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Autore: Sleeping Blade    04/09/2008    0 recensioni
questo racconto nasce da un GDR ispirato a un racconto scritto da un mio amico, e l'idea è di riscrivere le quest più belle sottoforma di racconto fantasy.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La giornata per Kith Sithas, giovane soldato elfico del regno di Camthalion Vardamir, era cominciata relativamente bene, doveva solamente spostarsi con la truppa nel vicino villaggio di Feanor Vardamir, che recentemente è stato flagellato da multipli attacchi di goblin e orchi. Il viaggio non è stato molto lungo, ma quello che debilitava i fisici atletici e possenti dei soldati, era il fatto che dovevano attraversare le pianure del regno elfico sotto un sole cocente. Arrivati in paese, la truppa prese alloggio in un palazzo attaccato alle mura. Era un palazzo in disuso da ormai un decennio ma sempre in ottime condizioni e confortevole, nonostante che le sue stanze erano infestate da distese di polvere, ma per quello c'era rimedio, e difatti dopo qualche ora i locali erano agibili e pronti a ospitare tutto il X reggimento dell'esercito.

Quella sera toccava a Kith e a Mackeli il presidio dell'entrata nord del villaggio, compito che il giovane elfo non sopportava e faceva senza voglia. Un suo modo per rilassarsi era di viaggiare con la mente ai suoi precedenti combattimenti, quelle scene di sangue lo rilassavano al punto tale che dopo doveva scrollare la testa per tornare alla realtà e riacutizzare i sensi per notare ogni minimo rumore nei dintorni del portone nord. La notte continuava monotona e ormai il sole si stava alzando, il suo turno stava per finire e l'elfo si rivolse al suo compagno:

Hey Mackeli, qua per ridare vita allo stomaco ci vorrebbe un po di grappa elfica. Nello stomaco ho più polvere che nei mobili di casa.

I due compagni scoppiarono a ridere, ogni tanto allentare la tensione faceva bene, ma non si dimenticarono che erano sul posto di lavoro e avevano un importante compito da svolgere, controllare che nessun “personaggio strano” entri nel paese.

Ad un tratto, apparve all'orizzonte un elfo guerriero, una donna, terribilmente provata dal lungo viaggio fatto a piedi, dato che aveva perso la cavalcatura visto che nella corsa si era fratturata una gamba. La giovane donna si avvicinò a passo lento verso il paese, in cerca di un letto e un buon pasto con cui ritemprare il proprio corpo. I due soldati ovviamente avvistarono la figura di una persona in lontananza, ancor più messa in risalto dalla luce arancione del sole che stava sorgendo.

Ehi Kith, ci sono visite...te ne occupi te? Io intanto vado a fare rapporto, torno fra poco....

Disse Mackeli mentre si stava incamminando vero il centro cittadino, intanto il giovane elfo si apprestava a fare il suo controllo di routine.

Alt! Per entrare nel villaggio di Feanor Vardamir è necessario che mi dite nome e i motivi che vi portano in questo paese.

Disse Kith alla giovane donna, mostrando sicurezza e serietà con il suo tono di voce, e intanto la giovane donna era arrivata proprio a due passi dal corpo del soldato che teneva la mano pronta sull'elsa della sua spada.

Il mio nome è Aranel e sono qui in cerca di ristoro dopo giorni che cammino senza sosta.

Tutto era chiaro nella testa del soldato, la ragazza non stava mentendo e la lasciò passare senza fare storie, dato che la vide in uno stato a dir poco pietoso, e una volta passata Kith riprese la sua posizione di controllo. La calma durò ancora qualche istante quando Mackeli uscì per la strada e urlò qualcosa verso il compagno che presidiava la porta, e ci volle poco a capire che stava succedendo qualcosa di strano. Kith si mise a correre verso il centro cittadino, ordinando agli abitanti, che erano scesi in strada a controllare quello che stava succedendo, di rientrare nelle case per non intralciare le operazioni dell'esercito, e pochi istanti prima di arrivare nel luogo i cui si sentivano le urla, il giovane soldato si appiattì dietro al muro di una casa, da cui poteva guardare la scena senza essere scoperto. Il soldato vide cinque guardie dell'esercito che avevano circondato un uomo a dir poco bizzarro, vestito con una casacca rosso porpora e come pantaloni aveva dei pezzi di armatura nera borchiata, ma la cosa che faceva rabbrividire era la maschera ossea che portava sul viso. Non era un semplice umano perché la sua presenza diffondeva nell'aria un'aura maligna che teneva a debita distanza le guardie, che non osavano avvicinarsi per attaccarlo, anche se non ci voleva molto a capire che quell'essere aveva intenzioni ostili. Kith conosceva molto bene Feanor, e soprattutto conosceva tutti i vicoletti, difatti si infilò in uno di questi piccoli budelli, estraendo la sua spada e il suo fido pugnale, e se non aveva fatto i calcoli sbagliati doveva spuntare proprio dietro a quel losco figuro. Il soldato non fu l'unico che si mosse in quel frangente, ma la ragazza appena entrata in città, ebbe appena il tempo di dare un morso al suo pasto quando decise di andare a vedere cosa stava succedendo, e lo spettacolo che comparve ai suoi occhi non era dei più rassicuranti. Kith stava avanzando in modo lento ma silenzioso, tra le ombre dei palazzi, quando quell'essere ruppe il silenzio con le sue urla.

GAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH!!!!!! SOLO QUESTO?! QUESTA E' LA POTENZA DI CAMTHALION?! AH! POTREI DISTRUGGERVI TUTTI IN MENO DI 3 SECONDI!Ma ho da fare, e non ho tempo da perdere con voi, nemmeno 3 secondi. Quindi, scusatemi, ma se avete urgenza di parlarmi prima dovrete discutere con i miei emissari.

Dal nulla comparvero una dozzina di scheletri, di cui due seguirono il necromante e i restanti dieci si divisero a coppie per ciascuna guardia. Il necromante voltò le spalle alla piazza e si diresse a passo lento e cadenzato verso la zona sud della cittadina. A Kith non ci volle molto a capire quello che aveva intenzione di fare. Il mago oscuro si stava dirigendo verso il tempio e dopo aver lanciato con il pensiero delle scuse verso le guardie, dato che non poteva aiutarle, si diresse verso i budelli più interni di Feanor, consapevole che poteva tagliare la strada a quel mago. Aranel aveva seguito tutta la scena, ma lei non volle aiutare il necromante e puntò verso una scorciatoia che faceva quando era piccola e giocava a nascondino con i suoi amici,quella scorciatoia l'avrebbe portata dritta verso il tempio. La strada principale, percorsa dal mago oscuro, veniva intersecata in più punti dalle stradine interne di Feanor, ed era proprio in una di quelle che Kith stava aspettando, mescolatosi con le ombre dei palazzi. Il drappello composto dal mago e dai due scheletri passò proprio a due passi dal nascondiglio dell'elfo, e una guardia scheletrica venne agguantata in modo rapido e silenzioso da Kith che la scaraventò per terra per fracassargli il cranio con un calcio, operazione andata quasi a buon fine, se non fosse che la testa della guardia era molto resistente, difatti si incrinò solamente. L'altra guardia vide di sfuggita quello che stava accadendo nel vicoletto e senza indugiare accorso in aiuto del compagno, aiuto che non arrivò dato che Kith se ne accorse in tempo e con un fendente staccò la testa dal resto del corpo, per poi vederlo cadere inerme a qualche passo da lui, ma l'altro scheletro che giaceva a terra sdraiato, approfittò della distrazione del giovane elfo per infilzarlo al polpaccio, mossa che non andò a buon fine per l'intervento di Aranel, che con una stoccata spaccò la testa al secondo scheletro. L'elfo alzando lo sguardo, riconobbe quella ragazza,e le disse:

Oh grazie per l'aiuto, a quanto pare il consiglio di non partecipare o fare casini non è stato colto e ti ringrazio per non avermi ascoltato. Ma ora scusami, ho un po da fare.

Dopo quel breve dialogo Kith scomparve dietro l'angolo, correndo velocemente per andare a scoprire cosa poteva e voleva fare quello strano mago nel tempio di Feanor. Il mago arrivato di fronte alle porte del tempio non entrò come un comune mortale, ma le sfondò con una potente onda d'urto, per poi entrare mentre il monaco era rimasto impietrito di fronte all'altare. Qualche istante dopo Kith arrivò alle porte, e si appiattì dietro al muro che fino a qualche istante prima ospitava i cardini del portone, ma qualche minuto dopo spuntò dal vicoletto anche Aranel. I due si misero d'accordo sul da farsi, ma in quel momento uscirono delle grida strazianti da una stanza del tempio, il mago aveva ucciso il monaco e l'apprendista non resse la visione del sangue e svenne. Kith entrò nel tempio per primo dato che era agile e silenzioso, riuscì a arrivare alla stanza dove era entrato poco prima l'oscuro individuo, ed estraendo la spada corta Kith si avvicinò alla schiena del mago caricando un arco che per qualsiasi umano era mortale, ma quell'essere era molto furbo, era a conoscenza della presenza dell'elfo sin da quando le due guardie scheletriche erano state uccise, e in questo caso bloccò il colpo con l'ausilio della sua spada lunga per poi liberare una risata.

AHAHAHAHAHAHAHAH!! Davvero pensavi non mi fossi accorto di te? Patetico! Solo un elfo poteva pensare qualcosa del genere. Se non ti dispiace stavo lavorando. Se proprio vuoi giocare i miei amici qui ci sono apposta. E basteranno anche per la tua amica laggiù.

Dal nulla si materializzarono tre scheletri, di gran lunga meglio equipaggiati dei precedenti, e il necromante intaccò l'albero secolare, che era il dono alla dea Elladan a cui era ispirato l'antico culto, religione madre della terra degli elfi, con uno strano pugnale dorato che piano piano risucchiava l'essenza del colossale albero. Intanto in quella stanza di scatenò un duro combattimento tra Kith, supportato da Aranel che da poco era giunta in quella stanza, con tre scheletri armati di spade corte e difesi da armature pesanti e da scudi tondeggianti in acciaio. La sfida era piuttosto impari ma i due elfi se la cavavano discretamente bene, uccidendo uno scheletro ciascuno, ma quando stavano per uccidere il terzo, apparve nella stanza una luce verde molto strana che poco alla volta cresceva fino a prendere forme umane, era un altro necromante che disse all'altro.

I'Shyish che cosa sta succedendo... perchè ci stai mettendo cosi tanto ad estirpare i Culti inferiori da queste terre contaminate dalla bontà?!

A quanto pare il primo necromante si chiamava I'Shyish, e rispose al nuovo arrivato.

Chiedo venia, Neth, ma ho incontrati alcuni piccoli inconvenienti, come questi due gentili ospiti quì. Ma oramai ho concluso.”

Dopo quella breve conversazione i due necromanti sparirono e lo scheletro superstite si accasciò al suolo senza dar segno di vita. L'avventura era giunta al termine, con il culto di Elladan estirpato dal tempio di Feanor e con una guerra contro le oscure armate di Kemmotar che stava per avere inizio.

  
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