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Autore: Popcorn    05/09/2008    0 recensioni
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Ladynotorius assistente amministratrice.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi domandai tante volte dove ebbi visto quegli occhi.
Gli occhi che desideravo possedere, gli unici dei quali avrei voluto essere rispecchiato. L'unico protagonista.

Quando Ryan aprì gli occhi fu tutto quello che ricordò dell'imminente sogno scomparso nei meandrì della sua mente.Gli lasciarono un certo senso di stordimento.Mentre fissava il soffitto della cuccetta del tour bus nel quale dormiva. Si affrettò ad alzarsi, sentiva un'invitante odore di frittelle che servivano a ricordargli che doveva assolutamente ingerire qualcosa di commestibile. Stropicciò gli occhi e di scatto corse verso quello spazio in cui i ragazzi usavano riunirsi per consumare i pasti.

ad attenderlo c'erano Brendon, Spencer e Jon già intenti a mangiare entusiasti ciò che precedentemente avevo preparato. La mattina era sempre così si rimpinzavano, così che per tutta la giornata non avrebbero dovuto mangiare tanto .. quando erano  in girò era così fra interviste, concerti, meet and great il tempo per un pasto si riduceva al minimo indispensabile.

-buongiorno- esordì Brendon rivolto verso Ryan con uno di quei  sorrisi che abitualmente riempivano il suo viso. -oggi hai dormito più del solito, non è da te- e tutte e tre i ragazzi si fissarono sorridendo. No che non era propio da lui. Ultimamente era sempre disturbato da quei sogni, sempre più frequenti.

Ryan scosse la testa, per cercare di mandare via quegli aloni di pensieri che gli invadevanola mente. E prontamente afferrò un piatto e una forchetta e vi infilzò una pila di frittelle che insaporì con del miele.
-ehm.. che impegni abbiamo oggi ragazzi.. sapete nn sono ancora completamente ritornato in possesso delle mie facoltà mentali.. stanotte non ho riposato bene-

-Oggi..- disse jon con aria assorta. -dovremmo sostenere alcune interviste io e Brendon; e stasera abbiamo un servizio fotografico-
- Io e tu li raggiungeremo verso le18:30 circa- aggiunse Spencer. -Ne approfitteremo per provare-.
-si ne "approfitterete"- sentenziò Jon con particolare enfasi, -per recuperare il tempo perduto cn le vostre amate-
Brendon era intento a rovistare il suo cellulare ma avvertì lo stesso la sensazione di fastidio che gli provocò ascoltare quella frase.
Certo. Ormai l'avevano intuito tutti. Quello che Brendon provava nei riguardi dell'amico, glielo aveva dimostrato molte volte, nel modo in cui gli stava vicino nel modo in cui gli parlava, nel modo in cui gli rivolgeva tutte quelle attenzioni sempre col sorriso sulle labbra,  quell'ironia che gli faceva sempre vedere il lato divertente delle cose, e quella tenacia che nonostante tutto lo aveva sempre spinto a non darsi mai del tutto per vinto. Persino in pubblico si era fatto avanti .. ai concerti.. quando cantava, cantava SOLO per lui. Solo che lui non sembra essersene accorto e anche se ne fosse stato consapevole non gli importava poi molto visto che aveva già la compagna.

-Brendoooon, Brendonnnn- la voce spazientita di Jon riportò il ragazzo sulla terra, alla realtà. -andiamo Brendon è tardissimo, stanno aspettando solo noi, sei sempre il solito- Brendon fece cenno di si con la testa e silenzioso si affrettò a raccogliere le sue cose e ad uscire dal tour bus rivolgendo un ultimo debole sguardo a Ryan che subito percepì.

-Ryan sei più strano del solito-
-Eh? cos'hai detto?- rispose
-sei strano.-
-Ma di cosa stai parlando? Spence?-
-Parlo di questo. A me non riesci a darla a bere, hai un'aspetto stravolto, ti sei svegliato tardi, sei distratto con la testa per aria non mi sembri neanche tu.-
A quelle parole segretamente Ryan diede ragione. Era vero. Era spaventato da quello che ultimamente stava vivendo, non era da lui. Cosa gli stava prendendo?. A volte è meglio non ammettere le cose a se stessi, per celare una verità e non ammetterla come reale, perchè anche se abita le nostre menti, il solo accettarla la trasforma in verità. Spencer lo fissò a lungo esaminandolo. Lo conosceva da troppo lui e certo non credeva a quelle parole, ma neanche avrebbe voluto violare la privacy dell'amico se ne avesse voluto parlare lo avrebbe già fatto, così decise di lasciar perdere.
 -Ok, visto che abbiamo un pò di tempo libero andiamo un pò in giro godiamoci questo meritato riposo-.
-Oh.. umm.. no, cioè preferisco restare qui, cercare di dormire recuperare il sonno perduto, o perlomeno cercare di riposarmi.Quindi va tu-
-Ne sei sicuro?- gli disse Spencer, un pò insospettito.
-Si si và.-
Detto questo a distanza di 5 minuti si ritrovò in quell'immenso tourbus rivestito di legno pregiato e lucido, circondato da un mobilio più che discreto ed ogni sorta di comodità che avrebbe potuto portare in giro un mezzo come quello.Completamente solo.
D'apprima torno alla sua cuccetta, scalzo si infilò sotto le coperte ancora inteporite e candide tentando di riprendere sonno, inutilmente.
Uno squillo proveniente dal suo palmare lo costrinse ad abbandonare quel calore che tanto lo confortava;
-Si?- Rispose Ryan quasi scocciato.
-Ryro, tesoro sono keltie.. come stai?-

silenzio.

-Ryro?? sei lì?-
-Oh Keltie buongiorno.- disse ryan cercando di apparire più informa di quello che realmente era.
-tutto bene- continuò
-Stamane hai il giorno libero vero? infatti ne ho approfittato per chiamarti. Visto che starai lì pensavo sarebbe stato carino vederci, sono da quelle parti con le mie amiche se mi aspetti fra un pò sarò li da te!!- strillò felice keltie che certo non vedeva l'ora di abbracciare il suo fidanzato da cui era stata lontana da tempo. TROPPO tempo anche per lei.

Di nuovo silenzio. C'era talmente silenzio che faceva male persino ascoltarlo, sembrava di essere sordi e di nuovo venne prontamente spezzato da keltie.
-Ry??? contento???-
-Si, si che bella sorpresa ti aspetto. Ci vediamo tra poco.-
-Ti amo- disse keltie
-.. anch'io tesoro ciao.- Detto questo Ryro controvoglia dovette andare a farsi una calda doccia per far scivolare allo stesso modo in cui l'acqua calda scivolava lungo il suo corpo tutti quei pensieri e farli evaporare propio come il vapore che lo circondava per via dell'eccessivo calore propanato dall'acqua. Fatto questo si vestì con quei pantaloni beige che tanto amava, una camicia di seta a motivi decorativi marroni alcuni toni più scuri dei pantaloni, ma non troppo da stonare si pettinò e si sedette in attesa della sua ragazza. Intonando una canzone improvvisata dalla melodia insolitamente cupa.

all'improvviso la portà si aprì quasi violentemente una figura della quale Ryan non fece in tempo di registrare i connotati gli si strinse tutt'attorno. Era keltie, ryan sospirò divertito -Keltie!-  -Ryan tesoro- e lo baciò sulle labbra.
-che bello rivederti, dopo tutto questo tempo! mi sei mancato tantissimo- e ritornò prepotentemente a baciarlo sulle labbra.
-Ed io? dimmi, io ti sono mancata?- e lo guardò impaziente.
-Si che mi sei mancata.- le rispose meccanicamente.
-Oddio, Ryro sei un tesoro devo raccontarti un sacco di cose..-
e cominciò a blaterare circa per un mezz'ora di cose che Ryan neanche ascoltava, la sua attenzione si era esaurita solo dopo 10 minuti che lei gli parlava.






  
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