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Autore: Non ti scordar di me    21/07/2014    7 recensioni
Laura Marano è la ragazza dalla vita perfetta: bella, simpatica, disponibile e ricca. In una parola? La ragazza che tutti vorrebbero. Questo all'apparenza.
Nella realtà? Vive da sola in un'enorme casa, con un padre tanto assente quanto violento, con i ricordi del passato che la tormentano attivamente.
Ross Lynch è il nuovo arrivato a Miami: bello, bad boy e perchè no...anche stronzo. Non ha molto pregi, ma ha una caratteristica: riesce a scovare dentro le persone con un solo sguardo.
Ross riuscirà ad aiutare Laura? Riuscirà a liberarla dai fantasmi del passato? Ma, sopratutto, lei riuscirà a sconfiggere i più grandi mali che un adolescente può subire a quest'età?
Cucciolapuffosa
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Stay Strong
 
Laura era stesa a terra. Le mattonelle del bagno erano fredde, eppure le sembravano il posto più accogliente che avesse in quell’enorme casa.
Il sangue colava a grosse gocce e le dolevano le braccia. Non era la prima volta che questo le capitava.
Le braccia erano piene di graffi, certe rimarginati altri belli freschi…ma erano sempre lì. Le ferite potevano riaprirsi in qualunque momento.
Bastavano pochi istanti per riaprire quelle ferite e pochi secondi per lasciar quel mondo che odiava Laura con tutto il cuore.
Si alzò da terra e con uno straccio pulì lentamente le gocce di sangue che colavano dalle ferite. Strizzò l’asciugamano pieno di sangue.
Afferrò delle bende e del disinfettante. Con del cotone impregnato di alcool premette sulle sue ferite e le bendò.
Nessuno si sarebbe accorto di niente. Lei era Laura Marano, la figlia del più grande imprenditore di Miami. Non poteva permettersi certi errori. Frequentava una delle scuole più prestigiose della sua città e aveva una grande notorietà al suo interno, ma nessuno era mai riuscito a scorgere la vera Laura.
La vera Laura era una ragazza fragile, bisognosa di aiuto, bisognosa di una persona che l’amasse veramente…Era piena di amici, ma nessuno di loro poteva veramente definirsi tale. Molti la frequentavano solo per suo padre, in realtà a nessuno importava di lei.
Si specchiò e quello che vide la spaventò. Lo specchio rifletteva l’anima di una persona, giusto? Lo specchio rifletteva l’immagine di una Laura distrutta.
Il mascara era colato, le guance arrossate e il sorriso distrutto. Se qualcuno l’avesse vista in quel momento, probabilmente non l’avrebbero riconosciuta.
Con lentezza si struccò e con maggior pazienza si ritruccò: un filo di mascara, della terra che le evidenziava gli zigomi, dell’ombretto color carne con brillantini e un lucidalabbra rosa che le valorizzava le labbra.
Indossò un pantalone bianco che le fasciava le gambe, una canotta blu e ai piedi delle zeppe. Si rese conto che doveva nascondere i suoi tagli. Prese un bolerino che aveva comprato insieme alla canotta e lo indossò.
I suoi capelli che le arrivavano sotto il seno ravvivati da uno shatush biondo li raccolse in una traccia malfatta.
Era pronta. Doveva solo sfoderare uno dei suoi migliori sorrisi e far finta che la sua vita fosse perfetta. Così la pensavano tutti.
Laura Marano aveva una vita perfetta.
Che vita… Pensò malinconica, scendendo da casa sua. Sempre sola a casa, un padre assente e talvolta violento…Cos’altro si può desiderare? Si chiese ancora.
Arrivata a scuola venne investita dalle sue cosiddette “amiche”: erano, in realtà, delle ochette che speravano di spillare qualcosa alla ragazza.
“Laura!” La chiamò una.
“Tesoro, che bel bolerino!” Si complimentò un’altra.
“Oh, sei magnifica oggi!”
Laura oggi non era in gran forma. Rispondeva a tutte quelle oche con delle frasette fatte e ridette fino alla nausea.
Per la prima ora aveva biologia. Si sedette ad uno dei primi banchi, sperando che il suo compagno non fosse troppo idiota.
La classe iniziò man mano a riempirsi. Il posto accanto a Laura era stranamente ancora vuoto. Si sentì quasi sollevata.
“E’ libero?” Chiuse un momento gli occhi. Li aprì e davanti a sé vide un volto nuovo. Un bel ragazzo dagli occhi color cioccolato con dei capelli biondi e un enorme sorriso.
Laura annuì con stizza per poi concentrarsi sul libro.
La ragazza ancora non sapeva che quel ragazzo era la chiave per ritornare a vivere, vivere veramente.
 
 
 



A/N: Non ho parole per questo scritto. Forse è la cosa più brutta che abbia mai scritto o la migliore che potessi scrivere. Tocca a voi dirmi cosa ne
pensate. E’ la mia prima ff in questo fandom, quindi abbiate pietà.
Spero che vi possa piacere. Sono accette tutte le vostre opinioni, anche le critiche. A presto.
Cucciolapuffosa
  
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