Welcome!

“Ecco a lei signorina Hill queste sono le chiavi del suo nuovo appartamento, benvenuta a Londra!”

mi disse il proprietario dell'appartamento, un certo Jones, accompagnando la frase con un sorriso.

“Grazie mille” risposi, salutando il signor Jones e prendendo subito dopo le chiavi dell'appartamento per entrarci e sistemare tutte le mie cose con calma.

“Non potevo crederci, avevo cambiato casa, scuola in cosi poco tempo che tutto ciò mi sembrava impossibile e irreale, ma era tutto vero; avrei avuto finalmente la mia vita, le mie regole e nuove responsabilità.” Sorrisi al pensiero del nuovo cambiamento e mi ricordai di dover finire di sistemare ancora delle cose prima di andare a letto.

Dopo aver sistemato tutto ero distrutta e prima di andare a letto misi la sveglia per il giorno successivo, in modo tale da potermi presentare al primo giorno di college in perfetto orario.

La sveglia suonò, mi alzai per prepararmi e andare al college, decisi di vestirmi in modo semplice cosi optai per dei pantaloni stretti neri ed una canottiera azzurra e sopra una camicia bianca, i capelli dopo vari tentativi decisi di legarli con una coda alta mentre per quanto riguardava il viso decisi di restare sul naturale mettendomi solo mascara e un filo di matita sugli occhi.

Finii di prepararmi giusto in tempo, cosi uscii dall'appartamento e andai verso la fermata per prendere l'autobus.

Arrivai al college in anticipo di 15 minuti, cosi decisi di andare in segreteria per vedere che corsi avrei avuto per quella mattina e per i giorni successivi; in segreteria mi accolse una signora molto gentile, che dopo avermi dato tutti i corsi per la mattina e per i giorni successivi ed una cartina del college, mi aiutò a trovare la mia aula di biologia della prima ora.

Al suono della campanella entrai in classe di biologia, nella quale vidi un professore sulla quarantina, castano, che dopo avermi chiesto il mio nome e cognome mi fece sedere sull'unico posto disponibile, vicino ad un ragazzo piuttosto carino; era vestito con una maglia viola a maniche corte e dei jeans.

Notai subito dei tatuaggi sulle braccia ma passai oltre e decisi di concentrarmi sulla lezione.

Finita la lezione di biologia presi tutti i miei libri e prima di uscire dall'aula fui fermata per un braccio dal mio “nuovo” vicino di banco.

“Ciao, io mi chiamo Liam, tu?” disse lui.

“Ciao, io mi chiamo celestine” risposi cercando di essere il più possibile gentile.

In quel momento notai quanto belli fossero i suoi lineamenti del viso, aveva gli occhi marroni e piccoli, la bocca carnosa e rossa, i capelli corti e biondo castano.

“Sei nuova? Se vuoi ti posso aiutare a trovare la tua prossima aula” mi disse allargandosi in un sorriso bellissimo appena io accettai.

Fortunatamente avevamo più o meno gli stessi corsi tranne due: io avevo storia e psicologia mentre lui aveva geografia e francese.

Comunque anche nell'ora di filosofia e matematica ci sedemmo vicini, parlando di alcuni compagni o sugli insegnanti, Liam mi spiegò come comportarmi con loro per farmi accettare e iniziammo a parlare del più e del meno per conoscerci meglio.

Liam's pov

Entrai in aula e mi sedetti al mio solito posto, poco dopo entrò in classe un ragazza nuova che parlò con il professore per poi prendere posto vicino a me. Non sapevo cosa fare per farla sentire a suo agio quindi mi limitai a salutarla, lei ricambiò, poi mi concentrai sulla lezione.

Al suono della campana la fermai per sapere più cose su di lei e per vedere se le serviva aiuto.

Cosi la bloccai prima che uscisse dalla porta, “Ciao, io mi chiamo Liam tu?” dissi.

“Ciao, io mi chiamo celestine” lei mi rispose con un sorriso anche se potevo vedere nei suoi occhi un briciolo di sorpresa per la mia domanda.

Un attimo dopo le chiesi “Sei nuova? Se vuoi ti posso aiutare a trovare la tua prossima aula” sorridendole appena accettò la mia proposta.

Andammo verso l'aula di filosofia e non potei non notare i suoi occhi grandi e azzurri, le labbra in perfetta armonia con il suo viso e i capelli castani con qualche riflesso sul rosso.

Per l'ora di filosofia non riuscì a concentrarmi su quello che diceva l'insegnante, parlammo un po’, le diedi dei consigli, e nel tempo in cui non parlavamo,osservavo i suoi comportamenti.

Finirono anche quelle ore di filosofia e matematica e dopo averla salutata e accompagnata nell'aula di psicologia, dicendole “a domani celestine, buona lezione! Mi raccomando non pensare troppo a me!” pensando subito dopo a quanto stupido fossi.

“A domani Liam, altrettanto!”mi disse, poi rise ed entrò nell'aula.

Andai verso la mia aula di francese, entrai e presi posto vicino al mio migliore amico, Zayn, “ciao Zayn come è andata la mattina?” dissi.

“ Bene grazie, a te? ” disse facendomi l'occhiolino subito dopo.

“Bene grazie,” dissi e poi gli sorrisi.

Quell'ora passò lentamente! Mi sembrò un’eternità e come se non bastasse avevo l'immagine di Celestine in testa e cercai in tutti i modi di togliermela dalla testa ma non ci riuscii, ma comunque il suono nella campana arrivò e dopo aver salutato il mio amico, mi misi in macchina e tornai a casa.

Celestine's pov

Dopo aver salutato Liam entrai in classe e mi promisi di prestare attenzione alla lezione e di non pensare al ragazzo, ma non ci riuscii e mi sorpresi a ridere pensando alle cose che mi aveva detto poco prima di andarsene “mi raccomando non pensare troppo a me” sorrisi ripensando a quelle parole per poi sbuffare e dire tra me e me “come se fosse possibile”.

Finì anche quell'ora e fui contenta di aver superato senza difficoltà quella prima mattina di college, andai a casa e mi preparai qualcosa da mangiare anche se non avevo quasi niente in frigo, subito dopo mangiato uscii di casa per andare a fare la spesa in un piccolo supermercato vicino casa e presi anche un giornale per vedere gli annunci per un lavoro anche perché non volevo pesare troppo sulla mia famiglia ancora per molto.

Dopo aver fatto queste piccole cose tornai a casa, sistemai la spesa, feci i compiti per il giorno successivo, poi cercai sul giornale un lavoro che potessi fare solo di pomeriggio e nei weekend.

Ne trovai uno: mi chiedeva di tenere due bambini piccoli tutti i giorni dalle 19.00 alle 22.00, una bambina e un bambino di pochi mesi, cerchiai questo lavoro con l'intenzione di chiamare questa famiglia il giorno successivo, anche perché si erano fatte le 21.00 e non volevo disturbarli.

Contenta di ciò che avevo trovato mi preparai una cena veloce, poi mi lavai a andai a letto.

Un volta stesa sul letto mi ritrovai a pensare a Liam e mi addormentai con la sua immagine nella mente.

Writers' corner:

ciao a tutte :) spero che questo primo capitolo della mia prima storia che scrivo vi sia piaciuto.

Bhe che dire se volete potete lasciare un commento o una recensione, saranno molto gradite :)

e vi risponderò con molto piacere.

Per il momento ciao e grazie a chi leggerà questo primo capitolo.

Pubblicherò un capitolo nuovo ogni sabato, spero di riuscire a mantenere questo giorno di pubblicazione :)

bye ci vediamo spero nel prossimo capitolo...