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Autore: B Rabbit    23/07/2014    1 recensioni
{Laven - Lavi pov - Dal rating che è più scuro di giallo ma non tanto da arrivare ad arancione, a detta di Niv}
Quando salpava alla scoperta di un nuovo pezzo di mondo – nuova missione, nuovi pericoli, nuovo posto in cui morire – , Lavi pensava al suo ritorno, alla sua entrata trionfale in quella torre oscura e alta e straordinaria che, inspiegabilmente, cominciò a collegare all’idea di “casa”.
[A Niv un grande abbraccio ♥]
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Allen Walker, Rabi/Lavi | Coppie: Rabi/Allen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Once again together



Quando giungeva piano la calma, accompagnata dal calare lento delle polveri nell’aria appestata, e il silenzio era l’unico premio dato ai vincitori, un ragazzo guardava il cielo con aria assente – di nuovo un’altra faccia, diversa da ieri e da quella che sarà – chiedendosi se mai avrebbe smesso di combattere contro quelle bambole deformi.
Se sarebbe mai scappato da quel compito rischioso al minimo consenso del suo maestro.

Ma Lavi, morti i primi giorni, smise di assillarsi con pensieri ed interrogativi.
Lottava, correva, registrava. Ma non viveva.
Semplicemente, andava avanti.

Con il passare dei mesi, però, Lavi conobbe l’amicizia, e un bizzarro sentimento prese a bruciare nell’abisso sterile dentro di lui, sorprendendolo.
Quando salpava alla scoperta di un nuovo pezzo di mondo – nuova missione, nuovi pericoli, nuovo posto in cui morire – , Lavi pensava al suo ritorno, alla sua entrata trionfale in quella torre oscura e alta e straordinaria che, inspiegabilmente, cominciò a collegare all’idea di “casa”.

Ma le cose mutarono ancora.
Quel sentimento crebbe, sbocciando in angoscia e speranza e desiderio, spandendo nell’aria veleno di altre pene e stelle di illusioni.
E due occhi assistevano a tutto ciò, due perle d’argento purissimo, limpide come il mare che sembrava averle partorite.

Le risate prosperavano come i sorrisi sulle sue labbra, ormai avvezze a quella curvatura – sono sinceri? O fasulli come le amicizie che hai stretto spudoratamente nella tua inutile vita? – .
E le domande tornarono ad assillarlo. Una malattia, finora latente in lui, fissò le radici nel suo corpo, avviluppandosi intorno alle ossa; peggiorò, assunse un ritmo, familiare agli altri, stringendo e frantumando i pilastri del suo essere.

Il tempo scorreva. La figura di quel ragazzino si delineava sempre di più, tramutandosi con sgomento da abbozzo a disegno ulteriormente definito.

E quando scendeva la notte, Lavi soffriva.
Le ferite della battaglia ardevano, si laceravano e piangevano sotto le sue mani indurite dalla guerra, ma che conservavano magicamente un tocco di velluto – Lavi sperava solo per lui, unicamente lui - , e ad ogni carezza Allen ne segnava di nuove, ferite d’aria, invisibili ed incorporee che bruciavano di sofferenza allo stesso modo.
Non sentiva più il richiamo del fuori, lo scroscio dell’acqua, le carezze fredde del vento; solo Allen ed il suo calore e la sua voce, i sensi completamente pieni di lui, lui e lui soltanto, così troppo da zittire tutto il resto.
E Lavi obbediva, ascoltava solo lui, ignorando la voce suadente e crudele dell’esterno che lo circondava, della verità atroce che ogni volta, alla fine, lo stordiva e rabbuiava, schiacciando ogni felicità provata.

«L-Lavi…» .
Il fulvo aprì l’occhio.
Allen lo chiamò ancora, la voce un suono puro, così tremula e fragile, incredibilmente fragile e preziosa per quella realtà aspra.
Sentì il suo nome acquistare morbidezza da quella melodia; si morse il labbro e chiuse le palpebre, piegandosi verso di lui, quell’angelo candido marchiato dalla sfortuna.
«Allen…» lo chiamò, e sentì le sue mani avvolgergli il viso, carezzargli le gote bollenti e graffiargli i sensi, dilaniando quella ripugnante coscienza che, volgare, dissotterrava i doveri, la verità che il rosso abitualmente sopprimeva, una biglia nera intrecciata ai fasci dei suoi muscoli, in mezzo al petto gemente.
Lo baciò dolcemente, ed avvertì il calore della vita scivolare dalle sue labbra gonfie e scorrere giù lungo la gola per confortare la sua anima addolorata. «A-Allen…» .
«Sono qui… qui con te…» lo consolò lui, tremante, e Lavi saggiò una nota di disperazione in quelle parole, una vibrante speranza, un piccolo sogno.
«Sì… » soffiò lui, l’affetto ad ammorbidirgli la voce. Gli baciò piano il viso accaldato, carezze delicate sulla pelle sudata, sorridendo ai piccoli tremori che avvertiva.
Vide Allen allacciare le braccia intorno alle sue spalle per stringersi maggiormente a lui – il suo appiglio, la sua certezza, la salvezza di quella vita – .
Lavi posò la fronte sulla sua e guardò ammaliato quegli occhi lucidi, mille piccoli desideri che brillavano in quelle realtà gentili, quelle gemme che aspiravano alla felicità altrui, ma a cui sembrava negata la propria.
Gli sorrise dolce.
Piegò appena il capo e posò con delicatezza le labbra sulle sue in un incastro perfetto, l’une che si modellavano armoniosamente alle altre.
Si separò appena. Lo guardò ancora. I loro respiri che si miscelavano nell’aria ed entravano uno nel petto dell’altro.
Socchiuse l’occhio smeraldino e gli baciò affettuosamente la fronte, tutte le speranze e le illusioni della vita in quel gesto. «Siamo qui, Allen…» .
Insieme ancora una volta.


















E dopo tanto troppo tempo ritorno con una Laven dal rating indefinito! :D
No, tornare con qualcosa di normale non è nel mio stile uxu
Ma parliamo della storia… cosa ne pensate? No, perché io ho i miei soliti dubbi °^°
Non l’avrei neanche postata se Niv non l’avesse letta prima xD
A proposito… grazie Niv, sei un tesoro ♥
Per qualunque cosa – dalle storie da betare al tempo da buttare nel cesto passandolo in mia compagnia – sai come contattarmi :3
Ciò vuol dire che, nel caso in cui vi sia piaciuta, dovete ringraziare questa personcina.
*indica la statua costruita in suo onore*
Nel caso in cui non vi sia piaciuta… ringraziatela comunque, perché se vi arrabbiate con quel tesoro io ho questo.
*indica la stanza delle armi*
Bene, alla prossima gente :3
Bye bye!


Grazie Niv! ♥

  
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