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Autore: CyberNeoAvatar    20/07/2014    5 recensioni
Cosa succederebbe se Vector finisse nel mondo terrestre e perdesse la memoria? E se poi dovesse affrontare i suoi stessi compagni? In un turbinio di diverse situazioni il bariano alato si troverà a difendere la Terra.
IMPORTANTE: la storia è ambientata in epoca 5D's, per questo è messa in questa sezione. Molte cose sono differenti però rispetto ai bariani originali.
Genere: Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aki/Akiza, Nuovo personaggio, Sorpresa, Yusei Fudo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 41- Le lacrime di Akiry.

Vector continuò a seguire Akiry, diretta alla Piazza Campanile, con grande professionalità nascondendosi in maniera pressoché perfetta per non farsi notare mentre la pedinava. Certo, magari un paio di volte la ragazza si era girata sentendosi osservata, ma il bariano era lesto a trovare subito un nascondiglio. Sette minuti dopo Akiry arrivò alla suddetta piazza, e Vector si piazzò immediatamente dietro ad un piccolo gruppo di persone fingendo indifferenza ed osservando così la sua ragazza.

<< Ehilà, Kile!>> esclamò Akiry salutando un ragazzo che aveva all'incirca la stessa età di Vector dai capelli biondi che gli incorniciavano la faccia e gli occhi verde acqua appoggiato alla grande fontana centrale del luogo a cui si stava avvicinando la figlia di Yusei. Era alto e indossava una maglia a maniche corte color rosso fuoco e dei pantaloncini neri: si trattava di uno di quei giovani che piacciono alle ragazze, per intenderci.

<< Akiry!>> scattò subito Kile con voce gentile togliendosi dalla fontana e raggiungendo Akiry:<< Meno male che sei arrivata, cominciavo a temere che non venissi...>>.

“ Così quello è Kile...” pensò Vector osservando con la coda nell'occhio il tipo e tendendo ben bene le orecchie per carpire i loro discorsi.

<< Scusami, è colpa mia.>> disse Akiry dispiaciuta chinando il capo:<< E' tornata una persona a me molto cara... e mi è passato di mente.>>.

<< Aahahaha! Di che ti scusi?>> rise Kile bonariamente:<< Lo sapevo che comunque saresti arrivata, quindi sono rimasto qua, fiducioso che saresti venuta.>>. Akiry arrossì un po'.

<< Grazie, Kile.>> disse Akiry dandogli un rapido bacio su una guancia. Fu ora il turno di Kile arrossire, molto più violentemente della ragazza però. Pure Vector arrossì... ma non di piacere.

“ Male...detto...” pensò Vector pazzo di gelosia, enormemente tentato di uscire dal suo nascondiglio e di prendere Kile per il collo con l'intenzione di pestarlo a sangue.

<< Ehm,...>> fece Kile piuttosto emozionato dal bacio datogli da Akiry:<< … c-che ne dici se facciamo un giro, ora? Ci dovevamo veder per questo, no?>>.

<< Sì!>> annuì energicamente Akiry contenta allontanandosi verso l'area nord della città in compagnia del suo amico.

“ Mi sa che la situazione è più grave del previsto...” pensò Vector piuttosto preoccupato:“ Meglio seguirli per verificare meglio la situazione...”. Così Vector sorvegliò costantemente i suoi due “ bersagli”: prima i ragazzi fecero il loro ingresso in un bar a bere qualcosa, poi passarono per un luna park e poi in discoteca a fare quattro salti (su richiesta di Akiry, naturalmente). E ogni santa volta Vector dovette trattenersi dal trasformarsi in bariano per giustiziare il suo rivale in amore pensando intensamente:“ Calmo,... CALMO,... gli ha solo dato un bacetto,... un innocuo bacetto...”. Il che a dire il vero non lo tranquillizzava poi di molto comunque. Ad un certo punto però Vector notò qualcosa in Akiry: la sua espressione. Era davvero serena, e raramente l'aveva vista così contenta in compagnia di qualcun altro. Questa cosa lo colpì molto.

<< E'... così felice...>> mormorò tra sé Vector costatando la cosa e rimanendo un po' confuso, allontanandosi lentamente per seguirli a distanza mentre uscivano dalla discoteca. Alle otto, finito il giro, Akiry e Kile arrivarono davanti a casa Fudo, ovviamente tenuti sotto costante osservazione dall'onnipresente bariano.

<< Spero ti sia divertita, Akiry...>> disse con timidezza Kile mettendosi una mano sui capelli.

<< Ma sì... Mi sono più che divertita! Grazie!>> esclamò Akiry al settimo cielo:<< Anzi, che ne dici se ci vediamo anche domani,... magari alle quattro? Ti presento così quella persona che è tornata: sono certa che andreste d'accordissimo!>>.

<< Perchè no?>> disse Kile arrossendo di nuovo:<< Allora,... a domani, buona serata.>>.

<< D'accordo. A domani.>> sorrise Akiry, e così dicendo Kile se ne andò salutando la ragazza con la mano. Akiry a quel punto entrò in casa dopo essersi fatta aprire dai suoi, e Vector rimase fermo a pensare.

“ Sembra stiano davvero bene insieme...” pensò Vector: era in uno stato a metà tra la gelosia e un altro sentimento che non riusciva bene a classificare:“ Io... non so bene cosa dovrei fare, adesso...”. Dieci minuti dopo anche il bariano entrò in casa, dove venne subito accolto da Akiry.

<< Ehi, Vector, ma dove sei stato?>> gli chiese Akiry con aria mezza imbronciata:<< Non me l'avevi detto che uscivi anche tu...>>.

<< Ehm, è vero... E' stata una decisione improvvisa.>> mentì Vector con un mezzo sorriso: quello che aveva visto prima gli ronzava ancora in testa come uno sciame di api fastidiose.

<< Capisco... Va beh, dai, la cena è pronta, vieni.>> disse con allegria Akiry trascinandolo per un braccio fino a tavola, dove si erano già seduti i genitori di lei.

<< Ehi, Vector,...>> gli cominciò a chiedere Yusei serio ricordando come era corso via quando gli aveva indicato il luogo dell'appuntamento tra sua figlia e Kile e pensando fosse successo qualche casino:<< … è andata bene la tua libera uscita di questo pomeriggio?>>.

<< S-Sì.>> disse Vector mentre si sedeva, pensando:“ Meno male che non mi ha chiesto se ho pedinato Kile, o Akiry se la sarebbe presa.”.

<< Come sarebbe dovuta andare, Yusei?>> chiese Akiza al marito incuriosita dalla serietà con cui era stata formulata quella domanda:<< Vector non è certo un ragazzo indifeso...>>.

<< Questo lo so bene.>> disse Yusei sorridendo:<< Non è niente...>>. Da quel sorriso il bariano comprese che Yusei aveva VOLONTARIAMENTE taciuto la possibilità che avesse pedinato Akiry e Vector.

<< Scusami poi se ho lasciato a metà il nostro duello, Vector.>> si scusò Akiry mentre mangiava:<< Se vuoi riprendiamo subito dopo cena.>>.

<< Ah, no grazie!>> esclamò Vector sorridendo:<< Sono ancora molto stanco per il viaggio,... vorrei solo riposare, stasera.>>.

<< Capisco...>> fece Akiry un po' delusa:<< … ma in fondo è normale, sei mesi di viaggio sono tanti.>>.

<< Già.>> annuì Vector sempre sorridendole. Quella notte Vector dormì per la prima volta nel suo nuovo letto, ma non fu un buon riposo: aveva perennemente nella testa Kile e Akiry. Da un lato non riusciva proprio a digerire il fatto che i due stessero assieme, da buon gelosone quale era in quel momento, ma dall'altro... i suoi occhi continuavano a vedere l'aria felice della figlia di Yusei, e questo lo spingeva a ringraziare quel suo rivale. Non sapeva più che fare. Riflettè per tutta la notte, e alla fine...

“ Considerato tutto quanto, non ho che una scelta davanti a me...” pensò Vector prendendo una grave decisione. L'indomani dopo una buona colazione Akiry e Vector uscirono per andare a trovare Vale e suo fratello Cyber, che ancora non sapevo del suo ritorno.

<< Aahahaha, lo sapevo che non potevi essere morto!>> esclamò Cyber ridendo dopo che si furono ritrovati:<< Me lo sentivo nel sangue: figuriamoci se uno coriaceo come te moriva così all'improvviso!>>.

<< Nemmeno io pensavo fossi davvero morto in fondo.>> disse a sua volta Vale sorridendo:<< Se ci credeva la mia migliore amica ci dovevo credere anch'io.>>.

<< Ah, sono contento che non mi abbiate dato per morto... e per giunta vi trovo benissimo!>> disse Vector contento:<< Ehi, Cyber, stai cercando ancora di conquistare il mondo per migliorarlo? Come sta la tua organizzazione?>>.

<< Molto bene, Nakajima e gli altri stanno benone.>> disse Cyber con un sorriso di sfida:<< Certo che cercherò di conquistare il mondo per migliorarlo... e stavolta tu non riuscirai a mettermi i bastoni tra le ruote: sarà un piano perfetto!>>.

<< Allora sarò lieto di rovinartelo, AHAHAH!!>> rise Vector con fare altezzoso.

<< La vedremo...>> disse Cyber notando qualcosa nei suoi occhi e pensando:“ Sembra abbia qualcos'altro per la testa... Qualcosa di importante...”.

<< Tutto ok, fratello?>> gli chiese Vale notando la sua aria pensosa:<< Mi sembri pensieroso...>>.

<< Eh? Sì, va tutto bene.>> rispose Cyber scuotendosi. Successivamente a quell'incontro, alle quattro, Akiry chiese a Vector di accompagnarlo a conoscere una persona. Ovviamente il bariano sapeva perfettamente che lo portava a conoscere il “ carissimo” Kile, ma lui acconsentì, quindi una mezz'ora di cammino dopo si ritrovarono di nuovo alla Piazza Campanile, ove li attendeva nuovamente il concorrente di Vector.

<< KILE!>> lo chiamò Akiry da lontano. Kile li notò e li raggiunse.

<< Ah, eccoti qui, Akiry.>> sorrise Kile:<< Tutto a posto?>>.

<< Sì sì, no problem.>> disse svelta Akiry, poi spinse in avanti Vector:<< Lascia che ti presenti quella persona di cui ti ho parlato: il suo nome è Vector.>>.

<< Q-Quel Vector?>> chiese Kile tendendo la mano verso di lui per stringere la sua:<< Akiry mi ha parlato moltissimo di te. E' un piacere conoscerti di persona.>>.

<< Il piacere è tutto mio.>> affermò Vector sforzandosi di sorridere e stringendogliela molto forte senza accorgersene.

<< Ouch!>> esclamò Kile ritraendo subito la mano e massaggiandosela:<< Hai... una bella stretta...>>.

<< Te lo dicevo che era forte.>> disse Akiry:<< Dai, che aspettiamo? Andiamo tutti insieme al...?>>.

<< Ehm, no grazie. Non vengo.>> annunciò Vector voltando lo sguardo.

<< Eh?>> fece Akiry:<< Perché?>>.

<< Beh, penso che vi farebbe meglio stare un po' da soli.>> disse Vector deciso ma sorridendo:<< Sai,... potrei essere di troppo...>>.

<< Ma no, non ci disturbi affatto.>> disse Kile:<< Vieni pure.>>.

<< No, grazie. Sono certo che vi divertirete molto di più in mia assenza.>> insistette Vector.

<< Uffi, ma perché non vuoi venire?>> disse Akiry cercando di convincerlo:<< E dai...>>.

<< Per piacere, preferirei non venire. Ci vediamo a casa tua.>> le disse Vector allontanandosi lentamente.

<< E va bene...>> si arrese Akiry, molto confusa:<< Andiamo, Kile. Non so cosa gli è preso, ma gli passerà...>>.

<< Ok.>> annuì Kile procedendo insieme alla ragazza in direzione dell'area est della città. Intanto Vector si bloccò dopo un po' di strada, e a quel punto si dovette trattenere con tutte le sue forze per non andare da Kile per ammazzarlo.

<< Calma, Vector,... calma... La decisione che hai preso non deve lasciar spazio alla gelosia!>> si ripeté dieci volte Vector, dopodiché prese a pedinare esattamente come l'altro giorno Akiry e Kile ora che erano abbastanza lontani da non notarlo. Li sorvegliò di nuovo per tutto il percorso, con la differenza che stavolta rientro a casa prima della ragazza per non insospettirla. 

<< Ehi, Vector, che ne diresti di...?>> cominciò Akiry quella sera dopo che ebbero cenato, ma Vector la interruppe.

<< Akiry, hai passato buona giornata con Kile?>> le chiese tutto sorridente lui:<< Racconta, dai.>>.

<< Ehm,... eh?>> gli domandò Akiry confusa.

<< Ma sì, insomma: siete andati d'accordo? Dove siete stati? Che avete fatto di bello?>> la bombardò di domande Vector.

<< Uhm,... Vector mi sembra un po' strano dall'altra sera...>> osservò Akiza mentre sparecchiava la tavola:<< Chissà che gli è preso...>>.

<< Purtroppo temo di saperlo.>> disse Yusei scuro:<< Però per il momento preferirei non parlarne...>>.

<< D'accordo, Yusei.>> annuì Akiza. La mattina dopo Akiry non trovò Vector in casa: Yusei le disse che aveva detto che sarebbe stato fuori fino a tardi.

<< Ah, e ha detto anche...>> continuò Yusei:<< … che dato che sei stata così bene con Kile magari potevi uscirci anche oggi.>>.

<< Cosa???>> disse Akiry sbalordita:<< Davvero ha detto questo?>>.

<< Sì.>> annuì Yusei chiudendo gli occhi.

<< Aspetta un po'...>> cominciò a dire Akiry accendendo una lampadina nel cervello:<< Non mi dire che Vector è... geloso?>>.

<< Chi lo sa...>> continuò Yusei mantenendosi in forse.

<< Ma nooooo!!>> fece Akiry agitando in avanti le mani e scartando subito quell'idea:<< Non è proprio da lui ingelosirsi...>>. Quando Vector tornò dal suo giro alle nove effettivamente Akiry era uscita di nuovo con Kile (stavolta anche con Vale) quel pomeriggio. Subito la ragazza lo accolse di nuovo.

<< Ehi, Vector, come è andata fuori?>> gli chiese Akiry, che l'aveva aspettato per un bel po', non appena fu entrato.

<< Bene, mi sono fatto un bel giretto. Ho anche già cenato fuori.>> disse Vector sorridendo:<< Com'è andata con Kile?>>.

<< A proposito, perché hai lasciato detto a papà di...?>> cominciò a chiedergli Akiry.

<< Dai, raccontami i dettagli, su!>> esclamò Vector troncando la sua domanda con entusiasmo. Akiry sbuffò e cominciò a raccontare anche se il comportamento di Vector cominciava un poco ad infastidirla. Più tardi il bariano affermò di essere ancora molto stanco per il viaggio di ritorno, quindi ritornò a letto senza stare un po' con la ragazza. Il giorno dopo...

<< Oggi non ho voglia di uscire.>> disse Vector annoiato stando a letto quella mattina quando Akiry gli venne a chiedere se voleva fare un giro in sua compagnia.

<< C-Cosa?>> chiese Akiry parecchio stufa:<< Ma è da quando sei tornato che non facciamo un giretto insieme! Per piacere...>>.

<< Ma... non ne ho proprio voglia.>> scosse il capo Vector sospirando:<< Perché non esci un po' con Kile anche oggi?>>.

<< E va bene!>> esclamò Akiry armandosi di tutta la sua restante pazienza:<< Conoscendoti non cambierai idea, no? Andrò con Kile, allora!>> e così dicendo se ne andò pensando confusa:“ Non capisco proprio... Che gli prende?”. Anche quel pomeriggio Vector prese a pedinare i suoi due obbiettivi, sempre cercando di contenere a stento tutta la gelosia che sentiva nel vederli insieme. Ad un certo punto mentre li spiava al parco della città da dietro un albero una voce femminile alle sue spalle attirò la sua attenzione:<< Ehi, Vector!>>. Vector sobbalzò con il cuore in gola per la sorpresa, e girandosi si trovò di fronte Merag nella sua forma umana.

<< M-Merag??>> mormorò Vector sorpreso.

<< Sì, Vec...>> cominciò a rispondere Merag quando Vector la prese come un lampo tappandole la bocca e nascondendo anche lei dietro l'albero.

<< SSSSSTTTTTT!!!>> sibilò Vector mettendosi un dito davanti alla bocca:<< Vuoi farmi scoprire?>>.

<< Ma cosa succede?>> chiese lei piano:<< Perché ti nascondi?>>.

<< Sto... sorvegliando Akiry.>> disse Vector arrossendo lievemente per l'imbarazzo.

<< Eh?>> fece stupita la bariana, poi diede un'occhiata ad Akiry e tornò a parlare a Vector:<< Ah, capisco,... ma non stava con te Akiry?>>.

<< Adesso... è diverso.>> disse Vector non perdendo di vista le sue “ prede”.

<< Strano però... Non mi dire che sei geloso?>> gli domandò Merag maliziosa.

<< Certo che lo sono... ma non mi interessa.>> affermò Vector.

<< Come? Sei geloso e non intervieni? Ma non volevi bene a quella ragazza?>> chiese Merag piuttosto confusa.

<< E' proprio perché le voglio bene che non interverrò.>> sentenziò Vector. Merag tacque per un secondo.

<< Va beh,... immagino che siano fatti tuoi, anche se non capisco affatto il motivo di questo tuo comportamento.>> sospirò Merag:<< Ad ogni modo ero venuta a cercare Akiry per dirle che non ti avevamo trovato. Ma lei sa già che sei tornato, vero?>>.

<< Esatto.>> annuì Vector.<< Quindi non è più necessario che tu glielo comunichi.>>.

<< Bene. Allora tornerò nel mio mondo per comunicare la notizia anche a Nasch e agli altri. Mi ha fatto piacere rivederti dopo così tanto tempo.>> disse Merag facendo dietrofront:<< Ti saluto. Ah, solo un'ultima cosa...>>.

<< Sì?>> chiese Vector.

<< Buona fortuna per questo tuo problema. Qualcosa mi dice che ne avrai bisogno.>> affermò Merag andandosene via. Quella sera Akiry tornò nuovamente alla sua abitazione: si era intrattenuta più del solito a girare con Kile per la città questa volta. Non appena fu dentro incrociò subito Vector, che era rientrato dieci minuti prima.

<< Ciao, Vector.>> lo salutò Akiry con allegria.

<< Oh, Akiry!>> esclamò Vector lieto di rivederla:<< Sei rimasta fuori parecchio, eh?>>.

<< Eh, sì.>> ammise Akiry, poi timidamente gli chiese:<< Non che stasera potremo...>>.

<< Su, forza: ti sei divertita anche stavolta con Kile?>> le chiese per l'ennesima volta il bariano interrompendola ancora:<< Sono certo che avete fatto cose stratosferiche insieme, non vedo l'ora di sentirle. Dai, non tenermi sulle...>>.

<< Kile,... ancora Kile...>> mormorò Akiry con il viso scuro:<< Basta!>>.

<< … eh?>> fece Vector bloccandosi:<< Cosa ti prende, Akiry?>>.

<< No, è cosa prende a TE la questione!>> esclamò Akiry alzando lo sguardo, scocciata:<< Dalla sera in cui sei tornato ogni volta che arrivo a casa tu non fai altro che chiedermi di Kile... oppure mi eviti dicendo che sei stanco o che non hai voglia di uscire...>>.

<< Ma...>> cominciò a chiedere Vector cominciando a preparare sul momento qualche scusa, ma in quel momento Akiry scoppiò.

<< LO CAPISCI CHE VORREI STARE SOLO UN PO' CON TE???>> gli urlò Akiry con uno scatto d'ira che fece saltare in piedi ed accorrere Akiza e Yusei.

<< Ehi, tesoro, che ti prende?>> le disse affettuosamente Akiza standole accanto.

<< Che sta succedendo qui?>> chiese un perplesso Yusei.

<< Vector,... se mi vuoi bene devi dirmi tutto.>> mormorò Akiry tremando, seria. Vector rimase a fissarla in silenzio per qualche secondo. Poi annuì:<< E va bene... Usciamo un attimo e ti spiegherò tutto.>>.

<< Non potreste spiegarci anche a noi?>> chiese Akiza piuttosto preoccupata.

<< Mamma, papà... Vorrei parlare con Vector faccia a faccia, per favore. Sono questioni personali.>> disse loro Akiry con aria supplicante.

<< D'accordo.>> sospirò Yusei:<< Andate pure.>>. Vector e Akiry a quel punto uscirono in giardino, e una volta fuori i due genitori della ragazza si scambiarono uno sguardo preoccupato.

<< Di cosa pensi possa trattarsi?>> gli chiese Akiza preoccupata:<< A parte quando si sono incontrati per la prima volta Vector e Akiry non avevano mai litigato...>>.

<< Beh,... proverò a darti un'idea della faccenda...>> disse Yusei pronto a raccontare i suoi sospetti sulla presunta gelosia da cui probabilmente deriva il comportamento di Vector. Intanto il bariano e la ragazza si introdussero nel tappeto verde che circondava casa Fudo, pronti a confrontarsi.

<< Allora Vector, si può sapere cos'hai?>> cominciò subito Akiry:<< Sei forse geloso di Kile?>>.

<< Sì, sono geloso...>> annuì Vector senza guardarla.

<< E io che avevo pensato che fosse assurdo...>> continuò Akiry:<< Se sei geloso perché mi eviti però? Questo è contrario ad ogni logica! Dovresti cercare di starmi più accanto se non vuoi perdermi, e invece mi eviti come un'appestata...>>.

<< Certo, per forza!>> esclamò Vector voltandosi verso di lei:<< Sembrate stare così bene insieme voi due! Perché dovrei intromettermi? Certo, sono geloso, ma riconosco che lui è il tipo che fa per te...>>.

<< Solo... perché sto bene con lui?>> gli chiese Akiry piuttosto sorpresa:<< E' naturale che stia molto bene con lui, dopo che sei scomparso l'ho conosciuto e mi ha sostenuta in ogni modo perché non soffrissi più per la tua assenza. E' un vero amico ma questo non vuol dire che io...>>.

<< Senza contare...>> continuò Vector, spietato:<< … che io sono un bariano e tu una terrestre. Non può funzionare tra di noi... Ti rovinerei solo la vita!>>.

<< Ma Vector, tu...>> iniziò di nuovo Akiry ma a quel punto toccò a Vector esplodere.

<< BASTA DISCUTERE!>> scattò Vector con rabbia:<< Possibile che tu non capisca che sto facendo tutto questo per te, SOLO PER TE??>>. Akiry rimase spiazzata, immobile, incapace di parlare o di ribattere come shoccata. Due secondi dopo i suoi occhi si riempirono di lacrime. Vector allora si rese conto della durezza messa nelle proprie parole, e quindi cominciò a dire:<< Akiry,... scusa,... io...>>.

<< Tu non... non capisci niente...>> tremò Akiry mentre il pianto le rigava le guance.

<< Akiry...>> mormorò lui provando a metterle una mano una sulla spalla, ma la ragazza respinse la sua mano.

<< SEI UNO STUPIDO! VAI VIA!>> gli gridò Akiry tornandosene di corsa in casa sconsolata richiudendo con forza la porta dietro di sé. Vector rimase impietrito, pensando solo:“ Che... Che ho fatto?”. Quindi senza pensarci due volte corse via da quella casa pensando solo a correre. Quando finalmente si fermò giunse all'interno del teatro abbandonato che usò per allenarsi in passato.

<< Perchè... Perché l'ho fatta piangere?>> ansimò Vector accasciandosi sul trono davanti alle file di posti vuoti, muti testimoni della sua disperazione: la cosa che non aveva mai potuto sopportare era che qualcuno potesse far piangere Akiry... ma stavolta era stato lui a farla piangere! In quel momento il Chaos Crystal sul suo petto e quello incastonato dietro la sua testa si illuminarono, e Vector si trasformò nella sua forma bariana, quella ottenuta durante la lotta contro Misael, e gridò:<< CHE IDIOTA CHE SONO!>> così dicendo si mollò da solo un pugno fortissimo nello stomaco. Non contento, l'infelice bariano materializzò nell'aria sopra il teatro il proprio Numero C5: Drago Chimera del Chaos e con un impeto di sfogo gli fece lanciare attacchi di vario tipo contro ogni singola parte del teatro. Cinque minuti dopo tutto lo spazio intorno a lui era finito mezzo congelato e mezzo distrutto. Avrebbe potuto arrivare qualcuno, ma a Vector non gliene poteva importar di meno in quella situazione.

<< Sono... imperdonabile!>> ansimò Vector fermando temporaneamente gli attacchi della propria creatura:<< Perché?>>.

<< Ehi, fa freddino qui, non trovi?>> disse una voce alle sue spalle. Il bariano si voltò subito e vide una vecchia conoscenza avvicinarsi a lui.

<< C-Cyber?>> chiese Vector stupito dalla presenza in quel luogo del capo della CPA:<< Che diavolo ci fai qui?>>.

<< Diciamo che passavo da queste parti...>> affermò Cyber sorridendo:<< Ultimamente utilizzo questo teatro per sperimentare i miei aggeggi. Sembra che tu sia in difficoltà però: cosa ti è successo?>>.

<< Vuoi... proprio saperlo?>> gli chiese Vector con aria inconsolabile facendo svanire la propria creatura e riassumendo il suo aspetto umano.

<< Ma certo, ci mancherebbe.>> disse Cyber:<< Dopotutto sei un amico di mia sorella.>>.

<< Non me la sento...>> scosse il capo Vector.

<< Non farti pregare, dai.>> insistette Cyber davvero incuriosito.

<< E va bene...>> fece Vector rassegnandosi, e così cominciò a raccontare quello che gli era accaduto prima, le cause e i fatti avvenuti nei giorni scorsi, motivazioni incluse. Alla fine del racconto...

<< Capisco... Non vuoi darle un dispiacere e quindi preferisci sacrificare il tuo amore per lei.>> rifletté Cyber:<< Adesso lei non vuole più vederti. Beh, in questo modo però otterrai quello che volevi se non sbaglio: probabilmente si metterà con Kile.>>.

<< Non capisci.>> disse Vector:<< Io l'ho ferita... e la cosa mi fa sentire davvero uno stupido. Eppure... io sto facendo tutto quanto per renderla felice...>>.

<< Ascolta,...>> disse Cyber sorridendo:<< … io so bene che voi due vi amate entrambi, ve lo siete detti anche sulla Dimensione Spaziale Bariana, no?>>. Vector alzò lo sguardo arrossendo.

<< E tu come fai a saperlo?>> gli chiese Vector:<< Abbiamo parlato pianissimo quando ce lo siamo detti...>>.

<< Vi ho sentiti lo stesso.>> affermò Cyber:<< Ad ogni modo,... ricordi? In passato io volevo ucciderti per raggiungere i miei obbiettivi di conquista, e tutto questo per mia sorella. Tuttavia Vale arrivò e mi fece capire che diventando un assassino l'avrei solo resa ancora più infelice. Questo mi spinse a lasciar perdere quel piano...>>.

<< E cosa c'entra questo?>> gli domandò Vector.

<< C'entra, c'entra.>> disse Cyber:<< Voi vi volete bene davvero, è grazie al vostro amore se sei riuscito a continuare a combattere arrivando a sconfiggere Misael. Però come io ho dovuto rispettare il desiderio di Vale per renderla davvero felice... tu dovresti ascoltare quello di Akiry: lei vuole stare con te, non le importa se sei un bariano o meno.>>. Vector rimase in silenzio, meditando su quello che gli era appena stato detto. Infine sorrise.

<< Grazie, Cyber.>> lo ringraziò il bariano:<< Sei un amico davvero prezioso.>>.

<< Finché non tenti di ostacolare di nuovo i miei piani...>> disse Cyber sorridendo.

<< Stasera penserò al da farsi... e domani prenderò la mia decisione.>> affermò Vector deciso.

<< D'accordo, ma nel frattempo ti consiglierei di venire a dormire a casa mia: sai, credo che il tuo “ sfogo” attirerà presto qualcuno. Anzi, mi stupisco che non siano già arrivati dei curiosi.>> disse Cyber guardandosi intorno.

<< Ok,... basta che tu non mi tenda un agguato come quando mi hai catturato tempo fa.>> disse Vector con diffidenza.

<< AAHAHAH, stai tranquillo, niente del genere!>> esclamò Cyber divertito. Una volta alla casa del boss della CPA, Vector venne sistemato nella stanza degli ospiti per la notte. Dopo una nottata di riflessioni il bariano si presentò la mattina dopo davanti a Cyber e Vale con fare risoluto.

<< Ehilà, buongiorno. Hai finito di pensare?>> lo salutò Cyber mentre faceva colazione.

<< Sì, ho deciso.>> annuì Vector:<< Parlerò con Akiry e le farò capire che voglio esaudire il suo desiderio stando insieme a lei.>>.

<< Bravo, così si fa.>> sorrise Vale alzandosi dal suo posto a sedere:<< Io e mio fratello ti accompagneremo, non si sa mai.>>. In verità lei non vedeva l'ora di scoprire come sarebbe finita la faccenda.

<< Bene, allora andiamo.>> disse Cyber finendo di far colazione e alzandosi. Il trio uscì di casa e si recò deciso verso casa Fudo. Una volta arrivati a destinazione Yusei venne ad aprire loro la porta.

<< Vector?>> si chiese Yusei sorpreso:<< Che ci fai di nuovo qui?>>.

<< Non è importante, devo vedere al più presto Akiry!>> esclamò Vector frettoloso:<< Devo parlarle,... scusarmi...>>.

<< Capisco...>> disse Yusei comprendendo che Vector aveva ragionato:<< Purtroppo però Akiry non è qui: è uscita con Kile.>>.

<< C-Cosa?>> si impietrì Vector.

<< Per caso ha lasciato detto dove andavano?>> prese prontamente la parola Cyber.

<< Fammi pensare... Sì, ora che ci penso aveva detto che andavano al parco.>> comunicò loro Yusei dopo una breve riflessione.

<< Perfetto, allora andiamo!>> esclamò Vector correndo in direzione del parco seguito alla medesima andatura da Vale e Cyber. Mentre si allontanavano Yusei pensò osservandoli:“ Buona fortuna, Vector...”. Nel frattempo Akiry e Kile erano seduti su una panchina del luogo indicato dal padre della ragazza a conversare un po'.

“ Eh, lo devo ammettere,...” pensò Kile mentre ascoltava Akiry:“ Sono innamorato di Akiry: e così bella... e speciale. Forse dovrei confessarglielo...” quindi interruppe la ragazza chiedendole, rosso in faccia:<< Scusami, Akiry,... c'è una cosa che devo dirti...>>.

<< Mmh?>> fece Akiry con tono interrogativo:<< Dimmi pure, Kile.>>.

<< Ecco,... io...>> cominciò a parlare il ragazzo, ma si bloccò: era davvero difficile dirglielo così:<< Non riesco a trovare le parole...>>.

<< Dev'essere davvero importante allora.>> sorrise Akiry:<< Dai, ti ascolto.>>.

<< Beh, il fatto è che... io...>> si sforzò Kile quando un grido attirò l'attenzione dei due:<< AKIRYYYYYYYY!!!>>. Vector era arrivato: fradicio di sudore e ansimante peggio di un atleta che avesse percorso una distanza abnorme ma era arrivato appena in tempo con al seguito Vale e Cyber.

<< Tu?>> disse Akiry sorpresa.

<< Per favore, Akiry,... scusami.>> disse Vector spossato.

<< Certo che ne hai di fegato a tornare da me...>> disse Akiry gelida:<< … dopo il modo in cui mi hai trattata ieri sera.>>.

<< Guarda che dico sul serio!>> esclamò Vector cercando di far valere le sue ragioni:<< Ci ho riflettuto molto... e ho capito quanto sono stato stupido. Ho sbagliato,... non dovevo cercare di farti mettere con qualcun altro o... evitarti, bastava semplicemente che ricambiassi le tue attenzioni.>>.

<< E allora?>> rispose Akiry.

<< Voglio solo che torni tutto come era prima.>> disse Vector:<< Ti prego, voglio solo un'ultima possibilità,... io ti amo, e lo stesso vale per te, ne sono certo.>>. Akiry e Vector si fissarono per alcuni istanti come se cercassero di leggere nel pensiero l'uno nell'altra con Cyber, Kile e Vale come muti spettatori.

<< Comodo...>> dichiarò alla fine Akiry alzandosi e voltandosi:<< Quelli come te però non possono stare... con quelle come me, no? E adesso torni qui come se niente fosse... dicendo che vuoi un'altra possibilità, che vuoi far tornare tutto come prima...>>.

<< Per favore...>> la supplicò Vector.

<< Non voglio più saperne niente di te,... voglio solo che tu te ne vada.>> lo interruppe Akiry:<< Andiamocene, Kile!>> e così dicendo la ragazza iniziò ad allontanarsi con passo solenne. A quel punto la voce del bariano ruppe nuovamente il silenzio:<< Ricordi... quella notte piovosa?>>. Akiry si bloccò.

<< Quella notte... io volevo andarmene per non metterti in pericolo dopo aver fatto luce sul mio passato.>> continuò Vector tenendo lo sguardo abbassato:<< Io sostenevo di essere malvagio... e tu invece continuavi a dire che io non lo ero. Hai perfino rischiato la tua vita pur di provarmi... che non ero malvagio... ma che ero buono. Da quell'episodio ho compreso... che una persona speciale,... una persona a te VERAMENTE speciale,... è capace di cambiarti davvero. E per me quella persona speciale... sei sempre stata tu. Tutto quello che sono ora lo devo solo a te. Questo legame che ci unisce... è più importante di qualsiasi differenza, sia di razza che di personalità. Quello che voglio dire è che... senza di te io non posso vivere in alcun modo.>> a quel punto Akiry si voltò lentamente: i suoi occhi erano diventati umidi.

<< Ho capito poi...>> riprese Vector:<< … che io ero la persona speciale per te... quando ci siamo scambiati quel primo bacio,...ed  infine ne ho avuto la certezza quando ci confidammo reciprocamente quella dichiarazione d'amore mentre ero in difficoltà contro Misael.>> detto questo il bariano alzò lo sguardo verso la sua ragazza e le sorrise con dolcezza:<< Quindi... te lo chiedo di nuovo, Akiry: puoi perdonarmi?>>. Un secondo dopo lacrime copiose rigarono il volto della ragazza.

<< S-Sì!>> annuì Akiry singhiozzando di gioia:<< Io... ti perdono, Vector,... TI AMO ANCH'IO!>> e così dicendo corse incontro al suo amore.

<< Akiry!>> esclamò Vector piangendo anche lui felice correndole a sua volta incontro: i due innamorati si abbracciarono a metà strada facendo una giravolta, e quando si fermarono si baciarono davanti a tutti quanti.

<< BRAVI! BRAVI!>> esultò Vale contentissima:<< Sigh,... mi sto commuovendo...>>.

<< E' questo il finale che volevo.>> affermò Cyber sorridendo. Kile invece restò fermo ad assistere alla scena per un po', infine sospirò dicendo:<< Vabbé,... so quando è tempo di arrendersi.>>.

<< Non ci lasceremo mai... Mai più!>> disse Akiry felicissima staccando la bocca da quella del bariano.

<< Giusto! Staremo insieme... per sempre!>> esclamò Vector annuendo, dopodiché tornarono a baciarsi ancora con un altro impeto di passione. Bariani, umani,... alla fine un solo sentimento può annullare queste differenze,... e cambiare completamente anche l'individuo più abbietto e malvagio di tutti!

FINE
Ebbene sì, anche questa fantastica (o almeno spero che lo sia stata) fanfiction è terminata. Tuttavia i miei racconti non sono ancora finiti e spero che vi piaceranno, chi deciderà di seguirli ovviamente. Ringrazio poi tutti i recensori e lettori che mi hanno sostenuto e seguito, in più suggerisco agli interessati le fanfiction fantastiche dei seguenti colleghi: giuggy 3, GravityZero, eli8600, dolcesara, Aki_chan_97, Jessica Fudo, Ivankov00, kiarathebestmito, playstation, i_m_directioner. Vi garantisco che non vi lasceranno delusi. Ad ogni modo non è escluso che in futuro questa fic riceva un sequel in modo così da permetterci di ammirare nuovamente in azione Akiry e Vector (avevo pure pronto un possibile seguito per questo, ma bisogna ancora lavoraci molto). E' tutto, ci rivediamo tra quattro o cinque giorni con la storia suggeritami dai recensori. Cordiali saluti dal vostro CyberFinalAvatar.
 
  
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