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Autore: Lunetta 12    20/07/2014    5 recensioni
[STORIA AD OC... ATTENZIONE POSTI LIMITATI... LEGGETE PER SAPERNE DI PIU']
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Dopo la sconfitta del Kishin, Maka e Soul sono diventati due fra i personaggi più conosciuti di tutta Death City... tan tè che un secolo dopo la loro storia è diventata leggenda.
Ora è arrivata la fine per il genere umano, solo pochi verranno salvati, e condotti alla terra sacra, ma ovviamente i nemici non mancano, e le prove da superare sono molte... ce la farà il tuo OC a sopravvivere, o diverrà legna da ardere?
***
Lunetta
Genere: Avventura, Comico, Dark | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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The Uninstall Universe

capitolo 6



Konichiwa minna-san! Dopo un LUNGHISSIMOOOO!!! periodo di assenza sono tornata con un nuovo capitolo. Allora, adesso vi spiego un attimo perchè ci ho messo secoli a farlo. Beh, ho avuto gli esami ed ero sommersa da messaggi delle mie amiche che dicevano tutte che si stavano cagando addosso, poi mia mamma rompeva che dvevo studiare, e infine avevo perso la voglia di scrivere, diciamo che mi sono assentata spratutto per l'ultimo motivo, e mi dispiace tanto.. ma ora sono quì! ^^
In questo cap non sono presenti tutti i vostri OC, alcuni sono nell'ombra e altri appaiono poco, ma non temete, l'ho fatto a posta, proprio perchè nel prossimo capitolo appariranno di più. Ok minna-san... a me ad esser sincera questo capitolo non fa impazzire, alcune scene devo ammetere che sono fiera di me, ma per altre, mi sento patetica, beh, cercherò di impegnarmi di più nel prossimo... che come sempre, non so quando uscirà, ma pregate che sca prima dellnizio della scuola, o siamo tutti fritti... ok, ora vi lascio alla lettura
Sayonara! ^^


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- Unità 02 Sadice a rapporto... il piano di Shino strega dei ghiacci è fallito a tavoletta -
La ragazza che le dava le spalle si voltò verso di lei, facendo fluttuare i suoi capelli rossi e sbattendo le lunghe ciglia che le incorniciavano il volto simile a quello di una bambola perfetta.
 - Non importa, dopotutto c'era una piccola possibilità che potesse fallire. Ora il ventotto per cento dell'Africa è ricoperto da ghiacci ed è iniziato l'assedio alla base dei ribelli -
Sadice la guardò perplessa.
- Onice... quali sono le probabilità di riuscita del nostro piano? -
Le chiese con la sua voce bambinesca.
 - Per ora abbiamo l'ottanta tre per cento di possibilità a nostro favore, ma questi sono dati variabili, basta che uno di loro faccia qualcosa che non sia stato calcolato dal server centrale e il calcolo delle probabilità cambia -
La seconda unità sospirò.
- Contiamo tutti su di te, e io continuerò a fornirti i dati sensoriali -



Aveva sentito quei tonfi che provenivano dall'esterno e aveva visto che il castello stava per essere assediato da quei mostri di ghiaccio. Ora stava correndo per i corridoi dell'enorme fortezza, era preoccupata per il suo partner.
- Diamine! Perché non riesco a trovarlo!? -
Quando arrivò in uno dei grandi saloni della residenza, e lo vide.
 - Ommioddio! RENJI! -
 Il ragazzo era ferito, ma ancora vivo e al suo fianco c'era Viola, che cercava in qualche modo di medicarlo come poteva. Anima si avvicinò ai due preoccupata, era la prima volta che lo vedeva ferito, dato che in battaglia lei faceva sempre in modo che niente lo sfiorasse.
 - Mi dispiace tanto Renji... -
 Disse la gatta prendendolo e abbracciandolo forte mentre iniziava a piangere come una fontana
 - WEEEE.. SEI COSI' PICCOLO E DELICATO!!! -
 - Anima!!! Piano! E non sono piccolo e delicato! -
 - SEI ANCORA VIVOOOO!!!! -
esclamò lei sorpresa, per poi versare una marea di lacrime per la felicità.
 - P-per favore... fate piano... le ferite, potrebbero riaprirsi -
 Si intromise Viola con il suo solito tono dolce e titubante. La gatta smise di piangere, e guardò la maghetta con decisione, tanta che la poveretta arrossì per l'imbarazzo.
- N-non.. non guardarmi... c-così -
Sussurrò la viola abbassando lo sguardo sul pavimento. La gatta atterrò del tutto la compagna e l'abbracciò forte.
 - Grazie mille!!! ti sono debitrice! -
- Ma.. n-non ce né bisogno... d-davvero... -
 - Insisto! Chiedimi qualsiasi cosa! -
Insistette la mora alzandosi da terra e aiutando la ragazza a mettersi in piedi. In quel momento arrivo Rayan, che nel vedere Renji ferito non si scompose e serio come il solito si diresse verso la sua partner.
- Spero tu sia pronta, perché ho bisogno del tuo aiuto -
Disse porgendole la mano. La ragazza esitò, non sapeva se accettare o no, dopotutto lei non era una persona violenta, e non aveva mai combattuto in vita sua. Anima le mise una mano sulla spalla, rassicurandola
- Tranquilla, ti coprirò io -
 - E io, farò del mio meglio... -
Aggiunse Renji alzandosi con fatica, aiutato da Anima. La maga si decise -non doveva deludere i suoi compagni- e in un lampo viola si trasformò in una bellissima spada perlacea. La lama era di perla con splendide venature color ametista, l'impugnatura era decorata con motivi floreali e al centro era incastonata la splendida pietra viola. Rayan impugnò la sua arma, era la prima volta che vedeva la partner nella sua forma da arma. Fece rigirare e volteggiare la spada, tagliò più e più volte l'aria e per ultimo lanciò in fendente che senza esitazione tagliò morbido e dicato una delle enormi colonne del salone, infine si fermò ad ammirarla.
- Fantastico, è come se fossi un'estensione del mio stesso braccio -
Disse senza lasciarsi scappare nessun sospiro di stupore. Al suo contrario sia Anima che Renji ne eramo estasiati, non solo per il fatto che Viola si fosse trasformata in una spada tanto bella ed elegante, ma anche per via che le loro anime viaggiavano sulla stessa lunghezza d'onda e i loro movimenti erano fluidi, quasi a sembrare una danza.
 - Wow! Siete assolutamente fantastici! -
 Esclamò la gatta con gli occhi che le brillavano, mentre il partner sorrideva.
 - Che arma fantastica! Vorrei anch'io possederne una così! -
 - Ma Anima, tu sei un'arma! -
 - Uh?! A già, che sciocca! -
Rammentò la ragazza mettendosi una mano dietro la testa. Dei colpi sordi riportarono tutti alla realtà.
 - Io vado avanti, ci si vede sul campo di battaglia! -
 Detto questo il biondo scomparve dalla vista dei due amici, lasciando dietro di sè due facce stupite.



- Ei! Abel! Tienti pronto! -
 Ordinò perentoria Whiteney al moro, ma il ragazzo anziché scattare sull'attenti rimase in mobile con lo sguardo perso nel vuoto. La ragazza non ottenendo risposta iniziò a innervosirsi, prese il partner per un orecchio,e con tutta la voce che riuscì a raccogliere nelle sue corde vocali, ci gridò dentro:
 - SVEGLIA BABBEO!!! SIAMO IN GUERRAAA!!! -
 Il ragazzo parve spaventarsi tanto, al punto che scatto subito nella tipica posizione da soldato.
 - SIGNOR SI', SIGNORA! -
 - Mi sembra di avertelo detto già un milione di volte! NON DISTRARTI!!! -
Lo rimproverò la mora. Abel sciolse i muscoli del corpo e si mise una mano dietro la testa, sorridendo leggermente imbarazzato.
- He-he.. scusami tanto Whit, lo sai, è più forte di me -
La ragazza assottigliò lo sguardo, guardandolo e scrutandolo come un falco che punta la sua preda, poi lo prese per la felpa e lo scosse come un pero.
- Stammi bene a sentire! Non voglio più sentire uscire quelle parole dalla tua bocca, sono stata chiara?! -
Disse, guardando il partner come una maniaca assetata di sangue.
- Sì, sì... cristallina! -
Le rispose lui nervosamente, alzando le mani al cielo, cioè.. al soffitto.
 In onore della battaglia la mora aveva sfoderato il suo lato peggiore, che in battaglia la faceva sembrare imbattibile.
 - Scusate tanto ragazzi, non per interrompervi ma... PERCHE' CAZZO NON STIAMO COMBATTENDO?!! -
 Si intromise Kai, il quale -nonostante non fosse una cima- si chiedeva come mai non avessero neanch'ora iniziato a combattere.
 - Mi sono rotto! Cecile! -
- Agli ordini! Sconfiggeremo i brutti mostri e salveremo gli alieni! -
La celeste diventò una scia azzurra e brillante che dopo aver volteggiato su se stessa andò ad attorcigliarsi sulla mano del biondo e svelando la sua forma: un megafono. Aveva una linea moderna ed elegante, i colori erano bianco e nero, il tutto era rifinito con contorni dorati, che rendevano la sua forma più leggera e affusolata. I due ragazzi rimasero allibiti, come poteva un semplice megafono essere un' arma utile?
 - Che sono quelle facce di merda?! -
 Chiese Kai puntando i suoi amici.
- È solo un po' strano, non pensavo che fosse un megafono -
 Dichiarò la mora.
- Adesso che ci penso è perfetta per te, insomma, così distruggi gli avversari a suon d'insulti e bestemmie! -
Abel si mise a ridere divertito, era assurdo, ma era l'arma perfetta per un bestemmiatore isterico come il biondo.
 - Che te ridi rincoglionito?! -
 - Ma non volevi combattere? -
 - Questa volta ti salvi... -
 Kai aprì l'enorme finestra e vi si affaccio, avvicinò la partner alla bocca e gridò nel megafono con tutto il fiato che aveva. Whiteney e Abel furono costretti a tapparsi le orecchie, mentre i golem di ghiaccio che cercavano di rompere la bariera del castello, furono annientati. Come un bicchiere di vetro, anche i mostri di ghiaccio potevano essere fragili.
- Quì ci penso io! Voi proteggete il cuore del palazzo -
Disse il maestro d'armi ai suoi amici, dopo di che si butto dalla finestra finendo fra i giganti ghiacciati.
 - CREPATE STUPIDI GHIACCIOLI! -
 Urlò, per poi ridurre a schegge di ghiaccio i suoi avversari.


- Abel! Muovi il culo! -
 Disse la mora, per poi prendere il partner per il polso e tiratselo dietro.
- Non abbiamo tempo! Sono su tutti i fronti, spero solo che Rayan e Renji stiano combattendo -
Il moro si liberò dalla presa della ragazza e si mise a seguirla.
 - Whiteney, mi trasformo? -
 - Non ancora... prima voglio trovare un posto strateggico, e per questo faccio affidamento su di te -
 Il ragazzo annuì.
- Kai coprirà la zona nord, noi andiamo a ovest, ho sentito che Amelia diceva che lì era presente un passaggio segreto, se la bariera si rompe potrebbero sfruttarlo per entrare indisturbati -
 - OK! -
Whiteney aveva già una bella strategia in mente, erano quattro coppie, e si sarebbero posizionati nei quattro punti cardinali del palazzo, Kai era a nord, mentre aveva visto Rayan andare verso il salone est, di sicuro se Renji e Anima sarebbero andati al lato sud, e con questo avrebbero costituito un'ottima difesa. Ora si sapeva che Cecile era un megafono, utilizzando gli ultrasuoni è facile ridurre in frantumi dei semplici mostri di ghiaccio, di sicuro quella era l'arma più adatta a uno scontro del genere, ecco perché lei avrebbe fatto il cecchino, con la sua mira, la potenza e la precisione di Abel, non avrebbe avuto problemi.
- Ei! Aspetta Whiteney!, cos' era quello? -
Si fermò di colpo il moro. La ragazza fece lo stesso e si mise in ascolto. Un potente batter d'ali si fece sentire e un ruggito profondo rimbombò in tutto il castello. La barriera che proteggeva il palazzo come un'armatura, si ghiacciò all'improvviso, facendo entrare un po' di brezza invernale nei corridoi della fortezza.
- Questo non va per niente bene -
Disse l'arma preoccupata.
- Vorrei sapere che diavolo sta facendo Amelia!?! -
La mora s'infervorì, dopotutto era il suo palazzo e doveva difenderlo lei, non lasciarli lì a combattere da soli, per giunta contro un esercito di titani di ghiaccio.
" Questo non è nulla, l'esercito della strega dei ghiacci è assai più vasto "
Nella sua mente rimbombarono le parole di Rayan, il quale, prima di andarsene a cercare Viola, li aveva informati su Shino e la sua leggendaria armata.
" Dispone di una delle armate più potenti, per questo è soprannominata la fortezza di ghiaccio, è quasi impossibile sconfiggere il suo esercito, solo le streghe maggiori elementari ne sono in grado "
- Se la barriera si rompe, siamo tutti fottuti! -
Continuò lei, osservando quello spesso strato di ghiaccio.
- Ah, dai ragazzi, tranquilli -
- OMMAMMAMIACHEPAURA!!!-
I due partner si abbracciarono, mentre alle loro spalle era comparsa la strega del fuoco.
- Shino è una vecchia volpe, nulla di più e nulla di meno, e poi io sono una strega elementare! -
Rise la strega bevendo un po' di succo dalla cannuccia.
- CI HAI FATTO PRENDERE UN COLPO! -
Le gridarono contro i due ragazzi.
- E poi tu sei al secondo posto... -
Disse a bassa voce il ragazzo.
- Beh, sempre meglio che essere all'ultimo, e poi, guardate... -
Amelia schioccò le dita e uno strato di fuoco sciolse velocemente il ghiaccio formatosi in precedenza sulla barriera.
- Visto, era solo un trucchetto per farvi cagare sotto dalla paura, e ora su, su... state perdendo tempo, filate a combattere! -
Un serpente di fuoco si formò vicino alla strega, che senza pietà lo scagliò contro i due amici, i quali impotenti dovettero fuggire mentre lei se la rideva.



Conosceva il castello come le sue tasche, perché era lì che tutto era cominciato. Secoli e secoli prima il castello non era di Amelia Gold, Strega del fuoco, bensì era come una prigione per lui. Era strano correre per quei corridoi senza essere inseguito da streghe indemoniate che gli lanciavano i loro incantesimi più potenti. Non gli piaceva stare lì, eppure era ritornato da solo. Il motivo non lo sapeva, ma forse aveva nostalgia di "casa" o voleva semplicemente portare in un osto sicuro la piccola Viola, forse stava davvero imparando cosa fossero i sentimenti. Un vento invernale gli scompigliò i capelli biondi. Rayan si fermò di scatto e vide la barriera del castello congelarsi.
- Rayan, cosa succede? -
Chiese la maga, comparendo nel riflesso della lama.
- Pare che qualcuno abbia congelato la barriera -
Le rispose secco lui.
- Oh no! E adesso? -
Si preoccupò la partner.
- Calmati, è solo un trucco per spaventarci, Amelia non si lascerà intimorire da ciò -
In contemporaneo alle sue parole il ghiaccio si sciolse, rivelando così il cielo lattiginoso e il paesaggio innevato che si stagliava attorno al castello.
" C'è solo una persona in grado di fare tutto ciò, o meglio... una creatura "
Pensò fra sé e sé il ragazzo.



Un altro ruggito fece tremare la terra, ma per quanto si guardasse attorno Kai vedeva solo e soltanto golem di ghiaccio. Probabilmente era stato il primo a scendere in campo, ma nonostante in quel momento si sentisse piccolo non era affaticato per niente, anzi, gli sembrava tutto molto semplice.
- Preghiera delle mille voci! -
Dalla bocca del megafono uscirono strane parole -probabilmente era latino o una lingua antica- che invocavano una preghiera al loro dio, le quali invisibili  nell'aria si diffondevano attorno al ragazzo. Sotto il lieve tocco di quelle parole i giganti si frantumavano in mille schegge di cristallo.
- Caspita Kai! Questi qui fanno proprio schifo a combattere! -
Osservò Cecile.
- Così non c'è gusto! -
il ragazzo avvicinò la bocca al megafono.
- EI! STREGA DEI GHIACCI! E' TUTTO QUI' QUELLO CHE SAI FARE?!! -
L'ennesimo ruggito si levò all'orizzonte, o forse era vicino? Non si riusciva a capire. Ma questa volta fu diverso. La terra si squarciò in due e dal cielo iniziarono a scendere dei soffici fiocchi di neve, che candidi iniziarono a ricoprire il precedente strato.
Il biondo non credeva ai suoi occhi. Di fronte a lui si era appena eretta una creatura davvero maestosa: gli occhi gialli come l'ambra erano in pieno contrasto con il suo essere, così delicato, ma al tempo stesso forte, le ali di brina luccicavano appena e gli artigli di ghiaccio blu lo rendevano addirittura regale.
- Ma... ma... e che cazzo!?! -
Imprecò Kai.



- Così, ha deciso di mandare lui, fin' ora hai solo giocato con me, ma ora inizia la vera battaglia -
Le parole di Amelia erano inviate alla strega dei ghiacci.
- Zeffiro... drago del nord! -

 

 

 


To be...

Continued...

 


                         Lunetta

  
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