Sebastian era appena tornato, i capelli bianchi gli ricadevano sul viso scompigliati dal vento e la pioggia. Aveva i vestiti laceri e zuppi, ma era comunque contento che gli altri cacciatori gli avessero permesso di andare con loro. Da quando Clary era riuscita a strapparlo dal mondo degli inferi il percorso era stato tutto in salita. Aveva dovuto, per circa un mese ininterrottamente, ripetere le stesse cose davanti al Conclave, come una cassetta rotta. Però finalmente dopo tanti sforzi era riuscito a convincere tutti che non era più malvagio. Clary aveva insistito affinché gli altri Shadowhunters lo accettassero con loro, e fortunatamente c'era riuscita. Quella sera infatti, mentre stava per uscire a controllare che le difese intorno alla casa fossero sicure, si era ritrovato Jace davanti alla porta che lo invitava ad andare a cacciare con loro. Era stato divertente, per la prima volta dopo tanto tempo si era sentito importante, parte di una squadra. Certo poteva rischiare la pelle, ma l'aveva scelta lui quella vita. E dopo quello che era successo a Edom niente lo spaventava più. Aveva già incontrato la morte due volte, non aveva paura. L'unica cosa che lo fermava dal buttarsi a capofitto in una pazzia era sua sorella; l'ultima persona che le era rimasta. Era rimasta vicino a lui fino alla fine, e anche dopo...aveva fatto di tutto per aiutarlo.
Aprì la porta di casa lentamente come per paura di disturbare,appena entrato si tolse la giacca bagnata e scrollò i capelli. Sul divano davanti a lui c'era Clary rannicchiata con una coperta azzurra addosso, i capelli rossi sparsi per il cuscino, come a formarle una grande aureola. Il ragazzo si avvicinò al divano con passo felpato per non svegliarla, perché sapeva che ormai erano tre giorni che non dormiva.
Anche se lei non lo voleva ammettere il Conclave si stava approfittando del suo potere, passava giorno e notte a lavorare su nuove rune. Però non erano mai abbastanza. Era arrivata al punto di non dormire quasi più. Si avvicinò di più alla sorella, sembrava quasi una bambola di porcellana. Era piccola e pallida con i capelli rossi che le spiccavano dando risalto al viso. Molte volte, ricordava, che suo padre l'aveva paragonata a una principessa delle favole, sottovalutando la usa forza e il suo potere. Un potere che alla fine l'aveva ucciso.
Con una delicatezza che anche lui si sorprese ad avere spostò una ciocca di capelli dal viso di Clary, mettendoglielo dietro l'orecchio. Un timido sorriso gli comparve sulle labbra, ricordava quando voleva a tutti i costi sua sorella al suo fianco. L'avrebbe presa con la forza se necessario, ma adesso capiva perché lei non voleva. Ciò che Sebastian desiderava era averla per sé, ma la sua anima malvagia non capiva quanto anche solo un gesto così minimo contenesse tanto amore. Anche se sarebbe diventata sua, non avrebbe mai potuto fare una cosa simile.  Adesso invece poteva, e capiva la differenza tra amare e volere. La differenza tra amare una sorella e amare una persona al di fuori della famiglia. Quando la vedeva con Jace, non si sentiva più tradito, arrabbiato. Si sentiva felice, contento per la sua gioia. Sollevato da non averla strappata da quella vita, per portarla in un mondo di odio e morte.
Molto lentamente le sistemò la coperta sulle spalle, e corse in camera sua a togliersi di dosso l'orribile sensazione di sporco e residui di demone. Quando tornò al piano di sotto Clary dormiva ancora, il respiro regolare e gli occhi chiusi.
Fece comparire due tazze fumanti sul tavolino davanti al bancone, come gli aveva insegnato Magnus. E si sedette davanti alla televisione accendendo la playstation, non voleva svegliare Clary, quindi scelse un gioco relativamente tranquillo.
Ad un certo punto, appena finito un combattimento la ragazza si svegliò e Sebastian appoggiò il controller a terra  «Buongiorno Clarissa, dormito bene?» assunse lo stesso tono di voce che aveva usato quando era entrato a casa sua ad Idris.
Lei si stiracchiò assumendo un espressione divertita «Senti, Sebastian dammi il tempo di svegliarmi prima di fare delle battute. Altrimenti mi prendo un infarto»
«Chi sta scherzando qua sorellina, non ti piace come ho arredato la stanza per il tuo arrivo?» continuò lui sedendosi vicino a lei sul bordo del divano
«Lo apprezzo moltissimo, ma dimmi da quando i demoni super malvagi come te giocano con la playstation?»
L'espressione di Sebastian si trasformò in una smorfia, con un movimento fulmineo afferrò un cuscino e lo lanciò addosso a Clary, che urlò divertita per la sorpresa
«Anche i demoni hanno il diritto di divertirsi no?» disse schivano un cuscino
Pochi secondi dopo si ritrovò sul divano a tirarsi i cuscini con Clary ridendo come matti. Ad un certo punto lei alzò le mani «Hai vinto, hai vinto basta»
Sebastian lasciò cadere il cuscino a terra e si rialzò ridendo. «Vuoi lasciarmi vincere così facilmente sorellina?»
«Sono talmente stanca che per sta sera hai vinto tu, com'è andata con gli altri?»
«Bello mi sono divertito, sono stati tutti molto gentili» rispose con un sorriso mentre riafferrava il controller. Il cuore gli scoppiava di gioia, si era appena divertito come un fratello e una sorella normali avrebbero fatto.
La serata continuò tranquilla; Clary rannicchiata sul divano sotto la coperta calda che gli dava consigli come: "è dietro di te" oppure "salta" e così via. Era tutto perfetto, finché una telefonata non interruppe quel bel momento. Sebastian si allontanò un momento, e quando tornò trovò Clary di nuovo addormentata sul divano. Sorridendo corse al piano di sopra in camera della sorella, spostò le coperte dal letto e tornò di sotto. Con delicatezza la sollevò dal divano tenendole un braccio sotto le ginocchia e l'altro intorno alla schiena, era leggera e piccola per la sua età e non ebbe alcun problema a sollevarla. Notò che indossava una maglia blu che le arrivava fino quasi alle ginocchia, decisamente maschile, conoscendo sua sorella immaginò che la maglia fosse di Jace. Una parte di lui fu contenta; anche se non sapeva bene per cosa. Mentre un'altra parte era gelosa...una sensazione nuova per lui, spesso si chiedeva cosa si provasse quando si è innamorati. Sperava di trovare anche lui qualcuno presto... ma gli sembrava alquanto impossibile. Scrollò le spalle e lasciò con delicatezza la sorella sul letto, prima di allontanarsi fece una cosa che da tanto voleva fare. Si avvicinò al viso di Clary e le lasciò un gentile bacio sulla fronte «Dormi senza pensieri sorellina, ti proteggerò io»

*ANGOLO  SCRITTORE*
Allooora, sinceramente non so cosa dire (ottimo inizio).
No okay, ho finito da poco città del fuoco celeste. Inutile dire che ho pianto come una disperata per Sebastian (visto che Clary non piangeva l'ho fatto io per lei)  e visto che (SUPER IPER MEGA SPOILER)  lei l'ha ucciso io ho deciso di adottarlo come fratellone.
No vabene la smetto. Questa è una storia dove in sostanza volevo raccontare un momento carino tra Clary e Sebastian. Sia chiaro SEBASTIAN E CLARY= FRATELLI (magari in una futura fanfic parabatai...)
JACE E CLARY= FIDANZATI e Simon fuori dai piedi. Così è giusto.
No davvero...non ho niente da dire, spero la storia vi sia piaciuta :) mi raccomando se vi va fatemi sapere che ne pensate (Altrimenti chiamo il mio fratellone che vi convince) e... ditemi se vi interesserebbe una fan fiction su loro due Parabatai.
Detto ciò Buone Vacanzeeeeee