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Autore: japanmaniac    23/07/2014    3 recensioni
Quando ti innamori di uno dei tuoi più cari amici diventa tutto più difficile anche una stupida coppa di gelato.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Minho, Onew, Taemin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quella sera era davvero annoiato ecco perché aveva accettato quell'invito.

Non era solito uscire con i suoi compagni di band, non che non amasse la loro compagnia, solo non lo facevano mai. Passavano molto tempo insieme e custodivano quei pochi momenti liberi gelosamente.
Il locale era pieno di gente, tutti cercavano di farsi notare ma non lui.

Nel suo angolo nascosto sorseggiava una birra in pace osservando le persone intorno a lui.

Kibum ballava al centro pista flirtando con la maggior parte delle persone, il tutto, di sicuro, per far ingelosire Jonghyun che però non sembrava badargli, era troppo preso a parlare una ragazza.

Se solo ci fossero stati Taemin o Jinki con lui si sarebbe sentito meno solo ma nessuno dei due era libero quella sera.

Si sentiva una specie di terzo incomodo tra quei due e ne aveva abbastanza.
Afferrò il telefono e selezionò i contatti dei suoi due amici e creò il gruppo: 'CERCOAMICI', dopodiché scrisse:

"Questa serata è uno schifo, mi chiedo solo perché ci sono venuto"- inviò.

Non attese che pochi istanti per la risposta:
 

Minnie:
" Non lamentarti, io qui sto peggio di te! Mia madre mi sta facendo il terzo grado per non essermi fatto sentire nell'ultima settimana"
 

Jinki:
" ahhahaha poveri! Io sono a casa e sto vedendo un vecchio film"

A quella frase Minho aggrottò le sopracciglia:
" Non avevi impegni per questa sera? Key mi ha detto che non potevi"

Attese un attimo e la risposta arrivò:

 

Jinki
" No. Solo non ero in vena di uscire tutto qui. Non sapevo che ci fossi”
 

Minho fissò lo schermo e scrisse:

" Ho accettato per noia ma se fossi rimasto a casa sarebbe stato meglio"

Digitò quelle parole sbuffando e con l'immensa voglia di chiudere la serata.

Gli mancava Jinki, sapeva che l'amico stava passando un brutto periodo e questo gli dispiaceva molto.

A causa di uno stupidissimo polipo alle corde vocali, il ragazzo aveva subito una dannatissima operazione. Niente di serio naturalmente, ma quanto bastava per spedire Jinki Lee in depressione.

In quei giorni era andato a dormire in un appartamento di un conoscente, che era molto più vicino all'ospedale, quindi più pratico per i controlli, ma la sua assenza si faceva sentire al dormitorio.

O forse era solo lui, a subire quella cosa maggiormente.

Erano diventatati molto amici e la stessa cosa valeva anche con Taemin. Si confidavano spesso e uscivano insieme.

Ultimamente però vedeva Jinki in un modo del tutto nuovo, si era domandato spesso il motivo ma non aveva saputo darsi una risposta, o forse la risposta era troppo scomoda per essere accettata...
 

Minnie:

" Aaaah! che depressione..Non ci sono ragazze carine?"
Minho alzò gli occhi scocciato:
" No. La più carina é Kimbum.XD"

Minnie:
" Che bella seratina! XD”

Jinki:

" Io non mi lamenterei...."
 

Minnie:

" Devi toglierti questa fissazione per lui e guardarti intorno, non pensi di averci già sofferto abbastanza?"
 

Minho fissò lo schermo. Anche lui la pensava a quel modo. Jinki aveva sperato davvero in quel ragazzo orgoglioso ed eccentrico, ma, agli occhi di Kibum, era rimasto un amico, solo quello.

Minho sapeva che avrebbe dovuto farsi avanti, ma la verità era che se la faceva sotto all'idea di essere sincero. Si sentiva un vero idiota, era sempre spavaldo e sicuro di sé eppure l'amore lo rendeva impacciato....amore? Lo aveva pensato sul serio?
 

Minnie:

" ehi amico ci sei?"
 

Minho lesse quella frase digitando la risposta ma una figura lo sorprese:
"Aaaah! Sono stanco e ho sete! Che bevi?"- lo interrompette Key sporgendosi a guardare il bicchiere dell'amico, lo afferrò e sorseggiò quel liquido ambrato- “Calda! Come fai a bere quella brodaglia? Scusa!!!!"- strillò verso la cameriera
" Che si dice qui?"- disse Jong lasciandosi cadere sul divanetto
" Hai finito di fare lo scemo con quella?"- disse Kibum con stizza
" Geloso?"
" Sai che mi importa. Scusa!!!!"-gridò di nuovo. Questa volta la cameriera si voltò sorridendo nella loro direzione:
" si?"- disse non smettendo di fissare i tre come se fossero stati animali da zoo. Questa cosa stava irritando pesantemente Kibum che tuttavia cercò di fare il disinvolto:
" Porta qualcosa di fresco e fruttato per me ma niente alcol per favore e qualcosa di forte per il mio amico con la faccia depressa!"
"Piantala!"- sbottò Minho infastidito
" Porta anche qualcosa di forte per me. Ma con ghiaccio, tanto ghiaccio..."- disse Jonghyun sorridendo furbo
Quella lo guardò imbambolata
" Si ghiaccio! Tanto! Deve ficcarselo nelle mutande...per farsi passare i bollori"
Jjong fulminò Key con lo sguardo mentre il biondo se la ridacchiava allegramente.
" Sapete: passare la serata con voi che vi comportate come una vecchia coppia inacidita dal tempo non é esattamente uno spasso. Io me ne vado!"- disse Minho

Alzandosi.

“ Ooooh andiamo!!”- protestò Jjong- “ Non lasciarmi solo con questo qui ti prego!!”

" Il tuo problema, mio caro, è che non sai divertirti!- gli strillò Kibum con un sorrisino ironico.

Alzò le spalle ignorando quei due e procedendo speditamente verso la porta. Uscì e si precipitò alla sua auto. Si sedette al posto di guida e cacciò la testa all'indietro tornando finalmente a respirare. Cosa gli stava prendendo? Da quando non riusciva nemmeno a passare una serata senza martellarsi il cervello con pensieri inutili? Mise in moto cercando di calmarsi.

Senza nemmeno rendersene conto condusse l'auto in un'altra strada, decisamente lontana dal loro dormitorio. Stupì quando si rese conto di essere davanti a quell'appartamento...insomma...come ci era arrivato?

Si guardò intorno e scorse una gelateria. Pensò a che fare, poi scese dall'auto e vi entrò. Infondo quello poteva essere un modo per spezzare la tensione. Insomma se uno qualsiasi dei suoi compagni si fosse presentato a mezzanotte a casa sua forse si sarebbe chiesto il motivo no?

Quando ebbe finito si avvicinò al portone che trovò aperto. Salì le scale a grandi falcate per le sue lunghe gambe in cerca dell'appartamento numero 24. Non incontrò nessuno e questo gli sollevò decisamente la serata, una scenata di isteria collettiva non era quello che gli ci voleva.

Finalmente trovò quella porta. Attese un secondo aggiustandosi i capelli, poi si fece coraggio.

Suonò a quella porta due volte prima che si aprisse.
Lo sguardo del padrone di casa era carico di stupore:
" Gelato?"- lo precedette Minho sventolandogli davanti il sacchetto. Si sentiva un coglione, un emerito coglione e si augurò che Jinki non lo prendesse a calci nel sedere per quella sua incursione. Invece si illuminò lasciandolo entrare.
" Mi hanno detto che il gelato è l'ideale per disinfiammare la gola"
Jinki sorrise divertito
" Ovviamente limone per te e fragola per me. So che la dolcezza non è il tuo forte"- si affrettò ad aggiungere. Quando si innervosiva parlava un po' troppo, e gli insulti a se stesso aumentarono a dismisura per quella uscita
" Ma che bravo. Solo non penso ci siano piatti puliti in giro"- disse l'amico alzando le spalle.

Minho si guardò intorno sbalordendo. Il più grande non era un maniaco dell'ordine, come lui, ma non capitava spesso di vederlo vivere in quel caos. Di solito il casino della sua stanza si limitava a qualche vestito lasciato qui e là, ma questa volta, sembrava essere scoppiata una bomba. Vestiti ovunque, piatti sporchi lasciati sul lavandino e fogli di carta scarabocchiati lanciati qui e là
" In effetti questa casa fa abbastanza schifo! Ma non la lavi mai?"- disse sentendo l'impulso irrefrenabile di mettersi a riordinare. Era certo che se fosse restato lì dentro avrebbe avuto una crisi isterica. Fantastico!! Ora si stava comportando come una casalinga disperata in fase di shock!

" Credo ci siano dei cucchiai buoni da qualche parte- rispose quello come se non avesse sentito.
Gironzolò per quel disastro di cucina. Resistette alla tentazione di riordinare e di lavare i piatti. Cercò di non soffermarsi troppo sulle pentole incrostate e la puzza di uovo che quel lavandino che non vedeva uno straccio da giorni, esalava.

Non trovò che un cucchiaio pulito. Lo prese e si diresse in sala sventolandolo vittorioso:
" Ci dobbiamo accontentare"- disse mostrando l'unico superstite delle mille posate incrostate.
Jinki alzò le spalle:
" Nessun problema allora"

Si sedette sul divano accanto all'amico
" Che guardavi?"
" Niente di importante. Uno stupidissimo programma di cucina”
" Cucina?! Da qua!!!"- disse Minho strappandogli il telecomando dalle mani
" Football...ah...non c'è niente di meglio!"- Si sdraiò mettendo la testa sulle gambe dell'altro che incredulo restò immobile
" Se lo dici tu..."- sospirò l'amico.
Minho si voltò e lo guardò. Gli dispiaceva vedere Jinki in quel modo soprattutto odiava non poter far niente per risollevargli il morale cosi agì d'istinto:
" Vediamo che sta facendo il moccioso ti va?"- senza aspettare la risposta lanciò una video chiamata e in poco tempo il viso fresco e sorridente di Taemin spuntò:
" ciao ragazzi!"
" sei sopravvissuto!!"- esclamò Minho incredulo
" Lascia stare quella donna è pazza vi giuro!"
" Non esagerare!"
" Non...Evidentemente non la conosci! Hai presente Hannibal Lecter? Beh lo sguardo di quella donna è anche peggio!!!"
Minho senti Jinko ridere e si senti subito meglio, la sua tattica stava funzionando. Avrebbe voluto abbracciare Minnie in quel momento!
" Tua madre è fantastica!"- disse il più grande
" Certo! Ma non con me! Mi ha urlato per mezzora prima e ha cucinato tutto ciò che amo solo per il piacere di rovinarmi la cena!"
Gli amici risero a quelle parole:
" Piuttosto amico, ci mancherai laggiù. Insomma non sarà lo stesso senza di te!”- disse riferendosi a Jinki che si incupì di nuovo
" Minnie..."- sbuffò Minho contrariato da quell'uscita
" ahahahahah scusa! Dai non fare quella faccia, vedrai che ti rimetterai in fretta!"
" ECCO DOV'ERI! LO SAPEVO ANCORA QUEL CELLULARE! SPEGNI!!!!SPEGNILO!!!"-strillò una voce femminile. D'improvviso la madre del ragazzo si materializzò nell'inquadratura. Sembrava spiritata ed era decisamente furiosa:
" Vi prego aiutatemi..."- piagnucolò il ragazzo attaccandosi allo schermo- " Amici vado o quella mi fa a pezzi e mi mangia! Buonanotte.."- disse spegnendo la video chiamata.
Jinki continuava a ridacchiare divertito e il più alto pensò seriamente che il suono di quella risata fosse la più bella musica del mondo.

La televisione continuava a trasmettere la partita ma l'attenzione di Minho si era andata a far benedire quando le dita dell'amico erano finite nei suoi capelli.
" Sono di nuovo lunghi...dovresti tagliarli..."
Lo spilungone sorrise imbambolato da quegli occhi dolci. Non riusciva a capacitarsi di quanto quel tipo fosse bello. La tranquillità di Jinki, così diversa dall'esuberanza del più famoso Onew era qualcosa che amava. Gli piaceva trascorrere il tempo in sua compagnia, lo rilassava anche quando le cose non andavano. Non era un tipo che si faceva prendere dal panico facilmente, era un ragazzo piuttosto pratico, ma c'erano volte in cui il gruppo gli dava più pensieri che altro. Jinki era capace di rendere quelle preoccupazioni cose senza nessuna importanza.
" Mi dispiace davvero che tu non possa venire con noi..."- gli sussurrò
" Dispiace di più a me. A causa di questa storia ho dovuto anche rinunciare al musical e sai quanto mi ero preparato per quello..."
La mano di Minho si spostò sino ad accarezzare quel viso dolce:
" Passerà e tornerai più forte di prima..."
" Lo spero, ma ci metterò un po prima di riprendermi del tutto"
Lo sguardo dell'amico si era fatto vacuo.

Minho si tirò a sedere e lo abbracciò. Le braccia di Jinki si aggrapparono alla sua schiena come ad un porto sicuro. Nessuno lo capiva davvero, nessuno capiva i suoi silenzi eccetto quel ragazzo silenzioso accanto a lui. Era l'unico a preoccuparsi di interpretare i suoi momenti bui.
Quando si staccarono rimasero occhi negli occhi per un momento quasi infinito.
Il viso dello spilungone si avvicinò a quello dell'altro e in poco tempo si trovò a baciarlo. Non fu che un piccolo contatto che durò un istante ma entrambi ne sorrisero.
Non è facile ammettere di amare qualcuno, soprattutto quando quel qualcuno è il tuo migliore amico, questo Minho lo sapeva perfettamente. Sapeva anche che Jinki non avrebbe mai reagito male a quel goffo approccio, non era tipo, molto probabilmente lo aveva scambiato per un gesto d'affetto tra due vecchi amici. Dirgli la verità sarebbe stato rischioso. Poteva finire per spaventarlo, o peggio, poteva finire per perderlo...
Cosi rimase fermo limitandosi a giocherellare con le dita di Jinki che, a sua volta, si limitava a sorridere. Quando alzò gli occhi lo ritrovò ad osservarlo.
Fu quel volto cosi familiare e dolce ad avvicinarsi al suo questa volta altra volta. Non riuscì a comprendere le sue intenzioni sino a che non lo baciò. Un bacio vero questa volta, lento e caldo.
Il cervello era andato completamente in tilt e, il corpo, non sembrava rispondere ai comandi perché quelle mani che sino a quel momento erano state abbandonate sulle ginocchia ora avevano catturato il viso del ragazzo di fronte a lui e quelle labbra immobili avevano preso a mordere le labbra di Jinki mangiandole con un bacio.

Non gli importava di niente in quel momento: né del futuro, né del gruppo né tanto meno di quello che gli altri avrebbero detto di loro.

Minho si lasciò andare a quel bacio senza pensare a nulla.
Ormai il telecomando giaceva a terra insieme alle maglie accaldate e il suono della tv era coperto dai sospiri dei due che non smettevano di baciarsi e toccarsi.
Il suono del cellulare arrivò proprio quando il gigante dagli occhi buoni si era sdraiato sul più grande.
Si voltarono sorpresi e si guardarono sbuffando.
"Oooh..accidenti...."- si lagnò Minho tirandosi a sedere.
Jinki sorrise afferrando il cellulare dell'amico e aprendo il messaggio. Scoppiò a ridere vedendo la foto di Jonghyun sorridente sopra un Kibum decisamente ubriaco e sotto una frase:
" Mr analcolico alla frutta ti saluta! XD"
" Il suo solito tempismo..."- commentò Minho sospirando.
Jinki non lo lasciò finire, quella serata non poteva finire, non doveva finire. L'indomani Minho sarebbe partito e non si sarebbero visti per un po'...

Gli sarebbe mancato...così lo baciò...lo baciò di nuovo e lo trascinò sotto di lui...

No, non avrebbe permesso a nessuno di rovinare quella serata...non questa volta...

  
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