Storie originali > Poesia
Ricorda la storia  |      
Autore: Lorenzo Foltran    29/07/2014    0 recensioni
Mi ha parlato, l'ho sfiorata,
Una parola lunga un'eternità,
Mi ha sorriso, l'ho sognata
Che mi confessava le sue fragilità.
Genere: Introspettivo, Poesia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Lasciato al mio fianco il mare
Ho visto delle cose
Che mai avevo visto:
Le sue spalle, le sue mani,
Le sue gambe, l'ho guardata camminare.
Durante la sera
Ho sorriso troppo spesso:
Il cielo, il tramonto,
Le vele, i gabbiani,
La pelle e gli occhi di lei,
Non deve finire questo giorno.
Mi ha parlato, l'ho sfiorata,
Una parola lunga un'eternità,
Mi ha sorriso, l'ho sognata
Che mi confessava le sue fragilità.

Dimmi quel nome che hai,
Che con quel nome ti chiamo,
Dammi le mani se vuoi,
Che ti dico oggi che t'amo.
La situazione mi è sfuggita
Di mano, e non so se dirtelo
O lasciar andare
Il sentimento più vero
Della mia vita.
Questo non è un addio,
E neanche un amore in rovina,
Ti ho lasciato un foglio con su scritto:

Au Revoir, Marina.

   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Poesia / Vai alla pagina dell'autore: Lorenzo Foltran