Un ragazzo dai capelli rossi fuoco cammina da più di un'ora avanti e indietro per la stanza. È vestito in modo elegante, da cerimonia: un vestito nero con, nella taschina anteriore vicino al cuore, inseriti un fazzolettino di seta bianco che nasconde una carta di Battle Spirits e davanti ad essi una piccola rosa di color rosso. Vicino a lui, nella stanza, nella vana speranza di calmarlo, ci sono due ragazzi della sua stessa età: uno, dai capelli biondissimi e dalla carnagione piuttosto scura con indosso un abito color crema con rifiniture nere; e un altro dai capelli blu notte, dal colorito pallido e con addosso un abito identico all'amico se non che i colori sono invertiti. Il secondo comincia a parlare con voce chiara e calma:" Forza Dan, cosa vuoi che sia paragonato a Gran RoRo, non ti ho mai visto così agitato..." Intanto il biondo annuisce per sostenere l'affermazione dell'amico. Di rimando il ragazzo fai capelli rossi li manda un occhiataccia e poi dice, quasi urlando:" Hideto, Clarky, non potete capire,... ... non mi sento a mio agio." Nel contempo continuava a girovagare per la stanza, provocando dei gran mal di testa hai due poveri amici, ormai rassegnati. Nella sale affianco alla loro, due ragazze si stavano preparando. Una ha i capelli color miele con un vestito violetto addosso e l'altra ha i lunghi capelli viola raccolti in una raffinata acconciatura che lascia liberi frangia e due ciuffi boccolosi ai lati del suo viso che lo incorniciano. Lei, era decisamente molto in ansia, era bloccata davanti allo specchio, tremava impercettibilmente e cercava di imporsi a restare calma. L'amica, vedendola in quello stato (come pietrificata) le si avvicina, le appoggia le mani sulle spalle e le sussurra:" Mai, andrà tutto bene, non avere paura che qualcosa vada storto... coraggio." Poi sempre con la sua dolcezza le si para di fronte, l'abbraccia e la comincia a truccare. Mai, con lo sguardo le dice grazie, l'amica sorride e continua a lavorare. Il suono delle campane risveglia tutti dai propri pensieri o lavori. Dan affiancato da Clarky e Hideto si avvicina alla chiesa, decorata per l'occasione, e con un gran respiro si avvicina con passo spedito all'altare. Percorre la navata accorgendosi che tutti sono già seduti suo banchetti. Non manca nessuno, ci sono Barone, Kenzo, Flora, Plin, Yus, perfino Zaji, Duck con la propria famiglia, ... Ora, mancano solo due persone, i fratelli Momose. Dopo essere arrivato, si volta verso il portone dal quale è entrato e comincia a respirare in preda la panico. Con un silenzio formatosi dal suono di un violino che intona la marcia d'entrata, nel cuore di Dan tutto si placa, come per magia. Entra con calma la ragazza in abito violette, per poi lasciare la scena a Mai, che è dietro di lei. La ragazza indossa un bellissimo vestito bianco che risalta le sue forme, è una via di mezzo tra il regale, il semplice, l'eccentrico, il sorprendente...é un insieme che non si può definire. Ha una forma svasata, è ricco di ricami che formano rose di brillanti su tutto il corpetto e, se pur diradandosi, continuano nella gonna che ha un piccolo strascico, non è pomposa, ne esageratamente grande, ne aderente. Essa è più semplice del sopra, ma la rappresenta forse di più. L'abito in oltre è senza spalline, ma ha una specie di fascia piena di rose di tessuto, che le cingono da un'estremità all'altra le braccia, lasciando però un profondo scollo sulla schiena che rimane coperta solo dal leggero velo incastonato in testa. Quando Dan la vede comparire, ci manca poco che non scivoli dall'altare, lui trattiene il respiro per tutta la durata della navata, estasiato dalla sua bellezza. In mano ha un bouquette di rose che hanno i colori dei sei maestri della luce; è come un omaggio a Yuki e Kajizu Momose e ai loro compagni. Arrivata finalmente vicino al ragazzo, lei alza lo sguardo, Dan le toglie il velo, mostrando il leggero trucco, i piccoli e splendenti orecchini e i suoi occhi ametista nei quali lui si perde (come lei rimane immersa negli occhi color nocciola con qualche sfumatura più tendente al rosso di lui). Dopo una breve cerimonia, su richiesta di Dan, si arriva alla parte conclusiva dove il parroco dice:" Ora può baciare la sposa..." Il giovane, visibilmente imbarazzato si avvicina a lei e le da un bacio a fior di labbra, diventando più rosso dei suoi capelli. Mai gli sorride e si incamminano verso l'uscita, aprendo allo loro vista uno splendido giardino che fa ricordare quello dei due fratelli scomparsi. Però in qualche modo, riescono ad essere con loro attraverso quella moltitudine di rose colorate che sembra ricordare un arcobaleno. FINE **************************************************************************************************************************************** Ciao a tutti, non siate clementi, anzi, recensite la mia storia. Come ho detto in precedenza, è la prima che pubblico e non ho la minima idea di come possa essere venuta, anche se non sono mol PEto fiduciosa. Spero comunque che vi piaccia, anche se forse è un po' troppo smielosa. Comunque ciao a tutti e a presto. GRAZIE PER AVER LETTO. =D