(N.b. "Tutti i personaggi di questa storia sono maggiorenni e
non mi appartengono, gli eventi non sono accaduti realmente e questa storia non
è scritta a scopo di lucro")
Dance, dance!
-Vuol
dire che non ci sei mai stato?- domandò Pete sdraiato
sul divano di casa di Patrick.
Sì,
infatti. Era casa sua.
Come
diavolo si permetteva quel nanetto del suo bassista a mettere le sue orribili e
sudici scarpe sul tavolino in mogano?!
Joe
alzò le spalle. –Che non ci sono mai stato, che diavolo c’è da spiegare, Petey? Non ci ho mai messo piede dentro, mai visto neanche
da lontano; nulla, zero, nisbà-
-L’ho
capito questo, non sono stupido. E’ solo che non mi capacito che tu non sia mai
stato a vedere un balletto- disse Pete scocciato dall’ovvietà
della cosa.
-Bhe,- replicò Andy. –Non è come se
andare a vedere quattro tipi con il pacco in evidenza che si dimenano sia la
cosa che tutti gli esseri umani sognano-
La
faccia di Pete con tanto di sopraccigli alzati e un’espressione
da “sicuro?” diceva tutto.
-Oh-
mormorò il batterista.
-E
comunque è una cosa che tutti gli esseri umani dovrebbero fare- ribattè Pete. –Forma il
carattere-
Joe
alzò le mani in segno di resa. –Sì, ok. Hai vinto, Wentz.
Ci sto-
-Yeaya!- esclamò quest’ultimo felice. –Andy?-
Andy
sospirò prendendo la felpa e avviandosi alla porta. –Sì, qualunque cosa pur di
non vederti fino a domani sera-
Pete gli fece ciao-ciao con la manina e
Patrick grugnì.
Esatto,
un grugno.
Un
ringhio; come quello del lupo dei tre porcellini o come Wile
E. Coyote. Un verso di una persona esasperata. E anche un pochino incazzata perché,
davvero, nonostante questa sia un’altra idea scimunita di Pete,
lui non era stato incluso, e gli rodeva il culo per questo.
-Scusa,
quando hai detto che vai a casa?- domandò Patrick raccogliendo i resti delle
patatine disseminate da quei vichinghi dei suoi amici.
-Non
ci vado a casa! Ho lasciato Hemmy in custodia a Bill,
visto che ha finito il tour, cazzi e mazzi, ed è tornato qui a Chicago, così
adesso posso rimanere a dormire con te!-
Patrick
sentì le guancie imporporarsi. –E.. E perché, di grazia?-
-Ma
perché dobbiamo studiare un piano efficace!- spiegò Pete,
con sempre più ovvietà nella voce.
-Eh?-
-Dio,
non avrai mica pensato che a me interessi davvero vedere il Lago dei Cigni? No,
noi due domani sera saremo Cupido! Anzi no, che dico?! Saremo Oprah Winfrey!- si grattò la
testa. -Però Oprah Winfrey
le divide le coppie.. No, meglio ritornare a Cupido!-
-Eh?-
fu l’unica cosa che Patrick fu in grado di dire. Anzi, di ripetere.
-Andy e Joe-
continuò Pete in preda ad uno dei suoi deliri. –Non sono
tanto cariniiiii
insieme, eh? Non lo sono?!-
Patrick
si schiaffò una mano sulla fronte. –Oddio, no! Pete,
ti prego non dirmi che quello che hai intenzione di fare è…-
-Noi
due li faremo mettere insieme domani sera!- proclamò il bassista felice.
-Appunto-
mormorò Patrick sconsolato.
-Ma
dai pensaci, sarà perfetto! La musica, tutto quel “na nananana naà na nanai na
na na”.. Loro
penseranno che noi non ci siamo presentati e così saranno incentivati a fare i
porcellini; ma in realtà noi ci saremo eccome! Io li riprenderò con la ma
videocamera e finirà tutto su Buzznet!-
-Tu
sei pazzo- dichiarò Patrick salendo le scale in direzione della camera da
letto.
-Dove
vai?- chiese Pete mentre prendeva il suo laptop, il block
notes, il caffè e.. dio, quelle erano le planimetrie del teatro?
-A
dormire- replicò Patrick fermamente dal piano superiore.
-Questo
vuol dire che non vuoi aiutarmi nel preparare il piano?-
-Già-
fu la replica che ricevette.
-Bene-
disse istericamente Pete a quel punto.
-Bene-
rispose Patrick.
-Perfetto!-
urlò Pete quasi rabbiosamente. –Ma tanto tu domani
sera ci sarai!- esclamò additando la porta chiusa alla fine delle scale. –Eccome
se ci sarai!-
***
Joe
guardò l’orologio spegnendo la sua sigaretta sotto la suola. –E’ quasi mezzora
che li aspettiamo..-
Andy
alzò le spalle. –Magari Trick l’ha tramortito con un soprammobile
della sala e ora sono entrambi in ospedale..-
Joe
alzò lo sguardo verso l’entrata del locale. –Entriamo? Dopotutto noi due
abbiamo i biglietti..-
Andy
annuì. –Ma sì, dai. Per una volta che Pete mi offre
qualcosa..-
Si
sedettero in tribuna.
Joe
sospirò guardandosi intorno ed individuando solo signori attempati con le loro
mogli. –Ti dirò che non mi sono mai sentito fuori luogo come sta sera-
Andy
scosse la testa. –Bhe, c’è stata quella volta in cui
quelle ragazze fan di Pete hanno passato tutto il meet’n’greet a parlare delle foto
del suo cazzo-
Joe
rabbrividì. –Touchè,
quello è stato peggio-
Il
chitarrista si guardò in giro di nuovo.
Era
inutile, c’erano solo uomini brizzolati, signore in pelliccia, un ragazzo con
il cappellino.. Eh? Frena.
Lui
conosceva quel ragazzo e quel cappello.
OhCristoSanto.
Diede
una gomitata ad Andy. –Non per rovinarti la festa ma.. Ho trovato Pete e Patrick!-
Andy
si voltò dove Joe stava indicando e vide Patrick schiaffarsi una mano in fronte
e diventare piccolo-piccolo mentre Pete lo salutava
con una mano e sventolava una videocamera con l’altra.
-Oh,
Cristo Santo!- esclamò.
-Già-
convenne Joe.
-Non
so te- cominciò Andy. –Ma io non mi fido per niente di Wentz..
Non mi sento affatto sicuro sotto di lui.. Nelle migliori delle ipotesi può
sputarci addosso!-
-Pizza
e film al cinema, come ti suona?-
Andy
sorrise. –Come la migliore delle idee-
Entrambi
presero i propri cappotti e, mentre le luci si spegnevano, si alzarono e si
avviarono verso l’uscita.
Nell’aria
cominciò a diffondersi il famigliare na nananana
naà na nanai
na na na.
Pete strinse gli occhi. –Oh, mio Dio! Se
la danno a gambe- esclamò sconvolto agitando il braccio nella loro direzione. -FUSILLANIMI!!-
Patrick,
in uno scatto degno delle sue migliori performance ad “afferra Pete e chiudigli la bocca prima che
faccia/dica qualcosa di estremamente stupido”, lo zittì. –Taci, sta cominciando!
Non vorrai mica farci cacciare anche da qui-
-Ma
che cosa vuoi che me freghi del balletto?!-
-Pete- Patrick lo fulminò con lo sguardo.
-Ok,
va bene- mormorò Pete sedendosi con le braccia
conserte e mettendo il broncio. –D’accordo. Ma ti avviso che non mi divertirò. Neanche
un po’-
***
Joe
buttò la crosta della sua pizza nel piatto, svaccandosi
sulla sedia. –Ah, se potessi mi slaccerei la cintura dei jeans per quanto sono
pieno-
Andy
addentò il suo ultimo pezzo e annuì. –Sì, anche io.. Mi sento come un
cassonetto- alzò lo sguardo verso il chitarrista. –Che film danno?-
Joe
sorrise. –La versione a cartoni animati di Star Wars,
naturalmente-
***
-Trick..-
Patrick
camminò a passi veloci allontanandosi dal teatro e pregando che nessuno
pensasse che Pete era con lui.
-Trick?-
Dopotutto
poteva anche farcela.
-Trick?!-
Cioè,
era vero che Pete gli stava parlando, ma le persone
potevano pensare che Pete fosse un pazzo a cui piace
parlare con gli sconosciuti.
-Patrick?!-
C’è
in giro così tanta gente strana in questo periodo.
-CHE
C’E’??!!- urlò esasperato a quel punto.
Pete sbuffò. –Senti, io mi sono annoiato
per 2 ore solo per farti piacere, quindi ora facciamo quello che voglio io?-
Patrick
evitò di replicare che far star zitto Pete non è una
cosa che rende felice solo lui, ma il mondo intero.
-E
cosa vuoi fare, di grazia?-
Il
sorriso che Pete fece in quel momento partì dall’orecchio
sinistro per arrivare fino al destro, letteralmente. –Spiare Joe e Andy,
naturalmente-
Patrick
sospirò. –E prometti che dopo li lascerai in pace- si corresse subito. –anzi,
lascerai in pace me? Niente più idee bislacche per un mese!-
Pete cercò di contrattare. –Una settimana!-
-Due!-
ribattè Patrick.
Dio,
si era messo a mercanteggiare sulla propria salute mentale.
-Due,
ci sto!- rispose Pete stringendogli la mano.
Patrick
tirò fuori il proprio Sidekick e chiamò Joe.
***
-Te
lo concedo, Trohman, è passabile- dichiarò Andy
addentando un pop-corn.
-Di
la verità, ti stai divertendo!- esclamò Joe prima di sentire il proprio
cellulare vibrare.
Si
scusò da Andy e andò nell’ingresso a rispondere.
“Pronto?”
“Pronto,
Joe? Sono Patrick”
Joe
alzò un sopracciglio. “Sai, ci sono un sacco di cose che tu e Pete mi dovete spiegare..”
“Sì,
già, bhe.. Ma non adesso! Adesso ho bisogno un
favore.. Devi flirtare con Andy!”
“Eh?”
Una
richiesta del genere se la sarebbe aspettata da Pete,
ma non da Patrick.. Patrick era quello sano del gruppo, vacca miseria!
“Sì,
bhe, Peter si è fissato che voi due siete una bella coppia
e ora vuole che voi vi mettiate insieme; quindi tu mi devi dire dove siete così
che noi possiamo venire lì, guardare voi che vi esplorate l’esofago a vicenda,
e poi andare via contenti.. Ti prego, mi ha promesso due settimane senza che se
ne venga fuori con una delle sue trovate”
“Fottuti
guardoni pervertiti!” esclamò Joe mentre le sue guancie si imporporavano. “E
come diavolo dovrei fare questa cosa?!
Io non bacio a.. freddo”
Patrick
mugugnò qualcosa di incomprensibile. “Fai come me con Pete”
Joe
storse il naso. “Dio, ma voi siete praticamente sposati senza anello.. Pensi
che io non ci sia nel bus quando.. consumate?!”
Patrick
balbettò qualcosa, sentendo il sangue salirgli alla testa, il calore invaderlo
e l’imbarazzo scorergli lungo la pina dorsale.. Ma
che cazzo era, una teiera?
Joe
sospirò. “Come minimo questa cosa merita un mese senza strane idee..”
“Nah, ci ho provato e due settimane è il meglio che sono
riuscito ad ottenere..”
“Patrick
Martin Stumph, ti giuro che mi devi il favore più
grande del mondo”
“Certo”
concordò il cantante.
“Mi
merito come minimo una vacanza pagata!” esclamò.
Patrick,
dall’altro capo del telefono, strinse gli occhi. “Non esagerare adesso, però”
Joe
prese un profondo respiro. “Siamo al cinema all’angolo con la quarantasettesima”
***
Ad
un certo punto, verso la metà del secondo tempo, Joe notò le tende dell’ingresso
della sala aprirsi.
Si
voltò e vide Patrick, con un espressione mortificata in volto, andare a sedersi
poco lontano da loro, seguito da un Pete saltellante e
con la videocamera ancora saldamente in mano.
Sprofondò
nella sedia al pensiero di quello che stava per fare.
Cinque
minuti passarono con Patrick e Pete che li stavano
letteralmente fissando, Andy che si stava finendo i pop corn
e Joe che mormorava frasi di incoraggiamento a se stesso.
-Dio,
non sono mica una mammoletta!- esclamò ad un certo
punto mettendosi seduto.
Si
voltò verso l’amico in procinto di infilarsi una manciata di pop-corn in bocca.
–Andy?-
Andy
lo guardò interrogativamente e Joe non fece altro che premere le sue labbra su
quelle del batterista per circa dieci secondi.
Quando
si staccarono sentirono uno –Yeaya!- provenire dal
fondo della sala.
Andy
si passò una mano tra i capelli. –E questo era per..?-
Joe
si fece di nuovo piccolo-piccolo sulla poltrona. –Non lo so.. Bhe, può essere perché almeno Pete
non ci tormenterà più per circa due settimane o per fare un favore a Patrick..-
Andy
lo guardò leggermente deluso. –E non ci sono altre opzioni? Tipo, non lo so,
eh.. Tipo “Andy, tu mi piaci da un casino
di tempo, ma non ho mai avuto le palle di dirtelo perché sono..”-
-Una
mammoletta- Joe completò la frase per lui.
-Già!-
esclamò Andy annuendo. –Perché sai, è più o meno quello che è capitato a me..-
–Nah, quel bacio no- disse Joe alzando
le spalle. Poi, lentamente si chinò sul viso del batterista. –Però questo sì-
sussurrò prima di circondargli il collo con le braccia.
***
-Sììì!- esclamò Pete
alzandosi in piedi. –Sì, c’è l’abbiamo fatta, Trick! Ora
stanno insieme! Ora loro sono felici come lo siamo noi!- si risedette guardando
Patrick. –Siamo meglio di Cupido e Oprah messi
insieme!- esclamò prima di abbracciarlo e di dargli un sonoro e umido bacio
sulla bocca.
-Hai
ripreso tutto?- domandò una voce, una voce che apparteneva a quel fetente del
loro batterista.
Che
diavolo vuol dire “ripreso tutto”?!
Joe
annuì con un sorriso sadico stringendo il Sidekick
tra le mani. –Tutto, movimenti di lingue compresi. E ora questo finisce
direttamente su Buzznet!-
[Dance, dance!
the end.]
[NdA: Eccomi qui con un’altra short.. Il fatto è che ho
voglia di scrivere ma non di aggiornare le storie a capitoli =/ Quindi per ora
(non so se ne farò altre in questi giorni) arriveranno un po’ di short.
Protagonisti
di questa sono Andy e Joe, perché sono amore e perché mi sono promessa di
scrivere su di loro da quasi un anno senza mai concludere nulla >___<
Un
bacio a chi leggerà e commenterà ^^ e soprattutto grazie a voi che poi mi viene
la storia di continuare con i miei deliri xD]
Un
bacione gigante
Fede.