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Autore: Prue786    06/09/2008    1 recensioni
Solo una breve riflessione... sul mondo... sulla vita... niente di più.
Genere: Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Riflessioni di un “comune” essere vivente

 

 

Il vento che ti accarezza le membra, il sole che ti riscalda, non so se ci possa essere qualcosa più bello di questo. Starsene fermi ed assaporare quest’aria fresca e piena di dolcissimi profumi. Perdersi con lo sguardo in queste distese verdi e pensare: “Ora può anche finire il Mondo! Ho visto tutto ciò che di più bello si può vedere!”... eccoli, stanno arrivando, come previsto. Stranamente, però, oggi sono in ritardo. Di solito vengono prima che il sole abbia passato il punto più alto nel cielo: si siedo all’ombra e... ah, ora capisco...

Oggi sono solo in due; certo, non potevano scomodarsi in troppi per un lavoro tanto semplice e veloce... già, veloce... come se fossi venuto su velocemente!

 Ci sono voluti anni ed anni per farmi diventare quello che sono. E invece a loro non importa nulla. A loro interessa solo la mia terra, la mia casa, tutto ciò che ho al mondo... la mia vita. Non si preoccupano di causare sofferenza, guardano solo agli interessi... non ci pensano troppo su, anche se questo significa sacrificare e annientare una vita... per il bene comune, dicono... fandonie!

Ma perché dilungarsi in questi discorsi sterili, non è il momento adatto. Sono felice di aver vissuto intensamente, come ciascuno dovrebbe fare. Gli uomini si preoccupano troppo di quello che li circonda; non sanno apprezzare le piccole gioie della vita... il canto degli uccelli che saluta ogni alba, le risate dei bambini che giocano a rincorrersi, la nascita di ogni piccola vita... miracoli che si ripetono ogni giorno, senza che nessuno li invochi e, forse proprio per questo, totalmente ignorati.

Sono arrivati... sono affaticati, devono aver corso... la fretta di arrivare, la fretta di annientare un loro fratello... si, perché in fondo, siamo tutti figli della stessa Madre Natura... tutti facciamo parte dell’ininterrotto cerchio della vita che si ripete con la vita e la morte di tutti gli esseri viventi, dal più piccolo invertebrato, al più grande albero secolare. Sto per lasciare questa vita, questo prato verde, ma so per certo che non svanirò nel nulla... dalla mia morte nasceranno altre vite, e questo scempio sarà stato vano... loro possono distruggere una vita, ma ce ne sarà un’altra sempre pronta... per sempre, fino alla fine dei tempi...

 

L’improvviso e assordante rombo della motosega spaventa uno stormo d’uccelli che vola via in un turbine di cinguettii scuotendo la verde fronda di un albero.

Pochi minuti e, con un tonfo sordo, un grande pino finisce a terra tra l’esultanza di due uomini.

A pochi metri una primula si apre dando il suo buongiorno alla vita.

 

   
 
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