Serie TV > Un Medico In Famiglia
Ricorda la storia  |      
Autore: ely_trev    20/07/2014    2 recensioni
Sara e Lorenzo: riflessioni d'amore
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lorenzo Martini, Sara Levi
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Quando arriverà quello giusto, te ne accorgerai”. Aveva sempre creduto si trattasse solo di un modo di fornire una visione romantica dell’amore, che, in fondo, un po’ le apparteneva. Anche se aveva finito per pensare che, se a quasi trent’anni ancora non aveva avuto nessun sentore dell’arrivo dell’uomo fatto apposta per lei, allora, forse, quella non era altro che una diceria popolare. Fino al giorno in cui non aveva incontrato Lorenzo. Riservato, introverso, silenzioso, pungente… e allo stesso tempo così pieno d’amore. Era l’uomo perfetto. Peccato che lei non fosse la donna che lui stava rincorrendo. Da quel poco che lo aveva potuto conoscere, aveva subito capito che non poteva commettere l’errore di sposarsi con il suo compagno storico solo per la paura di veder correre le lancette del suo orologio biologico. Anche perché, poi, ormai lo sapeva, quell’orologio camminava con un tempo tutto suo. No, il sentimento che la legava a Giuliano non era di certo amore; mai e poi mai si sarebbe sognata di fare anche solo la metà delle cose che quell’illustre sconosciuto, con il quale aveva condiviso il viaggio New York - Pisa - Roma, stava facendo per la sua ex moglie. E poi Giuliano non la faceva sentire come riusciva a farla sentire Lorenzo: quando stava vicino a lui, le batteva forte il cuore e, per una volta, non era colpa di quella malattia segreta a tutti. Anzi, il contrario: stare vicino a Lorenzo, guardarlo di sottecchi, perfino discutere con lui sulla loro visione totalmente opposta della vita, le faceva sentire di appartenere ancora a questa esistenza, che per lei era piena di sorprese - belle o brutte - mentre per lui era disseminata di imprevisti. Quando lo aveva salutato, con un abbraccio che lo aveva messo tremendamente in imbarazzo ma che, in fondo, sapeva non essergli dispiaciuto per niente, pensava che non lo avrebbe rivisto mai più. Pensava che l’immagine di quell’uomo troppo accigliato, ma pieno d’amore, sarebbe rimasta scolpita per sempre solo all’interno del suo cuore malandato, che probabilmente si sarebbe fermato troppo presto. Invece l’aveva rivisto e nell’ultimo posto dove credeva fosse possibile incontrarlo di nuovo: la casa dove viveva suo fratello, insieme alla moglie e alla famiglia di lei. Lorenzo era proprio un cugino di sua cognata: mai il destino avrebbe potuto giocarle uno scherzo più strano di quello. In compenso, aveva potuto conoscerlo meglio, innamorandosi di lui ogni giorno di più. Aveva saputo delle sue insicurezze e delle sue parole e aveva cercato di stargli vicino il più possibile. Era riuscita a creare con lui un legame molto forte, tanto che, in alcuni momenti, aveva perfino sperato che, tra loro, potesse nascere qualcosa di più. E poi, suo malgrado, aveva visto la sua ex moglie rientrare nella sua vita. Ma lo sapeva, era conscia che la sua era una battaglia persa in partenza, che lui era tornato dagli Stati Uniti per riconquistare Veronica e che a lei non poteva restare altro che il ruolo di amica, di confidente. Ma, se questo gli sarebbe servito per rallegrarlo e per farlo sentire meno solo mentre percorreva la strada che lo divideva dal suo obiettivo, lei si sarebbe accontentata anche solo di vederlo sorridere sinceramente. Quando rideva aveva uno sguardo luminoso… Anche in quel momento stava ridendo, mentre l’aspettava felice in fondo alla sala dove un Ufficiale di Stato Civile li avrebbe dichiarati marito e moglie. Sì, perché, quando meno se l’aspettava, Lorenzo aveva finalmente rivolto il suo sguardo verso di lei e, a differenza della prima, questa volta lei non aveva alcun dubbio: per la prima volta da quando le avevano diagnosticato quella pericolosa malformazione, non aveva più alcuna paura. Sapeva che Lorenzo era e sarebbe stato sempre al suo fianco. E, d’altra parte, glielo aveva dimostrato perdonando i suoi silenzi, le sue bugie e salvandole perfino la vita. Il suo risveglio, dopo l’operazione, non avrebbe mai potuto dimenticarlo; la prima parola pronunciata da Lorenzo era stata proprio “matrimonio”. All’improvviso, aveva potuto scorgere una lunga strada davanti a sé, da percorrere in compagnia dell’uomo che amava alla follia. Era a questo che pensava, mentre camminava piano, al fianco di suo fratello Marco, visibilmente commossa, ma sicura che quel passo così importante, che stava per compiere, fosse non solo la scelta migliore, ma l’unica possibile. “Quando arriverà quello giusto, te ne accorgerai”. E Lorenzo era quello giusto, non c’erano dubbi. Perché lui era così, semplicemente Lorenzo, l’uomo del destino.

La vita è quello che ti succede mentre sei impegnato a fare altri programmi”. Niente era andato come lui si era immaginato il giorno che aveva deciso di lasciare New York per ritornare in Italia, alla riconquista della sua famiglia. Eppure, in quel momento, si sentiva la persona più felice del mondo: da qualche ora, Sara era diventata sua moglie. E pensare che, quando l’aveva incontrata sull’aereo che lo stava portando a Roma, l’avrebbe volentieri fatta tacere con una dose abbondante di anestetico. Sara era logorroica, invandente, maldestra, fastidiosa fino all’inverosimile… Eppure, non si sa come, aveva finito per dividere con lei anche il viaggio imprevisto da Pisa a Roma. L’aveva osservata, mentre lei non lo guardava, e, con molta riluttanza, aveva dovuto ammettere con se stesso che quella ragazza, con tutta la sua stravanganza, l’aveva decisamente colpito. Ma lui era lì per riconquistare Veronica, non poteva permettersi distrazioni. E poi l’aveva accompagnata fino al posto dove lei si sarebbe dovuta sposare con il suo fidanzato; di certo, non l’avrebbe rivista mai più. Tutto avrebbe potuto aspettarsi, tranne che ritrovarsi a dividere con lei la casa di suo zio. Non si era sposata, non gli aveva mai spiegato il perché. Eppure parlava tanto, tantissimo. Troppo… Ma non importava: il suo incontro con Veronica era andato malissimo e, se possibile, quello con suo figlio, era andato anche peggio; loro non lo volevano lì, l’unica soluzione era tornare alla sua vita solitaria a New York, inutile che lei pretendesse di fargli vedere un disegno superiore per ogni avvenimento che li coinvolgeva. Secondo lui, nella vita non esistevano le sorprese ma solo gli imprevisti. Eppure Sara aveva sempre cercato, in tutti i modi, di fargli vedere il bello in ogni cosa, anche quando per lui era quasi impossibile. Non aveva idea di come riuscisse a farlo, ma riusciva a godersi ogni attimo della propria vita. Giorno dopo giorno, aveva scoperto di avere sempre più bisogno di lei, sempre presente ogni volta che ne aveva avuto bisogno. L’aveva aiutato a recuperare il rapporto con suo figlio, improvvisamente trasferitosi da lui, facendogli vedere tutto da un punto di vista differente; l’aveva ascoltato, l’aveva capito e non l’aveva mai giudicato, nonostante non sempre si fosse comportato del tutto correttamente. Era palesemente attratto da lei, ma cercava di negarlo prima di tutto a se stesso: era tornato a Roma per riunire la sua famiglia e aveva tutta l’intenzione di raggiungere il suo obiettivo. Eppure, proprio quando i suoi piani erano andati in porto, anche con l’aiuto di Sara, aveva scoperto di non poter fare più a meno di lei. Questo lo spaventava a morte, ma, quando stava con Sara, era tutto diverso: quando stava con lei si sentiva improvvisamente leggero, senza pensieri negativi. Forse per questo aveva deciso di mettere tra loro più distanza possibile, ma, quando era arrivato il momento di partire, non ci era riuscito. Non credeva alle coincidenze, ma, quando tutto aveva iniziato a condurlo verso di lei, aveva capito che la vita era davvero piena di sorprese e, soprattutto, aveva capito di non poter più reprimere i suoi sentimenti. L’amava. Ne aveva finalmente preso consapevolezza. Ma, proprio quando pensava che nulla avrebbe più potuto separarli, si era messa di mezzo la sua malattia, di cui lui, fino a quel momento, non sapeva nulla. Aveva vissuto dei giorni terribili, la paura di perderla per sempre l’aveva distrutto, provocandogli un dolore talmente intenso da non essere in grado nemmeno di descriverlo. Ma era certo che l’intenzione di quel destino, in cui aveva iniziato a credere, non era ancora quella di dividerli. E infatti era stato così. Stava camminando lentalmente su una spiaggia deserta, illuminata dalla luce rossa di uno splendido tramonto e si sentiva l’uomo più fortunato della Terra: Sara aveva superato i suoi problemi ed ora gli correva incontro sulla battigia, accompagnata dal loro nuovo amico a quattro zampe. “La vita è quello che ti succede mentre sei impegnato a fare altri programmi”. E infatti, mentre programmava il suo riavvicinamento alla sua ex moglie, era inconsapevolmente riuscito a costruire una nuova famiglia: sotto l’influenza di Sara, Tommy aveva finalmente ritrovato la serenità e lui era diventato un uomo migliore, completamente felice, al fianco dell’unica donna che riusciva a farlo sentire vivo. Sara era quella giusta, non c’erano dubbi. Perché lei era così, semplicemente Sara, la donna del destino.
   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Un Medico In Famiglia / Vai alla pagina dell'autore: ely_trev