-A sono alto, B sono bello, C voglio fare il carosello, uh! Rovagnati nanana- Percy si volta sentendosi osservato.
-Che c'è? Mi piace cantare quando passa questa pubblicità.- Dice imbronciato cambiando canale.
-Se soltanto avessi avuto un telefono in mano, a quest'ora saresti già su Internet.- Incrocia le braccia Nico con un sorriso divertito.
-Non avresti mai il coraggio di fare questo al tuo migliore amico preferito, nonché l'unico, che soffre di dislessia ed è così attraente.- Percy mostrò il bicipite con aria da duro.
-Oh, l'avrei fatto eccome Jackson, e chi te lo dice che sei attraente?-
-Tutte le ragazze della città, baby.- Tutte le ragazze, ovvio, lui è etero, e io sono un ragazzo, ma hai fatto colpo anche su di me Jackson. Percy continua a girare per i canali. Poi si posiziona comodo e sdraiato e prendendosi tre quarti del divano stende i piedi sulla testa di Nico.
-Ehi! Perseus! Ma che diamine? Che schifo, i tuoi piedi puzzano!- Nico si divincola sotto i piedi con le calze blu a righe di Percy.
-Non si nega una gentilezza ad una tale bellezza, plebeo.- 
-Ai reginetti di bellezza mica puzzano i piedi!-
-Ah, sono le scarpe da ginnastica, che dilemma!- Dice mettendosi una mano sulla fronte con fare melodrammatico.
-Giuro che prima ti mozzo i piedi, poi ti uccido e ti seppellisco.- Ringhia Nico.
-Uh, che aggressività ragazzo mio, mi devo preoccupare?- Il migliore amico di Nico si alza e lo abbraccia, buttandosi a peso morto su di lui.
-Il mio povero, piccolo bambino!- Gli scompiglia i capelli.
-Percy piantala!- Dice ridendo Nico mentre cerca di non soffocare nei cuscini.
-Vammi a prendere un gelato Di Angelo.-
-Se voglio, e per favore.-  
-E sei anche disobbediente! Ti mando in collegio!- Strilla Percy come una mamma isterica.
Nico non smette di ridere.
-Nico, ho fame! Portami il gelato!-
-Io mi ordino una pizza.-
-Anche io la voglio!- Percy si ferma e lo guarda con il tipico sguardo da cucciolo tenero ed irresistibile.
E sì che lo era.
-Non rompere.- Nico si alza e si trascina verso il telefono con Percy attaccato alla caviglia.
-Ti prego Nico mio, ho bisogno di cibo!-
Nico inciampa nel tappeto e in una bella caduta si ritrova aggrovigliato e tremendamente vicino a Percy. Nico arrossisce tremendamente in fretta.
-Non reggi il mio sorriso sexy, eh di Angelo?-
-Ma fammi il piacere!- Eh no, non lo reggo proprio.
-Nico, vorrei dirti una cosa.- Il sorriso impertinente di Percy si tramuta in un'espressione seria.
Nico rabbrividisce e la sua mente corre a pensare a cosa volesse dirgli. Percy non è mai serio, quindi è grave, ed erano così vicini, che Nico riesce a sentire i suoi respiri. E questo non aiuta.
-Hai presente quando non sai cos'è quella cosa che ribolle nel petto quando incroci gli occhi di una persona.-
-Se intendi dire attrazione, dì ad Annabeth così: Io penso che tu...-
-No, non verso Annabeth intendo.- Nico ingoia lentamente, non può essere.
-Se intendi dire il dolore piacevole all'altezza del petto che ti consuma ma ti fa star bene comunque quando incroci lo sguardo di qualcuno di importante, che ti allieva le giornate e che trasforma la tua vita in pochi secondi da un Infero al Paradiso con un sorriso e che ti fa sentire finalmente importante per qualcuno e che c'è sempre e che...-
-Nico, non ci capisco niente se parli così.- Nico è senza fiato.
-Ti Amo Jackson!- Nico si porta le mani alla bocca, l'ho detto, Oddei l'ho detto davvero! NONONO.
-Anche io Di Angelo.-
E' un dramma, un casino, la fine del mondo, un...cosa?
-Cos?- Percy lo zittisce con un bacio. 
I due erano amici da sempre, e Percy non avrebbe mai immaginato di sentirsi dire quelle due parole da Nico, il suo cuore era finalmente pieno e contento. E così, Percy era innamorato di Nico, lo era sempre stato, ma si vergognava davvero un sacco. Tuttavia era inevitabile provare quel che provava, quando passava i pomeriggi con Nico si sentiva a suo agio, e lo amava. Era questo quello che contava.