Crossover
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Autore: Lord Vincios    07/09/2008    1 recensioni
Ciao ragazzi! Questa storia l'ha scritta la mia ragazza e io la trovo spettacolare. Godetevela. Parla di una ragazza, una famiglia, la loro storia. I personaggi sono di Narnia, Pirati dei Caraibi, un pò di mitologia e tantissimo altro
Genere: Romantico, Azione, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Film, Libri, Videogiochi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cap. 6
Il momento di una risposta

Arrivata a casa,Fiamma riunì nuovamente tutti in salotto per raccontargli del suo pomeriggio.
“Uao:particolare è stato particolare…” commentò alla fine Mose.
“Vuoi dire che ci credi?!” chiese Jackson sorpreso alzandosi di scatto dalla sedia su cui era seduto.
“Ma ti pare?Non è possibile”
“Oh,perché tutti gli eventi di ieri erano possibili,vero?” polemizzò ironicamente Fiamma “Vi dico che Alex mi ha condotto attraverso un armadio magico e…”
“Hey hey,frena sorellina!” la interruppe Jackson “Il mio Alex?Il mio migliore amico ti ha accompagnata in un mondo misterioso e fantastico?”
“Esatto” solo dopo averlo detto Fiamma si rese conto di aver fatto il gioco di suo fratello,intenzionato a dimostrare che non diceva il vero “è così,vi dico” aggiunse.
“Certo,certo…ma la prossima volta mettici anche un vampiro nelle tue storie inventate”
“Già,Fiamma. Siamo già confusi per quello che è successo ieri. Non renderci le cose più complicate” disse Diego,ma con un tono meno accusatorio del fratello.
“Dico la verità,santi numi” rispose Fiamma con tono disperato ma sincero “Forse in questo modo scopriremo qualcosa sui nostri genitori. Se andiamo da lui ve lo dimostro”
“Aaah,ora ho capito:ti piace Alex” concluse Jack con quello che a lui piaceva chiamare “Il Ghigno Soddisfatto Tipico degli Sparrow” che indicava la loro vittoria in una qualsiasi occasione.
“Cosa?Non è affatto vero”
“Sì invece. Ti sei inventata tutto questo per rivederlo” insistette lui.
La signora Wilkox era a fare la spesa e,se fosse stata lì,non avrebbe mai permesso che si dicessero certe cose. Ovviamente per Jack era un vantaggio,quindi non si trattenne “Devi rassegnarti,sorellina:i nostri genitori sono morti e questo non cambierà mai. Per quanto tu lo speri non c’è niente da fare e prima te ne rendi conto,meglio sarà per tutti. Cresci una buona volta!”
Jack era così preso a farle il terzo grado che non si accorse nemmeno che sua sorella aveva le lacrime costanti che le scendevano lungo le guance.
“Sai una cosa Jackson?Io non lo farò. Se crescere vuol dire dimenticare tutto quello che siamo stati per le persone che ci hanno voluto più bene al mondo,io non lo farò mai. Non dimenticherò,come voi,i tempi passati,perché la vita è fatta di ricordi…e te ne accorgeresti anche tu,ma sei troppo ottuso e ingenuo per farlo!”
Corse via ancora con le lacrime agli occhi.
Mosely e Diego erano grossomodo d’accordo con Jack,ma non gli sarebbe venuto mai in mente di dirlo così. Tutti e due le andarono dietro per consolarla e,nella corsa,Diego diede uno spintone a Jack che lo fece cadere sul divano,per dire “Questa volta l’hai fatta grossa”.
Mose trovò Fiamma sdraiata sul letto a pancia sotto e col cuscino sulla faccia.
Si sedette sul letto accanto alla sorella.
“Dai,non fare così. Non…”
“ ‘…Avercela con loro’?” si alzò di scatto quest’ultima “Lo dici sempre. Ogni volta che mi fa arrabbiare uno di loro tu sempre lì a difenderli. Mi parli da Sorella Saggia e io li perdono,ma questa volta no” si risedette bruscamente sul letto a baldacchino con le braccia conserte e le sopracciglia aggrottate “Non perdonerò mai Jack per quello che ha detto” concluse.
Mose le si avvicinò e mostrò Il Ghigno Soddisfatto  Tipico degli Sparrow.
“Perché mi guardi così?” chiese Fiamma preoccupata. Sapeva che Mose era la tipica ragazza che metteva pace tra le persone e che per riuscirci era disposta a utilizzare qualunque mezzo. Anche essere subdola come il suo gemello.
“Ma dai,secondo me si è pentito” continuò,sempre con il famoso ghigno “Lo sai come è fatto Jacky:dice una cosa e ne pensa un’altra”
Fiamma aveva capito a che gioco giocava la sorella e,alzandosi nuovamente di scatto,disse che con lei non attaccava e che questi giochetti di coscienza non funzionavano.
Anche se apparentemente tutti uguali,i ghigni dei quattro fratelli Sparrow erano,per chi degli altri tre li guardava,perfettamente comprensibili e quello di Mosely di solito volevano dire “Ne sei davvero sicuro?”
“Va bene,potrei anche perdonarlo. Ma lui deve venire a scusarsi”
Mos lo andò a riferire a Jackson,ma quest’ultimo non fu molto entusiasta dell’idea.
“Nemmeno per sogno” strepitò,infatti “Per cosa mi dovrei scusare?Di averle detto la verità una volta per tutte?”
Mose era inorridita dalle parole del fratello “Jack,è giusto che tu le abbia detto la verità,ma non c’era bisogno che lo facessi così”
Fiamma era dietro la porta ad origliare.
“Mi sono solo sfogato,è lei che ha esagerato” mi correggo:ora Mose era inorridita dalle parole del fratello “Sai come sono i ragazzini al giorno d’oggi:non sanno quando è ora di smetterla con le fantasie…”
Fiamma non ce la fece più a trattenersi e,aprendo la porta,andò in salotto e strepitò come una ragazzina viziata “Mio dio,Jack:non potresti essere più in torto di così” Diego cercò di trattenerla dal mollare a Jack un destro in piena faccia “Ti dimostrerei che ho ragione se andassimo tutti da Alex…”
“Ammesso che quello che dici fosse vero,non possiamo presentarci così a casa di Alex e dire: ‘Ciao,ci fai controllare se il tuo armadio ha qualcosa di magico?’” puntualizzò Diego lasciando andare la sorella che si era calmata.
“Dobbiamo trovare un modo per andarci:ora!”
Dal ciondolo di Fiamma apparve un lampo di luce,più grande e caldo di quelli che erano apparsi in passato e in un secondo tutti e quattro scomparvero dal loro salotto.
“Ma che è successo?” chiese confusa Mosely.
Fiamma pensava di saperlo.
“Siamo a casa di Alex,la riconosco” esclamò Jack guardandosi intorno “Fiamma che hai fatto?”
“Io non ho fatto niente…almeno credo”
Diego guardò fuori dalla finestra e vide Alex,Roxy e la signora Monskowiz che stavano salendo in macchina.
“Allora è vero che dovevano uscire” pensò Fiamma.
Diego non sembrava preoccupato “Meglio,così possiamo andarcene tranquillamente”
“Hai detto bene,Di-di: ‘tranquillamente’” si girò verso i fratelli Fiamma sorridendo “Vediamo l’armadio e ce ne andiamo”
“No,non se ne parla. Dobbiamo tornare a casa” Mose era determinata,ma la sorella ancora di più.
“Avanti,finalmente ve lo posso dimostrare”
“No!” conclusero tutti e tre in coro.
“Ragazzi” Jack guardò dalla finestra “Roxy torna dentro casa”
Erano presi dal panico. Dopo pochi secondi Diego chiese “Cosa facciamo?”
D’istinto tutti posarono gli occhi su Mosely,era lei il genio.
“Meglio che per ora ci nascondiamo,poi quando lei se n’è andata torniamo a casa”
“Ma dove ci nascondiamo?” chiese Jackson “Potrei intrattenere io la ‘Sexy-Sorellina’ di Al”
Mosely lo tirò per il colletto “Non abbiamo tempo per la tua voglia di rimorchiare,andiamo!”
Corsero senza meta per ben sette minuti. Nessuno,neanche Jack aveva mai percorso quegli angoli di casa Monskowiz. Erano tutti eccitati e spaventati allo stesso tempo per quella tensione,anche Mose in fondo.
La casa di Alex sembrava immensa. Molte porte erano chiuse a chiave. Fiamma si chiedeva perché. Per la fretta non si ricordò nemmeno che in quel corridoio c’era già stata il pomeriggio stesso. Diego era in testa ai suoi fratelli. Si fermò di colpo perché sentiva dei passi. Fece segno agli altri di fare dietro front. Aprì la prima porta che trovò aperta dal fondo delle scale per andare in soffitta. Fiamma si ricordava di che porta si trattava,ma preferiva non dire niente o sapeva che qualcuno avrebbe obbiettato.
Si bloccarono tutti non appena videro il famoso armadio. In tutta la sua orgogliosità Jackson ruppe il silenzio “Questo non dimostra che sia magico”
“Entriamo!” disse Diego aprendo la porta dell’armadio ascoltando quanto erano distanti i passi di Roxy.
“Oh,ma vorrai scherzare?!” Mose era sorpresa dalla irrazionalità di Diego. Essendo il fratello maggiore doveva averne almeno un minimo. Si ricredette quando si rendette conto che Roxy stava per aprire la porta. Tutti e quattro entrarono nell’armadio. Diego rimase un attimo indietro per constatare se la sorella di Alex sarebbe entrata proprio in quella stanza.
“Ahi,mi hai pestato un piede” sussurrò Mose.
“Scusa,ma…se Fiamma si muovesse” rispose Jack.
“Ragazzi,fate silenzio!” ordinò Diego.
“Ahi,la smetti di pestarmi il piede,Jack?” insistette Mose.
“Non sono stato io questa volta”
“Invece sìììì…”
Diego inciampò,facendo cadere Mosely,Jack e Fiamma che si trovavano davanti a lui. Caddero su… “Erba?” in coro Jackson,Mose e Diego erano confusi.
“Non preoccupatevi,di sicuro è solo la vostra immaginazione” ironizzò la sorella minore.
Rimasero tutti e tre senza parole.
“Impossibile!” esclamò Mose sotto voce alzandosi.
Silenzio.
“Ci dispiace,Fiamma” si rassegnarono i due fratelli più grandi.
“Jack,è meglio se chiedi scusa a tua sorella” gli ordinò Diego da solo,puntando Fiamma.
Silenzio.
“Chiedile scusa!…” fece un passo per spaventarlo.
“D’accordo” grugnì “Scusa ‘Brooke’”
Brooke è il soprannome che Jackson dava sempre a sua sorella,alludendo alla modella Brooke Shild.
“Non importa” sorrise lei “Certi ragazzini non capiscono quando è ora di smetterla con le fantasie”
Lui fece un sorriso ironico.
“E ora?” balbettò Mosely.
La discussione per decidere cosa fare si trasformò in un’esplorazione per i boschi di…Narnia.
  
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