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Autore: Lylawantsacracker    20/07/2014    4 recensioni
" ..Restavano solo i ricordi e i rimpianti. Tirò fuori una foto dalla tasca interna dell’impermeabile. Era un po’ ingiallita, e ritraeva lui, Dean, Sam, Bobby, Ellen e Jo. Lui e la sua famiglia. "
La storia è ambientata un secolo dopo la morte di Sam e Dean, avvenuta dopo aver chiuso finalmente i cancelli infernali.
Possibili spoiler riguardanti personaggi e ambientazioni dell'ottava e nona stagione.
Rating tra giallo e arancione.
Genere: Azione, Sovrannaturale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Gabriel, Sam Winchester, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione, Nel futuro
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- Ehi, troia! - esclamò una voce alle spalle di Aliya, che si voltò all'istante. - Non ti azzardare a toccarlo.
Ruby la trapassò da parte a parte con la spada angelica.
Aliya cadde a terra agonizzante, mentre Ruby gettava la spada e si precipitava tra le braccia di Sam.
- Appena mi sono ripresa ti ho visto con la spada puntata alla gola e sono corsa da te. - disse agitata. - Stai bene adesso?
Sam non poteva dire di stare bene. Pensò che sarebbe stato meglio se Ruby non avesse fermato Aliyah. Forse in quel momento sarebbe stato di nuovo con Gabriel. Ma ovviamente non fu quello che le disse, mentre la stringeva leggermente.
- Sì, sto bene. - mormorò.
Ruby si sciolse dal suo abbraccio. - Dobbiamo andarcene di qui il prima possibile, svegliamo gli altri. - disse. Poi lo guardò dritto negli occhi con tristezza. - Sam, mi dispiace davvero per quello che è successo al tuo compagno.
Sam prese un respiro profondo. - Grazie, Ruby, ma preferisco non parlarne. Andiamocene di qui il prima possibile.


 


 

Gabriel fu seppellito nel cimitero locale di Lebanon, vicino al bunker.
Sam si era rifiutato categoricamente di dargli il tipico funerale del cacciatore, di bruciarlo.
Aveva intenzione di riportarlo indietro in un modo o nell'altro, e gli altri erano rimasti in silenzio sebbene sapessero che non c'era alcuna probabilità di riuscirci.
Naturalmente aveva chiesto a Castiel di farlo, ma l'angelo aveva scosso la testa addolorato. Non era in possesso di tali poteri da resuscitare un angelo così potente, un arcangelo.
Dio avrebbe potuto farcela, d'altronde l'aveva già fatto, ma com'era noto era nuovamente sparito con la ferma intenzione di non farsi ritrovare.
Quindi Sam aveva deciso di fare un funerale normale, uno uguale a quello di qualsiasi umano. Non sapeva bene il perché. Forse voleva sentirsi una persona normale, come qualcuno che non aveva dovuto affrontare tutto quello che lui aveva affrontato. Pensava che forse l'avrebbe fatto stare meglio.
Ma mentre la bara calava nella fossa, non si sentì affatto meglio. Gabriel, il suo Gabriel, era scomparso per sempre dalla sua vita, e lui non aveva idea di come sarebbe riuscito a sopravvivere.


 


 

Dean e Castiel erano stati estremamente felici di potersi baciare, toccare, amare di nuovo senza la paura di perdersi per sempre, ma il peso della morte di Gabriel e della depressione di Sam gravava su tutti loro.
Sam, infatti, dopo il funerale si era chiuso a chiave in camera sua e da quel momento passava intere giornate lì dentro, alzandosi solo per lavarsi, mangiare, e prendere bottiglie di alcol quando quelle che aveva già in camera terminavano.
Si sentiva preso di mira. Aveva già subito così tanto nella sua vita precedente; perché le sue pene dovevano proseguire anche in quella attuale?
Gabriel l'aveva reso felice come non era mai stato in vita sua, gli era sembrato un dono divino. Adesso che l'aveva perso, però, capiva che Dio non c'entrava niente, e anzi, lo detestava.
Quale padre ignora in questo modo i propri figli così a lungo, per poi rispuntare fuori e sparire di nuovo dopo poco tempo?


 

- Cas, non so cosa fare. Non so cosa fare per far star meglio Sam. - disse Dean una notte in cui non riusciva a prendere sonno, mentre accarezzava con dolcezza la schiena di Castiel.
Questi si girò verso di lui, gli prese la mano e incrociò le dita con le sue.
- Devi solo avere pazienza, Dean. Sam e Gabriel si stavano legando moltissimo, ed il fatto che sia morto è stato un duro colpo. Capisco come si possa sentire, gli volevo bene anch'io. - mormorò.
Dean lo guardò mortificato, poi gli baciò la fronte delicatamente.
- Scusa, Cas. Ti sto assillando con Sam ultimamente, ma non devo dimenticare che era anche tuo fratello. Come ti senti ora?
Castiel fece un sorriso triste. - Non ti preoccupare. Passerà, sono abituato a vedere i miei fratelli morire, in fondo. - disse abbassando lo sguardo. - In ogni caso, Sam andrà avanti, vedrai. Ha il nostro aiuto. Ci tengo quanto te a vederlo stare bene di nuovo.
Dean annuì. - Lo so. Ma voglio che anche tu stia bene, okay?
- Va bene. - disse l'angelo dopo avergli dato un veloce bacio sulla bocca. - Ora dormi, però.


 


 


 


 


 


 


 

 

***

Due anni dopo.


 

Castiel indossò la sua giacca di pelle sopra la camicia di flanella, dopo essersi fatto la doccia ed infilato i jeans. Prese la pistola caricata a proiettili di sale, scese al piano di sotto e uscì dal bunker, montando sopra l'Impala del 1967. Un regalo di Crowley per aver fatto fuori Satana e compari.
- Ehi, principessa, ce l'hai fatta a vestirti. - esclamò Dean divertito. - Sono salito sulla piccola già da dieci minuti.
Castiel lo guardò male.
Dean scoppiò a ridere, poi lo osservò attentamente. - Diamine Cas, ormai dovrei esserci abituato, ma con i miei vestiti sei proprio sexy.
La sua mano si diresse al cavallo dei pantaloni di Castiel, che la fermò con uno schiaffo.
- No, Dean, non adesso. Abbiamo del lavoro da fare.
Dean alzò gli occhi al cielo sospirando, poi premette il pulsante sull'acceleratore e sfrecciarono via.
- Speriamo di finire presto, Sam e Ruby ci hanno invitato a casa loro. Magari se facciamo in tempo passiamo in città a comprare qualcosa per il bambino, che dici?
Castiel gli lanciò un'occhiata intenerita. - Dean, non si sa nemmeno ancora di che sesso sia.
- Beh, prenderemo qualcosa di generico. - rispose il compagno alzando le spalle.


Le cose in quegli ultimi due anni erano cambiate per il meglio, o almeno così si poteva dire.
Sam si era messo con Ruby un anno prima, ed ora aspettavano un figlio da qualche mese.
Ruby gli era sempre stata accanto, sollevandolo notevolmente dalla sua sofferenza per Gabriel.
Alla fine lui si era innamorato di lei, come aveva già fatto un secolo prima. Questa volta, però, la loro relazione era meno complicata.
Lei, ovviamente, non sapeva del suo passato e Sam e Dean non avevano intenzione di rivelarglielo, almeno per il momento.
Dean invece, aveva deciso di prendersi una pausa dalla sua carriera di scrittore per dedicarsi alla caccia. Era una vita dura, certo, ma salvare vite umane lo faceva sentire meglio. La sua fama rendeva le cose un po' difficili, ma riusciva sempre a cavarsela, tra una scusa e un'altra.
Era cosciente, però, che non avrebbe proseguito per sempre. Non voleva far correre troppi rischi Castiel.
Castiel aveva spontaneamente rinunciato alla sua grazia per poter vivere una vita normale accanto a Dean. All'inizio il compagno si era infuriato, spaventato dal fatto che la sua umanità l'avesse reso più vulnerabile. Ma poi l'ex angelo si era dimostrato molto abile e forte, dopo un po' di allenamento, e i due erano diventati anche compagni di caccia oltre che compagni di vita.


 


Dean tagliò la testa all'ultimo vampiro, e cercò di ripulirsi il sangue come meglio poteva.
All'improvviso un beep beep dalla sua tasca segnalò l'arrivo di un messaggio, quindi Dean prese il cellulare e lesse. Era Sam.
Castiel, intanto, stava spargendo la benzina per tutto il covo di vampiri, in modo da poterlo bruciare e non lasciare alcuna traccia.
- Ehi, Cas.
Castiel alzò lo sguardo.
- Sam mi ha detto di che sesso è il bambino. È un maschietto, lo chiameranno Gabriel.
L'ex angelo sorrise con le lacrime agli occhi, dimenticandosi per un attimo di ciò che lo circondava. Raggiunse Dean e lo strinse a sé, ripensando al fratello ormai scomparso per sempre.

Dopo che Castiel aveva raccontato dell'incontro con Bobby, Charlie e gli altri in Paradiso, Sam e Dean sapevano che loro erano lì ad aspettarli, e che un giorno si sarebbero finalmente riuniti. Un giorno molto lontano, o almeno così speravano.
Nonostante tutto c'erano ancora molte difficoltà e tormenti da affrontare. C'erano ancora tanti interrogativi lasciati irrisolti. Ma quei piccoli momenti di speranza e gioia li facevano sentire vivi, felici.

Sam, Dean e Castiel non sapevano cosa il futuro riservasse loro, ma vi si avviavano tranquilli e sereni come non lo erano mai stati prima.





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Prima di tutto mi scuso per il notevole ritardo.
È da più di una settimana che non scrivo nulla di nulla, ero un po' bloccata.
In più mi sono distaccata un po' da Supernatural in generale, perché sono delusa e amareggiata dal comportamento di alcuni produttori e scrittori della serie, quindi non sono riuscita a scrivere nemmeno una riga di fanfiction. 
Ma questa è un'altra storia, comunque, continuerò ad adorare i personaggi e scrivere di loro, sicuramente.

A parte questa breve parentesi, siamo giunti alla fine, woah.
Sono contentissima del seguito che questa storia ha ricevuto, e tengo davvero a ringraziare a tutti quelli che l'hanno seguita fino alla fine, anche quelli più "silenziosi" ahah :3
Questa era praticamente la mia prima fanfiction su questo sito, quindi sono un po' commossa (?) *aria melodrammatica*
In futuro credo che pubblicherò una one shot basata su eventi successivi, ci sto pensando su.
Spero di non avervi deluso troppo con questo finale (in teoria questo era il penultimo capitolo, ma ho capito che lo stavo rendendo davvero troppo noioso e lungo e ho tagliato).

 

  
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