pazza, chiaro, solo trovava la loro compagnia nettamente migliore a quella degli esseri viventi. Le creature ancora vive non facevano altro che parlare, parlare e parlare! Parlavano dei loro problemi amorosi, dei loro problemi in famiglia, parlavano del gatto che non riusciva a fare la cacca, del neonato che aveva le coliche, della nonna che era morta, del bambino che andava male a scuola, della tosse che non passava, dei pannolini che puzzavano, della macchina che si rompeva, della solitudine che sentivano, del mal di testa che non li lasciava mai. La gente viva, nonostante quello che tutti dicevano, amava sguazzare nei propri problemi e lamentarsene. Le persone vive amavano stare al centro dell’attenzione. I cadaveri no, loro erano immobili, silenziosi eppure aveva un motivo valido per lamentarsi, al contrario degli altri: erano morti, loro! Era sempre stata disponibile per gli altri ma da quando si era chiusa in quel mutismo e in quella solitudine, nessuno era andato da lei a chiederle se aveva bisogno di aiuto, non che lo stesse cercando, un aiuto, sia ben chiaro, tutti si erano semplicemente adattati al suo nuovo strano comportamento.
La sua vita era sempre stata come un castello di carte, uno di quelli non tanto grandi ma nemmeno troppo piccoli, dopotutto era in un certo modo importante anche lei in quel mondo. In tutti quegli anni c’era sempre stata una costante capace di tenerlo in piedi senza farlo crollare, senza mescolare le cose, capace di sistemare tutto in maniera equilibrata in modo che non si disintegrasse, dandogli un senso. Era sempre stata troppo impegnata durante quegli ultimi mesi, che non si era accorta, che non si era voluta accorgere, di come, da quando quella costante non c’era più, che se ne fosse andata per davvero o solo per finta, tutto stesse lentamente crollando su sé stesso, diventando niente di meno e niente di più che semplice polvere. Ormai faceva parte della sua vita da così tanti anni che tutto girava intorno a lui.
Molly Hooper aveva dato il cuore ad un uomo che, ne era sicura, lo avrebbe custodito come un diamante prezioso o, visto l’uomo di cui si trattava, come il teschio di un vecchio amico, anche se era perfettamente a conoscenza che non avrebbe mai avuto in cambio il suo. Anche se aveva messo nelle sue mani la sua vita, anche se le aveva detto che era indispensabile, era sicura che quell’uomo, quel meraviglioso e geniale uomo, non avrebbe mai provato l’immenso devoto amore che lei nutriva nei suoi confronti da ormai troppo tempo.
Sherlock Holmes sarebbe dovuto tornare al più presto, altrimenti il mondo che aveva sempre conosciuto grazie a Molly Hooper, che in certo senso recitava la stessa parte che lui recitava nel suo mondo, sarebbe scomparso, esattamente come faceva la pioggia quando tornava il sole.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Nelle scienze si parla spesso di costanti, riferendosi a uno dei seguenti concetti:
 - In tutte le scienze con il termine costante si intende una grandezza (eventualmente adimensionale), che possiede un valore fisso, al contrario di una variabile.
- Nell'ambito della scienza esatta, in particolare in matematica, laddove si abbia a che fare con grandezze generalmente variabili (come in analisi), si intende di solito con la parola costante un numero che, senza essere determinato, rimane fisso in una certa relazione, nella quale altri termini possono invece assumere valori diversi in opportuni insiemi.

 





 
N/a
Ringrazio tutti per aver letto questa storiella nata alle quattro di pomeriggio di una calda giornata di metà luglio.
Mi farebbe davvero piacere sapere se vi è piaciuta o meno.
Beh, spero di non aver scritto qualche stupidaggine. Grazie per essere arrivati fin qui.
Death Lady
   
 
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