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Autore: yellowloid    23/07/2014    6 recensioni
{sequel di "Non essere così gentile, altrimenti cosa dovrei fare?" | SaruFei e Taiichi}
{ispirata alla second season di Oreimo | rating giallo, omofobia}
Dite ciao al sequel di cui vi avevo parlato, miei piccoli babus. ♥
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Rune scosse la testa imbarazzato quando sentì la voce del suo amico urlare un “mi ha risposto!” eccitato e lo vide leggere in fretta e furia il messaggio di Yuuichi. Possibile che non si fosse nemmeno accorto del suo stato di mutismo? Probabilmente aveva tenuto gli occhi fissi per interi minuti sullo schermo del cellulare aspettando una risposta da parte del ragazzo più grande. - Oddio- - commentò improvvisamente Amemiya, avendo appena finito di leggere.
Fei gli lanciò un’occhiata interrogativa: - Che ti ha scritto? - [...]

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Lasciatemi un commentino, su su. cuc
- Kis. ♥
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri, Fey Rune, Saryuu Evan - Saru, Taiyou Anemiya, Tsurugi Yuuichi
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Secondo capitolo.

 

Fei era troppo impegnato a chiedersi come diavolo avesse fatto a finire in quel bar per riuscire ad ascoltare chiaramente il suo migliore amico che parlava e parlava. Sentiva di avere già abbastanza problemi a cui pensare, se ci si metteva pure Taiyou allora erano messi proprio male. Mentre il ragazzo dai capelli arancioni sorseggiava visibilmente teso il suo frappè ai mirtilli, il giovane Rune lo osservava senza però dargli veramente attenzione. L’unica cosa che aveva capito in tutta quella conversazione era che Yuuichi era dovuto partire per Kyoto perché suo fratello lo aveva avvisato del fatto che il suo coinquilino si era fatto male giocando a calcio; non capiva perché Yuuichi fosse dovuto andare ad assistere quei due, anche se l’unica conclusione alla quale arrivava era che il misterioso coinquilino fosse in realtà il ragazzo di Kyousuke e che quello si fosse fatto venire un infarto per la preoccupazione, chissà.

Decise di ignorare l’enorme giro mentale appena fatto e portò lentamente alla bocca il bicchiere contenente del succo di frutta all’albicocca.

- Capisci qual è il punto della situazione? - chiese Taiyou, fissandolo in modo inquietante. Il verde quasi si strozzò col succo nel vedere gli occhi dell’altro piantati nei suoi, ansiosi.

- Capis- - mormorò senza nemmeno finire di parlare.

- Mi manca troppo Yuuichi! Voglio andare a Kyoto… E la casa è in condizioni pessime senza di lui, aiuto! E’ da tre giorni che non ci sentiamo o ci vediamo e la cosa mi fa impazzire - Amemiya parlò tanto velocemente che Fei quasi si perse in quel dialogo a senso unico. C’era da dire, però, che si sentiva da come ne parlava che il suo amico era davvero legato allo studente universitario Tsurugi. Sorrise rassicurante, concentrandosi su quel che stava per dire.

- Stai tranquillo, vedrai che tornerà tra qualche giorno - e gli accarezzò il capo, schiacciato contro la superficie dura del tavolo in legno. L’altro mugolò qualcosa di incomprensibile e si alzò di nuovo, sorridente come non mai. Sembrava quasi rinato, wow.

- Gli invio un messaggio~ - esclamò felice, tirando fuori dalla tasca dei pantaloni uno smartphone e digitando qualcosa al fidanzato. Fei sorrise e finì il suo succo all’albicocca, concentrandosi ancora sui suoi pensieri.

Erano passati due giorni dalla loro quasi-litigata, lui e Saru ancora non si rivolgevano la parola. Non tanto perché arrabbiati l’uno con l’altro, ma solo per imbarazzo. Fei si sentiva in colpa per aver trattato male l’altro, inoltre non riusciva proprio a non pensare a quanto si sentisse inutile in confronto a lui. In un certo senso voleva farsi valere dimostrando a Saru che poteva benissimo cavarsela senza la sua costante presenza, ma al contempo sentiva di aver esagerato. Probabilmente il suo ragazzo era preoccupato per qualcosa, ma Rune Junior non riusciva proprio a capire cosa. Non era mai stato una persona troppo decisa e sentiva di star sbagliando qualcosa. E poi, beh, non so nemmeno se gli interesso più così tanto, ora che l’ho trattato male. Chissà cosa pensa di me.

In quei due giorni aveva avuto modo di pensare alla situazione nella quale si trovava, ed era giunto ad una sola possibile conclusione: in qualche vita passata devo essere stato proprio una cattiva persona, altrimenti non si spiega l’immenso odio di Dio nei miei confronti.

Certo, Fei e Saru si erano scambiati innumerevoli sguardi, ogni tanto si aiutavano nelle faccende quotidiane, ma senza mai rivolgersi la parola l’un l’altro. Erano stati due giorni terribilmente monotoni, scuola-casa, scuola-casa, e solo quel giorno Fei aveva trovato il tempo e la voglia di vedere il suo migliore amico al di fuori dell’ambiente scolastico, sia perché Taiyou l’aveva chiamato sconvolto e preoccupato, sembrava dovesse dirgli qualcosa di importante - e alla fine voleva solo parlargli di quanto gli mancasse il suo ragazzo, in fondo è tanto carino a sentire la sua mancanza, dai -, sia perché era davvero contento di uscire al pomeriggio e di fare quattro chiacchiere in più rispetto al solito.

Ricordava ancora perfettamente quel momento in cui, la sera prima, Saru l’aveva afferrato per le spalle in mezzo al corridoio e l’aveva fatto voltare verso di lui, poggiando le labbra sulle sue alla ricerca di un minimo contatto fisico. Il bacio era durato pochi secondi, durante i quali nessuno dei due aveva cercato di approfondirlo, eppure Saru non aveva nascosto un adorabile rossore sulle guance e quel paio di occhi viola resi lucidi dall’irrefrenabile voglia di cibarsi ancora delle labbra morbide di Fei. Aveva semplicemente fatto dietro-front e si era chiuso nella sua stanza.

Rune scosse la testa imbarazzato quando sentì la voce del suo amico urlare un “mi ha risposto!” eccitato e lo vide leggere in fretta e furia il messaggio di Yuuichi. Possibile che non si fosse nemmeno accorto del suo stato di mutismo? Probabilmente aveva tenuto gli occhi fissi per interi minuti sullo schermo del cellulare aspettando una risposta da parte del ragazzo più grande. - Oddio- - commentò improvvisamente Amemiya, avendo appena finito di leggere.

Fei gli lanciò un’occhiata interrogativa: - Che ti ha scritto? -

Taiyou alzò lo sguardo verso di lui, gli occhi lucidi di gioia.

- Allora? -

- Ha detto che il coinquilino di Kyou-chan - “Kyou-chan”…? - dovrà passare qualche giorno in clinica perché la sua gamba ha preso davvero un brutto colpo… Per cui Kyousuke gli ha chiesto di rimanere da lui per qualche giorno. Quindi Yuucchan mi ha chiesto se voglio raggiungerlo a Kyoto! -. Gli occhi di Taiyou brillavano al solo pensiero di rivedere il suo amato Yuuichi; Fei sorrise soddisfatto, sinceramente sollevato per i suoi amici.

- Neh, - chiese poi: - l’amico di Kyousuke-kun sta bene, a parte il colpo alla gamba… Vero? -. Taiyou sorrise rassicurante, poi disse che andava tutto bene e che il coinquilino del blu aveva solo bisogno di riposare e di fare qualche controllo. Il coniglietto tirò un sospiro di sollievo. Lo sguardo dell’arancione si fece improvvisamente serio e Rune lo guardò interrogativo: - Che c’è? -

- Volete venire anche tu e Saryuu? - domandò l’arancione, con un tono tanto ingenuo quanto gentile. - L’appartamento di Kyousuke è davvero enorme, più grande di quello mio e di Yuucchan!, eppure quando siamo andati in visita qualche settimana fa il suo coinquilino era assente per un viaggio di studio e non abbiamo potuto conoscerlo, per cui mi piacerebbe che tu e Saru conosceste sia Kyou-chan che il suo amico- che non ho mai visto, per cui non so che tipo di persona aspettarmi… Ma spero sia simpatico, ecco - concluse il suo monologo con un tenero sorriso, aspettando una risposta da parte di Fei.

Dal canto suo, Rune non aveva la più pallida idea di cosa fare: accettare l’invito o no? Sentiva di essere impallidito solo nel sentire il nome del suo ragazzo, eppure la prospettiva di un viaggio per schiarirsi le idee e cambiare aria lo allettava parecchio. Così decise di accettare.

- Se per te e gli altri non è un problema… Penso che sia a me che a Saru farebbe davvero piacere andare a Kyoto…! - esclamò, una punta di timidezza ad animare le sue parole. Vide Taiyou sorridere, un sorriso a trentadue denti, ed urlargli subito un “ma certo che non siete un fastidio!”, per poi riprendere a picchiettare con le dita lo schermo del cellulare. - Rispondo a Yuuichi e lo informo che venite anche voi, poi torniamo a casa, mh? -.

Rune Junior annuì felice. Ok, forse “felice” non era proprio il termine adatto perché l’amico di Kyousuke era infortunato, il che non era una cosa positiva, ma era sicuro che Saru sarebbe stato contento di fare un viaggio con lui e Taiyou. Magari avrebbero anche risolto la questione che li aveva portati a non parlarsi per due interi giorni,  chissà!, sta di fatto che Fei non vedeva l’ora di partire.

- Ok, fatto! - esclamò entusiasta Taiyou, spingendo all’indietro la sedia sulla quale stava seduto ed alzandosi velocemente. - Torniamo a casa? -

- Va bene - disse Fei, alzandosi a sua volta, pronto a dare la notizia del viaggio a Saryuu.

♫  

Era ormai arrivata l’ora di cena quando il ragazzo dai capelli verdi salutò l’amico davanti a casa sua, aprendo il cancelletto mentre lo vedeva allontanarsi e svoltare l’angolo. Gli aveva raccomandato di inviargli un messaggio appena arrivato a casa, ormai era buio e voleva stare sicuro che Taiyou arrivasse sano e salvo. (*)

Percorse il sentiero piastrellato che lo separava dalla porta di casa, bloccandosi davanti a quest’ultima ed estraendo dalla tasca dei pantaloni un piccolo mazzo di chiavi. Con lentezza infilò la chiava nella toppa ed aprì, entrando finalmente in casa, pronunciando la solita formula di cortesia “tadaima”. Immediatamente vide sua madre sbucare dalla porta della cucina ed accoglierlo calorosamente.

- Neh Fei, la cena è pronta! Vai a lavarti, dai! - esclamò la donna, i lunghi capelli castani che volteggiavano leggeri assieme a lei.

Il ragazzo sorrise, lasciando la borsa scolastica all’entrata e dirigendosi in bagno per lavarsi e darsi una rinfrescata. Stava arrivando l’autunno, eppure le temperature a Tokyo erano ancora piuttosto alte.

Corse in cucina e si sedette al proprio posto a tavola, notando che Saru e Asurei non erano ancora scesi. Probabilmente ognuno era nella propria camera. Neanche a pensarci, Kinako li richiamò ed in men che non si dica i due erano già seduti a tavola, l’albino accanto a Fei e l’altro accanto alla propria moglie.

La cena si svolse regolarmente, tutti e quattro raccontarono la loro giornata e Fei annunciò ai genitori che Taiyou e i fratelli Tsurugi l’avevano “invitato” a Kyoto. Spiegò la faccenda, come il coinquilino di Kyousuke si fosse fatto male e i due coniugi, sebbene leggermente perplessi, non si fecero troppi problemi. La Nanobana aveva imposto al marito la regola del “dai fiducia a tuo figlio o ti metto l’insetticida nel ramen”.

Con la coda dell’occhio Fei osservava le reazioni di Saru ad ogni sua singola parola, arrivando a chiedersi se l’albino avesse capito o no che l’invito a Kyoto era rivolto anche a lui. Un fatto in particolare lo colpì, colmandolo di dubbi - come sempre -: quando suo padre si mise a parlottare con sua madre di un’azienda in particolare con la quale aveva progettato un enorme affare, Saryuu per poco non si strozzò col cibo. Rune Junior prese a tirargli pacche sulla schiena per aiutarlo a tornare a respirare, sotto lo sguardo preoccupato dei genitori.

- Tutto bene? - chiese, dimenticando per un attimo il loro complice mutismo. Saru prese un gran respiro, cercando di regolarizzarlo al meglio: - S-Sì, tutto bene -.

Cadde il silenzio e Fei tornò ai suoi costanti pensieri. Sua madre prese la parola, iniziando a parlare di fiori e piante col marito impegnato a versare del riso nel proprio piatto. Rune Junior non riusciva proprio a partecipare alla conversazione, troppo preso dai suoi pensieri e da Saru che, intanto, mangiava silenziosamente. Si fece coraggio e, improvvisamente voglioso di attenzioni, fece scivolare sotto al tavolo la propria mano su quella del suo ragazzo. L’albino lo guardò perplesso e leggermente imbarazzato, e in risposta Fei sorrise timidamente. Voleva tornare a parlare con lui, ma ancora non si sentiva sicuro di quella scelta, per cui decise di non proferir parola e di accontentarsi del gesto appena compiuto.

 

“Sono arrivato a casa! Allora, tu e Saru venite a Kyoto? :)”

“Ancora non lo so… Domani avrai conferma. ^^” Buonanotte, Taiyou.”

“ Va bene, va bene! ‘Notte FeiFei. <3”

 

 

 

 

 


(*) Nella mia mappa mentale (?), il palazzo della ditta di Asurei si colloca a separare la casa della famiglia Rune da quella di Taiyou e Yuuichi, ovviamente a diversi quartieri di distanza l'una dall'altra. Considerando che Tokyo è enorme, Taiyou ci mette un bel po' ad arrivare a casa sua dopo essere passato da Fei. Giusto per precisare, neh. c:

 - Mari’s corner -

Macciao amori di mamma (?), dovete essermi grati perché il capitolo non è così ritardatario, AMATEMI- Uhm, magari qualcuno di voi sarà perplesso perché maybe è un capitolo piuttosto inutile, ma no, questo non è il termine adatto!, è un capitolo di passaggio. Ed è più corto dei precedenti perché altrimenti sarebbero uscite come minimo dieci pagine e diciamo che magari nope eh. Dunque dunque, immagino già le vostre espressioni alla WTF mentre leggevate, ma io mi diverto con la TaiFei friend!ship quindi levatevi perché posso scrivere su di loro e nessuno mi dirà niente di male, spero, AH-AH!

Il viaggio a Kyoto mi è balenato in testa per qualche giorno dopo aver pensato al momento fluff tra i piccini best friends forever (cosa-) per cui niente (?), secondo voi Saru accetterà di andare da Kyou-chan e dal suo misterioso coinquilino? Lo saprete nel prossimo capitolo, che è ancora da scrivere e penso ci metterò un po’ perché devo documentarmi su alcune cosette in Giappone per la trama di questa fiction, quindi per ora chapate questo capitolo e ci rivediamo al prossimo. No, per ora non ho intenzione di rivelare l’identità del pg che vive con Kyousuke, fate tutte le ipotesi che volete! E recensite, neh. <3

- shinkin. c: 

  
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