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Autore: imperfection_    24/07/2014    3 recensioni
Tra la prima e la seconda stagione del nuovo Who. Niente di speciale, nessun Dalek, Angelo Piangente o alieni strani. Solo un momento tra il Dottore e Rose, in cui possono rilassarsi e pensare solo a loro stessi.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Doctor - 10, Rose Tyler
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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I due soli tramontavano tranquilli sulla linea dell’orizzonte, tuffandosi nel mare color ametista che si rifletteva nel cielo arancione e rosa. Il Dottore passeggiava tranquillo, con un sorrisetto compiaciuto sul volto. Le scarpe, le sue inseparabili Allstar rosse, pendevano dalla sua mano destra, mentre la sinistra era impegnata a stringere quella di una ragazza. La guardò, il suo sorriso si allargò quando lei non poteva vederlo. Era girata verso il mare, quell’enorme distesa d’acqua che nel suo mondo non esisteva di quel colore così forte e rideva. I capelli biondi erano spostati dal vento che si era alzato e lei se li portava indietro col pollice, avendo le altre dita impegnate a tenere anche lei le scarpe.
«Non pensavo esistesse davvero!» esclamò lei, ridendo felice e meravigliata. Il Dottore la guardò, chiedendole di ripetere perché non aveva sentito. In effetti, era perso nei suoi pensieri e aveva compreso solo le ultime lettere della frase della ragazza. «Tatooine. Esiste davvero, non è un’invenzione» rispose lei con un sorriso mentre si girava verso di lui.
«Oh!» si lasciò sfuggire un risolino e s’inclinò appena, avvicinandosi di più a lei. «Sono tante le cose che credi non esistano, Rose Tyler. Tuttavia… Con quello immaginario condivide solo il nome, come hai visto» concluse, facendole l’occhiolino. Lei annuì, poi sorrise e gli lasciò la mano.
«Prova a prendermi, Dottore!» esclamò, ridendo e iniziando a correre in avanti in riva al mare. Il Dottore scosse la testa, ridendo anche lui, poi iniziò a rincorrerla. Adorava sentire la sabbia scivolare tra le dita e tornare al suo posto. Strano, prima non gli piaceva per niente. Beh, nuovo corpo, nuove regole! Arrivati quasi al molo, riuscì ad afferrarla per un braccio e lei si girò, passandosi una mano tra i capelli per spostarseli dal viso.
«Ti ho presa!» esclamò, riprendendo fiato dopo aver corso quasi tutta la spiaggia. Lei rise e si limitò ad annuire, con il fiatone a sua volta. Poi, all’improvviso, lui iniziò a tastare le tasche dei pantaloni e la giacca, come preso da una foga. Lei lo guardò preoccupata, cercando di capire cosa stesse succedendo. «Il cacciavite, Rose! L’ho perso mentre ti correvo dietro!»
«Cosa?! Non potevi metterlo… Non lo so, in una tasca sicura?» chiede quasi urlando. Ok, era davvero preoccupata e si sentiva dalla voce oltre che vedersi dagli occhi. Aveva preso a camminare intorno, per vedere se riusciva a scorgere il piccolo oggetto argentato dalla punta blu spuntare da qualche parte nella sabbia. Poi lui, quando lei era girata di spalle, si raddrizzò e scoppiò a ridere, tirandolo fuori da una tasca interna alla giacca.
«Piccolo scherzo» disse con le labbra e gli occhi che ridevano. Poté vedere l'espressione della ragazza mutare lentamente in una piena di collera.
«Oh, sei morto Dottore! Mi hai fatto spaventare!» esclamò, picchiandolo su un braccio con le scarpe mentre lui cercava in tutti i modi di evitare i colpi e la implorava di smettere. Solo dopo un po' lo ascoltò, mettendosi a sedere sulla sabbia, subito imitata dal Signore del Tempo.
«Mi hai fatto male!» commentò, massaggiandosi il braccio colpito.
«Te lo meriti. E sono ancora arrabbiata con te!» esclamò, assottigliando gli occhi e spingendolo appena con un dito. Poi però si avvicinò di più a lui, appoggiando la testa sulla sua spalla. Il Dottore sorrise, cingendole le spalle con un braccio e dandole un bacio tra i capelli. «Quando ripartiamo?» chiese all'improvviso la ragazza, rompendo il silenzio.
«Quando vuoi, Rose» sussurrò. "Anche mai" avrebbe voluto dire, ma si limitò a pensarlo, tornando a osservare il cielo che diventava man mano più scuro.
«Possiamo passare la notte qui?» chiese, alzando lo sguardo verso di lui. Il Dottore la guardò nei suoi grandi occhi marroni e non poté fare a meno che annuire con un sorriso. Sorrise anche lei, stringendosi ancora di più a lui. «Mi piace molto qui…» commentò con un sospiro.
«Anche a me…» sussurrò di rimando, premendo il naso tra i suoi capelli e annusando il suo profumo. Lo adorava, adorava l’odore di cocco del suo shampoo. Era dolce, esattamente come lo era lei. Rimasero semplicemente così per un po’ di tempo, a guardare il tramonto stretti l’uno all’altra. Non gli dispiaceva per nulla, doveva ammetterlo. Era molto piacevole.
«Dottore…» mormorò, attirando la sua attenzione. Infatti lui la guardò, interrogativo e con la testa appena inclinata di lato. «Non ti ho mai ringraziato a dovere per quello che hai fatto sulla stazione…»
«Ma non d-» non riuscì a finire la frase, a dirle che non doveva, che lei aveva già preso il suo viso tra le mani e lo aveva avvicinato al proprio. Gli sorrise appena prima di premere le labbra sulle sue in un dolce bacio. Il Dottore all’inizio rimase a occhi aperti, stupito da quel gesto, ma poi si trovò a ricambiare con un leggero sorriso sulle labbra, le palpebre calate e le mani su quelle di Rose. Gli piaceva il suo sapore, fin dalla rigenerazione precedente. Aveva paura, con questa nuova, di dimenticarla. Di dimenticare il suo amore per lei, più che altro. Gli succedeva sempre, ricordava le persone che aveva incontrato, ma a ogni rigenerazione tendeva a dimenticare l’affetto che provava per loro. E aveva paura sarebbe successo anche con lei. Era così contento nel sentire che entrambi i cuori ancora battevano veloci quando lei era vicina.
Il suo bacio era dolce, non come il primo che si erano scambiati. Quello era più disperato, era per salvarla. Questo… Oh, questo era solo per il piacere di farlo! Non si sarebbe mai staccato da quelle labbra morbide.
Lui era caffè, lei era zucchero. E insieme erano perfetti. Riusciva a pensare solamente a questo. Questo e nient’altro. Zucchero e caffè, perfetti assieme per l’eternità.




--Author's little corner--

Ok, eccomi qui! Lo so che avevo pubblicato un'altra storia prima e l'ho cancellata, ma... Avevo perso l'ispirazione per quella, così ne ho scritta un'altra che mi convince di più! Spero che piaccia anche a voi, e vi faccia uscire almeno un "Aw" anche sottovoce.
Beh... Non so che aggiungere, è un piccolo e minimo Missing Moment dopo la rigenerazione dal Nono al Decimo Dottore. 
Un bacio a tutti, alla prossima! 

imperfection_
  
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