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Autore: eleblack    06/09/2008    2 recensioni
Personaggi: Serena Van Der Woodsen, Nate Archibald, Blair Waldorf, Chuck Bass; Pairing: Nate/Serena (Blair/Nate e Dan/Serena impliciti); Timeline: 1x05; Disclaimer: Gossip Girl e tutti i personaggi qui citati appartengono ai produttori del telefilm e a ogni altro avente diritto
Ci ho messo un sacco di tempo a scriverla e l’ho riletta un sacco di volte. Speriamo che il gioco sia valso la candela. Inoltre, non so come mi sia venuta, visto che shippo Dan/Serena alla massima potenza xD Però ho sempre pensato che Nate e Serena non fossero tanto male insieme :P Enjoy.
Genere: Generale, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Mia madre dice che gli Stanton hanno bisogno di una modella per la serata d'apertura della nuova stagione di moda" disse Blai

"Mia madre dice che gli Stanton hanno bisogno di una modella per la serata d'apertura della nuova stagione di moda" disse Blair adagiandosi sulla poltroncina e infilandosi una ciliegia in bocca.

"Gli Stanton? Vuoi dire Oliver e Amanda Stanton, i proprietari del-".

"...del più grande salone di moda dell'Upper East Side, S. Erano secoli che non sentivamo parlare di loro. Ci sarà tutta New York e dintorni. L'occasione perfetta per riportare in auge la mia fama di modella".

Serena sorrise, abbandonata sul divano di destra.

"Non si può dire che il suo ultimo debutto sia stato eclatante, Miss Waldorf" mormorò Chuck, lungo sul suo divanetto bianco preferito, le braccia incrociate sopra il suo gilet a righe bianche e verdi.

Blair si protese verso di lui con un mezzo sorriso acido.

"Mai ricordare a una Waldorf i suoi fallimenti, C".

"Niente che non si possa ripetere, comunque".

"Bass, ti avviso...".

"Ciao!".

"Oh ciao, Nate!" esclamò Serena. Nate attraversò il salottino per raggiungere Blair, che lo accolse con il suo sorrisino dolce e un piccolo bacio sulle labbra. Chuck fissava Serena con un angolino della sua bocca arricciato, ma l'allegria della ragazza non si spense una volta che i loro sguardi si furono incrociati.

Chuck faceva così tutte le volte. Non credeva nel 'cambiamento', e dunque, così come Serena non l'aveva trovato diverso di una virgola quando era tornata a New York, Chuck non credeva che tra lei e Nate fosse davvero finito tutto. Tutto quello che non avrebbe mai nemmeno dovuto iniziare.

"Ho portato le briosches" disse Nate, subito prima che un pacchettino bianco piombasse sul tavolo tra i vassoi di frutta e bevande.

"Sei un tesoro, Nate" mormorò B, senza tuttavia degnare il pacchettino di un solo sguardo, concentrando invece tutta l'attenzione sul suo fidanzato.

Il suono di un cellulare ruppe l'incanto e gli occhi di tutti si posarono su Serena, che in quel momento apriva lo sportelletto del suo cellulare come se non avesse aspettato di fare altro da quando era arrivata.

"Ciao" disse sorridendo, mentre l'espressione estatica di Blair si afflosciava in una smorfia. Avrebbe riconosciuto tra mille la faccia che faceva la sua amica ogni volta che a contattarla era il suo nuovo fidanzato.

"Sì certo che posso. Sono da Blair" continuò Serena, rigirandosi tra le dita un ciuffo biondo "Ok!".

Chuck si voltò verso Nate con un sorriso stavolta ampio e soddisfatto, mentre lui ricambiava il suo sguardo con un altro incerto e, soprattutto, innocente.

Il click del cellulare di Serena che si richiudeva riportò l'attenzione su di lei - anche se in verità Blair non aveva mai distolto gli occhi da Serena, nè smesso di ponderare l'impopolarità di Dan Humphrey e di quell'arrampicatrice sociale di sua sorella.

"Era Dan".

Un verso simile ad una risata proveniente dall'angolino di mister Bass fece capire che nooo, veramente? Nessuno se lo sarebbe mai aspettato. I bei tempi in cui la loro amicizia si poteva definire elitaria erano finiti.

"Vuole vedermi tra mezz'ora sotto il Palace".

"Lo dici come se fossi costretta" disse Blair con tono lamentoso.

"Blair...".

"Che fine ha fatto la nostra colazione insieme?".

"Ma noi stiamo facendo colazione insieme, B" ribattè Serena, infilandosi in bocca una fetta di pane tostato all'istante, e strappando così un sorriso a Nate.

"Da quando Humphrey-Dumpty viene prima dei tuoi amichetti di sempre, S?" sopraggiunse Chuck, imitando il tono lamentoso di Blair.

"Ragazzi, vi prego" disse Serena, con la bocca di nuovo libera e l'aria braccata "Sapete bene quanto mi diverta con voi! E che avremo tante altre occasioni per stare insieme...".

"In verità me ne stavo andando anch'io" li interruppe Nate "Quindi non è poi così grave che Serena se ne vada".

"Dove stai andando?" esclamò allora Blair, voltandosi verso di lui con l'espressione di una regina che si è appena vista togliere la corona dalla testa.

"Lo sai quanto mio padre tenga alle nostre partite di basket del sabato mattina" spiegò Nate, una mano corsa a carezzare il visino triste di Blair. La quale tuttavia non gli diede la soddisfazione di aver compreso le sue ragioni, e si ributtò sullo schienale della sua poltrona, offesa.

"Andiamo, B" disse Serena alzandosi, recuperando borsa e sciarpetta dorata "Ti chiamo nel pomeriggio, lo prometto!".

La bionda rimase in attesa di fronte al tavolino finchè la sua amica non sollevò la testa e le indirizzò un'occhiata accondiscendente.

"Ti adoro!" esclamò Serena, regalandole uno dei suoi migliori sorrisi e prendendo la via per l'ascensore.

"Vado anche io" aggiunse Nate, scoccando un bacio sui capelli di Blair e salutando Chuck con un gesto. Chuck che abbozzò un saluto simile e poi tornò a posare i suoi occhi seri sul broncio di Miss Waldorf.

"Sembra che alla fine si rimanga sempre solo noi due, B" mormorò, carezzandole una gamba con aria per niente risentita. Blair incrociò quella gamba sotto l'altra.

 

---

 

"Serena, aspetta".

"Hey, Nate" fece Serena, con un sorriso un po' meno largo ora che si trovavano soli nell'ascensore di Blair.

Lui premette il tasto per il piano terra e sorrise a Serena mentre l'ascensore si chiudeva sulle loro facce imbarazzate. Nate infilò le mani in tasca e Serena prese a fissare il soffitto.

"Io..." dissero contemporaneamente. Si guardarono e risero, l'una tornando a guardare in alto e l'altro scuotendo la testa.

"Sono contento che tra te e Dan vada tutto bene" disse Nate.

"Grazie" rispose Serena in un moto di entusiasmo "E io sono così felice di essere tornata! Nonostante ciò che dice Blair, credo che siamo tutti tornati alla normalità".

"Tu credi" fece Nate, assorto, dopo un attimo.

"Mh-hm. Con Dan ho un rapporto fantastico...Mio fratello è uscito dalla clinica ed è tornato alla vita di sempre...Io e Blair non litighiamo da un pezzo, e ormai ci ha perdonato il nostro 'errore' al matrimonio degli Sherperd..." spiegò la ragazza, e la sua voce si abbassò leggermente mentre esponeva l'ultimo punto della sua argomentazione.

"Serena".

"Nate?".

"E noi?".

Le porte dell'ascensore si aprirono, accompagnate dal familiare scampanellio.

"Noi cosa?".

"Noi ce l'abbiamo, un problema".

Serena si bloccò e lo riguardò.

"Come?".

"Quand'è che torneremo veramente alla normalità, S?".

"Questa è la normalità".

"Non lo è! Altrimenti non ti sentiresti in imbarazzo anche solo a parlare con me. E saremmo usciti insieme, qualche volta, anche solo per un gelato".

"Mi dispiace, io non pensavo...".

"Solo quando le cose torneranno come prima potrò sfiorarti, toccarti, abbracciarti senza sentirmi uno schifo totale".

Serena lo guardò come se avesse appena bestemmiato - ma non avrebbe saputo dire di esserci effettivamente riuscita.

"Tu non lo vuoi, Serena?" chiese Nate, finalmente guardandola per vedere la Serena del presente, perché ciò che ha visto finora, mentre parlava, erano solo immagini della Serena di una volta, puri ricordi effimeri frutto di qualcosa che non tornerà.

Lei ricambiò il suo sguardo, con la morte negli occhi e le labbra serrate. "So cosa voglio, ed è una vita felice e tranquilla. Voglio dei bei momenti con i miei amici, con Blair, e amarti non è esattamente quello che fa per me".

"Credimi Serena, a me basterebbe rannicchiarmi in un angolo e guardare la tua vita scorrere senza necessariamente farne parte. Ma sarebbe molto più facile se tu la smettessi di scappare da me. Smettila".

"Io non sto scappando da te. E comunque adesso si è davvero fatto tardi".

"Ti prego! Blair è passata sopra a quello che è successo tra noi due...fallo anche tu!" implorò Nate, e una sua mano corse a congiungersi con quella di Serena.

"Sei tu che non riesci ancora a lasciarti alle spalle quello che è successo! Perché sei così legato al passato, Nate?".

Nate si lasciò scappare un sospiro, e guardò per terra per un secondo.

"Quando tutto tornerà come prima sarò libero di amarti mentre tu non guardi".

Serena mollò la presa.

"Abbiamo finito qui".

Nate la fissò mentre spariva dietro l'angolo.

 

 

  
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