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Autore: Simone Merico    18/07/2014    1 recensioni
Un giovane adolescente imbranato con le ragazze che per riuscire a conquistare la ragazza dei suoi sogni cercherà di migliorarsi nel rapporto con l'altro sesso, la maggior parte dei tentativi porterà a delle situazioni davvero imbarazzanti e folli.
Spero di divertirvi con questo primo capitolo della mia serie
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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*Drinnnn Drinnn Drinnnn…*
-Dannazione è già mattina- esclamai ancora in dormiveglia.

Una altra giornata di scuola mi aspetta, sempre il solito liceo, sempre le solite faccia… Sempre la solita monotona vita, mi sveglio alle 7:00 mi vesto e faccio colazione, alle 7:45 prendo il treno e alle 8:25 sono a scuola, ho il tempo per mangiare qualche cosa che prendo al solito distributore, ma questa mattina il distributore si sente simpatico e una volta presi i soldi va fuori servizio, tra i crampi allo stomaco per la fame e il nervoso per i soldi persi mi dirigo in classe dove mi aspetta una piacevole sorpresa, un test di 3 ore sulla filosofia che ovviamente avevo dimenticato.

La professoressa divide i fogli con le domande a tutti e quando consegna il mio mi guarda con aria superiore, ed esclama –Dai che se prendi un altro 3 arriviamo a 6- la classe scoppia in una risata, avrei una risposta pronta che la farebbe zittire in ben che non si dica ma non ho voglia di finire in presidenza anche oggi, mi è già bastato ieri quando per sbaglio ho lanciato un fazzolettino sporco sulla testa della prof; ma dico io devi passare proprio quando io cerco di fare canestro con il mio fazzoletto sporco ?

Che tra le altre cose sono anche raffreddato quindi spero proprio di avergli attaccato qualche germe.
Mentre ripenso a ieri sento la porta aprirsi e vedo la ragazza più bella che io abbia mai visto, era quasi un angelo, la preside la fa accomodare al posto proprio di fianco al mio, mentre la fisso senza farmi notare troppo la preside la presenta –Lei è una nuova studente si chiama Gaia, fatela ambientare mi raccomando- la professoressa la guarda e dice –Hai mai studiato filosofia nella scuola da cui provieni ?- la ragazza un poco imbarazzata risponde quasi con un filo di voce –S… Si..- -Perfetto- controbatte la prof –Non avrai problemi allora con il test di oggi- la ragazza diventa pallida in viso e ancora più imbarazzata abbassa lo sguardo.

Durante le 3 ore del test Sono rimasto circa 2 ore fissandola e nell’ora restante ho fissato il suo foglio cercando disperatamente di copiare qualche frase, sperando in un 5 pieno, che avrebbe alzato la mia media ad un livello tale da farmi sentire un genio.

La campana suona e noi consegniamo il compito, per evitare un'altra battuta della prof lo faccio consegnare da un mio compagno,

Una volta che la professoressa esce dalla classe tutti escono per la pausa pranzo mentre io rimango in classe con 2 miei amici, l’unica ad essere rimasta in classe oltre a noi 3 è la nuova arrivata; I miei compagni mi danno una gomitata mentre la fisso –Perché non vai a parlarci?- e cosa dovrei dire!-ribatto io diventando rosso come un peperone.

-ma cavolo abbiamo 16 anni se non riesci a parlare neanche con una ragazza sei messo male-

Mi presi di coraggio è mi diressi verso il suo banco la fissai per circa 30 secondi, lei era imbarazzatissima, io rasentavo l’infarto, e dalla mia bocca uscirono le parole più idiote di questo pianeta –Scusa hai 1 euro? che la macchinetta mi ha fregato i soldi e io ho fame!- Lei mi fissò, il suo sguardo diceva “sul serio mi hai chiesto dei soldi, neanche mi conosci” però rispose educatamente con un semplice –No mi spiace- ed un sorriso, il più bello che io avessi mai visto, torno al banco dove ero seduto con i miei amici che mi fissano quasi imbarazzati per me, li guardo e dico –Ditemi che non gli ho chiesto dei soldi vi prego- loro cominciano a ridere –Si lo hai fatto idiota, quello che ti serve è allenamento, da oggi ci dovrai provare con qualunque ragazza tu veda, e quando sarai pronto ci proverai con lei-.

Io lo fisso quasi disgustato, però l’idea non è male, forse potrei farlo

–Ok, ci sto-
Non avevo idea di tutte le disavventure che avrei affrontato da quel giorno.

   
 
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