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Autore: Therese    03/09/2008    0 recensioni
Era passato quasi un anno da quell'incidente, era passato quasi un anno dal matrimonio di Umi e Miki: le sue parole in quella radura... loro che tornavano a casa... qualcosa che si era smosso nel terreno... una leggera pressione del piede di lei... non aveva fatto in tempo ad allontanarli abbastanza... e questo era stato il risultato. Lei illesa: era riuscito a proteggerla con il suo corpo. Ma la sua (di Ryo) gamba destra era saltata per aria come i pop corn nel forno a microonde. Quella mina era stata messa apposta dal Generale Croiz, ed anche se lui ora marciva in prigione... Ryo era imploso dal dolore e dalla rabbia e Kaori dai sensi di colpa.
Genere: Romantico, Drammatico, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Kaori/Greta, Ryo Saeba/Hunter
Note: Alternate Universe (AU), Cross-over | Avvertimenti: Contenuti forti
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1. Fast and furious

Tutte le mattine, quando si alzava dal letto, andava a controllare che lui stesse bene e tutte le mattine si sentiva in colpa. Perchè era stata colpa sua se lui ora si ritrovava in quella situazione: a camminare con un bastone per tutto il resto della vita. Non sarebbe più stato uno sweeper, non sarebbe più stato quello di prima, non avrebbe più rincorso le donne per strada e non sarebbe più andato nei locali con Mick. Non avrebbe più sorriso e non sarebbe più stato lo stesso Ryo. Ora non aveva più niente da perdere, perchè per salvare lei da una mina ci aveva rimesso la gamba destra. Era passato quasi un anno da quell'incidente, era passato quasi un anno dal matrimonio di Umi e Miki: le sue parole in quella radura... loro che tornavano a casa... qualcosa che si era smosso nel terreno... una leggera pressione del piede di lei... non aveva fatto in tempo ad allontanarli abbastanza... e questo era stato il risultato. Lei illesa: era riuscito a proteggerla con il suo corpo. Ma la sua (di Ryo) gamba destra era saltata per aria come i pop corn nel forno a microonde. Quella mina era stata messa apposta dal Generale Croiz, ed anche se lui ora marciva in prigione... Ryo era imploso dal dolore e dalla rabbia e Kaori dai sensi di colpa. Lui non aveva mai dato la colpa a lei per quello che era successo... perchè la colpa era soltanto sua (di Ryo) se si era lasciato andare ai sentimentalismi e dopo essersi abbracciati si erano diretti verso l'auto e gli altri prendendo la strada più lunga. In quel momento nel suo cervello esistevano solo loro due: sette anni di "muro di Berlino" cancellati con un solo gesto, con una sua sola frase. Sopravviverò per la persona che amo. E questo era stato il prezzo da pagare: disattenzione, testa fra le nuvole, cuore che pulsa, stelline sopra la testa, mano nella mano con lei... e gamba destra out. Dei minuti successivi all'esplosione non ne aveva ricordo perchè il dolore immenso per la lacerazione della sua gamba dal suo corpo l'aveva lasciato privo di sensi. I suoi occhi chiusi gli avevano impedito di vedere il volto trasfigurato dal dolore di Kaori che, dopo che forse l'aveva vegliato per momenti che ancora lui adesso si immaginava interminabili, si era mossa per cercare aiuto. Risultato: il Doc e Kazue avevano fatto un sentitissimo lavoro di taglio e cucito come due comari in un pomeriggio assolato di ricamo. Erano riusciti a rimettergli a posto la gamba dal bacino al ginocchio; ma dal ginocchio in giù, polpaccio caviglia e piede compresi, avevano dovuto tamponarne la mancanza con una protesi di plastica fuori e laminato dentro che tutte le notti doveva essere tolta e rimessa al mattino dopo. Da allora, "Madre Tecnologia" l'aveva fornito di una gamba in più di quelle tre che già aveva per sostenersi. Non si sarebbe mai abituato all'uso del bastone... e nemmeno agli sguardi compassionevoli della gente, degli amici e dei loro clienti. Mick aveva deciso di entrare a far parte della loro squadra City Hunter: ed ora mentre lui (Ryo) sbrigava il lavoro d'ufficio, Mick e Kaori andavano in missione e svolgevano operativamente gli incarichi. Da allora, invece che unirsi per la tragedia, lui e Kaori si erano separati sempre di più. Lui per la rabbia di non potere nè più proteggere lei nè più proteggere se stesso e di essere diventato una specie di "sweeper da archivio"... e lei per i sensi di colpa di aver involontariamente ed inconsciamente provocato quella situazione. Adesso aveva capito il perchè Ryo non si voleva mai lasciare andare o distrarre. Perchè la disgrazia poteva accadere in qualsiasi momento. E nonostante lui le avesse detto più volte di andarsene a fare una vita normale, lei non l'avrebbe mai e poi mai potuto abbandonare. I suoi occhi si riempirono nuovamente di lacrime calde copiose ed amare, mentre lo stava osservando dormire nel letto della sua stanza enorme.

«Smettila di guardarmi come se fossi un derelitto!» Le urlò furioso senza muoversi da quella posizione e senza nemmeno girarsi per guardarla in volto.

«Ryo... io non...»

«Tu che cosa, Kaori?! Da quando sono ridotto così mi curi come se fossi un malato su una sedia a rotelle! Non ho bisogno della tua pietà. Ed ora, esci dalla mia stanza.»

«Ryo... senti...» Cominciò a prenderlo per le buone lei, ma in quel periodo sembrava davvero insopportabile.

«Ryo, un corno. Esci!!!!!» Ruggì tanto da spaventarla e farla cadere in uno stato di paura e di disperazione. Di pianto e di insicurezza.

Quando Kaori uscì dalla sua stanza sbattendone la porta, Ryo si girò su un fianco sempre restando sul letto ed estrasse da sotto il suo letto una piccola bacinella e ci vomitò dentro anche l'anima.

Non avrebbe voluto che Kaori lo avesse visto in quello stato. Il Doc glielo aveva preannunciato... il primo ciclo di chemioterapia non sarebbe stato una passeggiata.

  
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