Fanfic su artisti musicali > Fall Out Boy
Ricorda la storia  |      
Autore: HeavenMayBurn    06/09/2008    3 recensioni
“Pronto?”
“Pronto, Joe? Sono Patrick”
Joe alzò un sopracciglio. “Sai, ci sono un sacco di cose che tu e Pete mi dovete spiegare..”
“Sì, già, bhe.. Ma non adesso! Adesso ho bisogno un favore.. Devi flirtare con Andy!”
“Eh?”
Una richiesta del genere se la sarebbe aspettata da Pete, ma non da Patrick.. Patrick era quello sano del gruppo, vacca miseria!
[Andy Hurley/Joe Trohman]
Genere: Generale, Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Andrew Hurley, Joe Trohman, Patrick Stump, Peter Wentz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

(N.b. "Tutti i personaggi di questa storia sono maggiorenni e non mi appartengono, gli eventi non sono accaduti realmente e questa storia non è scritta a scopo di lucro")

 

Dance, dance!

 

-Vuol dire che non ci sei mai stato?- domandò Pete sdraiato sul divano di casa di Patrick.

Sì, infatti. Era casa sua. 

Come diavolo si permetteva quel nanetto del suo bassista a mettere le sue orribili e sudici scarpe sul tavolino in mogano?!

Joe alzò le spalle. –Che non ci sono mai stato, che diavolo c’è da spiegare, Petey? Non ci ho mai messo piede dentro, mai visto neanche da lontano; nulla, zero, nisbà-

-L’ho capito questo, non sono stupido. E’ solo che non mi capacito che tu non sia mai stato a vedere un balletto- disse Pete scocciato dall’ovvietà della cosa.

-Bhe,- replicò Andy. –Non è come se andare a vedere quattro tipi con il pacco in evidenza che si dimenano sia la cosa che tutti gli esseri umani sognano-

La faccia di Pete con tanto di sopraccigli alzati e un’espressione da “sicuro?” diceva tutto.

-Oh- mormorò il batterista.

-E comunque è una cosa che tutti gli esseri umani dovrebbero fare- ribattè Pete. –Forma il carattere-

Joe alzò le mani in segno di resa. –Sì, ok. Hai vinto, Wentz. Ci sto-

-Yeaya!- esclamò quest’ultimo felice. –Andy?-

Andy sospirò prendendo la felpa e avviandosi alla porta. –Sì, qualunque cosa pur di non vederti fino a domani sera-

Pete gli fece ciao-ciao con la manina e Patrick grugnì.

Esatto, un grugno.

Un ringhio; come quello del lupo dei tre porcellini o come Wile E. Coyote. Un verso di una persona esasperata. E anche un pochino incazzata perché, davvero, nonostante questa sia un’altra idea scimunita di Pete, lui non era stato incluso, e gli rodeva il culo per questo.

-Scusa, quando hai detto che vai a casa?- domandò Patrick raccogliendo i resti delle patatine disseminate da quei vichinghi dei suoi amici.

-Non ci vado a casa! Ho lasciato Hemmy in custodia a Bill, visto che ha finito il tour, cazzi e mazzi, ed è tornato qui a Chicago, così adesso posso rimanere a dormire con te!-

Patrick sentì le guancie imporporarsi. –E.. E perché, di grazia?-

-Ma perché dobbiamo studiare un piano efficace!- spiegò Pete, con sempre più ovvietà nella voce.

-Eh?-

-Dio, non avrai mica pensato che a me interessi davvero vedere il Lago dei Cigni? No, noi due domani sera saremo Cupido! Anzi no, che dico?! Saremo Oprah Winfrey!- si grattò la testa. -Però Oprah Winfrey le divide le coppie.. No, meglio ritornare a Cupido!-

-Eh?- fu l’unica cosa che Patrick fu in grado di dire. Anzi, di ripetere.

-Andy e Joe- continuò Pete in preda ad uno dei suoi deliri. –Non sono tanto cariniiiii insieme, eh? Non lo sono?!-

Patrick si schiaffò una mano sulla fronte. –Oddio, no! Pete, ti prego non dirmi che quello che hai intenzione di fare è…-

-Noi due li faremo mettere insieme domani sera!- proclamò il bassista felice.

-Appunto- mormorò Patrick sconsolato.

-Ma dai pensaci, sarà perfetto! La musica, tutto quel “na nananana naà na nanai na na na”.. Loro penseranno che noi non ci siamo presentati e così saranno incentivati a fare i porcellini; ma in realtà noi ci saremo eccome! Io li riprenderò con la ma videocamera e finirà tutto su Buzznet!-

-Tu sei pazzo- dichiarò Patrick salendo le scale in direzione della camera da letto.

-Dove vai?- chiese Pete mentre prendeva il suo laptop, il block notes, il caffè e.. dio, quelle erano le planimetrie del teatro?

-A dormire- replicò Patrick fermamente dal piano superiore.

-Questo vuol dire che non vuoi aiutarmi nel preparare il piano?-

-Già- fu la replica che ricevette.

-Bene- disse istericamente Pete a quel punto.

-Bene- rispose Patrick.

-Perfetto!- urlò Pete quasi rabbiosamente. –Ma tanto tu domani sera ci sarai!- esclamò additando la porta chiusa alla fine delle scale. –Eccome se ci sarai!-    

***

Joe guardò l’orologio spegnendo la sua sigaretta sotto la suola. –E’ quasi mezzora che li aspettiamo..-

Andy alzò le spalle. –Magari Trick l’ha tramortito con un soprammobile della sala e ora sono entrambi in ospedale..-

Joe alzò lo sguardo verso l’entrata del locale. –Entriamo? Dopotutto noi due abbiamo i biglietti..-

Andy annuì. –Ma sì, dai. Per una volta che Pete mi offre qualcosa..-

Si sedettero in tribuna.

Joe sospirò guardandosi intorno ed individuando solo signori attempati con le loro mogli. –Ti dirò che non mi sono mai sentito fuori luogo come sta sera-    

Andy scosse la testa. –Bhe, c’è stata quella volta in cui quelle ragazze fan di Pete hanno passato tutto il meet’n’greet a parlare delle foto del suo cazzo-

Joe rabbrividì. Touchè, quello è stato peggio-

Il chitarrista si guardò in giro di nuovo.

Era inutile, c’erano solo uomini brizzolati, signore in pelliccia, un ragazzo con il cappellino.. Eh? Frena.

Lui conosceva quel ragazzo e quel cappello.

OhCristoSanto.

Diede una gomitata ad Andy. –Non per rovinarti la festa ma.. Ho trovato Pete e Patrick!-

Andy si voltò dove Joe stava indicando e vide Patrick schiaffarsi una mano in fronte e diventare piccolo-piccolo mentre Pete lo salutava con una mano e sventolava una videocamera con l’altra.

-Oh, Cristo Santo!- esclamò.

-Già- convenne Joe.

-Non so te- cominciò Andy. –Ma io non mi fido per niente di Wentz.. Non mi sento affatto sicuro sotto di lui.. Nelle migliori delle ipotesi può sputarci addosso!-

-Pizza e film al cinema, come ti suona?-

Andy sorrise. –Come la migliore delle idee-

Entrambi presero i propri cappotti e, mentre le luci si spegnevano, si alzarono e si avviarono verso l’uscita.

Nell’aria cominciò a diffondersi il famigliare na nananana naà na nanai na na na.

Pete strinse gli occhi. –Oh, mio Dio! Se la danno a gambe- esclamò sconvolto agitando il braccio nella loro direzione. -FUSILLANIMI!!-

Patrick, in uno scatto degno delle sue migliori performance ad “afferra Pete e chiudigli la bocca prima che faccia/dica qualcosa di estremamente stupido”, lo zittì. –Taci, sta cominciando! Non vorrai mica farci cacciare anche da qui-

-Ma che cosa vuoi che me freghi del balletto?!-

-Pete- Patrick lo fulminò con lo sguardo.

-Ok, va bene- mormorò Pete sedendosi con le braccia conserte e mettendo il broncio. –D’accordo. Ma ti avviso che non mi divertirò. Neanche un po’-

***

Joe buttò la crosta della sua pizza nel piatto, svaccandosi sulla sedia. –Ah, se potessi mi slaccerei la cintura dei jeans per quanto sono pieno-

Andy addentò il suo ultimo pezzo e annuì. –Sì, anche io.. Mi sento come un cassonetto- alzò lo sguardo verso il chitarrista. –Che film danno?-

Joe sorrise. –La versione a cartoni animati di Star Wars, naturalmente-

***

-Trick..-

Patrick camminò a passi veloci allontanandosi dal teatro e pregando che nessuno pensasse che Pete era con lui.

-Trick?-

Dopotutto poteva anche farcela.

-Trick?!-

Cioè, era vero che Pete gli stava parlando, ma le persone potevano pensare che Pete fosse un pazzo a cui piace parlare con gli sconosciuti.

-Patrick?!-

C’è in giro così tanta gente strana in questo periodo.

-CHE C’E’??!!- urlò esasperato a quel punto.

Pete sbuffò. –Senti, io mi sono annoiato per 2 ore solo per farti piacere, quindi ora facciamo quello che voglio io?-

Patrick evitò di replicare che far star zitto Pete non è una cosa che rende felice solo lui, ma il mondo intero.

-E cosa vuoi fare, di grazia?-

Il sorriso che Pete fece in quel momento partì dall’orecchio sinistro per arrivare fino al destro, letteralmente. –Spiare Joe e Andy, naturalmente-

Patrick sospirò. –E prometti che dopo li lascerai in pace- si corresse subito. –anzi, lascerai in pace me? Niente più idee bislacche per un mese!-

Pete cercò di contrattare. –Una settimana!-

-Due!- ribattè Patrick.

Dio, si era messo a mercanteggiare sulla propria salute mentale.

-Due, ci sto!- rispose Pete stringendogli la mano.

Patrick tirò fuori il proprio Sidekick e chiamò Joe.

***

-Te lo concedo, Trohman, è passabile- dichiarò Andy addentando un pop-corn.

-Di la verità, ti stai divertendo!- esclamò Joe prima di sentire il proprio cellulare vibrare.

Si scusò da Andy e andò nell’ingresso a rispondere.

“Pronto?”

“Pronto, Joe? Sono Patrick”

Joe alzò un sopracciglio. “Sai, ci sono un sacco di cose che tu e Pete mi dovete spiegare..”

“Sì, già, bhe.. Ma non adesso! Adesso ho bisogno un favore.. Devi flirtare con Andy!”

“Eh?”

Una richiesta del genere se la sarebbe aspettata da Pete, ma non da Patrick.. Patrick era quello sano del gruppo, vacca miseria!

“Sì, bhe, Peter si è fissato che voi due siete una bella coppia e ora vuole che voi vi mettiate insieme; quindi tu mi devi dire dove siete così che noi possiamo venire lì, guardare voi che vi esplorate l’esofago a vicenda, e poi andare via contenti.. Ti prego, mi ha promesso due settimane senza che se ne venga fuori con una delle sue trovate”

“Fottuti guardoni pervertiti!” esclamò Joe mentre le sue guancie si imporporavano. “E come diavolo dovrei fare questa cosa?! Io non bacio a.. freddo

Patrick mugugnò qualcosa di incomprensibile. “Fai come me con Pete

Joe storse il naso. “Dio, ma voi siete praticamente sposati senza anello.. Pensi che io non ci sia nel bus quando.. consumate?!”

Patrick balbettò qualcosa, sentendo il sangue salirgli alla testa, il calore invaderlo e l’imbarazzo scorergli lungo la pina dorsale.. Ma che cazzo era, una teiera?

Joe sospirò. “Come minimo questa cosa merita un mese senza strane idee..”

Nah, ci ho provato e due settimane è il meglio che sono riuscito ad ottenere..”

“Patrick Martin Stumph, ti giuro che mi devi il favore più grande del mondo”

“Certo” concordò il cantante.

“Mi merito come minimo una vacanza pagata!” esclamò.

Patrick, dall’altro capo del telefono, strinse gli occhi. “Non esagerare adesso, però”

Joe prese un profondo respiro. “Siamo al cinema all’angolo con la quarantasettesima”

***

Ad un certo punto, verso la metà del secondo tempo, Joe notò le tende dell’ingresso della sala aprirsi.

Si voltò e vide Patrick, con un espressione mortificata in volto, andare a sedersi poco lontano da loro, seguito da un Pete saltellante e con la videocamera ancora saldamente in mano.     

Sprofondò nella sedia al pensiero di quello che stava per fare.

Cinque minuti passarono con Patrick e Pete che li stavano letteralmente fissando, Andy che si stava finendo i pop corn e Joe che mormorava frasi di incoraggiamento a se stesso.

-Dio, non sono mica una mammoletta!- esclamò ad un certo punto mettendosi seduto.

Si voltò verso l’amico in procinto di infilarsi una manciata di pop-corn in bocca.

–Andy?-

Andy lo guardò interrogativamente e Joe non fece altro che premere le sue labbra su quelle del batterista per circa dieci secondi.

Quando si staccarono sentirono uno –Yeaya!- provenire dal fondo della sala.

Andy si passò una mano tra i capelli. –E questo era per..?-

Joe si fece di nuovo piccolo-piccolo sulla poltrona. –Non lo so.. Bhe, può essere perché almeno Pete non ci tormenterà più per circa due settimane o per fare un favore a Patrick..-

Andy lo guardò leggermente deluso. –E non ci sono altre opzioni? Tipo, non lo so, eh.. Tipo “Andy, tu mi piaci da un casino di tempo, ma non ho mai avuto le palle di dirtelo perché sono..”-

-Una mammoletta- Joe completò la frase per lui.

-Già!- esclamò Andy annuendo. –Perché sai, è più o meno quello che è capitato a me..-

–Nah, quel bacio no- disse Joe alzando le spalle. Poi, lentamente si chinò sul viso del batterista. –Però questo sì- sussurrò prima di circondargli il collo con le braccia.

***

-Sììì!- esclamò Pete alzandosi in piedi. –Sì, c’è l’abbiamo fatta, Trick! Ora stanno insieme! Ora loro sono felici come lo siamo noi!- si risedette guardando Patrick. –Siamo meglio di Cupido e Oprah messi insieme!- esclamò prima di abbracciarlo e di dargli un sonoro e umido bacio sulla bocca.

-Hai ripreso tutto?- domandò una voce, una voce che apparteneva a quel fetente del loro batterista.

Che diavolo vuol dire “ripreso tutto”?!

Joe annuì con un sorriso sadico stringendo il Sidekick tra le mani. –Tutto, movimenti di lingue compresi. E ora questo finisce direttamente su Buzznet!-     

 

 

[Dance, dance!

the end.]

 

[NdA: Eccomi qui con un’altra short.. Il fatto è che ho voglia di scrivere ma non di aggiornare le storie a capitoli =/ Quindi per ora (non so se ne farò altre in questi giorni) arriveranno un po’ di short.

Protagonisti di questa sono Andy e Joe, perché sono amore e perché mi sono promessa di scrivere su di loro da quasi un anno senza mai concludere nulla >___<

Un bacio a chi leggerà e commenterà ^^ e soprattutto grazie a voi che poi mi viene la storia di continuare con i miei deliri xD]

Un bacione gigante

Fede.

  

 

   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Fall Out Boy / Vai alla pagina dell'autore: HeavenMayBurn