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Autore: Zaro    30/07/2014    1 recensioni
Questo racconto parlerà della scelta di Light di non raccogliere il death note, le vicende saranno quindi incentrare su un personaggio esterno alla serie.
Buona lettura.
Genere: Azione, Mistero, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Light Yagami, il ragazzo perfetto, passò di fianco a quello scuro quadernetto. Dopo averlo aperto e aver letto le prime righe lo riappoggiò al suolo e con la sua solita classe si allontanò dall'edificio scolastico. Subito dopo però, incuriosito da quell'oggetto, un ragazzo poco più piccolo lo raccolse, posandolo nel proprio zaino aumentò il passo e con gran velocità si diresse nella sua piccola abitazione.
Quel ragazzo di prima superiore, ne alto ne basso, con i capelli scuri e ondulati e gli occhi spenti aveva appena cambiato il suo destino.
Rei era sempre stato un ragazzo che viveva all'ombra degli altri.
Cercava semplicemente di sopravvivere, giorno per giorno. Non gli interessava primeggiare in nessun campo, ne nello studio ne nello sport. Le ragazze non lo avevano mai considerato quindi gli unici sfoghi che aveva erano i videogiochi, i fumetti e il porno. Nessuna ambizione, nessun hobby di cui andare fieri, nessuna medaglia da sfoggiare in quella malinconica stanza. Riaprì lo zaino e dopo aver chiuso la porta rilesse per l'ennesima volta quel testo. " L'umano il cui nome sarà scritto su questo quaderno, morirà."
Un potere pericoloso, ambito da molti, ma poteva realmente essere vero ?
Eppure Rei aveva paura, aveva timore di diventare un assasino, ma sopratutto si chiedeva chi sarebbe stata la cavia giusta. Era ormai sera e non aveva studiato neanche un minuto, aveva rimandato in continuazione e alla fine sarebbe risultato impreparato. Era ormai giunto all'ultima spiaggia e quasi per scherzo scrisse il nome della sua insegnante di matematica " Ayane Mioshi."

Il giorno dopo si svegliò in ritardo, come sempre. Uscì di casa spettinato, senza essersi lavato i denti, vestito con i primi stacci che aveva trovato sotto mano. Corse più che poteva per non ricevere un'ulteriore nota di ritardo e per sua fortuna riuscì a sedersi nel suo banco prima del suono di quella maledettissima campanella. Tutti i suoi compagni di classe erano in preda all'agitazione: chi sceglieva i posti migliori, chi continuava a rileggere per memorizzare le ultime informazioni, tutti tranne lui. Rei era lì, seduto all'ultimo banco, con la testa rivolta verso la finestra, con quell'aria sconsolata che aveva sempre. Non aveva studiato nulla e ripassare ora sarebbe stato inutile, era quindi rassegnato. Eppure il compito non si fece.
Quando venne data la comunicazione dell'assenza dell'insegnante la classe divenne euforica. Urla di gioia, sorrisi, strette di mano, tutti erano al settimo cielo. Queste emozioni però in un attimo vennero completamente ribaltate. Ayane Mioshi era stata trovata morta la notte precedente per arresto cardiaco. Rei entrò nel panico più totale. In quell'istante si ricordò di avere il quaderno con se, non sapeva cosa fare. Pensò di strapparlo, di gettarlo via, di bruciarlo addirittura. L'unica cosa che fece fu scappare.
Corse veloce, più che poteva. Il cuore batteva a mille, gli occhi iniziarono a lacrimare. Non gli dispiaceva affatto per la sua insegnante, aveva solo il terrore di essere arrestato. Ma come poteva saperlo ? Come poteva minimamente immaginare che con quella semplice scritta stava realmente uccidendo una persona. Si fermò. In quella strada desolata e gelida, si fermò e riprese il controllo dei propri pensieri. Finalmente si rese conto che in quella situazione nessuno avrebbe potuto incolparlo, lui risultava completamente innocente.
Un sorriso maligno si dipinse sul volto di quel represso adolescente.

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Questa è la prima fan fiction che pubblico, spero vi sia piaciuta e che vi abbia incuriosito. Gradisco qualsiasi tipo di recensione: consigli, critiche e complimenti sono sempre ben accetti dal sottoscritto. 
   
 
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