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Autore: BettyLily    22/07/2014    1 recensioni
Storia-regalo per festeggiare il compleanno di quella vecchiaccia di Sky-chan(skyseeker). La storia si basa sul gioco "Animal Crossing: New Leaf" e, in parte, su una fan fiction su essa di skyseeker, intitolata "Flowille"©(LOL, in realtà non mi ha venduto i diritti, questa storia è praticamente illegale LOL).
/!\Attenzione: leggere l'angolo autrice in altro, prima della storia/!\
Buona lettura a tutti e... auguri Sky-chan.
Dal testo:
-Mio re- iniziò, davanti agli occhi stupiti di Carmelo, che di certo non si sarebbe mai aspettato che lei riuscisse a liberarsi-Questa sarà l’ultima volta che glielo chiedo: ci liberi dall’eterna schiavitù dei cupcake e ci permetta, solo in luglio e agosto, di mangiare dei gelati.
Genere: Comico, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Angolo autrice: Salve a tutti, qui è Sora che vi parla. Allora, prima vi lasciarvi alla lettura, ho un paio di cose da dire:
1- La storia, ovviamente, non è proprio storica e con "comico", non intendo proprio che ci siano esilaranti battute o che so io, ma che il contesto, la storia, sono improbabili e dovrebbero far ridere per quello.
2- La storia non è proprio un "missing moment", diciamo che è una storia dentro a una storia e quest'ultima è un missing moment. Sì, non mi so spiegare, lo so. Beh, insomma, leggete e capirete, altrimenti... non capirete.
4- Come detto nella intro, il personaggio di Shelly, non è di mia invenzione, ma della mia amica skyseeker, altra autrice di EFP.
3- Ultima cosa, ma anche più importante: questa storia è dedicata proprio a lei, skyseeker, la mia Sky-chan, che oggi festeggia il suo quattordicesimo compleanno e, come regalo, ho deciso di cimentarmi un una delle poche cose che mi riescono benino, per farel una cosa che venga veramente dal cuore. Quindi... auguri Sky-chan!

 
***
 
La dittatura dei cupcake

“Tanto tanto tempo fa, nella piccola cittadina oggi chiamata “Flowille”, sorgeva la capitale di un grosso regno, il cui re si chiamava Carmelo Criceto II. Esso era un re di indole buona, ma il suo popolo lo detestava: li aveva costretti ad una vita di soli cupcake.
Egli infatti li amava, erano, per lui, vitali, come l’aria o l’acqua. Si diceva che ne avesse una scorta personale quasi infinita, nelle segrete del castello, ma nessuno, neppure coloro che lavoravano a palazzo, l’avevano mai vista.
La sua fissazione per i cupcake, l’aveva portato a chiedere l’aiuto di una potente maga, che aveva fatto in modo che essi crescessero sugli alberi, come mele.
Il raccolto durava tutto l’anno, essi non smettevano mai di crescere, e il popolo era costretto a mangiare solo quello. Il problema, però, era che durante l’inverno, un cupcake soffice e caldo, andava bene, ma in estate, sotto quaranta gradi, avrebbero preferito qualcosa di più fresco.
Così un giorno dei primi di luglio, una giovane fanciulla il cui nome era Shelly, domandò colloquio al re e domandò di far fare alla potente maga un altro incantesimo sugli alberi, in modo che iniziassero a crescere i gelati.
Il re rifiutò e, con l’insistere della ragazza, si infuriò e la rinchiuse in una prigione.
Ciò che però né lui né nessun altro sapeva, era che Shelly proveniva dall’antica stirpe reale dei Re Gelati, di cui da tempo immemore si erano perse le tracce, e che, dentro di lei, scorreva sangue regale, freddo e dai mille gusti.
Così, con i suoi poteri di gelato, poté trasformare le sbarre della cella in coni gelato, che mangiò avidamente, e in breve riuscì a fuggire.
Ma il destino della ragazza era molto più glorioso e così, mentre cercava di uscire dai sotterranei, aprì una porta e dietro ci trovò la mitica stanza dove il re teneva la sua scorta di cupcake.
Li ammirò meravigliata, ne colse uno: avrebbe voluto assaggiarlo, ma un’ondata di vento caldo, entrò dall’unica, piccola finestra della stanza e le ricordò che, se era stata imprigionata, era perché aveva provato a porre fine alla dura dittatura dei cupcake.
Così provò di nuovo con la magia e il cupcake si trasformò improvvisamente in una coppetta gelato: finalmente sapeva come sconfiggere il re!
Prese un altro cupcake e uscì in fretta dalla stanza. Cercò la sala del trono, nascondendosi agli occhi delle guardie, e finalmente la trovò.
Il re era comodamente seduto sul suo trono fatto di cupcake e, in fretta, la ragazza gli si mise davanti.
-Mio re- iniziò, davanti agli occhi stupiti di Carmelo, che di certo non si sarebbe mai aspettato che lei riuscisse a liberarsi-Questa sarà l’ultima volta che glielo chiedo: ci liberi dall’eterna schiavitù dei cupcake e ci permetta, solo in luglio e agosto, di mangiare dei gelati.
Carmelo fece per urlarle di nuovo che non si sarebbe mai fermato, ma Shelly lo interruppe, aggiungendo:-Se non lo farà, le conseguenze saranno gravi e lei…- fece una piccola pausa, incerta se quella fosse la scelta giusta-… non rivedrà mai più i suoi cupcake.- concluse, trasformando il dolcetto che ancora teneva in mano, in un cono gelato al cioccolato e fragola.
Carmelo guardò stupito e al contempo spaventato, il gelato che la ragazza teneva ora nella mano, al posto del suo amato cupcake. Per un interminabile minuto, fissò stupito la ragazza, poi giunse alla conclusione più razionale e normale:-Sei solo un’insulsa illusionista.- urlò- Non riusciresti a trasformare nessun altro cupcake in gelato. E ora sciò, o ti sbatterò di nuovo in cella.
Shelly, a parole così offensive nei suoi confronti e all’ennesimo rifiutò del re, si infuriò. Trasformò tutte le guardie in coni gelato, di modo che non potessero fermarla, e rapì Carmelo, portandolo nella stanza dove stava la scorta di cupcake.
Li trasformò uno a uno, in tanti deliziosi gelati, poi vi rinchiuse dentro Carmelo, al quale non rimaneva che gelato, da mangiare.
Tornò finalmente alla città, uscendo dal castello, e annunciò a tutti che la dittatura dei cupcake e di Re Carmelo, era finita. Trasformò gli alberi da cupcake in alberi da gelato per tutta l’estate, poi, quando le temperature si fecero più fredde, annullò l’incantesimo e i cupcake ricominciarono a crescere. E così per tutto il resto degli anni a venire.
Ovviamente, Shelly venne incoronata regina e tutto il regno si felicitò con lei, molti le fecero visita, tra cui il gatto Felix e il paperotto Mike, che ben presto diventarono i suoi consiglieri.
Nonostante il suo sangue fosse di gelato, però, il cuore di Shelly non era freddo e, col tempo, si decise a perdonare Carmelo, che diventò il vice della ragazza.
Fine.”
 
-Wow, bella storia!- esclamò Walter.
-Già!- rispose Shelly, chiudendo il libro “Storia e leggende su Flowille”.
-E pensare che la regina dei gelati della storia si chiama proprio come te, eh Shelly?
-E’ vero!
-Chissà se c’è qualche legame tra voi due… insomma, entrambe amate il gelato, vi chiamate allo stesso modo…
Shelly scrollò le spalle. Non aveva mai pensato di poter avere qualche legame con la Shelly di molti secoli prima, anche se la ammirava molto, però forse, se anche Walter la pensava così…
-Forza Walter, bisogna aprire!- esclamò poi, rialzandosi da terra- Anche oggi, ti attende una giornata in gelateria!
Walter guardò le bacinelle tutte attorno a lui: mentre leggevano la storia, quei due avevano finito tutto il gelato. Fortunatamente, in un angolo remoto della stanza, il cagnolino scorse una vaschetta ancora piena. Fece per alzarsi e prenderla, quando Shelly esclamò:-Cavolo, ho proprio voglia di gelato… ah, eccone lì un po’!- e, indicandolo, gli corse incontro e se lo sbafò tutto nel giro di tre secondi, lasciando Walter esterrefatto. 
  
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