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Autore: Roena    07/09/2008    1 recensioni
Tre ragazze e tre ragazzi si troveranno a vivere tre differenti storie d'amore, ciascuna con le proprie controversie e i propri vantaggi, in uno scenario non privo di colpi di scena in quest'opera firmata da DarkSelene/Roe e Kymit, e dedicata a Sora89 per il suo 19esimo compleanno! Auguri cara!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Miyako Inoue/Yolei, Taichi Yagami/Tai Kamiya, Yamato Ishida/Matt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Abbasso nuovamente gli occhi, perché in fondo io non merito questa visione

Tre differenti storie d’amore

 

Atto primo

 

/Taichi/

Abbasso nuovamente gli occhi, perché in fondo io non merito questa visione. Dinanzi a me, appoggiata sensualmente alla porta della sua aula, c’è lei, Mimi Tachikawa, in tutto il proprio splendore. Cos’avrò mai fatto io, per meritare quotidianamente quest’angelica visione?

– Taichi, riprenditi, dobbiamo entrare in classe! –

Ed ecco che la voce del mio migliore amico mi desta dai miei romantici pensieri, riportandomi alla triste, crudele e grigia realtà: la scuola.

– Il prof è in fondo al corridoio, ci conviene sbrigarci a entrare in classe. –

È sempre così preciso lui, da farmi venire i nervi. È sempre stato perfetto, il mio migliore amico, eterno ragazzo della mia migliore amica. Il loro amore per me è sempre stata una specie di sconfitta, qualcosa di umiliante che ho dovuto incassare senza poter trovare soluzione alcuna.

E invece poi all’improvviso è apparsa lei, è apparsa Mimi, e tutto è improvvisamente cambiato.

Tutto è rinato.

Proprio mentre contemplo per l’ennesima volta la sua bellezza, Yamato mi tira per la manica della camicia, costringendomi a entrare in classe. È il caso di dire fortunatamente, in quanto il professore entra un attimo dopo rispetto noi due.

Oh mia dolce visione, purtroppo dovrai aspettare per essere ammirata!

Ma se i professori che si susseguono in questa soleggiata mattinata di dicembre credono che io stia attento alle loro lezioni, beh... si sbagliano di grosso! Porto il quaderno d’inglese all’ultima pagina e, matita in mano, incomincio a tracciare i lineamenti del tuo stupendo volto... non immagini neanche quanto ti ami, mia cara Mimi... sei tutta la mia vita, e tu neanche mi conosci, se non superficialmente grazie a Sora, nostra amica comune... ma io sono un genio! Al posto di chiedere a Yamato come poterti conquistare, devo chiedere a Sora info, curiosità e approfondimenti su di te, devo sapere come gradisci essere corteggiata e conquistata, ma soprattutto... se io ti piaccio! – ...Sono un genio! –

– Bene, Yagami, visto che sei un genio vuoi tradurre tu la frase alla lavagna al posto del tuo compagno? –

La voce del professore giunge alle mie orecchie come una pugnalata, ma mi fa prendere atto dell’aver detto qualcosa ad alta voce senza neanche accorgermene.

Yamato ha ragione quando dice che sono un vero disastro.

 

/Yamato/

Ecco che sta per cominciare l’ennesimo giorno di scuola in cui dovrò sopportare Taichi che ammira Mimi. Che depressione! In realtà, è doveroso ammettere che, mentre la ragazza che piace a me è in classe con noi, permettendomi quindi di ammirarla tutti i giorni, Mimi, di cui Taichi è innamorato follemente, è un anno più piccola di noi, costringendo quel povero migliore amico mio a doverla ammirare dal corridoio, rischiando continuamente di essere beccato dal prof di turno. Povero Tai!

Anche adesso sta rimirando Mimi e non si è per niente accorto che c’è il professore in fondo al corridoio... sarà meglio scuoterlo leggermente: – Taichi, riprenditi, dobbiamo entrare in classe! –

Lui pare scuotersi, ma ha uno sguardo ancora troppo sperduto... quindi sarà meglio ribadirgli il concetto con altre parole: – Il prof è in fondo al corridoio, ci conviene sbrigarci a entrare in classe. –

E finalmente lui sembra rinsavire, ritornare nel mondo reale, abbandonando quindi per un attimo il suo mondo di sogni in cui Mimi è l’indiscussa protagonista. Certe volte mi chiedo se lui sia troppo preso da questa cotta, e quindi occorre aiutarlo a rinsavire, oppure se si sta comportando nella maniera giusta e quindi va incitato a conquistare la bella Tachikawa.

Beh, intanto, io posso crogiolarmi nell’amore che provo per Sora, la mia dolce metà. Lei è tutto per me... ma... quel deficiente sta ancora sulla porta? Sarà meglio “costringerlo” ad entrare in classe. Ed è per questa ragione che lo tiro per la manica della camicia, costringendolo a entrare in classe. È il caso di dire fortunatamente, in quanto il professore entra un attimo dopo rispetto noi due.

Quel mio migliore amico è sempre con la testa tra le nuvole!

Yama... cosa farai oggi pomeriggio? – mi chiede poi Sora, con la sua voce soave.

– Non ho nulla in programma. – sbiascico io, annoiato da quest’ultradeprimente lezione d’inglese... credo che ciò sia dovuto al mio comporre canzoni in questa lingua che mi ha inevitabilmente portato a rafforzare la padronanza della lingua più parlata nel mondo... pertanto queste lezioni per me sono estremamente noiose...

D’accordo, calma e sangue freddo... occorre trovare un interesse che mi distragga dalla mia intenzione di lapidare il professore... e quale potrei scegliere se non quello di ammirare la dolcissima e, al contempo forte, Sora, mentre segue con estrema attenzione questa stupidissima lezione d’inglese.

All’improvviso, la voce di Taichi esplode rumorosa nell’aula: – ...Sono un genio! –

Non vorrei sbagliarmi, ma credo che lui non si sia neanche accorto di averlo detto, mentre il professore l’abbia udito perfettamente, infatti la voce del docente cattura irrimediabilmente la mia attenzione, facendomi rendere conto per l’ennesima volta di quanto fosse distratto quello svampito di Taichi: – Bene, Yagami, visto che sei un genio vuoi tradurre tu la frase alla lavagna al posto del tuo compagno? –

E dall’espressione che fa subito dopo, mi accorgo che Tai non ha neanche capito perché è stato richiamato. La prossima volta che nega quando gli affermo che è un vero disastro lo stritolo... giuro.

 

/Miyako/

Al diavolo Iori e il suo caratteraccio! È vero, mi piace un ragazzo più piccolo di me, ne sono follemente innamorata... ma che posso farci? Hikari, la mia migliore amica, è una donna estremamente fortunata: il suo ragazzo, Takeru, è in classe con lei! Tutte alle altre, le fortune... per me mai niente. Uffa!

In ogni caso credo di amare Ken, indipendentemente dalle nostre età, da tutte le cose dette da chicchessia o altri stupidissimi fattori che in questo momento la mia mente non riesce a focalizzare ma che riterrebbe in ogni caso idiotissimi.

– Inoue, al posto di disegnare sul banco non ti sembra più proficuo venire alla lavagna a completare lo schema che stavo facendo anche per te? –

Eh? Schema? Ma di che materia? Chi è costei che sta parlando, e che ha osato interrompere il mio flusso di pensieri sul mio Ken? Alzo lo sguardo, convintissima di trovarmi di fronte a quella befana della Wakashi, la docente di matematica, e invece la Yukikawa è lì, dietro la cattedra, mentre mi scruta indemoniata. Forse le sono risultata eccessivamente distratta... e il non sapere che materia si sta svolgendo nella propria classe forse è un segnale sufficientemente deprimente.

Eppure quando penso a Ken per me non esiste nient’altro, che io sia a scuola, a casa, sull’orlo di un precipizio o intenta a librarmi nell’aria non ha alcuna rilevanza.

Chissà quella racchia che periodo sta spiegando... ma in fondo che importanza ha? L’unico giorno importante in questo universo è il 7 settembre dell’anno scorso, con i successivi, il giorno in cui io e l’adorabile Ken ci siamo fidanzati... da allora attendiamo con trepidazione ogni mesiversario per celebrare il nostro amore... ma, un momento... – ...il sette settembre è oggi! – e tanto ero presa dal mio stupore che neanche mi ero accorta di aver urlato, salvo poi realizzarlo non appena vedo le facce di TUTTI i miei compagni fissarmi attoniti... chissà, forse si stanno scervellando circa l’ubicazione del manicomio nel quale devono, secondo loro, al più presto portarmi... MA CHI SE NE FREGA!! Adesso, di vitale importanza è pensare come festeggiare il dodicesimo mesiversario con il mio Ken, al diavolo lo schema di storia antica alla lavagna... la storia comincia il 7 settembre 2007, punto e stop.

Ora passiamo a cose molto più importanti che devo fare il prima possibile: il regalo a Ken... ma come cavolo ho fatto a dimenticarmi di oggi? Male Miya, male... dimenticare le date è il primo passo per essere campioni mondiali tra gli smemorati!

Dunque... cosa potrei regalare al mio Kennuccio? Non vorrei risultare banale e credo che qualunque idea culinaria sortirebbe quest’effetto considerato che i miei posseggono un negozio d’alimentari! Occorre cambiare idea, quindi. Basterebbe ricordare cosa ama Ken, i suoi svaghi e le sue passioni... a parte il calcio e la scuola, s’intende: riguardo questi due ambiti possiede miliardi di cose.

E se gli comprassi un motorino? Romantico, così mi potrebbe venire a prendere e portarmi in riva al mare ogni volta che lo desidero! Che genio che sono!

Bene... cerchiamo un foglio, dove appuntare tutte le genialissime idee!

Oppure gli potrei regalare tantissime settimane enigmistiche o Sudoku, in modo che il mio amore può sempre tenere la sua genialissima mente in allenamento! Sì, sono un genio e ne sono consapevolmente fiera! Appuntiamo anche questa...

Altre ipotesi al momento non vogliono giungere nella mia graziosa testolina, quindi credo che sarebbe giusto cercare una persona che conosca a fondo Ken, per farmi consigliare. Sono consapevole che meglio di me non lo conosce nessuno, ma magari il suo migliore amico potrebbe darmi preziose dritte riguardo i suoi gusti. Sìsì... farò così!

Ma subito dopo rabbrividisco all’idea: il migliore amico di Ken è DAISUKE MOTOMIYA.

Mi sforzo nel cercare altre soluzioni possibili, almeno un’altra via percorribile, ma non ne trovo. Non mi resta che andare a parlargli, sperando vivamente di sopravvivere a quest’incontro ravvicinato con il mio peggior nemico. Peccato solo che io ne dubito fortemente.

 

Salve a tutti! ^^ Siamo noi, DarkRoe (bello questo nuovo modo di presentarmi XD) e Kymit con la nostra prima storia a quattro mani, tutta dedicata al compleanno di SORA89! AUGURI CARA, speriamo che la nostra idea-regalo ti piacerà, a noi ora non resta null’altro da fare se non quello di rinnovarti gli auguri, sperare che a chiunque stia leggendo non sia dispiaciuto questo primo atto, e poi salutare tutti, dandovi appuntamento al prossimo capitolo!

Baci,

Roena.

  
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