Libri > Shadowhunters
Segui la storia  |       
Autore: Nembayo    21/07/2014    7 recensioni
|| «Comunque» disse Maia cambiando discorso, con la bocca piena «come mai non sei andata a salutare Will?»
"Di male in peggio", pensò Clary
[...]
«Lo sapete che odio avvicinarmi al loro tavolo, è una questione di principio.»
Cecily roteò gli occhi, ma non commentò, per fortuna.
«Ragazze» la voce familiare di Simon fece voltare Clary. Sorrise.
Conosceva Simon da quando era bambina, ed era una delle persone a cui teneva di più insieme a sua madre e Cecily. E Will, le ricordò una vocina nella sua testa rimproverandola. ||
E se gli Shadowhunters vivessero tutti nel presente, e se non fossero Shadowhunters ma ragazzi normali con un talento speciale? E se questi ragazzi andassero a scuola alla McKinley? E se partecipassero al Glee Club?
*storia scritta a quattro mani con riveraslegs*
Genere: Demenziale, Romantico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Clarissa, Izzy Lightwood, Jace Lightwood, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A




LA FESTA
(Parte uno)



 

 

Clary diede un’ultima occhiata fugace allo specchio prima di avvertire Simon al citofono che tempo due minuti e sarebbe scesa.

Indossava un vestito – lei, Clarissa Morgenstern, un vestito – verde smeraldo che metteva in risalto i suoi occhi altrettanto verdi ed i suoi folti capelli rossi. L’abito era corto, anche troppo corto per gli standard della ragazza, privo di spalline ed aderente, molto aderente. Le arrivava appena sotto il sedere, mettendone in evidenza la forma , così come faceva con il seno appena accennato. Il vestito le era stato praticamente imposto da Cecily non appena lo aveva intravisto nell’armadio della rossa. Quest’ultima, dopo aver invano cercato di convincere la piccola Herondale che non le sembrava un vestito adatto, era riuscita a giungere ad un compromesso: avrebbe indossato l’abitino verde, ma avrebbe scelto lei le scarpe da abbinarci. Cecily, inizialmente contrariata da quest’idea, alla fine si era arresa alle pretese dell’amica che, per sdrammatizzare il tutto aveva optato per un paio di Converse bianche.

Clary prese un respiro profondo, afferrò la borsetta bianca che sua madre le aveva prestato e corse giù per le scale di casa sua, sorridendo sconsolata nel constatare che Simon era passato a prenderla con l’orribile furgone giallo di Erik.

«Dimmi che è uno scherzo e che non hai seriamente intenzione di presentarti alla festa dell’anno, organizzata dalla combriccola Herondale-Lightwood, con quel furgone.» disse Clary, rassegnandosi comunque al fatto che la risposta sarebbe stata affermativa. Baciò il suo migliore amico sulla guancia e salì sul sedile anteriore.

«Ciao, Red.»

Clary sobbalzò, voltandosi verso la finestrella oscurata che separava i sedili dal retro del furgone.

«Maia! Jordan! Che cosa ci fate là dietro?» disse la rossa ridendo una volta superato lo spavento. Il portellone si aprì con un suono stridulo. Clary si ritrovò Maia davanti allo sportello, che si arrampicava su per poi abbracciarla.

«Volevamo spaventarti, e dato che hai saltato come una cavalletta direi che siamo riusciti nel nostro intento.» rise Maia.

«Accidenti, Clary, sono io che ho le allucinazioni o indossi un vestito mozzafiato?» fece Jordan, per poi sedersi quasi spiaccicato al finestrino. Simon mise in moto.

La Morgenstern arrossì.

«Era di mia mamma quando era giovane.» disse soltanto.

«L'ho sempre detto che tua madre ha ottimi gusti.» commentò Simon, senza distogliere lo sguardo dalla strada. Clary gli tirò una spintarella con la spalla.

«Comunque anche voi siete fantastici.» disse Clary cercando di distogliere l’attenzione da se stessa, come sempre del resto «Maia, quel top è stupendo»

«Grazie! Purtroppo non sono ancora pronta a mettermi vestitini sexy ed eleganti in stile Isabelle Lightwood o, a questo punto, direi anche in stile Clarissa Morgenstern.»

Clary tirò un buffetto all’amica, dopodiché, sentendo che alla radio passava una delle sue canzoni preferite, alzò il volume e si mise a cantare, raggiunta prontamente dal resto del gruppo.

Nel giro di pochi minuti Simon imboccò il vialetto in fondo al quale vi era la mega villa degli Herondale. La musica poteva essere udita distintamente dall’inizio della strada.

Nonostante Cecily fosse la sua migliore amica, Clary non era mai stata ad una delle leggendarie feste degli Herondale, e, da come venivano descritte, dovevano essere veramente Leggendarie con la L maiuscola.

Simon parcheggiò il furgone davanti ad un paio di villette prima di quella degli Herondale, e i quattro amici proseguirono a piedi. Clary diede un’occhiata al telefono per vedere che ora fosse: erano le 11.30, oramai la festa era iniziata da un paio d’ore. La rossa, con al seguito Simon, Maia e Jordan, prese un respiro profondo e bussò alla porta, anche se dubitava che con tutto quel caos qualcuno sarebbe accorso ad aprire.

Contrariamente a quanto Clary si aspettava, la porta non tardò ad essere aperta da un radiante, dorato, innegabilmente sexy ma soprattutto ubriaco perso (e forse anche fatto) Jace Herondale.

«Tu guarda chi c’è! La Nana con cui se la spassa il mio amato fratellone, nonché migliore amica della mia piccola sorellina ed i suoi amici sfigati! Però, rossa, chi l’avrebbe mai detto che sei dannatamente sexy?» esordì il biondo con il suo solito ghigno, squadrando Clary dalla testa ai piedi.

Le guance di Clary si imporporarono subito per l’indignazione, ma mentre era sul punto di rispondere fu interrotta dal ragazzo.

«Sai, sei piccolina, ma se sfoggiassi più spesso così tanta carne scommetto che avresti anche tu una buona dose di pretendenti e anche io quasi quasi potrei farci un...»

«Okay Jace, ora basta. Per essere solo le 11.30 direi che hai già bevuto abbastanza, e per quanto possa farmi piacere che tu abbia finalmente ammesso che la mia ragazza è davvero una bomba sexy, rimane comunque la MIA ragazza e guai a te se ti becco ancora a guardarla come stavi facendo fino a pochi secondi fa.» Will interruppe Jace che, scocciato, rivolse un ultimo sorriso ammiccante a Clary, dopodiché, snobbando completamente Maia, Jordan e Simon, se ne andò alla ricerca di qualche altra ragazza a suo dire più ‘sexy, divertente e disponibile’.

Clary non ricordava di essere mai stata così felice di vedere il suo ragazzo, difatti gli buttò le braccia al collo stampandogli un leggero bacio a stampo.

«Ehi» sussurrò Will, sorridendole. Quando si staccarono Will sorrise radioso anche agli altri. «Ragazzi, spero che la festa sia di vostro gradimento. Verso mezzanotte faremo partire anche il karaoke, e dato che voi siete nel Glee, beh, potrebbe interessarvi» disse, un po' in imbarazzo.

Simon inarcò un sopracciglio «Non vedo perché dovremmo fornirvi nuovo materiale per sfotterci anche qua, ma grazie del pensiero.» rispose, gelido. Clary gli lanciò un'occhiataccia e Simon sbuffò, per poi sorridere.«Okay, vado a bere qualcosa. Jordan, vieni?»
Jordan prese per mano Maia, che si scusò con Clary con uno sguardo, e seguì l'amico verso la cucina adibita a zona bar.

Clary lanciò un'occhiata al salotto, al corridoio e alla cucina, e lanciò uno sguardo interrogativo a Will.

«Scherzi, vero? Tutto questo è esagerato!» disse, indispettita. C'erano ragazzi ubriachi, fatti, che ballavano al ritmo della musica da discoteca, che si baciavano sui divani, contro i muri, che salivano al piano superiore; c'era chi correva in bagno a vomitare e chi fumava senza tregua.

«Come pulirete prima che tornino i vostri?»
«Mettete Izzy a capeggiare un gruppo di ragazze, e la casa sarà pulita in meno di un'ora»
scherzò Will, e Clary ridacchiò, mentre il ragazzo le cingeva le spalle con un braccio «Vieni» disse, e si buttarono nella mischia cercando di raggiungere la zona bar. Clary cercò i suoi amici o Cecily con lo sguardo, ma sembrava impossibile anche solo pensare di poter riconoscere qualcuno tra tutta quella gente e con tutto quel fumo.

«William, nonostante la festa non sia nemmeno lontanamente paragonabile ad una delle mie, devo ammettere che non è niente male»

Will e Clary si voltarono verso un ragazzo che si era interrotto dal chiacchierare con Gabriel Lightwood e adesso li guardava con un sorrisetto quasi felino. Aveva i capelli neri dritti sulla testa, cosparsi di glitter, gli occhi erano di un particolare verde ambrato che ricordava il colore degli occhi di un gatto. Inoltre era vestito in modo alquanto eccentrico: una camicia blu notte piena di brillantini che davano l’idea di un cielo stellato, dei pantaloni di pelle lilla altrettanto luccicanti, ed un paio di Dr Martens nere. Mentre Clary lo guardava, pensava al fatto che ci fosse una sola parola in grado di descriverlo: glitterato.

«Magnus, grazie mille!» rispose Will. Poi indicò Clary e «Ti presento la mia ragazza, Clarissa Morgenstern»
Magnus inarcò un sopracciglio, senza perdere l'espressione divertita, nell'udire il cognome della ragazza.

«Tanto piacere Clarissa, il mio nome è Magnus Bane. Frequento la Dalton, mentre tu sei del McKinley, suppongo.»

«Esatto, piacere mio» rispose Clary, messa in soggezione da quel ragazzo così appariscente. Era anche truccato, si accorse. Eppure nessuno sembrava ritenerlo gay, sfigato o roba del genere. Anzi. In quel momento Tessa si avvicinò a lui e a Gabriel ed iniziarono a chiacchierare e ridere tranquillamente. Will e Clary riuscirono finalmente a raggiungere la cucina.

«Quel tipo è molto...»

«Strano?»

«Stavo per dire interessante» rispose Clary con una risata. Will scrollò le spalle, e stappò una birra. La porse a Clary, ma lei si gettò sul punch che avevano preparato Aline ed Isabelle quel pomeriggio.

«Clary! Ehi Clary!» Cecily, in un bellissimo vestito azzurro con lo scollo a cuore, si faceva largo tra la folla verso la sua amica.

«Cecy, non ti trovavo!» disse la rossa abbracciando la piccola Herondale.

«Allora, Will ti ha fatto gli onori di casa come si deve?» fece la mora guardando divertita il fratello.

«Oh non preoccuparti Cecy: come sempre sono stato un perfetto cavaliere» le rispose accennando un inchino cavalleresco «Non che si possa dire lo stesso di quel coglione di Jace» aggiunse sorridendo, anche se nella sua voce era ancora udibile una punta di disappunto.

«Perché? Che ha fatto sta volta?» chiese divertita Cecily.

«Ci ha provato con Clary, ecco cos’ha fatto.»

Cecily scoppiò a ridere «Jace ha fatto cosa? Nah, non ci credo!»

Clary arrossì nuovamente, tentando di giustificarsi «E’ ubriaco perso, non penso fosse totalmente consapevole di ciò che stesse facendo»

«Ed è solo per questo che non gli ho sfondato la mascella» concluse Will sorridendo, anche se Cecily era più che convinta che Will, se qualcuno, suo fratello compreso, avesse osato importunare o provarci con la sua ragazza, non si sarebbe fatto problemi a farlo finire in ospedale con le ossa rotte. Ed avrebbe fatto lo stesso per lei, la sua piccola ed indifesa sorellina.

 

Simon, Jordan e Maia avevano preso da bere e adesso se ne stavano appoggiati ad un muro, a guardarsi intorno. Maia, le braccia incrociate, il bicchiere di un qualche super alcolico che avrebbe ucciso i due ragazzi in mano, si voltò verso Jordan sorridendo.

«E se andassimo a ballare?» gli chiese, intercettando solo per un attimo lo sguardo di Simon, deglutendo.

Jordan la guardò quasi esasperato, sorridendo sconvolto «Amore, Dio, io sono una frana a ballare!»

«Adesso che sei nel Glee dovresti iniziare. Sai, ci saranno le gare, le esibizioni..»

«Nah, preferisco stare fermo davanti all'asta di un microfono a cantare mentre voi mi ballate attorno» replicò Jordan, e Simon rise.

«Allora potresti fare il palo mentre io e Maia ti balliamo attorno» propose il ragazzo, facendo scoppiare gli altri due in una risata. Per un istante Maia e Simon si fissarono nuovamente, ma poi Maia distolse lo sguardo, sentendosi in colpa, e si avvicinò di più a Jordan.

«Non è Isabelle, quella?» chiese Maia all'improvviso, assottigliando lo sguardo. La Lightwood era appoggiata allo stipite di una porta e sorrideva maliziosamente a qualcuno all'interno della stanza.

«Si starà facendo qualcuno della Dalton. Magari il ragazzo che si chiama Magnus, mi hanno detto che è interessante.»suggerì Jordan, scrollando le spalle come se la cosa non lo interessasse minimamente proprio mentre la ragazza veniva attirata dal ragazzo misterioso nella stanza e la porta veniva chiusa dietro di lei.

«Dio, e voi che ci fate qua?» la voce di Helen li colse da poco lontano, e i tre si voltarono. La ragazza aveva i capelli biondi raccolti in una coda alta, e indossava un vestito verde-acqua, corto. Aline era al suo fianco, in jeans corti e top rosso fiammante. Sogghignava.

«Gli sfigati alla ribalta! Mi sa tanto di svenevole film per teenager disperate. Magari di quelli che guardate voi» esclamò Simon, sorridendo. Jordan rise, mentre Maia era impegnata in una gara di sguardi freddi e duri con le due.

«Beh, non so come mai vi abbiano invitati, ma spero proprio che decidiate di andarvene presto. Le fecce dello Sfiga Club non sono ben accetti qua» continuò Helen, altezzosa. A questo punto Maia distolse lo sguardo, e le parve di notare Tessa che, dopo aver sbattuto violentemente la porta dove poco prima era entrata Isabelle, scappava via sull'orlo del pianto. Tuttavia la cosa accade così in fretta che la nera era quasi sicura di averlo immaginato. Insomma, Tessa Gray, vicecapo cheerleader, in lacrime? Impossibile. Una voce la ridestò dai suoi pensieri.

«Helen, dai ignoriamoli» Aline posò una mano abbronzata sul braccio della ragazza, che si voltò verso di lei, arricciando il naso.

«Hai ragione. Non valgono il nostro tempo» rivolse un'ultima smorfia ai tre, e si allontanò a testa alta, seguita da Aline, che iniziò a parlarle concitatamente, le teste vicine.

«Che rabbia!» ringhiò Maia, alzando gli occhi al cielo e allontanandosi a grandi falcate. Simon e Jordan si guardarono, spiazzati. E poi «La seguo» disse Simon, mogio «Improvvisamente non ho più voglia di stare qua. Cerca Clary e chiedile se torna con noi»

Jordan annuì e si precipitò nella calca, alla ricerca della piccola Red. Simon corse dietro a Maia.


 

«Will! Cecy! Oh, ciao Clary» una Tessa in prenda al panico arrivò trafelata.

«Hey Tessa» le rispose sorridendo Cecily dandole due baci sulla guancia.

«Ciao» fece Clary abbozzando un sorriso, cercando di nascondere la lieve sorpresa causata dal fatto che la Chearleader ricordasse il suo nome.

«Tess, tutto bene?» Il più grande degli Herondale le prese gentilmente le spalle, non potendo non notare gli occhi lucidi e sconvolti della ragazza.

Will aveva sempre avuto un bel rapporto con Tessa, stava con Jace da così tanto tempo che oramai era di famiglia. A Clary non dava fastidio, forse anche perché, in fondo, Tessa non era mai stata scortese con lei, anzi. Per questo Clary non fu gelosa quando la ragazza si buttò singhiozzando tra le braccia di Will, che la abbracciò dolcemente.

«Hey, shh! Cos’è successo?» disse il ragazzo prendendo dolcemente il viso di Tessa tra le mani.

Cecily le posò una mano sulla schiena guardandola preoccupata, e Clary, dopo essersi scambiata un’occhiata rapida con i due Herondale, quasi per chiedere il permesso, fece lo stesso.

Tessa ricominciò a singhiozzare, così, per non dare nell’occhio, Will propose a Clary e Cecily di portarla in camera sua.
Una volta lì, dopo aver chiuso la porta chiave, mentre Will riempiva un bicchiere d’acqua fresca, Cecily e Clary aiutarono Tessa a calmarsi e le fecero sciacquare il viso nel lavandino del bagno privato del ragazzo.

Quando finalmente la ragazza si fu calmata, si sedette sul letto affiancata dalle altre due, mentre Will le si inginocchio davanti.
«Te la senti di dirmi che è successo, adesso?» le chiese dolcemente.
Tessa, con lo sguardo perso nel vuoto ed un leggero tremolio nella voce, in un sussurro appena percettibile, pronunciò solo un nome.
«I-I-Isabelle»
«Isabelle? Cos’ha fatto Isabelle?»
«E» Tessa singhiozzò, forte, incapace di guardare gli altri negli occhi «Jace.»

 













ANGOLINO NOSTRO
Siamo totalmente imbarazzate, non sappiamo in che modo dobbiamo scusarci! Cavolo, un mese (UN MESE CI RENDIAMO CONTO?) di ritardo. Avevamo perso l'ispirazione, capita, ma non è un motivo sufficente per farci perdonare. Probabilmente adesso non c'è più nessuno ad ascoltarci, cavolo, siamo mancate per così tanto tempo!
Comunque stiamo cercando di organizzarci meglio, e non abbiamo intenzione di lasciare la storia in sospeso quindi, comunque vada, anche con mesi di ritardo, cercheremo di prtarla a termine.
Grazie se siete ancora qua, vi amiamo tantissimo, siete fantastici <3
One e riveraslegs
  
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Shadowhunters / Vai alla pagina dell'autore: Nembayo