Hermione non riusciva a crederci. Malfoy le aveva teso, ancora una volta, una trappola. Le aveva mandato una lettera da parte di "Harry" che le diceva di incontrarsi alle rive del lago nero nel tardo pomeriggio. Lei come una stupida era caduta nella tela del ragno, o meglio nelle grinfie della serpe. Una volta arrivata alla riva del lago, Hermione aveva trovato una sorpresa non proprio gradita. Terry Boot l'aspettava seduto con la schiena poggiata al tronco di un albero. Hermione vedendolo in lontananza cercò di individuare Harry senza farsi vedere, perché se Terry l'avesse vista, le si sarebbe incollato fino alla cena, ma di tracce di Harry non ne vedeva. Dopo aver scrutato a fondo il paesaggio non trovando il ragazzo-che-è-sopravissuto, penso che le avesse dato buca dimenticandosi dell'appuntamento e che quando lo avesse trovato sarebbe stato il ragazzo-che-NON-è-sopravvissuto. Iniziò a camminare con l'intento di parlare con Terry per chiedergli se avesse visto Harry. Non fece in tempo ad aprire bocca che il corvonero la incatenò in un abbraccio. Divincolandosi, la ragazza si staccò dalla presa del bel moro, perché non si poteva di certo negare che il ragazzo non fosse attraente, ma non il suo tipo. Hermione voleva solo sbarazzarsi del giovane Corvonero per andare a schiantare Malfoy. la verità era che Draco voleva solo chiederle cosa ci facesse mano con mano a quello stupido, lurido Corvonero. Terry.> Terry? Da quando era Terry? Perché lei non aveva mai chiamato Draco, con il suo nome, ma solo con stupidi nomignoli? Draco avrebbe voluta scagliare l'anatema che uccide a quel ragazzo, che incoscentemente si era fatto nemico un Malfoy. riuscì solo a pronunciare. . NO! NO! La cosa era chiara ma sentirla dire da lei, sentirla uscire da quelle labbra così rosee e lisce come una rosa, faceva più male. Draco dovette ammetterlo, per uno stupido scherzo, aveva perso l'unica ragazza capace di fargli battere quel cuore gelato da anni di solitudine. quasi gridò. FELICE.> rispose la ragazza tenendo la calma. tesoro.> le diede un leggero bacio sulla guacia che subito si rimporporò segiuta a ruota dall'altra. E così dicendo il corvonero andò via. Tesoro. Tesoro le aveva detto. A Draco ribollì il sangue nelle vene, per la gelosia. Quando non ebbero più tracce del Corvonero, Draco trascinò Hermione fin nei sotterranei, la condusse nella sala comune dei serpeverde. Quel giorno dei primina se ne stavano seduti nella sala come per rilassarsi, fino a quando Draco fece la sua entrata con la Grifondoro dietro. Draco guardò in cagnesco i primini che subito si dileguarono avendo paura di una possibile reazione del ragazzo.

•                                                                        FINE