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Autore: Kikyo90    03/09/2008    2 recensioni
Ci si accorge di amare una persona proprio quando la si sta perdendo...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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DRACO ED HERMIONE: UN'AMORE PER L'ETERNITÁ

La fine dell'anno é vicina, così come gli esami finali. Tutti gli studenti stanno faticando per ripassare e riuscire a tenere tutto a mente. Tutti tranne me, Hermione Granger.
Posto il fatto che mi bastano poche ore per imparare tutto, in questo particolare momento sto pensando a come la mia vita e le mie prospettive siano cambiate nel tempo.
Mi sono innamorata della persona più improbabile che potesse esistere su questo pianeta: Draco Malfoy. Su, non fate quelle facce da pesci lessi! Lo so che non é una cosa che si sente tutti i giorni, ma chiudete quelle bocche ( come se fosse facile nda Ron) (ha ragione, é troppo strano nda lettori)
(già, chi avrebbe mai detto che si sarebbe messa col furetto? nda Harry) (Avete finito con le vostre intrusioni? nda autrice) (Ohi, non ti scaldare così! nda Ron) (Guarda che se non la smettete subito, vi farò capitare qualcosa di terribile. Potrei addirittura eliminarvi dalla storia... nda autrice) (No no, continua pure... nda Harry&Ron) (così va meglio... nda autrice).
Tornando a noi, oggi sono felice perché é il nostro anniversario e questa giornata mi fa ricordare come sia cominciato tutto...

***Flashback***
“Oh no, sono clamorosamente in ritardo! Stavolta la McGranit mi spella viva...”
Volete sapere perché sono così preoccupata? Penso che il motivo sia ovvio, ma é la decima volta che arrivo in ritardo ad una lezione di Trasfigurazione. Ciò non é da me, ma che volete, capita a tutti di svegliarsi in ritardo QUALCHE VOLTA. Inoltre, stamattina, ho un mal di testa che non facilita certo le cose.
Nella mia corsa frettolosa, non mi accorgo di una persona dietro l'angolo e vado a sbattere contro la sua schiena.
- Merda, che male...-
- Ma che... oh, Granger, che linguaggio fine...-
- Che vuoi farci Malfoy, chi va con lo zoppo impara a zoppicare-
- Chi va con chi...?-
- Lascia perdere, Malfoy, lascia perdere.-
- Sei una stupida, dovresti stare più attenta a dove metti quelle zampogne che chiami piedi...-
Lo fulmino con uno sguardo, mentre mi massaggio il mio dolorante fondoschiena, e cerco di alzarmi.
- Ti sei fatta male?-
- Ma no, si vede molto? Figurati che adoro cadere a terra e non perdo mai occasione per farlo...-
- Davvero?-
- No!-
Credetemi, sto impazzendo a parlare con questo individuo. Anche se, a ben pensarci, é la prima volta che non mi insulta a raffica. Cosa strana, molto strana... Hey, perché mi sono incantata a fissare i suoi splendidi occhi color del ghiaccio? Respira, Herm, respira e cerca di alzarti da questo dannato pavimento... ma cosa cavolo é questo dolore?
- Ahia, la mia caviglia...-
- Forza, dammi la mano mezzosangue-
- Che vuoi fare, Malferret?-
- Secondo te? Voglio accompagnarti in infermeria, mi sembra ovvio.-
- Non rischi di contaminarti toccando la mia mano?-
- Ma quanto sei polemica!? Accetti il mio aiuto, o no?-
- Va bene, va bene...-
Appena la sua mano tocca la mia, sento il mio cuore fare un balzo per andare a fare una visitina alle tonsille e lo stomaco contrarsi per l'emozione. Com'é possibile che Draco mi faccia provare sensazioni simili? Un momento, non l'ho appena chiamato per nome, vero? Aiuto, che mi succedeeee???
- Che hai mezzosangue, la mia bellezza ti ha sconvolta?-
- Ma per chi mi hai presa, per la Parkinson?-
- Naaa, lei non é nemmeno lontanamente paragonabile a te.-
Ok, perché non riesco a formulare un pensiero o una risposta sensata? Sembra quasi che sul mio cervello ci sia un cartello con scritto “chiuso per ferie”. Non scomporti, Herm...
- Devo prenderlo come un complimento?-
- Fai come vuoi...-
Ok, perché adesso mi sta cingendo la vita? Sento caldo, improvvisamente molto caldo...
Oddio, adesso mi ha trascinata in un piccolo e stretto corridoio secondario, e siamo... come dire... alquanto vicini.
- Bene, Gazza se n'é andato.-
- G-Ga-Gazza?-
- Si, lui e la sua odiosissima Mrs Pura, o come cazzo si chiama...-
Mamma mia, ora si é voltato e mi guarda dritto negli occhi, e le mie gambe minacciano di non reggere ancora per molto.
Certo che Draco é proprio un bel ragazzo. Con i suoi occhi adamantini, quei suoi capelli biondissimi finalmente liberi dal gel e quei pettorali scolpiti e segnati dai continui allenamenti a Quiddich...
Ci guardiamo per non so quanti minuti, quando all'improvviso avvicina il suo viso al mio e mi bacia. Passa delicatamente la sua lingua sulle mie labbra, che io dischiudo immediatamente per permettergli di approfondire il bacio. E, a quanto vedo, non se lo fa ripetere due volte.
Ommioddio, é bellissimo...
Dopo un po' é lui a staccarsi per primo, e lo vedo ghignare alla mia faccia totalmente confusa.
- Sembra che tu non abbia mai baciato nessuno...-
- Scusa tanto se mi stupisco che colui che mi ha insultata per quattro anni, adesso mi accompagna in infermeria e mi bacia appassionatamente, eh?-
- Eh, i casi della vita... comunque, Granger, non mi sembra che tu abbia solo la caviglia che non va. Sei incredibilmente calda...-
- No, no sto bene. Siamo arrivati, ecco l'infermeria.-
- Si, la vedo.-
- Ecco, é meglio che io entri. Grazie dell'aiuto, Draco.-
- Di niente, Hermione. Ci si vede in giro, eh?-
- Già, molto probabile.-
Lo guardo mentre se ne va, e inconsciamente mi passo le dita sulle labbra come a non voler scordare quel magnifico bacio.
Ah, basta pensarci, é meglio. Ora devo farmi curare questa maledetta caviglia, e devo sbrigarmi a bussare alla porta altrimenti se Gazza mi vede fuori le troverà tutte per farmi mettere in punizione...
Una Madama Chips alquanto scombinata viene e apre la porta.
- Signorina Granger, come mai qui?-
- Ecco, sono caduta e mi sono storta la caviglia. O almeno spero che sia solo una storta...-
- Si, certo... aspetti un attimo che devo sistemare... alcune cose...-
Ma che cazzo ha la gente stamattina? Prima Draco, e adesso la Chips... oh no, non vorrei sbagliarmi, ma ho appena sentito un “esci di là, Severus”. Piton e la Chips? Puà, che orrore!
- Ecco, signorina. Si accomodi, aspetti che l'aiuto... ecco, si sdrai sul lettino. Vedrà che in un attimo sarà tutto sistemato.
La lascio visitarmi, mentre la mia mente pensa di nuovo a quel fantastico bacio. Uao, é stata la cosa più bella che mi sia mai capitata. Anche più bella della mia piccola avventura con Ron. L'amore é una cosa impegnativa, così ci lasciammo di comune accordo rendendoci conto che la nostra “storia” non poteva avere futuro.
Coff, coff, coff... o mamma, mi é venuta un'improvvisa tosse convulsa... coff, coff, coff...
- Signorina, ma lei sta più male di quel che sembra. Lei scotta, ha la febbre! Passerà la notte in infermeria sotto osservazione e domani vedremo se sarà migliorata.
- Ma...
- Niente ma, non accetto obiezioni. Lei é malata e dovrà rimanere a riposo. Adesso prenderò un suo capello per fare delle analisi per poterle poi somministrare la giusta cura.
- Va b.. coff coff coff.. bene.
La vedo allontanarsi, e un improvvisa sonnolenza mi assale. Non so cosa mi succeda, ma sento che devo assolutamente chiudere gli occhi... solo per un riposino...


Erano ormai le quattro di pomeriggio, e un'agitatissima madama Chips aveva fatto il suo ingresso nella sala dei professori. Aveva terminato le analisi di Hermione e il risultato la faceva non poco preoccupare.
- Minerva, menomale che sei qui. Una cosa terribile é appena accaduta, una cosa che io temevo da tanto tempo.-
- Cosa é capitato?-
- Ah, Pomona, ci sei anche tu.-
- Si, ma cosa...-
- Un'alunna si é ammalata a causa delle nuove piante. -
- Vuoi dire le “amarantillus”?-
- Si, Minerva. Proprio quelle. Pomona, io ti avevo detto che era meglio non farle arrivare qui ad Hogwarts, ma tu non mi hai ascoltata.-
- Ma cosa ne potevo sapere? Non era certo mia intenzione far ammalare qualcuno...-
- Su, calmatevi voi due. Adesso andiamo da Silente, lui saprà di certo cosa fare.-
Le tre donne uscirono di corsa dalla sala dove si trovavano per dirigersi all'ufficio del preside.
- Ricciocorni Schiattosi- La McGranit pronunciò la parola d'ordine sotto lo sguardo sbalordito delle altre due. A vedere le loro facce, alzò le spalle come a voler dire che-ci-posso-fare-se-lui-é-pazzo- e si accinse ad entrare seguita dalle sue colleghe.
- Albus, é accaduta una catastrofe. Un'alunna si é ammalata a causa delle nuove piante.-
- Sei sicura, Minerva?-
- Si, non c'é dubbio. Poppy non si sarebbe mai sbagliata.-
- Poppy, chi é la vittima?-
- Hermione Granger. Ha contratto la febbre amanitus, e se non facciamo arrivare subito l'antidoto la ragazza potrebbe morire.-
- Quanto tempo abbiamo?-
- Poco, Albus. Solo un giorno, e poi...-
- Allora, per prima cosa dobbiamo far sparire quelle piante e poi far arrivare l'antidoto da Durmstrang. Lì sono ben forniti; Pomona, ci pensi tu?
- Si, certo. Vado subito a mandare un gufo al preside di Durmstrang e poi farò un incantesimo che farà sparire le piante. Solo che é una cosa lunga, e nel frattempo gli studenti andrebbero avvisati che per un po' devono stare lontani dalle serre.
- Lo farò io.- disse Minerva.
Uscirono tutte dall'ufficio di Silente e, la notizia fece il giro della scuola in poche ore. Tutti i Grifondoro volevano andare a trovare Hermione, ma la Chips impedì l'ingresso a chiunque non fosse stato Harry o Ron. Dopotutto, loro erano i suoi migliori amici...
La disperazione regnava sulla scuola, mista alla paura degli altri che avevano paura di essere stati attaccati dal virus di quella maledetta pianta.
Un ragazzo, più di tutti, era preoccupato. Ma non per la possibilità di aver contratto quella febbre, era per la paura di perdere Hermione.
Per la prima volta, ammetteva con se stesso che la mezzosangue era molto migliorata negli anni e che era diventata una gran bella ragazza.
La decisione di baciarla non era stata improvvisata, difatti lui aspettava da settimane l'occasione adatta e un momento in cui lei fosse stata sola.
- Ehi, Drà, a cosa pensi?-
- A niente Blaise, a niente.-
- Certo, come no? Draco, ti conosco da secoli e scommetto quello che vuoi che il tuo “niente” ha dei lunghi capelli castani ed é ricoverata in coma in infermeria.
- E tu come...?-
- Amico, ma ti sei visto in questi giorni? La tua faccia assumeva la tipica espressione da pesce ogni qualvolta la incrociavi nei corridoi e i tuoi insulti cominciavano a perdere leggermente di tono. Puoi ingannare chiunque tu voglia, ma non me.-
- Già, Blaise. Hai proprio fatto centro. Stavo pensando a quella mezzosangue... chissà come sta...-
- Valla a trovare, no?-
- Ma sei matto? Vuoi che mi faccia vedere dallo Sfregiato e da Lenticchia?-
- Ma che t'importa di loro?-
Draco scosse la testa convinto. Già non riusciva a credere di essere innamorato di una mezzosangue, non poteva certo cadere più in basso.
Ormai si era fatto tardi, e il coprifuoco era scattato facendo ritornare ognuno nei rispettivi dormitori. Draco, da bravo Caposcuola, doveva pattugliare i corridoi e passò “casualmente” davanti all'infermeria.
Aprì la porta ed entrò.
Si avvicinò cautamente al letto della ragazza, e vi si sedette accanto. Lei sembrava dormire, e sembrava non sapere che la sua vita era appesa ad un filo. Un giorno di tempo era talmente poco...
Lui alzò una mano e le carezzò dolcemente una guancia. Dio, com'era bella. Perché diavolo non se ne era mai accorto? Cosa aveva avuto davanti agli occhi per tutto quel tempo, delle bistecche? Solo ora che rischiava di perderla, si rendeva conto di quanto tenesse a lei.
- Hermione, mi dispiace. Non ho mai capito quanto tenessi a te, e solo adesso che sei in questo letto...-
Si interruppe bruscamente, sentendo dei rumori provenire dalla stanza di madama Chips. Uscì in fretta, prima di farsi scoprire.
Pattugliò per un altro paio di ore, dopodiché tornò nel suo Dormitorio e andò a dormire. O meglio, si mise nel letto tentando di dormire, peccato che non ci riuscisse. Il suo pensiero era fisso sulle morbide labbra della Grifondoro e non vedeva l'ora che lei si risvegliasse per poterle assaggiare di nuovo. Per la prima volta in vita sua, Draco Malfoy si mise a pregare. Pregò il cielo che non gli portasse via il suo amore.
Si addormentò che erano passate le quattro.
Quando poi fu ora di alzarsi, dopo essersi fatto una doccia e vestito, decise che non gli sarebbe importato niente di quello che potevano pensare di lui: sarebbe andato a trovare la ragazza ogni qualvolta avesse voluto, e se qualcuno avesse provato ad ostacolarlo sarebbe finito male.
Decise perfino di saltare la colazione per fiondarsi da Hermione, e lo fece.
Appena giunto davanti alla porta dell'infermeria, bussò. Quando l'infermiera aprì, le si dipinse sul volto un'espressione a dir poco stupita.
- Cosa vuole a quest'ora del mattino?-
- Sono venuto a trovare Hermione.- rispose con tutta la calma di questo mondo.
- Cosa? Lei vuole vedere la signorina Granger?-
- Si, perché?-
- Niente, però...-
- Allora mi fa entrare?-
- Oh, si si. Certo, entri pure.-
Così dicendo si fece di lato per far passare il ragazzo, che andò subito a sedersi al capezzale di Hermione. Le prese la mano, l'accarezzava dolcemente sotto lo sguardo sempre più stupito della donna.
- Cose da matti...- la udì borbottare.
Non passò molto, che anche Harry e Ron arrivarono in infermeria per vedere come stava la loro migliore amica. La scena che videro li lasciò di stucco: Malfoy (che non si era ancora accorto di loro) stava tenendo la mano della ragazza e le stava accarezzando teneramente una guancia.
- Ehm, Malfoy? Che ci fai qua?-
Lui sobbalzò.
- Quello che ci fai tu, Lenticchia. Non si vede?-
- E da quando ti interessi a Hermione, se é lecito saperlo?-
- Non ti interessa, Sfregiato. Sei caldamente invitato a farti i cazzi tuoi, se ci tieni alla vita...-
- Ok, ok non ti scaldare ( e come faccio, mi da sui nervi! nda Draco) (senti chi parla... nda Ron)
- Ron, forse é meglio andare via e tornare più tardi.-
- Credo di si.-
I due uscirono, anche perché dovevano fare lezione. Per la precisione, avevano Incantesimi e Vitious non ammetteva ritardi. Draco, per una volta, decise di mandare al diavolo la lezione per rimanere con la sua ragazza.
- Signor Malfoy, forse é meglio che vada adesso.-
- Non mi muovo di qui.-
- Ma non ha lezione?-
- Per una volta posso anche saltarla, finché non si sveglia non ho intenzione di abbandonarla. A proposito, quanto ci vuole perché arrivi l'antidoto?-
- Stanotte dovrebbe arrivare. L'importante é che arrivi prima di mezzanotte...-
- Se non dovesse sopravvivere...-
- Ce la farà, non si preoccupi.-
Detto questo, l'infermiera se ne andò pensando che quella era la prima volta in vita sua che vedeva un Serperverde innamorato di una Grifondoro. Al mondo, non c'era niente di impossibile...
Intanto, nella classe del professor Vitious regnava un silenzio funerario. Per lui era una cosa insolita, abituato com'era ad insegnare nel caos.
- Insomma, ragazzi, che vi succede?-
- E ce lo chiede? Come facciamo a concentrarci con Hermione che rischia la vita?-
- Voi avete anche ragione, ma vedrete che madama Chips farà tutto ciò che servirà per salvarla. Ora, in via eccezionale (e badate di non abituarvici), sospenderemo la lezione.
- Grazie professore- risposero in coro tutti gli alunni della classe.
- Hei Harry, secondo te Malfoy é innamorato di Hermione?-
- Non vedo altra soluzione, perché sennò era seduto accanto a lei e le carezzava una guancia?-
- Già, ma sembra così strano. Insomma, lui odiava i Babbani ed eccolo innamorato di una mezzosangue.-
- Mi sa che dovremo arrenderci all'idea che tutti possono cambiare.-
La giornata scolastica trascorse in fretta, e arrivò il momento della cena. Draco, ovviamente, la saltò essendo troppo in ansia per la sorte della ragazza.
Finito di mangiare, anche Harry e Ron si recarono dalla loro amica. Erano sicuri che l'antidoto fosse già arrivato.
Quando aprirono la porta dell'infermeria, videro ancora Malfoy seduto dove lo avevano visto l'ultima volta.
- Malfoy, si é svegliata?-
- No, e non é nemmeno arrivato quel cazzo di antidoto.-
- Come no?-
I due si guardarono sgomenti, e con gli occhi pieni di speranza. La loro amica non doveva, non poteva morire. No, era una cosa inconcepibile anche solo da immaginare.
Il grande orologio presente in infermeria scandiva le ore che passavano lentamente. L'antidoto non arrivava, e il tempo scorreva inesorabile.
Purtroppo, arrivò inevitabilmente la mezzanotte.
Quando i fatidici dodici rintocchi si fecero sentire, e la pozione che avrebbe dovuto guarire la ragazza non c'era, madama Chips comunicò la brutta notizia ai due amici e a Draco.
- Ragazzi, mi dispiace, ma non c'é più niente da fare. L'antidoto non é arrivato, e per la vostra amica non si può più fare nulla.-
- No, no non é possibile...- disse Ron con voce rotta dalle lacrime.
- No, lei é robusta, non può andarsene così...- Harry cercava di autoconvincersi.
- Ci deve pur essere qualcosa da fare...- Draco non si rassegnava a dover perdere la sua amata e, preso da una voglia irresistibile, la baciò. Le diede un bacio talmente dolce, come non ne aveva dati mai. Mentre muoveva le labbra su quelle della ragazza, gli parve di sentirle muovere.


Cos'é questa sensazione? Oddio, Draco mi sta baciando di nuovo.
Ma dove sono? Mi sembra di aver dormito per non so quanto tempo...
- Scusa, ma che cavolo é successo?-
- Sei viva!-
- Oh, Harry, ci sei anche tu. Certo che sono viva, perché non dovrei esserlo?-
- Mione, non ricordi niente?-
- No, Ron. Cosa mi é successo? L'ultima cosa che ricordo é che sono venuta qui in infermeria per la mia calviglia slogata e che poi mi sono addormentata.
- Signorina Granger, lei aveva contratto la febbre trasmessa dalle piante “amarantillus”, le nuove piante ordinate dalla professoressa di Erbologia. Doveva arrivare un antidoto che l'avrebbe curata, e devo dire che avevamo perso le speranze, quando il bacio del signor Malfoy l'ha fatta risvegliare.
Io e Draco avvampammo.
All'improvviso, udimmo uno sbattere d'ali fuori dalla finestra. Era il gufo con la pozione, ma ora non ce ne era più bisogno.
Dovetti rimanere in stato di degenza per altri due giorni, nei quali i miei amici mi portarono gli appunti per farmi rimettere in pari con lo studio (ma come miseriaccia fa a pensare sempre a studiare? nda Ron).
Naturalmente, non mancarono le visite di Draco, il mio ragazzo. Colui che in un certo senso mi aveva salvata col suo amore da morte certa.


***Fine flashback***

Ora me ne sto tranquilla seduta in riva al Lago Nero, ringraziando il cielo per avermi fatto scoprire una felicità così grande. Ed eccolo che arriva, il mio bel Slytherin...
- Ehi, mezzosangue, a cosa pensi?-
- A te, a quando mi hai salvato la vita con quel bacio.-
- Tesoro, é naturale che tu stessi pensando a me. In fondo, sono o non sono Draco Malfy?-
Sorrido, e mentre mi baci appassionatamente penso che hai proprio ragione. In fondo, é il tuo modo di essere che mi ha fatto innamorare di te.
Ti amo così come sei, Draco, e non smetterò mai di farlo.

 

Allora, come vi sembra? Sono una grandissima fan delle Dramione, così ho deciso di scriverne finalmente una.
Dato che é il mio compleanno, mi aspetto tante recensioni (mi fareste un gran regalo ^___^).
Baci,
Kikyo90.

  
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